"Due strade trovai nel bosco, ed io scelsi la meno battuta: ed è per questo che sono diverso." [Robert Frost]
martedì 31 luglio 2007
A volte ritornano (o non se ne vanno proprio...)
Sconforto
lunedì 30 luglio 2007
Immagini salentine
domenica 29 luglio 2007
Riprendendo a pedalare...
Ed oggi ho ripreso a pedalare: 80 km tra le belle colline della Franciacorta insieme a Nicola, piacevole compagno di chiacchiere per quasi tre ore. Giro lunghetto, dopo due settimane di inattività, ma non particolarmente impegnativo. Un grazie enorme a Nicola per la pazienza e per non avermi ancora mandato a cagare per i miei continui distinguo tra chi pratica il ciclismo gareggiando e chi solo quando ne ha voglia, per pura passione e senza amare l'agonismo. Rimane in ogni caso il mio miglior compagno di pedalate di sempre, da quel primo giro a fine estate 1999 in poi. Prometto che mi sforzerò di essere un po' più elastico, in futuro...
sabato 28 luglio 2007
Quindici
Pensavo negli ultimi giorni che oggi sarebbero stati quindici giorni dall'inizio delle mie vacanze. In particolare, quindici giorni senza lavorare, quindici giorni senza toccare una bicicletta, quindici giorni senza navigare nella Rete, senza accendere un computer, senza ricevere regolarmente decine e decine di informazioni e notizie da tutto il mondo, senza preoccuparmi più di tanto dei colpi di genio dei nostri (e non solo dei nostri... tutto il mondo è paese...) politici, senza calcimercato e ciclismi dopato...
Pensavo che di tutte queste cose l'unica che mi è veramente mancata è la bicicletta... a volte è davvero bello "staccare" dal mondo, insieme alla persona che si ama...
martedì 24 luglio 2007
Nebbia a 100 m
Sono in vacanza a Lecce, e sto girando il Salento per visitare svariati luoghi sul mare. Su tutte le strade a scorrimento veloce incontro un favoloso cartello che fa sbiellare (per dirla con Alessandro Baricco) il padano (con licenza parlando) che è in me. Il cartello in questione è un "limite di velocità 50 km/h", con la precisazione "in caso di nebbia e con visibilità inferiore a 100 m". Ora: difficilmente accadrà entro fine luglio (la nebbia, quella vera, è fenomeno tipicamente invernale), ma sarei davvero curioso di essere da queste parti in un giorno di nebbia... perché proprio non sono in grado di immaginare una situazione con nebbia e visibilità superiore a 100 m !!!
Mi ricorda molto un racconto di mio papà (bresciano) a proposito di un dialogo tra lui ed il mio nonno materno (trentino). Mio nonno indica lontano e dice "Oggi c'è nebbia". Mio papà segue con lo sguardo il dito di mio nonno e pensa "Nebbia ? E dove sarebbe la nebbia ? C'è un po' di foschia all'orizzonte...".
Pericolosi relativisti anche loro ?
Abbigliamento non decoroso
Quest'oggi ho appreso con divertimento che il mio abbigliamento (maglietta e pantaloncini arditamente sopra il ginocchio) è considerato non decoroso da Santa Romana Chiesa: un cartello posto all'ingresso della Basilica Pontificia di [Santa Maria di Leuca] invitava infatti esplicitamente chi indossasse (tra le altre indecorose possibilità) dei pantaloncini corti a (giuro) "pregare all'esterno".
Ora. Una basilica – una chiesa in generale – è casa loro, e per quanto mi riguarda a casa loro possono fare ciò che vogliono. Vietare l'ingresso a chi veste in modo considerato inadatto al luogo, ad esempio (io stesso forse non gradirei più di tanto la visita di individui con abiti religiosi in casa mia...). Così come hanno tutto il diritto di concepire come unico fine possibile per l'ingresso ad un luogo del genere la preghiera. Solo, mi piacerebbe non essere gratuitamente definito indecoroso, perché una cosa è vestire in modo inadatto ad un luogo dal punto di vista del padrone di casa, un'altra è vestire in modo che manchi di decoro.
Pericoloso relativismo ?
Mai tanto a sud...
Oggi Cristina ed io siamo stati a Santa Maria di Leuca, sia al mare (su una della numerose spiaggette, in particolare su una di quelle ioniche) sia sull'omonimo Capo (che ospita un faro e l'immancabile basilica cattolica). Nei miei oltre ventinove anni di vita, si tratta del punto d'Italia più meridionale mai raggiunto (e del più a sud in assoluto, ad esclusione di una settimana in Portogallo, qualche vita fa...).
domenica 22 luglio 2007
Quando si dice bruciare denaro...
Ho acquistato, circa nove mesi fa, una nuova bicicletta da corsa, pagandola circa duemila euro. Detto così sembra – sembrava anche a me, intendo dire – che praticare uno sport come il ciclismo sia un passatempo economicamente impegnativo. C'è da dire, in generale, che acquistare una nuova bicicletta è una cosa che un cicloamatore come me fa una volta ogni dieci anni circa, e che dunque un confronto con altri sport (ad esempio con il calcio) dovrebbe tener conto dei costi sostenuti da uno sportivo (ad esempio, per un calciatore, scarpette – diciamo un paio all'anno – ed affitto del campo per giocare) in un arco di tempo simile.
Oggi però ho provato a fare due conti in tasca ad un fumatore medio, diciamo da due pacchetti a settimana (fanno meno di sei sigarette al giorno). Due pacchetti a settimana possono fare otto 8-10 euro ogni sette giorni, che moltiplicati per 52 settimane all'anno fanno 400-500 euro annui... diciamo 450. A parte l'ovvia perplessità destata dall'idea di bruciare (letteralmente !) una cifra del genere ogni quattro stagioni, mi sono sorpreso a pensare che, alla fine dei conti, in dieci anni un fumatore medio spende l'equivalente di più di due biciclette da corsa... e poi mi sentivo a disagio io per il mio acquisto...
sabato 21 luglio 2007
TFR
Nell'attesa dell'ennesima riforma del sistema pensionistico, che modifichi gli scempi del governo precedente senza – se possibile – introdurne di peggiori, ho dovuto scegliere che cosa fare del mio Trattamento di Fine Rapporto (in arte buonuscita), se cioè optare per trattarlo come avveniva in passato (deposito presso il datore di lavoro, rivalutazione del deposito in base all'inflazione, ottenimento per intero al momento della pensione) o conferirlo invece in un fondo previdenziale integrativo. Ho scelto la prima possibilità, per quattro motivi principali:
lavoro per un'azienda di piccole dimensioni e molti “addetti ai lavori”, sindacati in testa, suggeriscono di mantenere il vecchio regime di trattamento del TFR ai dipendenti di questo genere di realtà, che peggio di altre sopporterebbero di privarsi di una simile liquidità
con la vecchia modalità, quando (se) andrò in pensione disporrò subito di tuddo il TFR accumulato, con la nuova avrò invece una pensione integrativa. La seconda modalità diventa conveniente se si pensa di vivere parecchi anni da pensionato, il che con la tendenza a posticipare di continuo l'età pensionabile è tutt'altro che scontato... personalmente, preferisco disporre subito di tutto il TFR (che, per inciso, potrei lasciare in eredità per intero ai miei figli, diversamente da quanto avverrebbe per una pensione integrativa)
filosoficamente ed ideologicamente, non mi piace il modello economico capitalista, e trovo letteralmente disgustosa l'idea di favorire, conferendo il TFR in un fondo integrativo, realtà come banche ed assicurazioni, che molti di questi fondi gestiscono e che rappresentano ai miei occhi l'aspetto deteriore e più odioso del capitalismo
pragmaticamente, ho consideratoi l fatto che la scelta che ho fatto può essere cambiata in qualunque momento, diversamente da quella contraria che sarebbe stata definitiva. Meglio mantenere qualche margine di manovra, no ?
Eccezioni (?)
"Ripassavo" qualche sera fa con Cristina i nomi degli ultimi papi, dall'indimenticabile Pio XII, che tanto fece per denunciare i crimini antisemiti del nazismo negli anni della guerra, in poi. E mi sono trovato, come già altre volte, a riflettere sui soprannomi dei due pontefici che, pur senza averli “conosciuti”, ho sempre trovato più simpatici: “Il Papa buono” (Giovanni XXIII, al secolo Angelo Roncalli), ed "Il sorriso di Dio" (Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani). Par di capire che la bontà e la propensione al sorriso costituiscano, per un papa cattolico, caratteristiche estremamente eccezionali...
mercoledì 18 luglio 2007
Il volo del calabrone
Ho terminato quest'oggi la lettura del romanzo "Il volo del calabrone", di Ken Follett. Dell'autore inglese ho letto ormai una quindicina di romanzi, ma continuo a trovare avvincenti le sue trame, soprattutto quelle con ambientazione storica. Quella in oggetto, ad esempio, è ambientata negli anni della Seconda Guerra Mondiale, in Danimarca, tra invasori nazisti e movimenti di spionaggio e di Resistenza.
Poi è chiaro che difficilmente un autore di best-seller sarà considerato "letteratura", ma per immergersi per qualche ora in un'atmosfera di storia e suspance un libro del genere è a mi omodo di vedere un'ottima scelta. E poi leggere di spie anti-naziste mi ha fatto venir voglia di riprendere a giocare a Commandos... :-)
martedì 17 luglio 2007
Dieci mesi...
Tra dieci mesi Cristina ed io staremo insieme da quasi due anni. E saremo marito e moglie. Tutto troppo in fretta ? Quando rifletto su questo, penso alla citazione di "Harry, ti presento Sally" che mi ha riportato Sam in proposito: "Quando trovi la persona con la quale vuoi passare il resto della tua vita, desideri che 'il resto della tua vita' inizi prima possibile !"
sabato 14 luglio 2007
Puglia !
Tutti i POST datati dl 14 al 29 luglio saranno pubblicati al mio ritorno dalla Puglia. Oggi parto infatti per Lecce, e mi fermerò per due settimane nel capoluogo del Salento, per visitare la città ed i due mari che da essa sono velocemente raggiungibili. Prenderò però qualche appunto scritto che pubblicherò il 30.... giusto per non far mancare nulla ai miei due “lettori” (con licenza parlando)...
venerdì 13 luglio 2007
Due cose che penso sulla Chiesa Cattolica
"Disapprovo ciò che dici, ma difenderò alla morte il tuo diritto di dirlo.", diceva Voltaire. Non sono credente, ma non per questo vorrei mai imporre ad un credente il mio modo di vedere le cose. Stessa cosa vorrei fosse fatta nei miei confronti da chi crede (e quasi sempre è così), da chi rappresenta la Chiesa Cattolica tra la gente (e molto spesso è così) e da chi della CC costituisce la dirigenza (e [quasi] mai è così). Chi abbia mai discusso approfonditamente con me dell'argomento, sa benissimo come io consideri in modo estremamente positivo il lavoro di tante persone, religiose, che hanno deciso di fare della loro vita un servizio agli altri. Allo stesso modo, credo che pochi mi attribuiscano opinioni negative su qualcuno motivate dalla fede religiosa del qualcuno in questione. In questo senso, trovo che la Chiesa "della gente", quella dei miei genitori o della mia fidanzata che vanno in chiesa ogni domenica, quella dei missionari o delle suore negli ospedali, quella dei sacerdoti che si occupano dei bambini e degli anziani, sia una Chiesa ammirevole e degna di tutto il mio rispetto.
Per come sono fatto, non mi sento di dire la stessa cosa della Chiesa dei Papi e dei Cardinali, di quei centri di potere che utilizzano un ruolo di guida spirituale con scopi politici, per ottenere privilegi (più o meno concordatari) e tentare di trasformare in leggi di uno stato precetti religiosi. "Per come sono fatto" significa, in due parole, che ho difficoltà ad accettare che uno stato possa rappresentare -nella sua legislazione e nella sua politica - una fede religiosa più delle altre, e trovo odioso il tentativo di certe alte sfere religiose di forzare situazioni di questo tipo.
Tuttavia, come non ho difficoltà a dire/scrivere/sostenere che ritengo l'attuale Sommo Pontefice, semplificando, uno stronzo, allo stesso modo non ho difficoltà a schierarmi con quanti vedono nella Chiesa "di tutti i giorni" una presenza estremamente positiva nella società: per bambini ed anziani in primo luogo ma, credo, non certo solo per quelli.
Anni fa ho assistito all'ordinamento a Missionario Salesiano di un due ragazzi, ed ho trovato la cerimonia - e soprattutto le persone che attorno ad essa ruotavano: ordinandi, genitori, missionari di vecchio corso - estremamente ricca, dal punto di vista dei valori e della gioia di fare del bene al prossimo.
Un bel ricordo della mia infanzia è quello di un collega sacerdote di mia mamma (insegnanti entrambi) il cui problema principale, dopo aver aiutato in ogni modo tutte le persone che gli chiedevano qualche cosa, era regolarmente quello di arrivare alla fine del mese (la qual cosa mi pare leggermente in contrasto con le calzature griffate Prada di SS Benedetto XVI). Ricordo che, con gli occhi un po' esageranti di un bambino, lo consideravo la persona più buona del mondo...
Mi si rimprovera talvolta di dare spazio, su questo blog, esclusivamente a ciò che non mi piace del mondo cattolico. Probabilmente la critica è giusta, e l'unica "scusa" che posso portare è che molto spesso è più facile - e, diciamolo: anche psicologicamente più gratificante - criticare le cose che non condividiamo piuttosto che raccontare quelle che ci piacciono. Dal momento però che, come ho scritto, la critica non è il mio solo modo di pormi nei riguardi di questo mondo, spero da qui in poi di riuscire a dare spazio anche a ciò che di positivo ho sempre trovato in esso... il pericoloso relativismo che orgogliosamente abbraccio e cerco di manifestare nelle mie scelte e nelle mie opinioni prevede anche questo, in fondo: esporre il banner in alto a destra, a rappresentare una presa di posizione fieramente diversa da quella del Santo Padre, e raccontare della Chiesa di tutti i giorni, che apprezzo e giudico in modo estremamente positivo.
Date a Cesare quel che è di Cesare...
Mi manda Fiorani
Mi manda Fiorani. «Con l’esperienza e le competenze che ho mi vedo in una trasmissione utile a spiegare agli italiani come non farsi fregare dalle banche e dalle assicurazioni. Vorrei fare cose che aiutino gli altri»
Giampiero Fiorani, intervista al settimanale «Chi», 10 luglio
Che bella idea ! A quando il mostro di Firenze ginecologo ?
Mastellone
Confesso di non capire a fondo l'utilizzo del termine minaccia...
giovedì 12 luglio 2007
Pecore, di nuovo !
Ciclismo
Poi - ma credo sia una conseguenza del primo punto - di certo mi manca la disposizione mentale ad allenarmi con costanza anche quando non ho voglia, ho sonno, freddo (non è che ci siano sempre trenta gradi, nella mia cara città !), anche quando ho di meglio da fare: in fondo, per me pedalare resta una passione, e sono ragionevolmente felice che non sia mai diventata un'attività da svolgere a tutti i costi. Rimane il mio passatempo preferito... ma è un modo per passare il tempo, non qualcosa che richieda tempo a tutti i costi...
Diciamo che non ho la mentalità da sportivo agonista, ciclismo o non ciclismo...
Esami
mercoledì 11 luglio 2007
Cesare, in arte Cristo
«Qui non si tratta di difendere la persona Previti, ma lo status di parlamentare: Barabba fu assolto, il Nazareno fu condannato. E Socrate fu costretto a bere la cicuta». A nessuno è venuto in mente di rispondere: sì, ma Gesù e Socrate non rubavano. Pare brutto parlare di furto in casa del ladro.
Spostamenti urbani
Sono convinto che se più persone si spostassero utilizzando mezzi non inquinanti (ok, anche io produco anidride carbonica... ma non brucio combustibili fossili, no ?), e se magari una qualche legge ponesse vincoli in questo senso (un esempio: chi studia/lavora a meno di 6 km da casa non può utilizzare veicoli a motore per spostarsi, salvo ovvi impedimenti), probabilmente si parlerebbe molto meno di città inquinate, arie irrespirabili e polveri fini... è chiedere troppo ?
martedì 10 luglio 2007
venerdì 6 luglio 2007
Legge Mastella
Segnalo due articoli in proposito scritti da Marco Travaglio su l'Unità:
Di ritorno dai monti...
In questo periodo montano ho avuto la possibilità di incastrare tre belle uscite ciclistiche tra un paio di giorni di freddo ed alcune splendide passeggiate con Cristina. Sono salito sul Monte Colmo, fermandomi (come l'anno scorso) dinanzi all'ultima galleria, piena di pecore bellicose (giuro: mentre indossavo la mantellina per la discesa hanno iniziato a correre verso di me, costringendomi ad un'affrettata ripartenza). Ho percorso il mio "classico" itinerario, tra Valcamonica e Valtellina, che porta all'Aprica ed al Valico di santa Cristina. Infine, ho scalato il passo del Mortirolo dal versante camuno, quello che al Giro si percorre in discesa.
Grazie a Cristina ho avuto anche modo di scoprire, su una targhetta collocata nei pressi del passo, l'origine del nome del passo "più famoso d'Europa": Mortirolo sta infatti per Morbegno - Tirano - Edolo, nomi di località valtellinesi (le prime due) e camune e nomi di battaglioni alpini che hanno combattuto fianco a fianco nella zona del passo.
Nel complesso una settimana davvero splendida, sia sportivamente sia per il fatto di aver vissuto intere giornate al fianco di Cristina, come due sposini...
Roma - Vezza d'Oglio
Ecco l'elenco completo delle nuove gallerie aggiunte:
Cambio hosting
Un ringraziamento a Stefano, che mi ha ospitato per tutti questi anni, ed a Manfred, che mi ha aiutato a risolvere i problemi che avevo e mi ha offerto una nuova collocazione !