Il fatto che il Partito delle Libertà, dell'Amore e dell'Eliminazione delle Tasse si stia accapigliando e sgretolando sull'idea di introdurre nuove tasse, ancorché finalizzate al pareggio di bilancio come da richiesta europea, sulla scia di quanto già fatto dal primo, odiato governo Prodi, ha un che di perversamente divertente, come ogni nemesi storica.
Nel merito, ancora una volta, suona come una presa in giro per gli onesti: prelievo addizionale per i redditi oltre una certa soglia, senza alcuna cura tuttavia indirizzata a colpire la vera piaga fiscale italica: l'evasione. L'odiato ministro Visco ottenne risultati assai positivi su quel fronte: non per niente era odiato, in particolar modo dalla base elettorale "delle Libertà". Gli Evasori delle Libertà, diciamo.
Ma tranquilli: al premier non piace l'idea di una tassa sui redditi alti - viene da chiedersi come mai - e quindi no, forse non si farà, in realtà hanno scherzato.
Bossi nel frattempo dà del "nano" a Brunetta nel corso di un consiglio dei ministri, come se un'eventuale deformità fisica costituisse argomento di discussione quando si dibatte di bilancio dello Stato o di fisco - che poi a sentir Bossi utilizzare l'aspetto fisico di una persona come insulto venga un po' (venga molto) da ridere, be'... è solo che siamo abituati a pensar male, noi, l'Italia Che Non Sa Amare.
Prendere esempio dal premier, invece: all'idea di nuove tasse gronda sangue, dettaglio un tantinello splatter che suona come un "vorrei (abbassare le tasse) ma non posso (colpa di Tremonti, colpa dell'europa, colpa della crisi economica, quella che non c'era, tanto per dire, colpa forse ancora del fantomatico "buco" lasciato dalla sinistra nel 2001)". Lui, il Leader dell'Amore (spesso, si sa, a pagamento: ricorda un po' il Carlo Martello di De Andrè, che torna dalla guerra e scopre "che le avventure in codesto reame debbon risolversi tutte con grandi puttane"), le tasse proprio non le digerisce: da quindic'anni non va che ripetere come sia legittimo e giusto evaderle, come se il problema fosse il livello delle tasse e non la discrepanza tra questo ed il livello dei servizi offerti dallo Stato. Con questa terza manovra agirà tuttavia su entrambi: su le tasse, giù i servizi, con i tagli agli enti locali. Qualcuno ha usato l'espressione "macelleria sociale": perché, che cosa vi aspettavate?
Nessun commento:
Posta un commento