"Due strade trovai nel bosco, ed io scelsi la meno battuta: ed è per questo che sono diverso." [Robert Frost]
mercoledì 31 dicembre 2008
Novità
Dal primo gennaio lo Stato Vaticano non recepirà più "in automatico" (ovvero per consuetudine, salvo eccezioni esplicite) le leggi dello Stato Italiano. Desiderio e domanda per l'anno nuovo: a quando il contrario ?
martedì 30 dicembre 2008
Conflitto ? No, interessi !
I fatti sono di un mesetto fa, ma è sempre interessante - ed io penso anche utile - ripassarsi un po' come funzionano le cose "all'italiana": per risolvere il conflitto d'interessi, si fa una legge che rimuove il conflitto, lasciando - intatti - gli interessi.
Poi qualche volta la cosa è talmente evidente che è difficile non parlarne: succede quando un governo guidato da un imprenditore attivo nel mercato televisivo decide di aumentare l'IVA ai servizi offerti da un suo concorrente: aumentare l'IVA su prodotti "futili" è di per sé un provvedimento ragionevole soprattutto in contesti di crisi economica, ma che a farlo sia qualcuno che ha interessi (ma nessun conflitto, grazie ad una legge auto-redatta) nell'ambito cui la nuova tassa si applica, be'... lascia un po' perplessi...
Alcune cosette da leggere in proposito:
- un'intervista
- un po' di storia della pay TV in Italia
- ulteriori minacce...
Poi qualche volta la cosa è talmente evidente che è difficile non parlarne: succede quando un governo guidato da un imprenditore attivo nel mercato televisivo decide di aumentare l'IVA ai servizi offerti da un suo concorrente: aumentare l'IVA su prodotti "futili" è di per sé un provvedimento ragionevole soprattutto in contesti di crisi economica, ma che a farlo sia qualcuno che ha interessi (ma nessun conflitto, grazie ad una legge auto-redatta) nell'ambito cui la nuova tassa si applica, be'... lascia un po' perplessi...
Alcune cosette da leggere in proposito:
- un'intervista
- un po' di storia della pay TV in Italia
- ulteriori minacce...
lunedì 29 dicembre 2008
Neve
Ieri è nevicato, in città. Nulla di esagerato: al massimo una decina di centimetri, ed oggi non c'è già quasi più niente... tuttavia, mentre nevicava, per qualche ora c'è stato il meraviglioso e fiabesco silenzio che la neve regala ricoprendo ogni superficie ed ovattando ogni suono.
Così mi sono armato di macchina fotografica e videocamera, ed ho passeggiato solo soletto nel giardino del condominio e nella stradina che si perde nei campi, mentre i fiocchi scendevano leggeri sopra di me.
Questo è il risultato...
Così mi sono armato di macchina fotografica e videocamera, ed ho passeggiato solo soletto nel giardino del condominio e nella stradina che si perde nei campi, mentre i fiocchi scendevano leggeri sopra di me.
Questo è il risultato...
domenica 28 dicembre 2008
L'occasione buona
Di nuovo all'ordine del giorno il tema delle intercettazioni telefoniche: il buffone nazionale minaccia "Se escono mie telefonate, lascio l'Italia". Fin troppo facile commentare che, se la persona avesse fama di mantenere la parola data, sarebbe una buona occasione di cui approfittare: così non è, per cui tanto vale rinunciare sin da subito a considerare la frase in questione una promessa.
Mi interessa invece il discorso delle intercettazioni: al solito, quel che interessa ai politici non è tanto verificare se si verifichino pubblicazioni di intercettazioni "impubblicabili" perché non ancora rese pubbliche (con la comunicazione, ad esempio, all'interessato indagato) nel corso di un'indagine, quanto piuttosto impedire in generale qualunque possibilità di far sapere ai cittadini che cosa i nostri politici dicono al telefono, soprattutto quando si tratti di qualcosa di imbarazzante od illegale.
Penso vi siano due diversi "piani" da valutare: senza dubbio esistono contenuti penalmente rilevanti che è opportuno che l'autorità giudiziaria possa conoscere e valutare opportunamente. Questo vale per tutti, ovviamente, non solo per i politici.
Nel caso dei politici, tuttavia, esistono anche contenuti che, benché non penalmente rilevanti, sono senza alcun dubbio inopportuni e, dunque, imbarazzanti. Penso alle telefonate di Fassino sul tentativo di scalata ad Antonveneta, penso alle raccomandazioni del giullare per questa o per quell'attricetta, alle allusioni ad un certo tipo di "ricompensa". Penso ad intercettazioni - pubblicate in America Latina, mai ovviamente in Italia - in cui si parla di certe particolari abilità di un ministro in carica.
Nulla di penalmente rilevante, ma molto di cui l'opinione pubblica è giusto sia informata: in fondo, voglio sapere se il politico per cui voto tenta di influenzare il mondo bancario o di piazzare una qualche conoscenza particolarmente gradita in qualche fiction piuttosto che in un ruolo istituzionale.
E' un po' il discorso che Di Pietro fa a proposito delle intercettazioni a carico del figlio: nulla di penalmente rilevante, ma molto di inopportuno, e non c'è figlio che tenga: la legge è uguale per tutti.
Vorrei rassicurare infine il premier, secondo cui non è democratico un paese nel quale tutti abbiano paura di essere intercettati. Ecco, stia tranquillo: non tutti hanno paura di essere intercettati. Non ce l'ho io, non ce l'hanno milioni di persone. Per citare un suo alleato di governo e Ministro, l'onorevole Maroni, delle intercettazioni e della "pubblicità" dei proprio fatti personali ha paura solo chi ha qualcosa da nascondere. Agli altri può dar fastidio, ma certo non provoca preoccupazione.
Mi interessa invece il discorso delle intercettazioni: al solito, quel che interessa ai politici non è tanto verificare se si verifichino pubblicazioni di intercettazioni "impubblicabili" perché non ancora rese pubbliche (con la comunicazione, ad esempio, all'interessato indagato) nel corso di un'indagine, quanto piuttosto impedire in generale qualunque possibilità di far sapere ai cittadini che cosa i nostri politici dicono al telefono, soprattutto quando si tratti di qualcosa di imbarazzante od illegale.
Penso vi siano due diversi "piani" da valutare: senza dubbio esistono contenuti penalmente rilevanti che è opportuno che l'autorità giudiziaria possa conoscere e valutare opportunamente. Questo vale per tutti, ovviamente, non solo per i politici.
Nel caso dei politici, tuttavia, esistono anche contenuti che, benché non penalmente rilevanti, sono senza alcun dubbio inopportuni e, dunque, imbarazzanti. Penso alle telefonate di Fassino sul tentativo di scalata ad Antonveneta, penso alle raccomandazioni del giullare per questa o per quell'attricetta, alle allusioni ad un certo tipo di "ricompensa". Penso ad intercettazioni - pubblicate in America Latina, mai ovviamente in Italia - in cui si parla di certe particolari abilità di un ministro in carica.
Nulla di penalmente rilevante, ma molto di cui l'opinione pubblica è giusto sia informata: in fondo, voglio sapere se il politico per cui voto tenta di influenzare il mondo bancario o di piazzare una qualche conoscenza particolarmente gradita in qualche fiction piuttosto che in un ruolo istituzionale.
E' un po' il discorso che Di Pietro fa a proposito delle intercettazioni a carico del figlio: nulla di penalmente rilevante, ma molto di inopportuno, e non c'è figlio che tenga: la legge è uguale per tutti.
Vorrei rassicurare infine il premier, secondo cui non è democratico un paese nel quale tutti abbiano paura di essere intercettati. Ecco, stia tranquillo: non tutti hanno paura di essere intercettati. Non ce l'ho io, non ce l'hanno milioni di persone. Per citare un suo alleato di governo e Ministro, l'onorevole Maroni, delle intercettazioni e della "pubblicità" dei proprio fatti personali ha paura solo chi ha qualcosa da nascondere. Agli altri può dar fastidio, ma certo non provoca preoccupazione.
sabato 27 dicembre 2008
Riproviamo :-)
Dopo due fine-settimana "saltati" per via del maltempo prima, e del raffreddore dopo, questa mattina ho ripreso la bicicletta ed ho pedalato per una cinquantina di km sulle belle colline della Franciacorta. Primi saliscendi sugli strappetti che costituiscono una sorta di versione bresciana (e "semplificata") delle Fiandre: un po' di fatica, un po' di fastidio per naso e gola ancora non molto liberi, ma... l'allegria piacevole di scollinare tra vigne e campi, il freddo pungente lungo le brevi discese, il sudore e la fatica: rieccoci qui, sperando che questa "ripresa" sia quella definitiva ;-) !
venerdì 26 dicembre 2008
Uomo, donna o X ?
"Non è l'uomo che decide, è Dio che decide chi è uomo e chi è donna".
[Joseph Ratzinger]
Santità... si renderà conto che per chi non crede in dio una frase del genere non ha alcun senso... o può al massimo significare "nessuno decide chi è uomo e chi è donna"...
[Joseph Ratzinger]
Santità... si renderà conto che per chi non crede in dio una frase del genere non ha alcun senso... o può al massimo significare "nessuno decide chi è uomo e chi è donna"...
giovedì 25 dicembre 2008
Canto di Natale
Signora dei vicoli scuri non mollare la lotta
Verranno momenti migliori il tempo è una ruota che gira
Vedremo le rive del mare in un giorno assolato d'estate
Scoleremo cinquanta bottiglie al riparo di un cielo lontano
Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo
E stasera ce ne andremo a ballare per strade e a brindare un saluto
E un cordiale 'fanculo ad un altro Natale
[Modena City Ramblers, Canto di Natale]
Verranno momenti migliori il tempo è una ruota che gira
Vedremo le rive del mare in un giorno assolato d'estate
Scoleremo cinquanta bottiglie al riparo di un cielo lontano
Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo
E stasera ce ne andremo a ballare per strade e a brindare un saluto
E un cordiale 'fanculo ad un altro Natale
[Modena City Ramblers, Canto di Natale]
mercoledì 24 dicembre 2008
Autodeterminazione
"Oggi si vuole ridurre in modo inammissibile il diritto all’autodeterminazione delle persone così legittimamente definito dalla sentenza di Cassazione sul caso Eluana Englaro: c’è un clima di restaurazione"
[Stefano Rodotà]
[Stefano Rodotà]
martedì 23 dicembre 2008
aWiki
Qualche tempo fa ho installato sul mio dominio un software per realizzare una Wiki, allo scopo di variare le tipologie di contenuti che sono in grado di pubblicare. Per ora non c'è molto, solo l'abbozzo di una categoria di pagine nella quale, prima o poi, vorrei inserire qualcosa che somigli - almeno un po' - ad un articolo.
Vedremo. Chi desiderasse collaborare tenga presente che ogni aiuto è gradito...
Vedremo. Chi desiderasse collaborare tenga presente che ogni aiuto è gradito...
Definizione
Piergiorgio Odifreddi definisce come segue il termine laicità: comportarsi come se la Chiesa Cattolica (in generale, le istituzioni religiose e le religioni, ndr) non esistesse, senza far nulla affinché non esista.
Dualmente, penso si possa definire con la bella metafora che segue il modus operandi, che della laicità è l'esatto opposto, di chi - da posizioni di fede - vorrebbe imporre scelte e valori a chi quella fede non ha.
"Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura."
[Stanislaw Jerzy Lec]
Dualmente, penso si possa definire con la bella metafora che segue il modus operandi, che della laicità è l'esatto opposto, di chi - da posizioni di fede - vorrebbe imporre scelte e valori a chi quella fede non ha.
"Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura."
[Stanislaw Jerzy Lec]
lunedì 22 dicembre 2008
domenica 21 dicembre 2008
Campioni d'inverno
Inter campione d'inverno, con due giornate di anticipo, dopo una vittoria - Siena - ottenuta grazie ad un gol in fuorigioco. Dispiace, come sempre quando c'è un errore. Ancora una volta, mi chiedo: perché non la moviola in campo ? Non risolverebbe un sacco di problemi di questo genere ? Certo, poi durante la settimana non ci sarebbe molto di cui parlare, ci sarebbero meno polemiche da alimentare...
Io, da tifoso interista, sono dispiaciuto da vittorie come questa.
Ho sentito definire l'Inter "la nuova Juventus", ma penso che la grossa differenza sia questa: mai sentito un tifoso juventino dispiacersi per una vittoria dovuta ad un errore arbitrale, mai sentito un allenatore della Juve definire "immeritata" una vittoria ottenuta così. Questa è la differenza e, personalmente, tengo a sottolinearla.
Io, da tifoso interista, sono dispiaciuto da vittorie come questa.
Ho sentito definire l'Inter "la nuova Juventus", ma penso che la grossa differenza sia questa: mai sentito un tifoso juventino dispiacersi per una vittoria dovuta ad un errore arbitrale, mai sentito un allenatore della Juve definire "immeritata" una vittoria ottenuta così. Questa è la differenza e, personalmente, tengo a sottolinearla.
sabato 20 dicembre 2008
A tempo pieno
Ieri pomeriggio un collega, dopo aver letto questa notizia, ha commentato all'incirca così: ma cos'ha ancora il Papa da rompere ?
Io - per una volta meno aggressivo di altri su questo tema :-) - mi sono limitato a constatare che, volendo commentare ogni notizia riguardante il ficcanasare vaticano in affari che non lo riguardano o non lo dovrebbero riguardare, ci si dovrebbe dedicare a tempo pieno, proprio come se fosse un lavoro...
In ogni caso mi pare che la notizia in questione si commenti da sé... ma sarà che io non guardo mai la televisione e dunque non sono sensibile al suo fascino, che evidentemente arriva dappertutto, anche molto in alto...
Io - per una volta meno aggressivo di altri su questo tema :-) - mi sono limitato a constatare che, volendo commentare ogni notizia riguardante il ficcanasare vaticano in affari che non lo riguardano o non lo dovrebbero riguardare, ci si dovrebbe dedicare a tempo pieno, proprio come se fosse un lavoro...
In ogni caso mi pare che la notizia in questione si commenti da sé... ma sarà che io non guardo mai la televisione e dunque non sono sensibile al suo fascino, che evidentemente arriva dappertutto, anche molto in alto...
venerdì 19 dicembre 2008
Chiese
No, non sono tutte uguali.
"L’amore e il rispetto. Lasciamo che la storia si concluda come lei e la sua famiglia da tempo e con una ammirevole dignità hanno chiesto. Piangeremo Eluana, ma almeno potremo dire di averla rispettata. "
[Maria Bonafede, moderatore della Tavola Valdese, 17 dicembre]
"L’amore e il rispetto. Lasciamo che la storia si concluda come lei e la sua famiglia da tempo e con una ammirevole dignità hanno chiesto. Piangeremo Eluana, ma almeno potremo dire di averla rispettata. "
[Maria Bonafede, moderatore della Tavola Valdese, 17 dicembre]
Educazione civica
In prima e seconda superiore avevo un'insegnante di Storia che, una volta al mese, teneva una lezione di Educazione Civica: ci parlava della riforma del diritto di famiglia, della rivalutazione (diciamo "parificazione") del ruolo della donna, della disciplina riguardante la cura e l'educazione dei figli.
Ho sempre avuto la sensazione che si trattasse di una cosa socialmente istruttiva, oltre che estremamente interessante.
Dalla terza in poi, ho avuto un insegnante di Storia che, periodicamente, teneva una lezione di Educazione Civica: ci spiegava come funzionano i sistemi elettorali per i comuni, quali sono i criteri di rappresentatività e come il numero dei consiglieri e degli assessori vari con la popolazione del comune; ci raccontava di come si è arrivati alle Istituzioni che attualmente regolano il nostro Paese.
Anche in questo caso, avevo la sensazione che fosse importante, per me ragazzino che sta diventando adulto, sapere qualcosa di tutto questo, senza la pretesa di conoscerne i dettagli ma con la possibilità di ricevere un'educazione, appunto, civica: educazione al rispetto delle istituzioni, del loro ruolo, dei diritti che esse garantiscono ai cittadini e dei modi nei quali operano per garantirli. Educazione, in qualche modo, ad essere un cittadino: se non un cittadino migliore, almeno un cittadino vagamente consapevole.
Ho scoperto invece, ieri sera, che l'obbligatorietà dell'Educazione Civica nelle scuole, introdotta recentemente dal Governo spagnolo, ha suscitato le reazioni stizzite e preoccupate (sono sempre preoccupati, loro: in genere, per questioni che non li riguardano minimamente - sesso, matrimonio, procreazione, democrazia) degli alti prelati di Spagna e di alcuni dirigenti della Chiesa Cattolica.
La mia prima reazione è stata quella solita: ma non riescono proprio a farsi gli affari loro, di tanto in tanto ? A stare al loro posto ? E mi sono trovato a pensare che si trattasse della solita reazione impaurita di un gruppetto di poveri (il termine non va ovviamente inteso in senso economico) vecchi cui la vita non ha dato molto - senza famiglia, senza figli o nipoti a riempire e rendere faticose, interessanti, degne di essere vissute le loro giornate, e con la sensazione, sempre più intensa, che la gente comune stia iniziando, per quanto lentamente, per quanto non sempre con la stessa rapidità, a pensare con la propria testa. Un potere medievale sgomento di fronte al diffondersi della democrazia. Mi sono trovato a pensare che, in fondo, la reazione più corretta fosse di provare pena per questi individui.
Poi ho riletto la notizia, ed un termine mi ha folgorato, chiarendomi tutto.
Statolatria, ovvero (stando all'articolo) "ingerenza dello stato nella vita delle persone.
Piccolo quiz: tre parole, e mi dite chi e che cosa vi ricordano. Ingerenza (d'accordo, basterebbe questa). Vita. Persone.
Capito dunque qual è il problema ? A parte che educare ad essere cittadini - nel senso di cui ho detto sopra, di "spiegare" le Istituzioni, spiegarne i motivi, la storia, le finalità... anche i limiti, volendo - non significa entrare nella vita delle persone, ma al contrario, penso, favorire l'ingresso delle persone nella vita della società, e delle Istituzioni stesse. Ma... tranquilli: nessuno vi vuole rubare il mestiere. Siete voi i maestri, nell'idolatrare come nel ficcare il naso nella vita delle persone. Che poi il termine "democrazia" possa togliervi il sonno, be'... posso anche capirlo... in fondo siete rappresentati politicamente da uno Stato che discrimina le donne, i non cattolici, i bambini... capisco un po' di paura, se passa l'idea di spiegare la democrazia alla gente, farla entrare nella vita e nella quotidianità delle persone...
PS: che poi, anche se fosse: tra idolatrare la democrazia e le sue istituzioni ed idolatrare un pezzo di legno con un cadavere inchiodato... avreste qualche dubbio ?
Ho sempre avuto la sensazione che si trattasse di una cosa socialmente istruttiva, oltre che estremamente interessante.
Dalla terza in poi, ho avuto un insegnante di Storia che, periodicamente, teneva una lezione di Educazione Civica: ci spiegava come funzionano i sistemi elettorali per i comuni, quali sono i criteri di rappresentatività e come il numero dei consiglieri e degli assessori vari con la popolazione del comune; ci raccontava di come si è arrivati alle Istituzioni che attualmente regolano il nostro Paese.
Anche in questo caso, avevo la sensazione che fosse importante, per me ragazzino che sta diventando adulto, sapere qualcosa di tutto questo, senza la pretesa di conoscerne i dettagli ma con la possibilità di ricevere un'educazione, appunto, civica: educazione al rispetto delle istituzioni, del loro ruolo, dei diritti che esse garantiscono ai cittadini e dei modi nei quali operano per garantirli. Educazione, in qualche modo, ad essere un cittadino: se non un cittadino migliore, almeno un cittadino vagamente consapevole.
Ho scoperto invece, ieri sera, che l'obbligatorietà dell'Educazione Civica nelle scuole, introdotta recentemente dal Governo spagnolo, ha suscitato le reazioni stizzite e preoccupate (sono sempre preoccupati, loro: in genere, per questioni che non li riguardano minimamente - sesso, matrimonio, procreazione, democrazia) degli alti prelati di Spagna e di alcuni dirigenti della Chiesa Cattolica.
La mia prima reazione è stata quella solita: ma non riescono proprio a farsi gli affari loro, di tanto in tanto ? A stare al loro posto ? E mi sono trovato a pensare che si trattasse della solita reazione impaurita di un gruppetto di poveri (il termine non va ovviamente inteso in senso economico) vecchi cui la vita non ha dato molto - senza famiglia, senza figli o nipoti a riempire e rendere faticose, interessanti, degne di essere vissute le loro giornate, e con la sensazione, sempre più intensa, che la gente comune stia iniziando, per quanto lentamente, per quanto non sempre con la stessa rapidità, a pensare con la propria testa. Un potere medievale sgomento di fronte al diffondersi della democrazia. Mi sono trovato a pensare che, in fondo, la reazione più corretta fosse di provare pena per questi individui.
Poi ho riletto la notizia, ed un termine mi ha folgorato, chiarendomi tutto.
Statolatria, ovvero (stando all'articolo) "ingerenza dello stato nella vita delle persone.
Piccolo quiz: tre parole, e mi dite chi e che cosa vi ricordano. Ingerenza (d'accordo, basterebbe questa). Vita. Persone.
Capito dunque qual è il problema ? A parte che educare ad essere cittadini - nel senso di cui ho detto sopra, di "spiegare" le Istituzioni, spiegarne i motivi, la storia, le finalità... anche i limiti, volendo - non significa entrare nella vita delle persone, ma al contrario, penso, favorire l'ingresso delle persone nella vita della società, e delle Istituzioni stesse. Ma... tranquilli: nessuno vi vuole rubare il mestiere. Siete voi i maestri, nell'idolatrare come nel ficcare il naso nella vita delle persone. Che poi il termine "democrazia" possa togliervi il sonno, be'... posso anche capirlo... in fondo siete rappresentati politicamente da uno Stato che discrimina le donne, i non cattolici, i bambini... capisco un po' di paura, se passa l'idea di spiegare la democrazia alla gente, farla entrare nella vita e nella quotidianità delle persone...
PS: che poi, anche se fosse: tra idolatrare la democrazia e le sue istituzioni ed idolatrare un pezzo di legno con un cadavere inchiodato... avreste qualche dubbio ?
giovedì 18 dicembre 2008
Laurea
Ricorre oggi il sesto anniversario della discussione della mia (noiosissima) tesi di laurea: non sono certo di aver superato il trauma, nel senso che, in qualche modo, quel giorno ha chiuso un capitolo della mia vita, quello "scolastico", nel quale mi sono sempre trovato a meraviglia.
Quindi non è che abbia ricordi particolarmente entusiasmanti di quella giornata: la sensazione di qualcosa che se ne andava era più forte di quella del "nuovo" che si apriva...
Ricordo tuttavia con una certa emozione il momento della proclamazione: in aula magna (ancora si facevano le proclamazioni in aula magna, tutti insieme a fischiare i gestionali :-) ...), insieme ad altri novantanove laureandi dei vari corsi di laurea. Bello, sentire il proprio nome, il voto, gli applausi...
Quindi non è che abbia ricordi particolarmente entusiasmanti di quella giornata: la sensazione di qualcosa che se ne andava era più forte di quella del "nuovo" che si apriva...
Ricordo tuttavia con una certa emozione il momento della proclamazione: in aula magna (ancora si facevano le proclamazioni in aula magna, tutti insieme a fischiare i gestionali :-) ...), insieme ad altri novantanove laureandi dei vari corsi di laurea. Bello, sentire il proprio nome, il voto, gli applausi...
mercoledì 17 dicembre 2008
Scienza
"L'obiettività della ricerca è considerata un merito fin da Galileo Galilei... Chi oggi descrive la scienza e gli scienziati come una minaccia per l'umanità esprime insofferenza e disprezzo per la stessa democrazia"
[Elena Cattaneo, Nature, tratto da Internazionale 12/18 dicembre]
[Elena Cattaneo, Nature, tratto da Internazionale 12/18 dicembre]
martedì 16 dicembre 2008
Leggi contra personam
D'accordo, la specialità di legiferare contra personam è molto meno abusata, da noi, rispetto alla ben più nota sorella ad personam. Ed in realtà si può ben dire che anche in questo caso si tratti di un provvedimento ad ecclesiam, oltre che contra personam. Contro un'organizzazione che nega i diritti dei vivi, e vorrebbe garantirne ai morti. Per il consueto fine ultimo della politica e dei politici (quando non impegnati a legiferare pro domo sua): compiacere i poteri forti, farseli amici, ottenerne favori ed appoggio.
Non c'è che dire, proprio un bel Paese, quello in cui un ministro firma un provvedimento allo scopo di bloccare una decisione già passata attraverso tutti i gradi di giudizio e basata sulle leggi in vigore, nel rispetto di un principio di autodeterminazione dell'individuo. Ancora una volta, per liberarsi dalla morsa di uno Stato che si fa garante di una fede ormai abbandonata dalla maggioranza dei cittadini, e non si cura di andare contro l'opinione della maggioranza dei cittadini (poteri deboli, fin troppo, nei confronti dei vari tromboni in abito lungo), qualcuno dovrà andare all'estero...
Non c'è che dire, proprio un bel Paese, quello in cui un ministro firma un provvedimento allo scopo di bloccare una decisione già passata attraverso tutti i gradi di giudizio e basata sulle leggi in vigore, nel rispetto di un principio di autodeterminazione dell'individuo. Ancora una volta, per liberarsi dalla morsa di uno Stato che si fa garante di una fede ormai abbandonata dalla maggioranza dei cittadini, e non si cura di andare contro l'opinione della maggioranza dei cittadini (poteri deboli, fin troppo, nei confronti dei vari tromboni in abito lungo), qualcuno dovrà andare all'estero...
Oh mamma...
lunedì 15 dicembre 2008
Horst Tappert
Noooooooo... è morto l'Ispettore Derrick... quello che, con l'aria da vecchio signore tedesco un po' burbero, finiva sempre per arrestare tutti gli assassini (e nel tempo libero vendeva gli occhiali usati ad Antonello Venditti)...
Il ricordo di quel telefilm è legato indissolubilmente alla mia infanzia, a quella sorta di "rito domestico" che accompagnava i miei nonni verso la cena... mi mancherà, in qualche modo...
Il ricordo di quel telefilm è legato indissolubilmente alla mia infanzia, a quella sorta di "rito domestico" che accompagnava i miei nonni verso la cena... mi mancherà, in qualche modo...
domenica 14 dicembre 2008
Maniva di Luna
Cristina ed io abbiamo partecipato, con Roberta ed Andrea, alla terza edizione di "Maniva di Luna", camminata nella neve sulle montagne e nei boschi che circondano il Giogo del Maniva, alla confluenza delle "tre valli" bresciane. Peccato che la luna non si sia nemmeno vista, a causa delle nuvole: nuvole che hanno tuttavia regalato alla nostra camminata alcun tratti sotto una nevicata, rendendo l'esperienza ancor più bella e divertente !
Ecco qui qualche immagine dell'impresa...
Ecco qui qualche immagine dell'impresa...
sabato 13 dicembre 2008
Comicità
Un po' è come si veste, certo.
Ma - diciamoci la verità: quando poi apre bocca, e dice cose che sarebbero ovvie se fossero dette da qualcuno che regolarmente non fa il contrario, la sua vena comica si esprime in tutta la sua forza.
Grazie, perché anche oggi m'ha fatto ridere...
Ma - diciamoci la verità: quando poi apre bocca, e dice cose che sarebbero ovvie se fossero dette da qualcuno che regolarmente non fa il contrario, la sua vena comica si esprime in tutta la sua forza.
Grazie, perché anche oggi m'ha fatto ridere...
venerdì 12 dicembre 2008
Viva l'Italia del 12 dicembre
Trentanove anni fa, con la strage di Piazza Fontana, prendeva il via la cosiddetta "strategia della tensione", fatta di attentati ad opera del terrorismo di destra, che per anni avrebbe insanguinato l'Italia (compresa la mia città).
Trentanove anni dopo, dopo processi, distruzioni di prove, altri morti, secretazioni, servizi segreti deviati, non esiste ancora un colpevole.
[caption id="" align="alignnone" width="332" caption="Lapide commemorativa"][/caption]
Trentanove anni dopo, dopo processi, distruzioni di prove, altri morti, secretazioni, servizi segreti deviati, non esiste ancora un colpevole.
[caption id="" align="alignnone" width="332" caption="Lapide commemorativa"][/caption]
Sciopero
Sciopero generale, oggi, indetto dalla CGIL. Io sono al lavoro, dopo aver passato un'ora a pensarci, stanotte, ed essere riuscito a riprendere sonno solo quando Cristina s'è accorta che ero sveglio, e mi ha abbracciato.
Alla fine, sono qui. Non perché non sia d'accordo con lo sciopero: eventualmente, potrei criticare lo slogan che ho letto su alcuni manifesti, ingenuamente imbarazzante, "sciopero contro la crisi", o disquisire sul fatto che per dire "scioperiamo contro la politica economica del governo" il governo in carica dovrebbe avere qualcosa che quantomeno assomigli ad una politica economica, anziché una politica basata sugli interessi degli amici, e degli amici degli amici (vedi riforma dell'IVA per la pay-tv).
Semplicemente perché, per motivi organizzativi (appuntamenti presi precedentemente, attività concordate con i colleghi), mi è più "comodo" essere qui. Non è una buona motivazione, lo so: se non lo sapessi, stanotte avrei dormito senza problemi.
Ma la cosa ha un risvolto positivo: mi fa riflettere sul fatto che tante persone, in tutta Italia, saranno nelle mi stesse condizioni, col desiderio di far sentire la propria adesione e vicinanza alle posizioni della CGIL, ma con parecchie difficoltà "logistiche" a dar seguito a questo desiderio.
Poi ci diranno che i manifestanti erano pochi, che lo sciopero è stato un fiasco. Non credo sarà così, ma si sa a chi è in mano l'informazione, in Italia. Allo stesso Tiranno contro la politica economica (ancora, si fa per dire... tanto per dare un nome alla cosa...) del cui governo oggi si sciopera: volete che ci dicano che è stato un successo ? Non se lo possono permettere !
Non credo sarà così, ma ce lo diranno. Questo post è per questo, per ricordare che per tante persone che sciopereranno tante altre non lo faranno, come me, ma saranno assolutamente d'accordo con le motivazioni e le finalità dello sciopero. Ripetiamolo, d'accordo ? E' il bello di avere un blog, il bello della rete. E' per questo, in fondo, che vogliono metterci un bavaglio...
Alla fine, sono qui. Non perché non sia d'accordo con lo sciopero: eventualmente, potrei criticare lo slogan che ho letto su alcuni manifesti, ingenuamente imbarazzante, "sciopero contro la crisi", o disquisire sul fatto che per dire "scioperiamo contro la politica economica del governo" il governo in carica dovrebbe avere qualcosa che quantomeno assomigli ad una politica economica, anziché una politica basata sugli interessi degli amici, e degli amici degli amici (vedi riforma dell'IVA per la pay-tv).
Semplicemente perché, per motivi organizzativi (appuntamenti presi precedentemente, attività concordate con i colleghi), mi è più "comodo" essere qui. Non è una buona motivazione, lo so: se non lo sapessi, stanotte avrei dormito senza problemi.
Ma la cosa ha un risvolto positivo: mi fa riflettere sul fatto che tante persone, in tutta Italia, saranno nelle mi stesse condizioni, col desiderio di far sentire la propria adesione e vicinanza alle posizioni della CGIL, ma con parecchie difficoltà "logistiche" a dar seguito a questo desiderio.
Poi ci diranno che i manifestanti erano pochi, che lo sciopero è stato un fiasco. Non credo sarà così, ma si sa a chi è in mano l'informazione, in Italia. Allo stesso Tiranno contro la politica economica (ancora, si fa per dire... tanto per dare un nome alla cosa...) del cui governo oggi si sciopera: volete che ci dicano che è stato un successo ? Non se lo possono permettere !
Non credo sarà così, ma ce lo diranno. Questo post è per questo, per ricordare che per tante persone che sciopereranno tante altre non lo faranno, come me, ma saranno assolutamente d'accordo con le motivazioni e le finalità dello sciopero. Ripetiamolo, d'accordo ? E' il bello di avere un blog, il bello della rete. E' per questo, in fondo, che vogliono metterci un bavaglio...
giovedì 11 dicembre 2008
Laicità
Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, precisa che "La chiesa è per la depenalizzazione dei gay" ma allo stesso tempo "non è per la parificazione di matrimonio uomo-donna con quello tra omosessuali".
Infatti nessuno pretende che la Chiesa Cattolica contempli tra i suoi riti il matrimonio religioso per coppie omosessuali: liberi di discriminare chi e come credono, come ogni organizzazione privata.
Le leggi di uno stato laico, però, riguardano tutti, non solo la minoranza dei credenti, e sono altro rispetto alle regole di un'organizzazione religiosa. Né si possono permettere di discriminare una coppia rispetto ad un'altra a seguito delle sue preferenze sessuali.
E' davvero così difficile capire la differenza tra le due cose ? Capire che le convinzioni personali - come quelle religiose sono - devono rimanere confinate alla sfera delle scelte private, e non esondare verso quella della legislazione civile ?
Infatti nessuno pretende che la Chiesa Cattolica contempli tra i suoi riti il matrimonio religioso per coppie omosessuali: liberi di discriminare chi e come credono, come ogni organizzazione privata.
Le leggi di uno stato laico, però, riguardano tutti, non solo la minoranza dei credenti, e sono altro rispetto alle regole di un'organizzazione religiosa. Né si possono permettere di discriminare una coppia rispetto ad un'altra a seguito delle sue preferenze sessuali.
E' davvero così difficile capire la differenza tra le due cose ? Capire che le convinzioni personali - come quelle religiose sono - devono rimanere confinate alla sfera delle scelte private, e non esondare verso quella della legislazione civile ?
Corruttore
Questione morale, ancora una volta. Ma in questo caso immagino non ne parleranno giornali, telegiornali, tirapiedi vari. In fondo, in un Regime funziona così: le informazioni contro l'opposizione vengono amplificate, quelle contro il Tiranno e la sua corte nascoste.
In ogno caso, il braccio destro del Tiranno corrompeva i giudici per ottenere vantaggi per le aziende del Tiranno. Quello che, a suo dire, s'è fatto da solo, col sudore della fronte. Be', non proprio da solo, dai: che poi Cesare ci resta male !
In ogno caso, il braccio destro del Tiranno corrompeva i giudici per ottenere vantaggi per le aziende del Tiranno. Quello che, a suo dire, s'è fatto da solo, col sudore della fronte. Be', non proprio da solo, dai: che poi Cesare ci resta male !
Piedi, scarpe
L'Italia è in ginocchio anche grazie a Lui... ma ai suoi piedi, oltre ai miei concittadini, fanno bella mostra di sé anche scarpe delle cui caratteristiche "interne", di tanto in tanto, si torna a parlare.
Che siano queste ?
Che siano queste ?
mercoledì 10 dicembre 2008
Diritti (ma non per tutti)
In pratica: c'è una sentenza - del più alto grado di giudizio che il nostro ordinamento prevede - che ha riconosciuto il diritto di una persona a rinunciare a cure mediche in condizioni che la persona oggetto delle cure non ritenga condizioni di vita accettabili. Nel caso in questione, i diversi gradi di giudizio che la vicenda ha attraversato hanno stabilito, ascoltando testimonianze di parenti ed amici, quale fosse la volontà di una ragazza, in stato vegetativo permanente da quasi vent'anni. Ed hanno dato il via libera alla famiglia, che chiede di sospendere idratazione ed alimentazione al corpo della ragazza.
Ma.
Ma viviamo in Italia, stato confessionale nel quale un ristretto manipolo di personaggi dubbi può fregarsene dello stato di diritto, delle sentenze della magistratura, delle scelte personali di una donna, per ottenere il rispetto delle quali un padre ha lottato. Così qualche politicante si è preso la libertà di negare accoglienza sul territorio di una qualche regione al corpo di questa ragazza, così vecchi dalla gonna lunga tuonano circa la necessità di una legge sul testamento biologico (gli stessi che sino a qualche settimana fa ne vietavano qualunque possibilità, per una presunta idea di sacralità della vita che la sottrarrebbe alla possibilità di decisioni umane). Così un "filosofo" prestato alla politica ha presentato una proposta di legge in questione, nella quale tutti noi ci aspettiamo di trovare la stessa ampiezza di orizzonti e lo stesso rispetto per l'altrui diversità e libertà di scelta che qualche anno fa l'ha portato ad essere rifiutato dal Parlamento Europeo come membro della Commissione Europea, dopo un illuminato intervento nel quale aveva definito "peccato" l'omosessualità.
Insomma, ce n'è per tutti i gusti, dai vecchi in costume bianco ai filosofi col conto nel Liechtestein.
L'unica cosa certa è che non c'è certezza dei diritti personali, nonostante la magistratura li abbia sanciti, nel rispetto delle leggi attuali: le solite lobby di potere, infatti, tentano ancora una volta di esercitare il loro controllo attraverso concetti vecchi di millenni, primo fra tutti la negazione della libertà personale "con motivazioni divine". Non c'è di che esserne allegri...
Ma.
Ma viviamo in Italia, stato confessionale nel quale un ristretto manipolo di personaggi dubbi può fregarsene dello stato di diritto, delle sentenze della magistratura, delle scelte personali di una donna, per ottenere il rispetto delle quali un padre ha lottato. Così qualche politicante si è preso la libertà di negare accoglienza sul territorio di una qualche regione al corpo di questa ragazza, così vecchi dalla gonna lunga tuonano circa la necessità di una legge sul testamento biologico (gli stessi che sino a qualche settimana fa ne vietavano qualunque possibilità, per una presunta idea di sacralità della vita che la sottrarrebbe alla possibilità di decisioni umane). Così un "filosofo" prestato alla politica ha presentato una proposta di legge in questione, nella quale tutti noi ci aspettiamo di trovare la stessa ampiezza di orizzonti e lo stesso rispetto per l'altrui diversità e libertà di scelta che qualche anno fa l'ha portato ad essere rifiutato dal Parlamento Europeo come membro della Commissione Europea, dopo un illuminato intervento nel quale aveva definito "peccato" l'omosessualità.
Insomma, ce n'è per tutti i gusti, dai vecchi in costume bianco ai filosofi col conto nel Liechtestein.
L'unica cosa certa è che non c'è certezza dei diritti personali, nonostante la magistratura li abbia sanciti, nel rispetto delle leggi attuali: le solite lobby di potere, infatti, tentano ancora una volta di esercitare il loro controllo attraverso concetti vecchi di millenni, primo fra tutti la negazione della libertà personale "con motivazioni divine". Non c'è di che esserne allegri...
martedì 9 dicembre 2008
Ieri, tra ruote e politica
Ho pedalato per settanta km, ieri. Due ore e mezza di pianura, di freddo (ma non troppo). Due ore e mezza di sole. E di solitudine: con se stessi, con i propri pensieri. Di allegria, in qualche modo: stanca allegria, con le ruote che girano sull'asfalto, tante cose che girano per la testa, e la sensazione di vederle, in qualche modo, meglio. Pur senza metterle perfettamente a fuoco: o, forse, proprio per questo.
Ho pensato che è triste un Paese in cui la gente vota per un uomo ricco e corrotto, nella vana illusione che in qualche modo possa portare alla ricchezza anche la gente comune. Mentre si limita a corrompere - ulteriormente, come se non bastasse già - l'intero Paese. Mi sono reso conto che, più dell'ingiustizia e della follia di una situazione del genere, mi colpisce, appunto, la sua tristezza: come sempre si è tristi quando non ci sono più sogni, desideri, sensazione di poter fare qualcosa di diverso della propria vita e del proprio Paese, ma solo la fede nella pubblicità di un tizio che da anni parla e promette, e mai ha mantenuto.
Ho pensato questo, ieri, in una mattina di freddo sole invernale, mentre l'asfalto scorreva via, metafora forse della dignità del nostro Paese, ma anche del fatto che, se davvero si vuole provare a pedalare da soli, si riesce - sempre - ad arrivare da qualche altra parte... e che vale la pena provarci, convinti di potercela fare: anche se ci hanno detto - se in un continuazione ci dicono - che è meglio rassegnarsi, che questo è il meglio che c'è.
A volte vorrei che la gente pedalasse, invece che giocare a calcio...
Ho pensato che è triste un Paese in cui la gente vota per un uomo ricco e corrotto, nella vana illusione che in qualche modo possa portare alla ricchezza anche la gente comune. Mentre si limita a corrompere - ulteriormente, come se non bastasse già - l'intero Paese. Mi sono reso conto che, più dell'ingiustizia e della follia di una situazione del genere, mi colpisce, appunto, la sua tristezza: come sempre si è tristi quando non ci sono più sogni, desideri, sensazione di poter fare qualcosa di diverso della propria vita e del proprio Paese, ma solo la fede nella pubblicità di un tizio che da anni parla e promette, e mai ha mantenuto.
Ho pensato questo, ieri, in una mattina di freddo sole invernale, mentre l'asfalto scorreva via, metafora forse della dignità del nostro Paese, ma anche del fatto che, se davvero si vuole provare a pedalare da soli, si riesce - sempre - ad arrivare da qualche altra parte... e che vale la pena provarci, convinti di potercela fare: anche se ci hanno detto - se in un continuazione ci dicono - che è meglio rassegnarsi, che questo è il meglio che c'è.
A volte vorrei che la gente pedalasse, invece che giocare a calcio...
lunedì 8 dicembre 2008
Alber de Nedal
Che cosa non si fa per amore... anche l'albero di Natale !
(Ok, la "scusa" è che si tratta di un modo di sottolineare che il Natale è principalmente una festa pagana...)
(Ok, la "scusa" è che si tratta di un modo di sottolineare che il Natale è principalmente una festa pagana...)
domenica 7 dicembre 2008
Questione morale / 2
Si fa tanto parlare di questione morale, in questi giorni, in Italia. Il Tiranno, col cui partito sono stati candidati ed eletti svariati figuri sotto indagine o già condannati per gravi motivi (dalla corruzione giudiziaria al concorso esterno in associazione mafiosa, tanto per citare due delle fattispecie più notevoli), rinfaccia all'opposizione (ok, questa è buona, me la segno) di dover fare i conti al proprio interno con una questione morale. Utilizzando tra l'altro una locuzione coniata decine di anni fa da uno storico leader comunista.
Ne parla, oggi, Eugenio Scalfari, nell'articolo di fondo pubblicato su la Repubblica. Ho trovato la sua analisi estremamente interessante, e mi ha fatto molto piacere ritrovarvi qualcosa che penso da sempre: che in questo genere di situazioni, la vera, grande differenza tra noi e loro, intesi come politici ma anche come elettori, sta nel fatto che noi ci sentiamo a disagio, incazzatti, traditi se i nostri rappresentanti sembrano anche solo lontanamente essersi sporcati con qualche illecito. Loro, al contrario, quasi se ne fanno un vanto, secondo il noto adagio che così fan tutti, e che in ogni caso sugli amici, e sugli amici degli amici, è sempre bene, è sempre giusto chiudere non uno, ma due occhi.
Noi ci incazziamo con chi è in odore di illecito, loro attaccano chi quegli illeciti scopre e rivela.
Concordo pienamente sulle considerazioni di Scalfari: noi ci aspettiamo che i partiti di politici in sospetto di illeciti li mettano da parte, sospendendoli da ogni candidatura sino a che non si sia fatta chiarezza. Loro... loro, si sa: li candidano, a maggior ragione li candidano, per sottrarli alla giustizia. Scrive Scalfari: "Dall'altra parte politica ci si aspetta poco o niente perché lì il malaffare sta al vertice il quale ovviamente non può bonificare gli altri suoi compagni di viaggio visto che, per definizione, non può bonificare se stesso."
Non so se questo significhi che noi siamo, mediamente, migliori di loro. Di certo, è quello che ci aspettiamo, in situazioni tanto delicate, dai nostri amministratori, dai nostri rappresentanti.
PS: strepitoso che giornali e televisioni, assolutamente silenziosi quando le inchieste riguardano i numerosissimi politici di centrodestra che hanno qualche problemino con la giustizia, abbiano ritrovato coraggio e voce quando ad essere indagati sono politici di centrosinistra. E' il Regime, baby...
Ne parla, oggi, Eugenio Scalfari, nell'articolo di fondo pubblicato su la Repubblica. Ho trovato la sua analisi estremamente interessante, e mi ha fatto molto piacere ritrovarvi qualcosa che penso da sempre: che in questo genere di situazioni, la vera, grande differenza tra noi e loro, intesi come politici ma anche come elettori, sta nel fatto che noi ci sentiamo a disagio, incazzatti, traditi se i nostri rappresentanti sembrano anche solo lontanamente essersi sporcati con qualche illecito. Loro, al contrario, quasi se ne fanno un vanto, secondo il noto adagio che così fan tutti, e che in ogni caso sugli amici, e sugli amici degli amici, è sempre bene, è sempre giusto chiudere non uno, ma due occhi.
Noi ci incazziamo con chi è in odore di illecito, loro attaccano chi quegli illeciti scopre e rivela.
Concordo pienamente sulle considerazioni di Scalfari: noi ci aspettiamo che i partiti di politici in sospetto di illeciti li mettano da parte, sospendendoli da ogni candidatura sino a che non si sia fatta chiarezza. Loro... loro, si sa: li candidano, a maggior ragione li candidano, per sottrarli alla giustizia. Scrive Scalfari: "Dall'altra parte politica ci si aspetta poco o niente perché lì il malaffare sta al vertice il quale ovviamente non può bonificare gli altri suoi compagni di viaggio visto che, per definizione, non può bonificare se stesso."
Non so se questo significhi che noi siamo, mediamente, migliori di loro. Di certo, è quello che ci aspettiamo, in situazioni tanto delicate, dai nostri amministratori, dai nostri rappresentanti.
PS: strepitoso che giornali e televisioni, assolutamente silenziosi quando le inchieste riguardano i numerosissimi politici di centrodestra che hanno qualche problemino con la giustizia, abbiano ritrovato coraggio e voce quando ad essere indagati sono politici di centrosinistra. E' il Regime, baby...
sabato 6 dicembre 2008
Questione morale
Qualcuno dovrebbe lavarsi la bocca prima di usare termini come "questione morale"... ma, si sa, l'esserucolo in questione pudore ne ha ben poco, arroganza tanta. Un'abbinata che spiega questa e moltre altre uscite...
Rieccoci !
Prima uscita ciclistica vera della stagione, dopo l'assaggio "al chiuso" di giovedì.
Un'ora e tre quarti, cinquanta km. Un po' di freddo, quando le nuvole hanno coperto il sole, e la sensazione di ritrovare un vecchio amico che non si vedeva da tempo. Alla fine, la sensazione di aver ripreso un discorso interrotto qualche tempo fa. Più o meno dallo stesso punto. Amo questo sport, per come costringe a star soli con se stessi, le proprie sensazioni, la propria "testa"...
Un'ora e tre quarti, cinquanta km. Un po' di freddo, quando le nuvole hanno coperto il sole, e la sensazione di ritrovare un vecchio amico che non si vedeva da tempo. Alla fine, la sensazione di aver ripreso un discorso interrotto qualche tempo fa. Più o meno dallo stesso punto. Amo questo sport, per come costringe a star soli con se stessi, le proprie sensazioni, la propria "testa"...
venerdì 5 dicembre 2008
Rulli
Prima pedalata "stagionale", ieri sera, sui rulli: musica, caldo, sudore e... una sensazione, dopo, di stanca tranquillità. E se domani ci sarà il sole... si ricomincia a pedalare all'aperto !
giovedì 4 dicembre 2008
Come fa girare l'economia... e non solo quella !
Pubblico oggi un articolo di Kweepy che analizza il piano anti-crisi varato dal governo (la minuscola non è un refuso), in particolare dal punto di vista degli sgravi fiscali per ristrutturazioni volte al risparmio energetico. Tanto per dire quanto importa delle famiglie italiane, e dell'ambiente, a chi indegnamente ci "governa".
Nella finanziaria del 2007 era stata introdotta l'agevolazione del 55% per le ristrutturazioni edilizie che migliorassero l'efficienza energetica degli edifici.
Era quindi possibile pensare di ristrutturare casa utilizzando materiali particolari, mediamente più costosi degli altri, che garantissero però un risparmio energetico finale. In questo modo a fronte di un maggiore investimento iniziale (agevolato dallo sconto del 55% fino ad un massimo di 48.000 euro) si avrebbe però avuto un risparmio energetico e quindi pecuniario in bolletta. La finanziaria 2008 aveva prorogato l'agevolazione fino al 2010.
Il 29 novembre scorso il governo ha però varato il decreto legge n.185 dal significativo titolo: Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale.
Nell'articolo 29 di tale decreto si decide di eliminare l'agevolazione del 55% in modo RETROATTIVO a partire dal 2008... per sostenere quelle famiglie italiane che avevano deciso, chi più chi meno, di ristrutturare casa!!!
Per essere precisi l'articolo 29 non elimina l'agevolazione ma ne rende la sua fruibilità altamente improbabile, infatti:
- prima del decreto:
per accedere all'agevolazione era necessario seguire una una procedura che tra l'altro prevedeva l'invio, da parte di un tecnico abilitato, di una certificazione energetica degli interventi... in pratica dovevo certificare d'aver ottenuto un effettivo risparmio energetico.
- dopo il decreto:
per accedere all'agevolazione è necessario fare tutto ciò che si faceva prima ma in più inviare un formulario all'agenzia delle entrate. A tale formulario deve seguire una risposta da parte dell'agenzia entro 30 giorni, se la risposta non arriva entro tale termine la domanda è da ritenersi rigettata... secondo il nuovo principio del silenzio-dissenso!!!
Essendo questa cosa RETROATTIVA, tutti coloro che hanno già inoltrato le domande nel 2008 dovranno compilare il formulario ed inviarlo il più presto possibile all'agenzia delle entrate perché, dato che i fondi a disposizione sono stati tagliati, sembra che il criterio di accettazione delle domande sarà quello cronologico di invio fino ad esaurimento dei fondi.
Il formulario sarà scaricabile online e sarà possibile inviarlo per via telematica a partire dal 15 gennaio... secondo voi cosa succederà ai server dell'agenzia delle entrate la notte del 15 gennaio?!?!
Quindi una delle soluzioni urgenti a sostegno delle famiglie è quella di dire a chi ha ristrutturato casa: "Pensavi di rientrare del 55% della spesa e invece ciccia!!!".
Una soluzione a sostegno delle imprese è quella di fare in modo che i cittadini rinuncino ad installare un pannello solare o a cambiare infissi o caldaia perché non gli conviene più.
Inoltre abbiamo una geniale soluzione per l'emersione del lavoro in nero perché chi mai sceglierebbe il "55% forse " a fronte di un "20% subito" (IVA non pagata).
Senza contare poi che una riduzione dei consumi andrebbe a vantaggio di tutti... ma tanto chi se ne frega, il nucleare ci salverà!!!
Petizione per la non retroattività del decreto: http://firmiamo.it/decretoleggen185art29noallaretroattivit
Nota: nella versione finale dei provvedimenti anti-crisi la retroattività è stata eliminata, a seguito delle proteste suscitate dalla versione iniziale. Tale parziale ravvedimento non toglie nulla alle considerazioni sopra esposte circa lo scarso interesse che il Nano ed i suoi compagni nutrono nei confronti di agevolazioni strutturali per chi intenda seguire la strada del risparmio energetico, così come rimane assolutamente legittimo notare che eliminare agevolazioni fiscali non è esattamente una mossa in linea col rilancio dei consumi, né con la propaganda battente di se stessi come di Colui che abbassa le tasse...
Nella finanziaria del 2007 era stata introdotta l'agevolazione del 55% per le ristrutturazioni edilizie che migliorassero l'efficienza energetica degli edifici.
Era quindi possibile pensare di ristrutturare casa utilizzando materiali particolari, mediamente più costosi degli altri, che garantissero però un risparmio energetico finale. In questo modo a fronte di un maggiore investimento iniziale (agevolato dallo sconto del 55% fino ad un massimo di 48.000 euro) si avrebbe però avuto un risparmio energetico e quindi pecuniario in bolletta. La finanziaria 2008 aveva prorogato l'agevolazione fino al 2010.
Il 29 novembre scorso il governo ha però varato il decreto legge n.185 dal significativo titolo: Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale.
Nell'articolo 29 di tale decreto si decide di eliminare l'agevolazione del 55% in modo RETROATTIVO a partire dal 2008... per sostenere quelle famiglie italiane che avevano deciso, chi più chi meno, di ristrutturare casa!!!
Per essere precisi l'articolo 29 non elimina l'agevolazione ma ne rende la sua fruibilità altamente improbabile, infatti:
- prima del decreto:
per accedere all'agevolazione era necessario seguire una una procedura che tra l'altro prevedeva l'invio, da parte di un tecnico abilitato, di una certificazione energetica degli interventi... in pratica dovevo certificare d'aver ottenuto un effettivo risparmio energetico.
- dopo il decreto:
per accedere all'agevolazione è necessario fare tutto ciò che si faceva prima ma in più inviare un formulario all'agenzia delle entrate. A tale formulario deve seguire una risposta da parte dell'agenzia entro 30 giorni, se la risposta non arriva entro tale termine la domanda è da ritenersi rigettata... secondo il nuovo principio del silenzio-dissenso!!!
Essendo questa cosa RETROATTIVA, tutti coloro che hanno già inoltrato le domande nel 2008 dovranno compilare il formulario ed inviarlo il più presto possibile all'agenzia delle entrate perché, dato che i fondi a disposizione sono stati tagliati, sembra che il criterio di accettazione delle domande sarà quello cronologico di invio fino ad esaurimento dei fondi.
Il formulario sarà scaricabile online e sarà possibile inviarlo per via telematica a partire dal 15 gennaio... secondo voi cosa succederà ai server dell'agenzia delle entrate la notte del 15 gennaio?!?!
Quindi una delle soluzioni urgenti a sostegno delle famiglie è quella di dire a chi ha ristrutturato casa: "Pensavi di rientrare del 55% della spesa e invece ciccia!!!".
Una soluzione a sostegno delle imprese è quella di fare in modo che i cittadini rinuncino ad installare un pannello solare o a cambiare infissi o caldaia perché non gli conviene più.
Inoltre abbiamo una geniale soluzione per l'emersione del lavoro in nero perché chi mai sceglierebbe il "55% forse " a fronte di un "20% subito" (IVA non pagata).
Senza contare poi che una riduzione dei consumi andrebbe a vantaggio di tutti... ma tanto chi se ne frega, il nucleare ci salverà!!!
Petizione per la non retroattività del decreto: http://firmiamo.it/decretoleggen185art29noallaretroattivit
Nota: nella versione finale dei provvedimenti anti-crisi la retroattività è stata eliminata, a seguito delle proteste suscitate dalla versione iniziale. Tale parziale ravvedimento non toglie nulla alle considerazioni sopra esposte circa lo scarso interesse che il Nano ed i suoi compagni nutrono nei confronti di agevolazioni strutturali per chi intenda seguire la strada del risparmio energetico, così come rimane assolutamente legittimo notare che eliminare agevolazioni fiscali non è esattamente una mossa in linea col rilancio dei consumi, né con la propaganda battente di se stessi come di Colui che abbassa le tasse...
Ah !, l'ottimismo...
"Abbiamo sufficienti ragioni per essere più ottimisti rispetto ad altri Paesi. Siamo stati, come governo, i primi a lanciare messaggi rassicuranti agli italiani"
[Silvio Berlusconi, Ansa 25 novembre]
Non ho capito bene: il fatto di essere stati i primi a lanciare messaggi rassicuranti (del tipo: per rilanciare l'economia dovete spendere di più, a costo di far debiti...) sarebbe una ragione sufficiente per essere più ottimisti ?
[UPDATE]
Quanto ad ottimismo... molto rassicurante anche quello del ministro (del Welfare) Sacconi:
"Non possiamo permetterci neanche lontanamente che vada deserta un'asta pubblica di titoli di Stato. Ci sarebbe una carenza di liquidità per pagare pensione e stipendi e faremmo come l'Argentina".
Uno dei due si sta sbagliando... che dite ?
[Silvio Berlusconi, Ansa 25 novembre]
Non ho capito bene: il fatto di essere stati i primi a lanciare messaggi rassicuranti (del tipo: per rilanciare l'economia dovete spendere di più, a costo di far debiti...) sarebbe una ragione sufficiente per essere più ottimisti ?
[UPDATE]
Quanto ad ottimismo... molto rassicurante anche quello del ministro (del Welfare) Sacconi:
"Non possiamo permetterci neanche lontanamente che vada deserta un'asta pubblica di titoli di Stato. Ci sarebbe una carenza di liquidità per pagare pensione e stipendi e faremmo come l'Argentina".
Uno dei due si sta sbagliando... che dite ?
Inno all'amore
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l’amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi l’amore, non sarei nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi l’amore, niente mi gioverebbe.
L’amore è paziente, è benigno l’amore; non è invidioso l’amore, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
L’amore non avrà mai fine: cesserà il dono delle lingue, la profezia passerà, finirà il dono della scienza. La scienza è imperfetta, la profezia è limitata, ma quando verrà ciò che è perfetto, esse svaniranno. Quando ero bambino
parlavo da bambino, come un bambino pensavo e ragionavo. Da quando sono un uomo ho smesso di agire così.
Ora la nostra visione è confusa, come in un antico specchio; ma un giorno saremo a faccia a faccia dinanzi a Dio.
Ora lo conosco solo in parte, ma un giorno lo conoscerò pienamente come lui conosce me. Ora dunque ci sono tre cose che non svaniranno: fede, speranza, amore. Ma più grande di tutte è l’amore. Cercate l'amore.
[Saulo di Tarso (detto Paolo), I lettera ai Corinzi]
L’amore è paziente, è benigno l’amore; non è invidioso l’amore, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
L’amore non avrà mai fine: cesserà il dono delle lingue, la profezia passerà, finirà il dono della scienza. La scienza è imperfetta, la profezia è limitata, ma quando verrà ciò che è perfetto, esse svaniranno. Quando ero bambino
parlavo da bambino, come un bambino pensavo e ragionavo. Da quando sono un uomo ho smesso di agire così.
Ora la nostra visione è confusa, come in un antico specchio; ma un giorno saremo a faccia a faccia dinanzi a Dio.
Ora lo conosco solo in parte, ma un giorno lo conoscerò pienamente come lui conosce me. Ora dunque ci sono tre cose che non svaniranno: fede, speranza, amore. Ma più grande di tutte è l’amore. Cercate l'amore.
[Saulo di Tarso (detto Paolo), I lettera ai Corinzi]
mercoledì 3 dicembre 2008
In attesa di smentita
In attesa di smentita, il Tiranno ha dichiarato che penserà - lui sì pensa ! - ad avanzare al prossimo G8 proposte per "regolamentare il sistema Web nel mondo".
In attesa di smentita - ce ne fosse bisogno, i giornalisti servi sono sempre pronti a fare da megafono alle smentite del Tiranno, che (ovviamente !) certe cose mai le ha pensate, figuriamoco poi dette ! - ha senso riflettere un attimo su che cosa ciò significhi, su quali siano la portata ed i limiti di una sparata del genere, su dove ed a chi stia - eventualmente - il compito di regolamentare qualcosa di tanto avulso da un qualche confine territoriale. Questo post ne parla, e penso valga la pena di investire qualche minuto a leggerlo. O di perderli, questi minuti: in fondo, seguirà smentita.
In attesa di smentita - ce ne fosse bisogno, i giornalisti servi sono sempre pronti a fare da megafono alle smentite del Tiranno, che (ovviamente !) certe cose mai le ha pensate, figuriamoco poi dette ! - ha senso riflettere un attimo su che cosa ciò significhi, su quali siano la portata ed i limiti di una sparata del genere, su dove ed a chi stia - eventualmente - il compito di regolamentare qualcosa di tanto avulso da un qualche confine territoriale. Questo post ne parla, e penso valga la pena di investire qualche minuto a leggerlo. O di perderli, questi minuti: in fondo, seguirà smentita.
Genetica
D'accordo, l'esame di maturità è una prova importante, dal punto di vista psicologico. L'ansia a volte può giocare brutti scherzi.
Ma non è da tutti essere respinti per tre volte, soprattutto rivolgendosi a scuole private, soprattutto se si è figli di una persona potente.
Eppure a qualcuno succede: viene naturale scherzare sul fatto che non è semplice sostenere un esame in una lingua che mal si conosce in quando diversa dalla propria, e che le classi ponte non sono quindi in ultima analisi una cattiva idea. Si potrebbe essere indotti a riflessioni più serie e profonde, a chiedersi se non valga davvero la pena di pensare a corsi di italiano anche per chi, italiano di nascita, italiano non si senta, al punto - rimane il dubbio - da trovarsi meglio con versione dialettali della nostra bella lingua.
Personalmente, tuttavia, mi sento di commentare la cosa - invero suppongo piuttosto spiacevole per lo sfortunato (e sfortunatamente noto) protagonista - con un superficialissimo e divertito, "buon sangue non mente".
Ma non è da tutti essere respinti per tre volte, soprattutto rivolgendosi a scuole private, soprattutto se si è figli di una persona potente.
Eppure a qualcuno succede: viene naturale scherzare sul fatto che non è semplice sostenere un esame in una lingua che mal si conosce in quando diversa dalla propria, e che le classi ponte non sono quindi in ultima analisi una cattiva idea. Si potrebbe essere indotti a riflessioni più serie e profonde, a chiedersi se non valga davvero la pena di pensare a corsi di italiano anche per chi, italiano di nascita, italiano non si senta, al punto - rimane il dubbio - da trovarsi meglio con versione dialettali della nostra bella lingua.
Personalmente, tuttavia, mi sento di commentare la cosa - invero suppongo piuttosto spiacevole per lo sfortunato (e sfortunatamente noto) protagonista - con un superficialissimo e divertito, "buon sangue non mente".
martedì 2 dicembre 2008
Sublime
Ecco, poi dicono che scrivo sempre degli stessi argomenti.
Ma, pur con le migliori intenzioni: come si fa a non commentare una notizia come questa ?
Badate: non mi stupisce né colpisce certo che la Chiesa Cattolica si "chiami fuori" da una possibile moratoria ONU nei confronti dei Paesi che discriminano gli omosessuali. Non è una novità, è noto che la Città del Vaticano sia uno di questi Paesi (ok ok, discriminano anche le donne... ma qui stiamo parlando d'altro, no ?), è noto che anche in passato non ha ratificato dichiarazioni ONU relative ai diritti ed all'eliminazione di discriminazioni. Sono posizioni "in linea col magistero", direbbero probabilmente loro.
Ciò che trovo letteralmente sublime, invece, è la giustificazione (purtroppo, ci si aspetta una giustificazione, da chi si dichiara contrario ad una battaglia per i diritti di qualcuno): "Gli stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni". Ok, quale sarebbe il problema ? Si tratta, precisamente, dello scopo dell'iniziativa: fare pressione sui Paesi che discriminano gli omosessuali. In sostanza, la "Santa" Sede paventa l'istituzione di "categorie protette" che "se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni". Cioè, in pratica: se tentassimo di proteggere dalle discriminazioni gli omosessuali, discrimineremmo chi ora li discrimina. Non è favoloso ?
Allora, a questo punto: perché discriminare Hitler perché perseguitava gli Ebrei ? Ok ok, esempio infelice: si sa che Pio XII ha fatto quel che ha fatto. Cioè: non ha fatto. Questione di magistero, probabilmente. Cambiamo esempio. Perché discriminare i pedofili, creando la categoria protetta dei bambini ? Ok, esempio infelice anche questo, viste i problemini che in proposito la Santa Sede sta affrontando...
Possibile che sia tanto difficile trovare un esempio di discriminazione che si possa cercare di combattere senza scontrarsi con gli interessi (pardon, "il magistero") della "Santa" Sede ? Viene il dubbio che il problema stia proprio in questo...
Categoria protetta
Ma, pur con le migliori intenzioni: come si fa a non commentare una notizia come questa ?
Badate: non mi stupisce né colpisce certo che la Chiesa Cattolica si "chiami fuori" da una possibile moratoria ONU nei confronti dei Paesi che discriminano gli omosessuali. Non è una novità, è noto che la Città del Vaticano sia uno di questi Paesi (ok ok, discriminano anche le donne... ma qui stiamo parlando d'altro, no ?), è noto che anche in passato non ha ratificato dichiarazioni ONU relative ai diritti ed all'eliminazione di discriminazioni. Sono posizioni "in linea col magistero", direbbero probabilmente loro.
Ciò che trovo letteralmente sublime, invece, è la giustificazione (purtroppo, ci si aspetta una giustificazione, da chi si dichiara contrario ad una battaglia per i diritti di qualcuno): "Gli stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni". Ok, quale sarebbe il problema ? Si tratta, precisamente, dello scopo dell'iniziativa: fare pressione sui Paesi che discriminano gli omosessuali. In sostanza, la "Santa" Sede paventa l'istituzione di "categorie protette" che "se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni". Cioè, in pratica: se tentassimo di proteggere dalle discriminazioni gli omosessuali, discrimineremmo chi ora li discrimina. Non è favoloso ?
Allora, a questo punto: perché discriminare Hitler perché perseguitava gli Ebrei ? Ok ok, esempio infelice: si sa che Pio XII ha fatto quel che ha fatto. Cioè: non ha fatto. Questione di magistero, probabilmente. Cambiamo esempio. Perché discriminare i pedofili, creando la categoria protetta dei bambini ? Ok, esempio infelice anche questo, viste i problemini che in proposito la Santa Sede sta affrontando...
Possibile che sia tanto difficile trovare un esempio di discriminazione che si possa cercare di combattere senza scontrarsi con gli interessi (pardon, "il magistero") della "Santa" Sede ? Viene il dubbio che il problema stia proprio in questo...
Categoria protetta
Crisalide mistica
lunedì 1 dicembre 2008
Pinguini o mele ?
Ho scritto in passato circa quel che penso dei rapporti di Apple con il mondo open, e del fatto che, rispetto a quelo della "mela", trovo quasi preferibile l'approccio "completamente chiuso" di Micro$oft.
A mo' di scherzo, pensavo un po' a questa versione "cattiva" del pinguino di Linux, con l'idea che sarebbe stato bello riuscire a realizzare il fotomontaggio. Un grazie immenso a Cristina che, come in tutto, con infinita pazienza realizza ogni mio sogno...
A mo' di scherzo, pensavo un po' a questa versione "cattiva" del pinguino di Linux, con l'idea che sarebbe stato bello riuscire a realizzare il fotomontaggio. Un grazie immenso a Cristina che, come in tutto, con infinita pazienza realizza ogni mio sogno...
domenica 30 novembre 2008
20 mm
Dato che si avvicinano le feste tradizionalmente più consumistiche dell'anno (il Natale in fondo è per la maggior parte degli Italiani sostanzialmente marketing, anche in periodo di recessione economica), ne approfitto per suggerirvi un libro fotografico realizzato da un amico. Le fotografie sono scattate in vari luoghi del mondo e, per come la vedo io, vale davvero la pena darci un'occhiata !
Se volete avere un'idea del contenuto del libro, a questo link ne troverete una descrizione ed un'anteprima. Potete trovare altre foto di Enrico sul suo blog fotografico: buona visione !
Se volete avere un'idea del contenuto del libro, a questo link ne troverete una descrizione ed un'anteprima. Potete trovare altre foto di Enrico sul suo blog fotografico: buona visione !
sabato 29 novembre 2008
I treni a vapore
Mia moglie, ogni mattina, prende il treno per andare a lavorare a Verona. Così, da un po' di mesi a questa parte, abbiamo preso l'abitudine di segnare il ritardo che il "nostro" treno accumula prima di arrivare nella città veneta (dunque, sulla tratta MI - VR): per curiosità statistica, ma anche per verificare se abbiamo ragione di lamentarci dei disservizi di Trenitalia (in epoca di svendite ai privati delle infrastrutture pubbliche, "Ferrovie dello Stato" suona male...).
Il risultato è questo: dal 19 febbraio in qua il treno ha avuto più di 5' di ritardo nel 36% dei casi, più di 10' nel 16%. E solo 34 volte su 166 il treno è arrivato in orario od in anticipo...
[caption id="attachment_1087" align="alignnone" width="500" caption="Fasce di ritardo"][/caption]
Viene da pensare che, mentre il Regime è occupato a regalare Alitalia agli amici ed agli amici degli amici, le ferrovie, utilizzate quotidianamente da migliaia e migliaia di pendolari, siano invece lasciate allo sbando. In questo caso, ha ragione chi nega un confronto tra il Regime attuale e quello che precedette la II Guerra Mondiale: allora, infatti, si dice che i treni fossero sempre in orario...
Il risultato è questo: dal 19 febbraio in qua il treno ha avuto più di 5' di ritardo nel 36% dei casi, più di 10' nel 16%. E solo 34 volte su 166 il treno è arrivato in orario od in anticipo...
[caption id="attachment_1087" align="alignnone" width="500" caption="Fasce di ritardo"][/caption]
Viene da pensare che, mentre il Regime è occupato a regalare Alitalia agli amici ed agli amici degli amici, le ferrovie, utilizzate quotidianamente da migliaia e migliaia di pendolari, siano invece lasciate allo sbando. In questo caso, ha ragione chi nega un confronto tra il Regime attuale e quello che precedette la II Guerra Mondiale: allora, infatti, si dice che i treni fossero sempre in orario...
venerdì 28 novembre 2008
Tortura
E' bello sapere ufficialmente che, in Italia, la polizia ha torturato dei manifestanti.
Ancor più bello sapere che, in Italia, la tortura non è prevista come reato.
Ancor più bello sapere che, in Italia, la tortura non è prevista come reato.
Sonetto laico
Pubblico oggi una poesia di Francesco Burroni, che parla di un tema a me caro e recentemente assurto all'onore delle cronache per una decisione di un tribunale spagnolo, decisione all'insegna della laicità dello stato, che - ovviamente - ha dato origine ai soliti latrati degli intergralisti...
Il post originale è questo. Buona lettura !
Scrucifige!
Nascesti in una stanza d’ospedale
e già sul muro bianco c’era affisso
non il Gesù bambino del Natale
ma il Cristo morto sopra il crocifisso
e poi sempre lo stesso chiodo fisso
stesso simbolo lugubre e mortale
appeso lì come uno stoccafisso
a scuola, in caserma, in tribunale,
dovunque, in casa, in strada, in ufficio,
a incutere timore e a ricordare
che la vita è dolore e sacrificio
che il tuo cammino sarà aspro e duro
e perché tu non possa dimenticare
c’è questo morto attaccato al muro.
Il post originale è questo. Buona lettura !
Scrucifige!
Nascesti in una stanza d’ospedale
e già sul muro bianco c’era affisso
non il Gesù bambino del Natale
ma il Cristo morto sopra il crocifisso
e poi sempre lo stesso chiodo fisso
stesso simbolo lugubre e mortale
appeso lì come uno stoccafisso
a scuola, in caserma, in tribunale,
dovunque, in casa, in strada, in ufficio,
a incutere timore e a ricordare
che la vita è dolore e sacrificio
che il tuo cammino sarà aspro e duro
e perché tu non possa dimenticare
c’è questo morto attaccato al muro.
giovedì 27 novembre 2008
Semplificazione
Siamo probabilmente l'unico paese al mondo nel quale esiste un Ministero per la semplificazione, e quasi certamente l'unico nel quale le attività di semplificare la legislazione e di riorganizzare in senso federalista l'ordinamento costituzionale sono affidate ad un odontotecnico: nulla contro la categoria, ma immagino che le competenze tecniche necessarie siano altre...
Nulla da commentare, poi, su quale possa essere l'approccio "federalista" di un uomo che, con i colleghi di partito, gridava alla secessione del Nord (scena già vista: ricchi contro poveri) fino a cinque minuti fa.
E' invece interessante informarsi, di tanto in tanto, su quali siano le effettive semplificazioni che l'attuale maggioranza di sgoverno sta introducendo o tentando di introdurre nel nostro ordinamento. In realtà, il quadro che si delinea dietro alla cortina fumogena dei populistici proclami (semplificare ! avvicinare le istituzioni al cittadino ! Roma ladrona !) è a mio modo di vedere assai preoccupante: si semplifica, senza dubbio... ma che cosa ? Sembra che si semplifichino le possibilità, per la politica, di controllare la magistratura e limitarne, con l'indipendenza, l'efficacia. In perfetto stile Roma ladrona. Tra l'estrazione di un dente del giudizio ed una pulizia delle gengive...
Nulla da commentare, poi, su quale possa essere l'approccio "federalista" di un uomo che, con i colleghi di partito, gridava alla secessione del Nord (scena già vista: ricchi contro poveri) fino a cinque minuti fa.
E' invece interessante informarsi, di tanto in tanto, su quali siano le effettive semplificazioni che l'attuale maggioranza di sgoverno sta introducendo o tentando di introdurre nel nostro ordinamento. In realtà, il quadro che si delinea dietro alla cortina fumogena dei populistici proclami (semplificare ! avvicinare le istituzioni al cittadino ! Roma ladrona !) è a mio modo di vedere assai preoccupante: si semplifica, senza dubbio... ma che cosa ? Sembra che si semplifichino le possibilità, per la politica, di controllare la magistratura e limitarne, con l'indipendenza, l'efficacia. In perfetto stile Roma ladrona. Tra l'estrazione di un dente del giudizio ed una pulizia delle gengive...
mercoledì 26 novembre 2008
Culo e camicia
I due, si sa, sono amici: Marcello Pera e Josef Ratzinger, in arte Benedetto XVI. Se la cantano e se la suonano, scrivono insieme imperdibili testi sulle presunte radici cristiane dell'Europa.
E' noto anche che i due non mi piacciano particolarmente, e che in particolare il cosiddetto Santo Padre mi infastidisca per via dell'assolutismo delle sue posizioni su temi che io ritengo essere assolutamente personali, dunque relativi. Mi conosola il fatto che, per questo motivo, infastidisca anche molti cattolici praticanti e che - sentito con le mie orecchie - persino qualche sacerdote non gli risparmi critiche convinte.
A proposito dei suoi rapporti con Pera, ho notato un certo disagio, tra i cattolici, per la deferenza con la quale Ratzinger tratta l'ex precedente del Senato, deferenza che ad esempio emerge chiaramente in questa lettera, pubblicata qualche giorno fa dal Corriere della Sera. In effetti, si sente quasi il rumore della saliva che gocciola: imperdibile poi la frase finale, che mi fa pensare che i due siano veramente culo e camicia...
In ogni caso, la lettura è istruttiva, non fosse per il modo in cui il Santo Padre ridimensiona la presunta dignità del suo ruolo... in barba a chi crede che non abbia nulla da insegnare !
E' noto anche che i due non mi piacciano particolarmente, e che in particolare il cosiddetto Santo Padre mi infastidisca per via dell'assolutismo delle sue posizioni su temi che io ritengo essere assolutamente personali, dunque relativi. Mi conosola il fatto che, per questo motivo, infastidisca anche molti cattolici praticanti e che - sentito con le mie orecchie - persino qualche sacerdote non gli risparmi critiche convinte.
A proposito dei suoi rapporti con Pera, ho notato un certo disagio, tra i cattolici, per la deferenza con la quale Ratzinger tratta l'ex precedente del Senato, deferenza che ad esempio emerge chiaramente in questa lettera, pubblicata qualche giorno fa dal Corriere della Sera. In effetti, si sente quasi il rumore della saliva che gocciola: imperdibile poi la frase finale, che mi fa pensare che i due siano veramente culo e camicia...
In ogni caso, la lettura è istruttiva, non fosse per il modo in cui il Santo Padre ridimensiona la presunta dignità del suo ruolo... in barba a chi crede che non abbia nulla da insegnare !
martedì 25 novembre 2008
Strategia difensiva
Non dovessero bastare immunità auto-concesse, cancellazioni di reati, eliminazione di prove (vedi rogatorie), legittimi impedimenti... dopo queste dichiarazioni, potrebbe a buon diritto invocare l'infermità mentale !!!
lunedì 24 novembre 2008
Spagna, paese laico
[caption id="attachment_1073" align="alignnone" width="377" caption="Spagna paese libero"][/caption]
Ecco, se c'è un Paese nel quale sarei felice di vivere, questo Paese è la Spagna.
Il principio è tanto semplice quanto da noi dimenticato (volutamente.... ma, si sa, il richiamo del Potere è forte): "I minori non devono avere la sensazione che lo Stato non è neutrale rispetto alle confessioni".
D'altra parte, certe affermazioni di laicità non sono insolite, in Paesi che non siano vissuti (e non vivano ancor'oggi) sotto il giogo del potere temporale del Vaticano, che tutto controlla ed in tutto mette il naso...
Ecco, se c'è un Paese nel quale sarei felice di vivere, questo Paese è la Spagna.
Il principio è tanto semplice quanto da noi dimenticato (volutamente.... ma, si sa, il richiamo del Potere è forte): "I minori non devono avere la sensazione che lo Stato non è neutrale rispetto alle confessioni".
D'altra parte, certe affermazioni di laicità non sono insolite, in Paesi che non siano vissuti (e non vivano ancor'oggi) sotto il giogo del potere temporale del Vaticano, che tutto controlla ed in tutto mette il naso...
domenica 23 novembre 2008
Nulla da nascondere
Si parla, si è parlato, purtroppo forse si parlerà ancora, di episodi nei quali è stata duramente criticata la correttezza delle nostre forze dell'ordine. Ci sono stati e ci saranno processi, sentenze, e la solita enorme quantità di commenti da parte dei politici che cavalcano ora il disagio della gente, ora una visione un po' fascista delle forze dell'ordine. In proposito ho letto, tra le altre cose, questo post: in effetti fa riflettere che un prassi, che altrove è la norma e rappresenta un semplice e civile modo per evitare abusi, o renderne più facile l'individuazione e la persecuzione, da noi non sia mai stata adottata... con conseguenze negative tanto per chi, vittima di abusi da parte delle forze dell'ordine, si trova spesso nell'impossibilità di avere facilmente giustizia, quanto per i membri delle forze dell'ordine, visti troppo spesso come possibili ed intoccabili autori di abusi di potere piuttosto che come figure dalla parte della gente, quali dovrebbero essere e spesso sono...
Viene il dubbio che, più che risolvere la questione, alla politica interessi più che altro cavalcarne le conseguenze, da una parte o dall'altra: la soluzione c'è, la adottano tutti, tranne noi...
Viene il dubbio che, più che risolvere la questione, alla politica interessi più che altro cavalcarne le conseguenze, da una parte o dall'altra: la soluzione c'è, la adottano tutti, tranne noi...
Grazie Inter !
[caption id="attachment_1067" align="alignnone" width="500" caption="Inter 1 - 0 Juventus"][/caption]
sabato 22 novembre 2008
Chi semina vento...
venerdì 21 novembre 2008
Una risata li sconfiggerà
Vogliono controllare le nostre vite, censurare l'informazione e la satira, piegare la giustizia alle loro esigenze.
Pretendono di dirci che cosa dobbiamo mangiare, con chi possiamo fare l'amore, che libri possiamo leggere e che film possiamo guardare.
Scommettono sui nostri risparmi, speculano sui nostri mutui, mandano in malora i nostri voli, i nostri treni.
I "soliti noti", con i loro strizzatissimi doppiopetti, le loro tonache lunghe, i loro colletti bianchi. La loro invariabile arroganza.
Ma non possono impedirci di ridere di loro, della loro meschinità, del loro ripetersi come dischi rotti, dicendo sempre le stesse, vecchissime cose... ed è questo, forse, che alla fine li farà crollare, sotto le macerie di quello che non hanno voluto costruire, dell'odio che sono riusciti a generare. Del ridicolo di cui, ogni giorno un po' di più, si coprono.
Per cui... facciamoci una risata, d'accordo ? (le mie preferite sono la prima e l'ultima... )
Pretendono di dirci che cosa dobbiamo mangiare, con chi possiamo fare l'amore, che libri possiamo leggere e che film possiamo guardare.
Scommettono sui nostri risparmi, speculano sui nostri mutui, mandano in malora i nostri voli, i nostri treni.
I "soliti noti", con i loro strizzatissimi doppiopetti, le loro tonache lunghe, i loro colletti bianchi. La loro invariabile arroganza.
Ma non possono impedirci di ridere di loro, della loro meschinità, del loro ripetersi come dischi rotti, dicendo sempre le stesse, vecchissime cose... ed è questo, forse, che alla fine li farà crollare, sotto le macerie di quello che non hanno voluto costruire, dell'odio che sono riusciti a generare. Del ridicolo di cui, ogni giorno un po' di più, si coprono.
Per cui... facciamoci una risata, d'accordo ? (le mie preferite sono la prima e l'ultima... )
giovedì 20 novembre 2008
Tutto il mondo è paese
Nuovo video di Al Zawahiri (Al Qaeda): "Obama è un negro americano schiavo di Israele".
Segue smentita: "Era una carineria, e chi non l'ha capita è un imbecille !"
[Grazie a Jo per l'idea]
Segue smentita: "Era una carineria, e chi non l'ha capita è un imbecille !"
[Grazie a Jo per l'idea]
Frattali
Per la terza volta, eccomi qui a segnalare un libro realizzato da qualcuno che conosco. Si tratta di una raccolta di immagini frattali (un frattale è un oggetto geometrico auto-similare, che cioè non cambia aspetto se osservato su scale diverse). Andrea porta avanti da anni la realizzazione di un software opensource (scritto in Java) che permette di creare immagini di oggetti di questo tipo, ed ha deciso di raccoglierne alcune in questo libro. Sarà che la matematica da sempre mi appassiona, sarà che ho visto le immagini e mi sono piaciute molto: ma non potevo certo esimermi dal segnalarlo !
mercoledì 19 novembre 2008
Versi
Lavoro, con De Gregori nelle cuffie.
E, di colpo, mi si fermano in mente due versi, che mi chiamavano da un paio di giorni, e non capivo il perché.
Improvvisamente, li associo, non senza tristezza, a tutto ciò che in questi giorni certi benpensanti sproloquiano a proposito di Eluana Englaro, senza alcun rispetto per il dolore di una famiglia, le scelte e le convinzioni di una ragazza, le sentenze della magistratura, la libertà delle persone. Di vivere, di morire. Di non voler vivere una nonvita. Di non essere, appunto, condannati a morte per la vita...
"Fuori dall'orizzonte con il muro di fronte,
risultato senza soluzione
Condannato a morte
Condannato a vita
Condannato a morte per la vita
Condannato a morte
Condannato a vita
Condannato a morte per la vita
Che silenzio che c'è qui intorno
Che paura che c'è qui intorno
Religione può essere un sentimento,
religione può essere una fuga d'amore
Religione può essere intrattenimento,
religione può essere terrore"
[F. De Gregori, da "Condannato a morte"]
E, di colpo, mi si fermano in mente due versi, che mi chiamavano da un paio di giorni, e non capivo il perché.
Improvvisamente, li associo, non senza tristezza, a tutto ciò che in questi giorni certi benpensanti sproloquiano a proposito di Eluana Englaro, senza alcun rispetto per il dolore di una famiglia, le scelte e le convinzioni di una ragazza, le sentenze della magistratura, la libertà delle persone. Di vivere, di morire. Di non voler vivere una nonvita. Di non essere, appunto, condannati a morte per la vita...
"Fuori dall'orizzonte con il muro di fronte,
risultato senza soluzione
Condannato a morte
Condannato a vita
Condannato a morte per la vita
Condannato a morte
Condannato a vita
Condannato a morte per la vita
Che silenzio che c'è qui intorno
Che paura che c'è qui intorno
Religione può essere un sentimento,
religione può essere una fuga d'amore
Religione può essere intrattenimento,
religione può essere terrore"
[F. De Gregori, da "Condannato a morte"]
A quando il nascondino ?
Si sa, al personaggio piace scherzare, a costo di umiliare sempre più la carica che ricopre.
Canta in napoletano come un intrattenitore da crociera (la giovinezza non si scorda mai...), fa le corna nelle fotografie con ministri di tutta Europa, dà del kapò ad un europarlamentare tedesco e dell'abbronzato al primo presidente nero della storia degli USA. Carinerie, simpaticherie, si giustifica subito dopo.
Nei giorni scorsi ha aggiunto un nuovo numero al giullaresco repertorio: si nasconde al passaggio del cancelliere tedesco Angela Merkel per poi sorprenderla balzando (si fa per dire: benché immortale, ha pur sempre settantadue anni - tecnicamente, oltre che politicamente, anziano) allo scoperto.
Prossimamente ci si aspetta che organizzi un torneo di nascondino con gli illustri ospiti stranieri: specialità della casa, ovviamente, il tana libera tutti (meglio se pregiudicati)...
Canta in napoletano come un intrattenitore da crociera (la giovinezza non si scorda mai...), fa le corna nelle fotografie con ministri di tutta Europa, dà del kapò ad un europarlamentare tedesco e dell'abbronzato al primo presidente nero della storia degli USA. Carinerie, simpaticherie, si giustifica subito dopo.
Nei giorni scorsi ha aggiunto un nuovo numero al giullaresco repertorio: si nasconde al passaggio del cancelliere tedesco Angela Merkel per poi sorprenderla balzando (si fa per dire: benché immortale, ha pur sempre settantadue anni - tecnicamente, oltre che politicamente, anziano) allo scoperto.
Prossimamente ci si aspetta che organizzi un torneo di nascondino con gli illustri ospiti stranieri: specialità della casa, ovviamente, il tana libera tutti (meglio se pregiudicati)...
martedì 18 novembre 2008
Dedica
Dopo la notorietà (e gli insulti) dei giorni scorsi, una dedica.
(Alberto, mi hai battuto sul tempo... stavo per linkare il tuo post di ieri...)
(Alberto, mi hai battuto sul tempo... stavo per linkare il tuo post di ieri...)
lunedì 17 novembre 2008
Notorietà
L'altro giorno Netmonitor di Repubblica mi ha regalato un lampo di notorietà, recensendo un mio post. Con la notorietà sono arrivati commenti di persone che non conosco, e son cose che fanno sempre piacere.
Tra questi commenti, ne ho particolarmente apprezzato uno ad un post di qualche tempo fa, segno evidente che qualcuno, una volta "incontrato" il mio blog, ne ha spulciato qualche pagina. Il commento in questione (a nome Barbara, il cui indirizzo email per correttezza non pubblico) contiene, semplicemente, un insulto.
Mi ha fatto particolarmente piacere, dicevo, perché è una prova, per altro non necessaria ma sempre gradita, del fatto che parlare di certi argomenti è considerato fuori luogo, al punto che un certo tipo di persone - bigotti integralisti ? - nemmeno concepisce la possibilità di poterne discutere sulla base di argomentazioni razionali o di punti di vista diversi. Così diviene ovvio che un post tipo il mio non meriti altro che un insulto (per altro praticamente anonimo, della serie son buoni tutti...).
Incapacità di concepire una discussione basata sull'accettare l'esistenza di un punto di vista non fideistico, e paura di esporsi, preferendo nascondersi dietro uno pseudo-anonimato: caratteristiche fondamentali di un certo modo di pensare (si fa per dire), che preferisce la pigra, facile tranquillità dell'obbedire ad un principio di autorità alla difficoltosa, personale scelta - secondo un principio di libertà - di posizioni ed argomenti.
Ognuno - è in fondo bello che sia così, il mondo è bello perché è vario - sta poi dalla parte che preferisce: prove ne sono tanto il pericoloso relativismo di chi non pretende di imporre né di mettere a tacere, bensì semplicemente di non essere messo a tacere, mai, e di non subire, mai, imposizioni, quanto il semplice, pigro, terrorizzato insulto di Barbara... che ovviamente ringrazio.
Tra questi commenti, ne ho particolarmente apprezzato uno ad un post di qualche tempo fa, segno evidente che qualcuno, una volta "incontrato" il mio blog, ne ha spulciato qualche pagina. Il commento in questione (a nome Barbara, il cui indirizzo email per correttezza non pubblico) contiene, semplicemente, un insulto.
Mi ha fatto particolarmente piacere, dicevo, perché è una prova, per altro non necessaria ma sempre gradita, del fatto che parlare di certi argomenti è considerato fuori luogo, al punto che un certo tipo di persone - bigotti integralisti ? - nemmeno concepisce la possibilità di poterne discutere sulla base di argomentazioni razionali o di punti di vista diversi. Così diviene ovvio che un post tipo il mio non meriti altro che un insulto (per altro praticamente anonimo, della serie son buoni tutti...).
Incapacità di concepire una discussione basata sull'accettare l'esistenza di un punto di vista non fideistico, e paura di esporsi, preferendo nascondersi dietro uno pseudo-anonimato: caratteristiche fondamentali di un certo modo di pensare (si fa per dire), che preferisce la pigra, facile tranquillità dell'obbedire ad un principio di autorità alla difficoltosa, personale scelta - secondo un principio di libertà - di posizioni ed argomenti.
Ognuno - è in fondo bello che sia così, il mondo è bello perché è vario - sta poi dalla parte che preferisce: prove ne sono tanto il pericoloso relativismo di chi non pretende di imporre né di mettere a tacere, bensì semplicemente di non essere messo a tacere, mai, e di non subire, mai, imposizioni, quanto il semplice, pigro, terrorizzato insulto di Barbara... che ovviamente ringrazio.
Sei mesi
Ascoltati poco
Leggo su "il Brescia" di sabato 15 novembre che uno dei (molteplici) commenti del Vaticano attorno alla nota questione della sentenza che permette al padre di Eluana Englaro di dar seguito ai desideri della figlia, vittima di un incidente diciotto anni fa e da allora in uno stato di nonvita, sarebbe stato "Ascoltati poco". Soggetto, ovviamente, l'unico soggetto che un certo tipo di figura conosca: noi.
Gli altri, questi sconosciuti. Al di là di quest'ovvia considerazione, e dell'altrettanto ovvia considerazione che non si vede perché le convinzioni morali e personali di questi "Noi" dovrebbero influenzare scelte morali e personali di "Altri", viene da notare una cosa. I suddetti "Noi" si esprimono - spesso non richiesti - in continuazione, su qualunque aspetto della vita delle persone. Sessualità, dolore e sofferenza i temi preferiti, ma anche gastronomia e film fantasy non vanno male. Delle loro dichiarazioni sono pieni giornali, trasmissioni televisive e radiofoniche, librerie. Secondo un sondaggio, tuttavia, l'80% degli italiani la pensa diversamente, sul caso Englaro. Ed è noto che anche su tutti gli altri temi le convinzioni degli Italiani non sono quelle che ci si aspetterebbe dopo un bombardamento mediatico di tale portata. Se si trattasse dei risultati di una squadra di calcio, si concluderebbe che difficilmente l'allenatore arriverà a mangiare il panettone...
Gli altri, questi sconosciuti. Al di là di quest'ovvia considerazione, e dell'altrettanto ovvia considerazione che non si vede perché le convinzioni morali e personali di questi "Noi" dovrebbero influenzare scelte morali e personali di "Altri", viene da notare una cosa. I suddetti "Noi" si esprimono - spesso non richiesti - in continuazione, su qualunque aspetto della vita delle persone. Sessualità, dolore e sofferenza i temi preferiti, ma anche gastronomia e film fantasy non vanno male. Delle loro dichiarazioni sono pieni giornali, trasmissioni televisive e radiofoniche, librerie. Secondo un sondaggio, tuttavia, l'80% degli italiani la pensa diversamente, sul caso Englaro. Ed è noto che anche su tutti gli altri temi le convinzioni degli Italiani non sono quelle che ci si aspetterebbe dopo un bombardamento mediatico di tale portata. Se si trattasse dei risultati di una squadra di calcio, si concluderebbe che difficilmente l'allenatore arriverà a mangiare il panettone...
domenica 16 novembre 2008
Not in my name
Segnalo a tutti un'iniziativa interessante: un sito che si propone di raccogliere foto di comuni cittadini - ve ne sono davvero tante ! - i quali desiderino dichiarare pubblicamente come non siano rappresentati dal Nano Nazionale in versione Giullare Mondiale. Alla lettera: sono italiano, ed il primo ministro Berlusconi non sta parlando a nome mio. In realtà, come ben sanno in tutto il mondo, il primo Giullare ed i suoi servi sono usi a parlare a nome proprio, a difendere i propri interessi, a fare i propri comodi.
In ogni caso, io ho spedito la mia foto... ora aspetto che venga pubblicata...
In ogni caso, io ho spedito la mia foto... ora aspetto che venga pubblicata...
sabato 15 novembre 2008
Fotografie triestine
Ho pubblicato alcune delle fotografie scattate nel fine settimana scorso, a Trieste... davvero una bella città... una città in cui si respira l'idea di mescolanza tra popoli diversi: una cosa - io penso bella - che nel futuro coinvolgerà un po' tutte le "nostre" città...
Le foto sono visibili qui.
Le foto sono visibili qui.
venerdì 14 novembre 2008
Grazie
"Dopo aver ricostruito la volontà di Eluana grazie a numerose testimonianze e aver stabilito che il coma è irreversibile, l'autorizzazione a sospendere l'alimentazione da parte dei giudici di Milano torna quindi valido. Immediatamente e senza la possibilità di altri ricorsi."
Sarebbero molte le cose da scrivere a proposito di questa sentenza della Cassazione, e più in generale della "storia" che ad essa ha portato. Ne ho già scritto in passato, quello che penso in proposito è ben noto.
Sarebbe scontato rallegrarsi per una sentenza che non fa altro che stabilire la possibilità di decidere per la propria vita, e su che cosa considerare nonvita. Sarebbe scontato sottolineare l'ipocrisia della Chiesa Cattolica, che sino ad ieri gridava contro ogni ipotesi di testamento biologico ed oggi parla della necessità di regolamentarlo (leggi "imbavagliare la libertà che attualmente la legge riconosce"). Sarebbe scontato sottolineare la scompostezza dei commenti di certi politici, interessati ben più a blandire la Chiesa Cattolica che al destino di una ragazza, che nonvive da diciotto anni.
Penso però che sia importante, a questo punto, limitarsi a ringraziare una famiglia che ha avuto il coraggio e la forza, per tanti anni, di portare avanti una battaglia di libertà per difendere le volontà della figlia, volontà di vita e non di morte. Notando tra l'altro che l'80% degli Italiani sembra condividere le posizioni della famiglia Englaro, posizioni riconosciute definitivamente legittime dalla Cassazione (la cui sentenza, ricordiamolo, è sentenza puramente di forma: quella di merito era già stata espressa dalla Corte d'Appello di Milano nell'estate scorsa).
Grazie dunque, e possiate finalmente vivere con serenità la conclusione di una morte iniziata quasi vent'anni fa...
Sarebbero molte le cose da scrivere a proposito di questa sentenza della Cassazione, e più in generale della "storia" che ad essa ha portato. Ne ho già scritto in passato, quello che penso in proposito è ben noto.
Sarebbe scontato rallegrarsi per una sentenza che non fa altro che stabilire la possibilità di decidere per la propria vita, e su che cosa considerare nonvita. Sarebbe scontato sottolineare l'ipocrisia della Chiesa Cattolica, che sino ad ieri gridava contro ogni ipotesi di testamento biologico ed oggi parla della necessità di regolamentarlo (leggi "imbavagliare la libertà che attualmente la legge riconosce"). Sarebbe scontato sottolineare la scompostezza dei commenti di certi politici, interessati ben più a blandire la Chiesa Cattolica che al destino di una ragazza, che nonvive da diciotto anni.
Penso però che sia importante, a questo punto, limitarsi a ringraziare una famiglia che ha avuto il coraggio e la forza, per tanti anni, di portare avanti una battaglia di libertà per difendere le volontà della figlia, volontà di vita e non di morte. Notando tra l'altro che l'80% degli Italiani sembra condividere le posizioni della famiglia Englaro, posizioni riconosciute definitivamente legittime dalla Cassazione (la cui sentenza, ricordiamolo, è sentenza puramente di forma: quella di merito era già stata espressa dalla Corte d'Appello di Milano nell'estate scorsa).
Grazie dunque, e possiate finalmente vivere con serenità la conclusione di una morte iniziata quasi vent'anni fa...
giovedì 13 novembre 2008
Questione di riferimenti...
E poi non venitemi a dire che il relativismo non ha senso... quando invece attorno ad esso ruota la capacità di riconoscersi ed accettarsi reciprocamente, qualunque nome si dia alle cose...
[caption id="" align="alignnone" width="501" caption="Occidente... o no ?"][/caption]
[caption id="" align="alignnone" width="501" caption="Occidente... o no ?"][/caption]
mercoledì 12 novembre 2008
Senza tetto vs senza cervello
C'è chi propone di schedarli, chi invece preferisce dar loro fuoco: l'eterna lotta tra i senza tetto ed i senza cervello... i primi per strada, i secondi al governo.
martedì 11 novembre 2008
Dateci Mc Cain !
Davvero, è sconsolante trovarsi d'accordo con Curzio Maltese quando conclude questo suo articolo con la frase "Non si potrebbe avere un giorno un conservatore come questo [Mc Cain, ndr] a capo della destra italiana, anche di seconda mano ?". Tanto basso è il livello culturale e democratico della destra italiana, che anche un senatore di estrema destra statunitense sarebbe un passo in avanti... ed invece, abbiamo solo un giullare razzista... invidioso evidentemente dell'altrui abbronzatura...
Come eravamo
lunedì 10 novembre 2008
Trieste
Appena tornato da Trieste, non voglio attendere nemmeno un minuto a pubblicare un paio di fotografie... in tempi di leghismi, forzitalismi e gelminismi dilaganti, una piazza che si chiama "Piazza dell'Unità d'Italia" dovrebbe essere presente in ogni città, per ribadire che l'Italia è una sola, in barba a quanti desiderano o pretendono istruzioni diverse, sanità diverse, forze dell'ordine diverse.
domenica 9 novembre 2008
Venerdì, kebab
Sono andato spesso a mangiare il kebab di venerdì: sia per semplicità nel convincere i colleghi (trattandosi dell'ultimo giorno di lavoro della settimana, pare sia più facile affrontare il pensiero di un pasto presunto più pesante della norma), sia per pacata, silenziosa e divertita protesta nei confronti della regola cattolica che, nell'intento di controllare persino gli aspetti gastronomici della vita delle persone, impone o quantomeno consiglia di astenersi dalla carne in quel giorno. Lo impone per quanto riguarda la quaresima, e ringrazio Nicola per avermi accompagnato a mangiare kebab in occasione dell'ultimo venerdì santo, e per aver scherzato con me sul fatto che si trattasse persino di un piatto tradizionale arabo.
Parlare di questa abitudine mi ha fatto ripensare, qualche giorno fa, ad una mezza discussione - nel senso che discuteva solo lui, mentre io ero semplicemente divertito dalla situazione, e dalla concitazione con cui si esprimeva il mio interlocutore - tra me ed un compagno di università, iniziata con l'osservazione, da parte sua, che nei mercoledì di quaresima non si dovrebbe mangiare carne: l'infedele che scrive, infatti, aveva in mano un panino al salame. Con calma e tranquillità gli feci notare che, non essendo credente in generale, e non essendo cattolico in particolare, la regola non poteva valere per me. Al che l'astuto personaggio riconobbe che questo era vero, affermando tuttavia che non mi sarebbe costato niente rinunciare alla carne una volta alla settimana. Ricordo di avergli risposto che personalmente non sono un grande amante della carne, che non ne mangio certo tutti i giorni né mi costa particolarmente rinunciarvi, anche per più di un giorno alla settimana. Solo, non vedo perché debba essere lui, o qualcuno con la tonaca, a decidere quando: per cui il venerdì potrebbe essere l'unico giorno in cui ne mangio, e non sarebbero fatti suoi, né di nessun altro. Si allontanò borbottando con l'aria arrabbiata, e da allora ogni venerdì in cui pranzai con lui feci in modo di non rinunciare mai ad una fetta di salame.
Ripensando questa storiella, penso semplicemente ridicola, e comunque vera, sono giunto con un sorriso alla conclusione che, se una qualche divinità esiste, sono convinto - e spero per essa che sia così - abbia di meglio da fare che occuparsi del regime alimentare mio o di chiunque altro. E penso valga la stessa cosa per quanto riguarda la vita sessuale delle persone. Allora perché è normale costume delle organizzazioni religiose quello di accanirsi su queste tematiche ? Immagino che la risposta sia, ancora e sempre, controllo. Delle persone, della felicità e della libertà (che alla felicità è strettamente collegata...) delle persone.
A questa conclusione - e la cosa mi fa piacere - sono arrivate autonomamente un sacco di persone con le quali ho affrontato il discorso. Forse non tutte le speranze sono perdute...
Parlare di questa abitudine mi ha fatto ripensare, qualche giorno fa, ad una mezza discussione - nel senso che discuteva solo lui, mentre io ero semplicemente divertito dalla situazione, e dalla concitazione con cui si esprimeva il mio interlocutore - tra me ed un compagno di università, iniziata con l'osservazione, da parte sua, che nei mercoledì di quaresima non si dovrebbe mangiare carne: l'infedele che scrive, infatti, aveva in mano un panino al salame. Con calma e tranquillità gli feci notare che, non essendo credente in generale, e non essendo cattolico in particolare, la regola non poteva valere per me. Al che l'astuto personaggio riconobbe che questo era vero, affermando tuttavia che non mi sarebbe costato niente rinunciare alla carne una volta alla settimana. Ricordo di avergli risposto che personalmente non sono un grande amante della carne, che non ne mangio certo tutti i giorni né mi costa particolarmente rinunciarvi, anche per più di un giorno alla settimana. Solo, non vedo perché debba essere lui, o qualcuno con la tonaca, a decidere quando: per cui il venerdì potrebbe essere l'unico giorno in cui ne mangio, e non sarebbero fatti suoi, né di nessun altro. Si allontanò borbottando con l'aria arrabbiata, e da allora ogni venerdì in cui pranzai con lui feci in modo di non rinunciare mai ad una fetta di salame.
Ripensando questa storiella, penso semplicemente ridicola, e comunque vera, sono giunto con un sorriso alla conclusione che, se una qualche divinità esiste, sono convinto - e spero per essa che sia così - abbia di meglio da fare che occuparsi del regime alimentare mio o di chiunque altro. E penso valga la stessa cosa per quanto riguarda la vita sessuale delle persone. Allora perché è normale costume delle organizzazioni religiose quello di accanirsi su queste tematiche ? Immagino che la risposta sia, ancora e sempre, controllo. Delle persone, della felicità e della libertà (che alla felicità è strettamente collegata...) delle persone.
A questa conclusione - e la cosa mi fa piacere - sono arrivate autonomamente un sacco di persone con le quali ho affrontato il discorso. Forse non tutte le speranze sono perdute...
sabato 8 novembre 2008
Stato confessionale
Non voglio parlare di paesi che discriminano per esplicita scelta le persone in base al credo religioso, paesi come l'Arabia Saudita o la Città del Vaticano. Voglio parlare dell'Italia, Paese che si sta dimostrando sempre più allineato su posizioni pericolosamente e disgustosamente confessionali.
Come definireste un Paese nel quale un ragazzo viene trattenuto per otto ore - sino al termine cioè della visita del capo della Chiesa Cattolica nella sua città - in una caserma della polizia in quanto reo di aver indossato una maglietta raffigurante una croce sovrastata dal simbolo di divieto ?
D'accordo, non l'hanno bruciato in piazza, e questa è la buona notizia.
Quelle cattive invece sono molte: che il discostarsi dalla massa per quanto riguarda le convinzioni filosofico-religiose è considerato alla stregua di un reato, benché non sia ovviamente previsto come tale. Che le forze di pubblica sicurezza possono trattenere un individuo in caserma pur sapendo benissimo di non potergli contestare alcun reato.
Che le forze dell'ordine di uno stato sedicente laico si premurano di evitare qualunque possibile fastidio o contestazione al capo di un'organizzazione religiosa, come fossero al suo soldo od al suo servizio.
La vittima degli abusi sopra descritti ha scritto al Presidente della Repubblica una lettera, la cui richiesta di rendere nuovamente (o forse sarebbe meglio dire finalmente) l'Italia uno stato laico mi sento ovviamente di sottoscrivere.
Come definireste un Paese nel quale un ragazzo viene trattenuto per otto ore - sino al termine cioè della visita del capo della Chiesa Cattolica nella sua città - in una caserma della polizia in quanto reo di aver indossato una maglietta raffigurante una croce sovrastata dal simbolo di divieto ?
D'accordo, non l'hanno bruciato in piazza, e questa è la buona notizia.
Quelle cattive invece sono molte: che il discostarsi dalla massa per quanto riguarda le convinzioni filosofico-religiose è considerato alla stregua di un reato, benché non sia ovviamente previsto come tale. Che le forze di pubblica sicurezza possono trattenere un individuo in caserma pur sapendo benissimo di non potergli contestare alcun reato.
Che le forze dell'ordine di uno stato sedicente laico si premurano di evitare qualunque possibile fastidio o contestazione al capo di un'organizzazione religiosa, come fossero al suo soldo od al suo servizio.
La vittima degli abusi sopra descritti ha scritto al Presidente della Repubblica una lettera, la cui richiesta di rendere nuovamente (o forse sarebbe meglio dire finalmente) l'Italia uno stato laico mi sento ovviamente di sottoscrivere.
venerdì 7 novembre 2008
Insulti in libertà
Il Nano Nazionale non è certo abituato ai giornalisti che fanno domande scomode, frequentando normalmente solo esponenti del giornalismo in ginocchio. La reazione di oggi alla domanda che tutto il mondo si fa ne è un esempio assolutamente perfetto: il diversamente simpatico non gradisce la domanda, insulta chi l'ha posta, si alza e se ne va. Probabilmente il giornalista USA non ha ben presente come funziona da noi: Lui parla senza contraddittorio, alle domande non risponde, insulta chi disturba la sua leadership solitaria. Per qualunque spiegazione, basta cercarla sull'enciclopedia: si chiama regime.
giovedì 6 novembre 2008
Bello e abbronzato
Ok, l'ha già scritto Manfred in un commento: ma la cosa è talmente fantastica da meritare, a mio avviso, un post a sé.
Ho scritto ieri delle divertenti reazioni dei politici nostrani all'elezione del nuovo presidente degli USA, notandone alcuni aspetti ridicoli. Non mancava - non manca mai - il commento del Vaticano.
Mi viene il dubbio che il Nano Parrucchinodotato abbia letto il mio post, nel quale era chiaro che l'intervento più comico non poteva essere il suo. Così quest'oggi s'è sentito in dovere di tentare di ribaltare la classifica, ed ha definito Barack Obama "Giovane, bello ed abbronzato". Sublime, davvero.
Così l'ambasciatore non avrà solo l'uscita di Gasparri, per cui lamentarsi... Immagino che Obama abbia commentato qualcosa tipo "Italiani... cominciamo bene !".
Ho scritto ieri delle divertenti reazioni dei politici nostrani all'elezione del nuovo presidente degli USA, notandone alcuni aspetti ridicoli. Non mancava - non manca mai - il commento del Vaticano.
Mi viene il dubbio che il Nano Parrucchinodotato abbia letto il mio post, nel quale era chiaro che l'intervento più comico non poteva essere il suo. Così quest'oggi s'è sentito in dovere di tentare di ribaltare la classifica, ed ha definito Barack Obama "Giovane, bello ed abbronzato". Sublime, davvero.
Così l'ambasciatore non avrà solo l'uscita di Gasparri, per cui lamentarsi... Immagino che Obama abbia commentato qualcosa tipo "Italiani... cominciamo bene !".
mercoledì 5 novembre 2008
Segmentation fault
Segmentation fault, l'ha definita qualcuno. In effetti, questo video rende benissimo l'idea...
Obama
Il sogno s'è realizzato: Barack Obama è stato eletto Presidente degli Stati Uniti d'America. Al di là dell'ovvia considerazione che il mondo sarà un po' più libero e moderno di quanto non sia stato negli ultimi otto anni, con gli USA sotto la guida di un manipolo di guerrafondai ed estremisti religiosi, meritano divertita menzione alcuni titoli di giornali e commenti di politici di casa nostra.
La Repubblica: "L'America (si chiamano Stati Uniti, ndr) cambia pelle".
Gasparri: "Al Queda sarà contenta" (frase che suonerebbe preoccupante, se non si sapesse a chi è dovuta. Sapendolo, è semplicemente ridicola).
Berlusconi: "Gli posso dare dei consigli" (attesa in serata la smentita). Come no.
Weltroni: "Complimenti al senatore McCain" (chiamate un'ambulanza).
Weltroni / 2: "Obama può salvare il mondo" (sì, e poi ?). Commento dell'ufficio marketing del Vaticano: "l'abbiamo già fatto Noi".
Ratzinger: "Dio t[']assista". Salvezza a domicilio ?
Si attendono con ansia le prime pagine dei giornali di domani. Se posso dare un suggerimento, vedrei bene "Un nero alla Casa Bianca"...
La Repubblica: "L'America (si chiamano Stati Uniti, ndr) cambia pelle".
Gasparri: "Al Queda sarà contenta" (frase che suonerebbe preoccupante, se non si sapesse a chi è dovuta. Sapendolo, è semplicemente ridicola).
Berlusconi: "Gli posso dare dei consigli" (attesa in serata la smentita). Come no.
Weltroni: "Complimenti al senatore McCain" (chiamate un'ambulanza).
Weltroni / 2: "Obama può salvare il mondo" (sì, e poi ?). Commento dell'ufficio marketing del Vaticano: "l'abbiamo già fatto Noi".
Ratzinger: "Dio t[']assista". Salvezza a domicilio ?
Si attendono con ansia le prime pagine dei giornali di domani. Se posso dare un suggerimento, vedrei bene "Un nero alla Casa Bianca"...
martedì 4 novembre 2008
Squadristi
Vanno nelle redazioni di chi diffonde informazione libera che a loro non garba e minacciano i giornalisti, rei di aver mostrato immagini di estremisti di destra che aggredivano manifestanti contro la "riforma" Gelmini.
Perché criticare il governo non si può, perché non si possono mostrare immagini di squadristi filo-governativi che aggrediscono chi manifesta in modo deciso ma pacifico.
Mi viene in mente Matteotti, che pagò con la vita il fatto di aver denunciato gli abusi del regime... anche se diranno che non è vero, diranno che non c'entra niente... il Regime c'è, si vede, ed ultimamente si sta esprimendo nei peggiori modi che la storia conosce...
Perché criticare il governo non si può, perché non si possono mostrare immagini di squadristi filo-governativi che aggrediscono chi manifesta in modo deciso ma pacifico.
Mi viene in mente Matteotti, che pagò con la vita il fatto di aver denunciato gli abusi del regime... anche se diranno che non è vero, diranno che non c'entra niente... il Regime c'è, si vede, ed ultimamente si sta esprimendo nei peggiori modi che la storia conosce...
lunedì 3 novembre 2008
Senza superstizioni
Benedetto XVI, in un attacco di comicità involontaria, parla della necessità di "affrontare il tema della morte senza mitologie e superstizioni". Un po' come se Maradona proponesse di "affrontare il tema dello sport senza riferimenti al calcio"... Maradona senza calcio, ve lo immaginate ? Ed una religione senza mitologia e superstizione ?
Se poi vogliamo parlare della Chiesa Cattolica e del tema della morte... be', dobbiamo distinguere tra morte e morte, visto che la Chiesa Cattolica respinge la possibilità di autodeterminazione di ogni individuo in proposito, ma non esclude né condanna - da un punto di vista strettamente dottrinale - la pena di morte inflitta da uno Stato...
Se poi vogliamo parlare della Chiesa Cattolica e del tema della morte... be', dobbiamo distinguere tra morte e morte, visto che la Chiesa Cattolica respinge la possibilità di autodeterminazione di ogni individuo in proposito, ma non esclude né condanna - da un punto di vista strettamente dottrinale - la pena di morte inflitta da uno Stato...
domenica 2 novembre 2008
Quinto, non rubare
Ho scritto di ipocrisia, qualche giorno fa. Ipocrisia di certi politice e prelati.
Penavo, qualche tempo fa, all'effetto strano che mi ha sempre fatto -già da bambino - pensare che, nei dieci comandamenti su cui ila religione ebraica e quella cristiana pongono le loro radici quantomeno storiche, "Non desiderare la roba degli altri" precede "Non desiderare la donna degli altri", come se il possesso di una cosa fosse più importante del legame con una persona, e dunque rubare un oggetto fosse più grave che "rubare" l'affetto di una persona.
In realtà, ripensandoci bene - e spesso ci ripenso grazie alle parole della splendida canzone "Il testamento di Tito" di Fabrizio De Andrè - non si tratta forse dell'aspetto più ipocrita della famosissima top ten religiosa: si pensi solo al fatto che "Non rubare" precede "Non uccidere", perfettamente in linea con l'idea, a mio avviso molto poco spirituale, che il valore della "roba" sia più grande di quello delle persone. Del resto, non c'è forse da stupirsi troppo: se si crede in un'altra vita, spirituale, dopo quella fisica, non è completamente incomprensibile che si sia più attaccati a ciò che c'è solo nella seconda, le cose, che non a ciò che ci sarà anche nella prima, le persone.
Ma la cosa che a mio avviso fa più riflettere è il mettere prima di "Non uccidere" persino il mitico "Non commettere atti impuri" (alzi la mano chi non si è chiesto che cosa diavolo - lo so, nn sta bene parlar di diavolo in un contesto del genere :-) , chiedo scusa - significasse quando, da bambino, gliel'hanno raccontata per la prima volta): numero sei nel mitologico elenco, ma saldamente in testa alla classifica dei "preferiti" dalle alte sfere religiose (cattoliche senza dubbio, ma in linea di massima anche di altri culti che vanno per la maggiore, come quello musulmano). Se uno si chiede il perché di questa sinceramente un po' pruriginosa insistenza, be', la risposta facile è quella che ne parla tanto chi ha scelto di non saperne niente: come per una qualche forma di magra consolazione (e financo di masochismo)... la risposta meditata, che riguarda più in generale anche il discorso della castità e del celibato imposto ai sacerdoti (nelle religioni nelle quali ciò avviene) e che non mi ha stupito sentir enunciare anche da qualche sacerdote, sta invece nell'intento di controllo delle organizzazioni religiose, controllo sulle masse di fedeli (il piacere ma stigmatizzato perché è un momento in cui non si controllano le persone, l'idea che le persone siano libere di regolare secondo il proprio piacere la propria vita è dunque un'idea pericolosa) e controllo sulla manovalanza delle istituzioni religiose (un sacerdote libero di formare legami familiari sarebbe più difficilmente controllabile dall'organizzazione, tanto dal punto di vista economico quanto da quello "logistico"). Non c'è da stupirsi, dunque, che papi e cardinali paiano avere una sorta di ossessione per la sessualità dei loro sudditi: sotto sotto, è un modo per evitare che una persona senta di essere il centro del proprio mondo, e della propria vita...
Penavo, qualche tempo fa, all'effetto strano che mi ha sempre fatto -già da bambino - pensare che, nei dieci comandamenti su cui ila religione ebraica e quella cristiana pongono le loro radici quantomeno storiche, "Non desiderare la roba degli altri" precede "Non desiderare la donna degli altri", come se il possesso di una cosa fosse più importante del legame con una persona, e dunque rubare un oggetto fosse più grave che "rubare" l'affetto di una persona.
In realtà, ripensandoci bene - e spesso ci ripenso grazie alle parole della splendida canzone "Il testamento di Tito" di Fabrizio De Andrè - non si tratta forse dell'aspetto più ipocrita della famosissima top ten religiosa: si pensi solo al fatto che "Non rubare" precede "Non uccidere", perfettamente in linea con l'idea, a mio avviso molto poco spirituale, che il valore della "roba" sia più grande di quello delle persone. Del resto, non c'è forse da stupirsi troppo: se si crede in un'altra vita, spirituale, dopo quella fisica, non è completamente incomprensibile che si sia più attaccati a ciò che c'è solo nella seconda, le cose, che non a ciò che ci sarà anche nella prima, le persone.
Ma la cosa che a mio avviso fa più riflettere è il mettere prima di "Non uccidere" persino il mitico "Non commettere atti impuri" (alzi la mano chi non si è chiesto che cosa diavolo - lo so, nn sta bene parlar di diavolo in un contesto del genere :-) , chiedo scusa - significasse quando, da bambino, gliel'hanno raccontata per la prima volta): numero sei nel mitologico elenco, ma saldamente in testa alla classifica dei "preferiti" dalle alte sfere religiose (cattoliche senza dubbio, ma in linea di massima anche di altri culti che vanno per la maggiore, come quello musulmano). Se uno si chiede il perché di questa sinceramente un po' pruriginosa insistenza, be', la risposta facile è quella che ne parla tanto chi ha scelto di non saperne niente: come per una qualche forma di magra consolazione (e financo di masochismo)... la risposta meditata, che riguarda più in generale anche il discorso della castità e del celibato imposto ai sacerdoti (nelle religioni nelle quali ciò avviene) e che non mi ha stupito sentir enunciare anche da qualche sacerdote, sta invece nell'intento di controllo delle organizzazioni religiose, controllo sulle masse di fedeli (il piacere ma stigmatizzato perché è un momento in cui non si controllano le persone, l'idea che le persone siano libere di regolare secondo il proprio piacere la propria vita è dunque un'idea pericolosa) e controllo sulla manovalanza delle istituzioni religiose (un sacerdote libero di formare legami familiari sarebbe più difficilmente controllabile dall'organizzazione, tanto dal punto di vista economico quanto da quello "logistico"). Non c'è da stupirsi, dunque, che papi e cardinali paiano avere una sorta di ossessione per la sessualità dei loro sudditi: sotto sotto, è un modo per evitare che una persona senta di essere il centro del proprio mondo, e della propria vita...
sabato 1 novembre 2008
Re fasullo
Ho rivisto, per l'ennesima volta, il cartone animato "Robin Hood", datato 1973. Bello e divertente come sempre.
Come al solito, mi è piaciuta un sacco la canzone che definisce il Principe Giovanni "Re fasullo d'Inghilterra"... canzone il cui esordio mi ha fatto pensare al nostro attuale governo, ed a chi indegnamente (e forse nemmeno tanto legittimamente...) lo presiede.
"Tra un millennio e più di Giovanni sai ancor si parlerà,
non certo per le sue virtù, né per la sua bontà..."
Come al solito, mi è piaciuta un sacco la canzone che definisce il Principe Giovanni "Re fasullo d'Inghilterra"... canzone il cui esordio mi ha fatto pensare al nostro attuale governo, ed a chi indegnamente (e forse nemmeno tanto legittimamente...) lo presiede.
"Tra un millennio e più di Giovanni sai ancor si parlerà,
non certo per le sue virtù, né per la sua bontà..."
venerdì 31 ottobre 2008
Configuro vino
Ho appena concluso l'aggiornamento del PC di casa da Ubuntu 8.04 ad Ubuntu 8.10, utilizzando l'apposito sistema di upgrade automatico. Tutto bene, a parte la necessità di scaricare a parte i soliti driver non liberi per la scheda video. Giusto così.
Spettacolare il fatto che aggiornamenti per più di un GB di pacchetti si installino senza alcun problema, alla faccia di chi dice che il software libero non può avere lo stesso livello di usabilità di quello proprietario.
E geniale, nella sua quasi ovvietà, il messaggio - probabilmente tradotto in automatico in italiano - che, all'aggiornamento del pacchetto wine, recitava "Configuro vino".
Grazie Ubuntu, e grazie a Cristina per averlo notato...
Spettacolare il fatto che aggiornamenti per più di un GB di pacchetti si installino senza alcun problema, alla faccia di chi dice che il software libero non può avere lo stesso livello di usabilità di quello proprietario.
E geniale, nella sua quasi ovvietà, il messaggio - probabilmente tradotto in automatico in italiano - che, all'aggiornamento del pacchetto wine, recitava "Configuro vino".
Grazie Ubuntu, e grazie a Cristina per averlo notato...
giovedì 30 ottobre 2008
Buonanotte all'Italia
"Buonanotte all’Italia che si fa o si muore o si passa la notte a volerla comprare"
[L. Ligabue, "Buonanotte all'Italia"]
Davvero, o si fa l'Italia o si muore... forse oggi più ancora che al tempo di Garibaldi, anche se in modo diverso... e la cosa difficile è proprio che pensavamo che ci avessero pensato loro, a farla. Ed invece siamo qui di nuovo, a protestare in piazza contro la demolizione dell'istruzione pubblica, ennesimo passo verso un totale asservimento al regime dell'informazione, verso una demolizione dell'unità del nostro Paese...
Per ora, sembra proprio stiano vincendo quelli che, l'Italia, preferiscono comprarsela...
[L. Ligabue, "Buonanotte all'Italia"]
Davvero, o si fa l'Italia o si muore... forse oggi più ancora che al tempo di Garibaldi, anche se in modo diverso... e la cosa difficile è proprio che pensavamo che ci avessero pensato loro, a farla. Ed invece siamo qui di nuovo, a protestare in piazza contro la demolizione dell'istruzione pubblica, ennesimo passo verso un totale asservimento al regime dell'informazione, verso una demolizione dell'unità del nostro Paese...
Per ora, sembra proprio stiano vincendo quelli che, l'Italia, preferiscono comprarsela...
mercoledì 29 ottobre 2008
Ipocrisia
Penso che il termine "ipocrisia" si adatti perfettamente a descrivere il modo di porsi di tanti politici e prelati di casa nostra, certi sempre di avere qualche cosa da insegnare dal punto di vista morale ed umano, parlando di cose che spesso non conoscono e sulle quali non sono in grado di esercitare alcuna libertà intellettuale, ma solo uno sgradevole - e spesso interessato, e per nulla convinto - bigottismo.
Guccini - la canzone è eloquentemente intitolata "Dio è morto" - direbbe "l'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto".
Ecco, questo è un caso in cui forse apprire dalla parte della ragione è un po' più difficile... ma non per questo certa gente dismette l'aria da chi ha, sempre, qualcosa da insegnare.
Guccini - la canzone è eloquentemente intitolata "Dio è morto" - direbbe "l'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto".
Ecco, questo è un caso in cui forse apprire dalla parte della ragione è un po' più difficile... ma non per questo certa gente dismette l'aria da chi ha, sempre, qualcosa da insegnare.
martedì 28 ottobre 2008
Acqua, una risorsa sempre più scarsa e preziosa
Pubblico oggi un articolo scritto da un amico (Enrico), su un tema senza dubbio di grandissima attualità: la gestione politica delle risorse idriche. Buona lettura !
L'acqua sulla Terra è il 40 per cento in meno di trent'anni fa, e nel 2020 tre miliardi di persone resteranno senza.
E' quindi, per molti voraci predatori, una grandissima occasione di arricchimento.
In Italia, ma non solo, si sta assistendo negli ultimi anni ad una fortissima spinta perché sia privatizzata la gestione delle risorse idriche.
Sono state condotte, e si stanno conducendo, tante battaglie per impedire questo, si stanno portando avanti proposte di legge, manifestazioni, ma l'attuale governo, con la legge 133 del 6 Agosto 2008, ha definito tutti i servizi pubblici, compresa quindi l'acqua, di carattere economico, rendendo obbligatorio per comuni e province la privatizzazione entro il 2010 di tali servizi pubblici, anche quelli idrici.
E' un fatto di gravità enorme: acqua, aria, cibo non sono da abbandonare alla logica del profitto, non si può invocare una presunta efficienza economica nella gestione e possibilità di accesso a questi beni.
Ovunque la liberalizzazione dell'acqua sia stata introdotta, per i cittadini ha sempre significato un drammatico aumento dei prezzi e una decrescente qualità del servizio. E' questo che vogliamo?
Si scrive acqua, si legge vita e democrazia. Su questa cosa non possiamo fallire.
L'acqua sulla Terra è il 40 per cento in meno di trent'anni fa, e nel 2020 tre miliardi di persone resteranno senza.
E' quindi, per molti voraci predatori, una grandissima occasione di arricchimento.
In Italia, ma non solo, si sta assistendo negli ultimi anni ad una fortissima spinta perché sia privatizzata la gestione delle risorse idriche.
Sono state condotte, e si stanno conducendo, tante battaglie per impedire questo, si stanno portando avanti proposte di legge, manifestazioni, ma l'attuale governo, con la legge 133 del 6 Agosto 2008, ha definito tutti i servizi pubblici, compresa quindi l'acqua, di carattere economico, rendendo obbligatorio per comuni e province la privatizzazione entro il 2010 di tali servizi pubblici, anche quelli idrici.
E' un fatto di gravità enorme: acqua, aria, cibo non sono da abbandonare alla logica del profitto, non si può invocare una presunta efficienza economica nella gestione e possibilità di accesso a questi beni.
Ovunque la liberalizzazione dell'acqua sia stata introdotta, per i cittadini ha sempre significato un drammatico aumento dei prezzi e una decrescente qualità del servizio. E' questo che vogliamo?
Si scrive acqua, si legge vita e democrazia. Su questa cosa non possiamo fallire.
lunedì 27 ottobre 2008
Oggi come ieri
Ogni tempo ha il suo fascismo. A questo si arriva in molti modi, non solo col terrore e l’intimidazione poliziesca, ma anche distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, diffondendo la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine.
[Primo Levi, 1974]
[Primo Levi, 1974]
domenica 26 ottobre 2008
Ultime pedalate
Ultimo fine settimana di ottobre, passaggio all'ora solare: dunque, ultimo fine settimana ciclistico, per questa stagione, iniziata il primo dicembre del 2007.
Mi alzo e faccio colazione: fette biscottate, miele, marmellata. Come sempre. Ma con un sapore diverso, che viene dalla consapevolezza che sarà l'ultima volta, almeno per un po'.
Poco dopo le 10 preparo le ultime cose (contachilometri, cardiofrequenzimento, acqua, una quindicina di euro, camera d'aria di ricambio), mi vesto (maglia a manica lunga, pantaloncini a tre quarti, casco, occhiali, niente guanti) e parto. Destinazione lago di Garda, seguendo a ritroso un percorso effettuato un paio di domeniche fa.
Rientro a casa dopo 65 km, prevalentemente di pianura ma con un divertente "Intermezzo" di colline sul Garda sud-occidentale. Stanchino - il freddo inizia a farsi sentire -, allegro, rilassato, divertito.
E' bello pensare di avere davanti un mese abbondante di sabati e domeniche di totale poltrire. Anche se so che mi mancherà, prepararmi ed uscire sulla mia bicicletta rossa, sentire in faccia il vento freddo, scoprire il lago dietro una curva, dalla cima di un colle, vedere l'asfalto scorrere sotto le ruote, rientrare stanco e felice a casa....
Ma sarà ancora più bello riprendere: calendario alla mano, probabilmente sabato 6 dicembre, o domenica 7. Non vedo l'ora...
Mi alzo e faccio colazione: fette biscottate, miele, marmellata. Come sempre. Ma con un sapore diverso, che viene dalla consapevolezza che sarà l'ultima volta, almeno per un po'.
Poco dopo le 10 preparo le ultime cose (contachilometri, cardiofrequenzimento, acqua, una quindicina di euro, camera d'aria di ricambio), mi vesto (maglia a manica lunga, pantaloncini a tre quarti, casco, occhiali, niente guanti) e parto. Destinazione lago di Garda, seguendo a ritroso un percorso effettuato un paio di domeniche fa.
Rientro a casa dopo 65 km, prevalentemente di pianura ma con un divertente "Intermezzo" di colline sul Garda sud-occidentale. Stanchino - il freddo inizia a farsi sentire -, allegro, rilassato, divertito.
E' bello pensare di avere davanti un mese abbondante di sabati e domeniche di totale poltrire. Anche se so che mi mancherà, prepararmi ed uscire sulla mia bicicletta rossa, sentire in faccia il vento freddo, scoprire il lago dietro una curva, dalla cima di un colle, vedere l'asfalto scorrere sotto le ruote, rientrare stanco e felice a casa....
Ma sarà ancora più bello riprendere: calendario alla mano, probabilmente sabato 6 dicembre, o domenica 7. Non vedo l'ora...
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