E poi qualcuno nega che Google sia un buon motore di ricerca... scrivete "Vatican" nella casella di ricerca, e.... ecco il risultato, perfettamente in linea con le ultime tendenze dell'attualità!
"Due strade trovai nel bosco, ed io scelsi la meno battuta: ed è per questo che sono diverso." [Robert Frost]
domenica 18 luglio 2010
venerdì 16 luglio 2010
Quando conta la dimensione
public int getDimensioneElenco() {
int j = 0;
for(int i = 0; i < this.elenco.size(); i++) {
j++;
}
return j;
}
["conta", voce del verbo contare: Un, due, tre, quattro...]
giovedì 15 luglio 2010
Settimo: non rubare
Ho avuto un'interessante conversazione, l'altra sera, con i miei suoceri. Interessante per l'argomento: l'interventismo di "Santa" Romana Chiesa nella vita politica italiana, ed i vantaggi che ne ottiene. Ed interessante perché i miei interlocutori non sono certo sospettabili, a differenza del sottoscritto, di essere orgogliosamente atei, materialisti e mangiapreti, eppure nel corso della conversazione io non ho fatto altro che annuire. Tutta farina del loro sacco, dunque.
In breve: indignazione per il fatto che i tagli alla scuola siano sostanzialmente tagli alla scuola pubblica, mentre - per contro - crescono i fondi destinati alle scuole private. Fastidio, considerando che - da sempre, in Italia - la scuola privata (di qualunque stampo essa sia) è considerata sostanzialmente la scuola degli asini: per chi non ce la fa nella scuola pubblica - in pratica, un diplomificio. Ed una considerazione: non ci si può poi stupire che un importante cardinale vada a cena con Casini, Berlusconi, Draghi. In fondo, grande sarebbe il potenziale danno economico per la Chiesa, se l'attuale morente governo cadesse (non che mi aspetti granché di meglio da possibili governi diversi, basta leggere "La Questua" per essere piuttosto rassegnati al sistema di potere economico che costituisce la principale attività di "Santa" Madre Chiesa).
Discorsi che sento fare anche da mia moglie e dai miei genitori, anch'essi credenti, anch'essi - forse proprio perché credenti - profondamente infastiditi da una Chiesa sempre meno "comunità di credenti" e sempre più lobby politico-economica.
Personalmente, mi limito a citare, come tante altre volte, un verso di De Andrè: e al loro dio goloso non credere mai... e più goloso della Chiesa Cattolica è veramente difficile...
In breve: indignazione per il fatto che i tagli alla scuola siano sostanzialmente tagli alla scuola pubblica, mentre - per contro - crescono i fondi destinati alle scuole private. Fastidio, considerando che - da sempre, in Italia - la scuola privata (di qualunque stampo essa sia) è considerata sostanzialmente la scuola degli asini: per chi non ce la fa nella scuola pubblica - in pratica, un diplomificio. Ed una considerazione: non ci si può poi stupire che un importante cardinale vada a cena con Casini, Berlusconi, Draghi. In fondo, grande sarebbe il potenziale danno economico per la Chiesa, se l'attuale morente governo cadesse (non che mi aspetti granché di meglio da possibili governi diversi, basta leggere "La Questua" per essere piuttosto rassegnati al sistema di potere economico che costituisce la principale attività di "Santa" Madre Chiesa).
Discorsi che sento fare anche da mia moglie e dai miei genitori, anch'essi credenti, anch'essi - forse proprio perché credenti - profondamente infastiditi da una Chiesa sempre meno "comunità di credenti" e sempre più lobby politico-economica.
Personalmente, mi limito a citare, come tante altre volte, un verso di De Andrè: e al loro dio goloso non credere mai... e più goloso della Chiesa Cattolica è veramente difficile...
mercoledì 14 luglio 2010
14 luglio
Ho fatto l'esame di seconda elementare nel 1975.
Il socialismo era come l'universo:in espansione.
La maestra mi chiese di Massimiliano Robespierre.
Le risposi che i Giacobini avevano ragione e che,
Terrore o no la Rivoluzione Francese era stata una cosa giusta.
La maestra non ritenne di fare altre domande.
[da "Robespierre", Offlaga Disco Pax]
Il socialismo era come l'universo:in espansione.
La maestra mi chiese di Massimiliano Robespierre.
Le risposi che i Giacobini avevano ragione e che,
Terrore o no la Rivoluzione Francese era stata una cosa giusta.
La maestra non ritenne di fare altre domande.
[da "Robespierre", Offlaga Disco Pax]
martedì 13 luglio 2010
Senso dello Stato
In un Paese in cui le sentenze non vengono mai rispettate, se non a parole, tranne quando fanno comodo... in un Paese in cui il telegiornale della principale rete pubblica parla della sentenza Dell'Utri senza mai utilizzare il termine "condanna"... fa quasi piacere leggere un titolo come questo:
I nostri politici dovrebbero imparare...
I nostri politici dovrebbero imparare...
lunedì 12 luglio 2010
Scalate alpine 2010
Ho pubblicato alcune fotografie (di bassa qualità: del resto, non mi porto certo la macchina fotografica quando esco in bici!) dei luoghi che ho raggiunto, pedalando, alla fine di giugno. Eccole qui, in tutto il loro splendore!
domenica 11 luglio 2010
La scommessa di Pascal
Scendevo dal Monte Maddalena in bicicletta, ed ho ripensato alla scommessa di Pascal. All'idea della fede come frutto di una considerazione basata sulla probabilità: credo perché se Dio (nel senso di quello cristiano-cattolico) esiste il vantaggio sarà enorme, se non esiste sarò vissuto più serenamente di quanto sarei stato non credendo, o comunque non mi sarà costato molto.
A proposito di questo modo di ragionare, mi è tornato in mente un aneddoto su Niels Bohr, fisico danese tra i padri della fisica moderna: si narra che un giornalista, notando un ferro di cavallo appeso sopra l'ingresso del suo studio, gli abbia chiesto "Ma come, professore, lei crede a queste cose?", e che Bohr abbia risposto "Certamente no, ma dicono funzioni lo stesso!". Superstizione e religione, in fondo, sono due manifestazioni dello stesso tipo di fenomeno: regolare la propria vita sulla base di credenze improbabili (nel senso etimologico, che non possono essere provate). Così mi sono ritrovato a riflettere sulla differenza tra scelta di comodo (eventualmente contraria alle proprie convinzioni razionali) e comportamento coerente con le proprie posizioni.
Al di là della dubbia validità generale di frasi come "sarò vissuto più serenamente" (personalmente sono molto più sereno, vorrei dire più felice, da quando mi sono emancipato da un certo tipo di credenza per considerarmi libero di pensare), mi sono trovato a fare una riflessione: se davvero esiste un dio come quello delle religioni monoteiste, davvero apprezzerà chi avrà creduto sulla base di un "ragionamento" come quello di Pascal più di chi non avrà creduto assumendosi responsabilità e libertà della propria scelta? Mi sono ricordato di una frase di Woody Allen, che ben riassume ciò che penso in proposito: per te sono uno sporco ateo, ma per Dio sono una leale opposizione. E mi sono sorpreso a sorridere, pensando che davvero vorrei vedere, come si chiede Guccini, "chi è assunto in cielo pur tra mille ragioni tra noi e la massa dei rompicoglioni"...
Dedicato a Pascal, il linguaggio di programmazione più che il filosofo.
A proposito di questo modo di ragionare, mi è tornato in mente un aneddoto su Niels Bohr, fisico danese tra i padri della fisica moderna: si narra che un giornalista, notando un ferro di cavallo appeso sopra l'ingresso del suo studio, gli abbia chiesto "Ma come, professore, lei crede a queste cose?", e che Bohr abbia risposto "Certamente no, ma dicono funzioni lo stesso!". Superstizione e religione, in fondo, sono due manifestazioni dello stesso tipo di fenomeno: regolare la propria vita sulla base di credenze improbabili (nel senso etimologico, che non possono essere provate). Così mi sono ritrovato a riflettere sulla differenza tra scelta di comodo (eventualmente contraria alle proprie convinzioni razionali) e comportamento coerente con le proprie posizioni.
Al di là della dubbia validità generale di frasi come "sarò vissuto più serenamente" (personalmente sono molto più sereno, vorrei dire più felice, da quando mi sono emancipato da un certo tipo di credenza per considerarmi libero di pensare), mi sono trovato a fare una riflessione: se davvero esiste un dio come quello delle religioni monoteiste, davvero apprezzerà chi avrà creduto sulla base di un "ragionamento" come quello di Pascal più di chi non avrà creduto assumendosi responsabilità e libertà della propria scelta? Mi sono ricordato di una frase di Woody Allen, che ben riassume ciò che penso in proposito: per te sono uno sporco ateo, ma per Dio sono una leale opposizione. E mi sono sorpreso a sorridere, pensando che davvero vorrei vedere, come si chiede Guccini, "chi è assunto in cielo pur tra mille ragioni tra noi e la massa dei rompicoglioni"...
Dedicato a Pascal, il linguaggio di programmazione più che il filosofo.
sabato 10 luglio 2010
Destra e sinistra alla macchinetta del caffè
Alla macchinetta del caffè, in realtà, c'era praticamente solo sinistra: per la nota legge secondo cui i legami sociali si creano soprattutto tra persone che la pensano allo stesso modo, ma anche - forse - per via del fatto che persone che svolgono lo stesso lavoro hanno, probabilmente, una forma mentis abbastanza simile.
Così destra e sinistra erano, più che altro, nei discorsi: una specie di gioco, più precisamente, su che cosa sia "di sinistra" e che cosa "di destra".
La "classificazione" non riguardava tuttavia valori, scelte, abitudini. Non direttamente, almeno. Troppo facile notare come il senso di avversione per chi sta al potere sia tipicamente "di sinistra" (Cattivo Maestro) o come l'evasione fiscale sia generalmente "di destra" (io).
In questo caso si è cominciato parlando di sport, per poi continuare con gli animali. Un "gioco", appunto, "da macchinetta del caffè": buono per passare il tempo, e per fare il punto su una serie di sentori e luoghi comuni, nella profonda e relativista convinzione che le persone, al solito, siano molto più sfaccettate, e molto migliori, di qualunque generalizzazione od etichetta.
E quindi.
Il rugby è di sinistra, tennis e golf sono di destra. Matteo precisa che il tennis sarà anche (purtroppo) di destra, ma che Nadal certo non lo è, Federer chissà. Beatrice, successivamente, sostiene appassionatamente che quest'ultimo è troppo perfetto per essere di destra. Di sinistra il ciclismo, lo sci di fondo ed in generale gli sport di fatica, di destra lo sci alpino. Gli sport di squadra idealmente sono di sinistra, anche se il confine che divide collaborazione e collegialità (sinistra) dal cameratismo (destra) è sempre piuttosto labile: di sinistra gli sport, non necessariamente (spesso anzi no) le persone che li praticano. Qualcuno chiede notizie della scherma, che non esito ad etichettare come decisamente fascista, per non parlare del tiro al piattello...
Si passa a parlare di animali, pare che il cane passi per essere di sinistra (con il mio parere contrario), anche se nessuno nega che un rottweiler od un dobermann siano piuttosto di destra (stanno ai cani come i SUV alle automobili: prepotenza ed aggressività). Chiedo notizie del gatto, Alberto mi risponde che il gatto è decisamente anarchico: rifiuta il potere ed il controllo (per contro il cane, che di un padrone ha quasi bisogno, continua a sembrarmi un ottimo candidato per essere etichettato come destrorso).
Si sarebbe potuto continuare, passando in rassegna i cibi (il caviale è di destra? Il pesto di sinistra? Ok ok, il pesto - cromaticamente - mi sembra un buon leghista, Genova tuttavia è decisamente troppo meridionale perché l'etichetta vada a buon fine :-)), le vacanze (mare e montagna, come siamo messi? Laghi di destra, decisamente), i passatempi (di sinistra l'orto sul balcone, di destra il giardiniere che ti sistema il giardino)... qualcuno però ha suggerito che la barca a motore sia di destra e quella a vela di sinistra, ed il pensiero di D'Alema classificato come sinistra ha consigliato di concludere la pausa caffè., non senza una qualche sensazione di sgomento...
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