"Due strade trovai nel bosco, ed io scelsi la meno battuta: ed è per questo che sono diverso." [Robert Frost]
venerdì 26 agosto 2011
giovedì 18 agosto 2011
Macellaio dell'Amore
Il fatto che il Partito delle Libertà, dell'Amore e dell'Eliminazione delle Tasse si stia accapigliando e sgretolando sull'idea di introdurre nuove tasse, ancorché finalizzate al pareggio di bilancio come da richiesta europea, sulla scia di quanto già fatto dal primo, odiato governo Prodi, ha un che di perversamente divertente, come ogni nemesi storica.
Nel merito, ancora una volta, suona come una presa in giro per gli onesti: prelievo addizionale per i redditi oltre una certa soglia, senza alcuna cura tuttavia indirizzata a colpire la vera piaga fiscale italica: l'evasione. L'odiato ministro Visco ottenne risultati assai positivi su quel fronte: non per niente era odiato, in particolar modo dalla base elettorale "delle Libertà". Gli Evasori delle Libertà, diciamo.
Ma tranquilli: al premier non piace l'idea di una tassa sui redditi alti - viene da chiedersi come mai - e quindi no, forse non si farà, in realtà hanno scherzato.
Bossi nel frattempo dà del "nano" a Brunetta nel corso di un consiglio dei ministri, come se un'eventuale deformità fisica costituisse argomento di discussione quando si dibatte di bilancio dello Stato o di fisco - che poi a sentir Bossi utilizzare l'aspetto fisico di una persona come insulto venga un po' (venga molto) da ridere, be'... è solo che siamo abituati a pensar male, noi, l'Italia Che Non Sa Amare.
Prendere esempio dal premier, invece: all'idea di nuove tasse gronda sangue, dettaglio un tantinello splatter che suona come un "vorrei (abbassare le tasse) ma non posso (colpa di Tremonti, colpa dell'europa, colpa della crisi economica, quella che non c'era, tanto per dire, colpa forse ancora del fantomatico "buco" lasciato dalla sinistra nel 2001)". Lui, il Leader dell'Amore (spesso, si sa, a pagamento: ricorda un po' il Carlo Martello di De Andrè, che torna dalla guerra e scopre "che le avventure in codesto reame debbon risolversi tutte con grandi puttane"), le tasse proprio non le digerisce: da quindic'anni non va che ripetere come sia legittimo e giusto evaderle, come se il problema fosse il livello delle tasse e non la discrepanza tra questo ed il livello dei servizi offerti dallo Stato. Con questa terza manovra agirà tuttavia su entrambi: su le tasse, giù i servizi, con i tagli agli enti locali. Qualcuno ha usato l'espressione "macelleria sociale": perché, che cosa vi aspettavate?
Nel merito, ancora una volta, suona come una presa in giro per gli onesti: prelievo addizionale per i redditi oltre una certa soglia, senza alcuna cura tuttavia indirizzata a colpire la vera piaga fiscale italica: l'evasione. L'odiato ministro Visco ottenne risultati assai positivi su quel fronte: non per niente era odiato, in particolar modo dalla base elettorale "delle Libertà". Gli Evasori delle Libertà, diciamo.
Ma tranquilli: al premier non piace l'idea di una tassa sui redditi alti - viene da chiedersi come mai - e quindi no, forse non si farà, in realtà hanno scherzato.
Bossi nel frattempo dà del "nano" a Brunetta nel corso di un consiglio dei ministri, come se un'eventuale deformità fisica costituisse argomento di discussione quando si dibatte di bilancio dello Stato o di fisco - che poi a sentir Bossi utilizzare l'aspetto fisico di una persona come insulto venga un po' (venga molto) da ridere, be'... è solo che siamo abituati a pensar male, noi, l'Italia Che Non Sa Amare.
Prendere esempio dal premier, invece: all'idea di nuove tasse gronda sangue, dettaglio un tantinello splatter che suona come un "vorrei (abbassare le tasse) ma non posso (colpa di Tremonti, colpa dell'europa, colpa della crisi economica, quella che non c'era, tanto per dire, colpa forse ancora del fantomatico "buco" lasciato dalla sinistra nel 2001)". Lui, il Leader dell'Amore (spesso, si sa, a pagamento: ricorda un po' il Carlo Martello di De Andrè, che torna dalla guerra e scopre "che le avventure in codesto reame debbon risolversi tutte con grandi puttane"), le tasse proprio non le digerisce: da quindic'anni non va che ripetere come sia legittimo e giusto evaderle, come se il problema fosse il livello delle tasse e non la discrepanza tra questo ed il livello dei servizi offerti dallo Stato. Con questa terza manovra agirà tuttavia su entrambi: su le tasse, giù i servizi, con i tagli agli enti locali. Qualcuno ha usato l'espressione "macelleria sociale": perché, che cosa vi aspettavate?
martedì 2 agosto 2011
Religione, carattere
In Brasile un'associazione di atei ed agnostici ha dato il via ad un'interessante campagna pubblicitaria, simile ad altre già avviate in altri Paesi del mondo, compreso il nostro (benché - com'era prevedibile - da queste parti la grande informazione abbia accuratamente nascosto la cosa).
Interessanti gli slogan (quello che da buon relativista preferisco, probabilmente, è "Siamo tutti atei – riguardo agli dei degli altri") ed interessanti i manifesti proposti. Ne riporto uno, secondo il quale varrebbe la pena di dire di no al pregiudizio secondo il quale gli atei sarebbero persone peggiori dei credenti...
Interessanti gli slogan (quello che da buon relativista preferisco, probabilmente, è "Siamo tutti atei – riguardo agli dei degli altri") ed interessanti i manifesti proposti. Ne riporto uno, secondo il quale varrebbe la pena di dire di no al pregiudizio secondo il quale gli atei sarebbero persone peggiori dei credenti...
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