Con un grosso "Grazie!" ad Alberto e Laura, che hanno sopportato - e supportato - il mio sfogo integralista - nel senso caro a Riemann - alla lavagna (ed a Samuele che ha scattato la fotografia).
"Due strade trovai nel bosco, ed io scelsi la meno battuta: ed è per questo che sono diverso." [Robert Frost]
venerdì 30 novembre 2012
giovedì 29 novembre 2012
La bambina Loacker
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mercoledì 28 novembre 2012
E al loro Dio goloso non credere mai
E dunque: rigore, perché ce lo chiede l'Europa. (Contro)Riforma delle pensioni, perché ce lo chiede l'Europa. Aumento dell'IVA, perché lo Stato deve fare cassa e dunque meglio colpire tutti che colpire solo i più ricchi. Reintroduzione dell'ICI, ora sotto forma di IMU: affrontando anche la questione degli immobili di proprietà di Santa Romana Chiesa (non solo quelli di SRC: ma quelli corrispondono ad una percentuale a due cifre del patrimonio immobiliare italiano) che non l'hanno mai pagata, legittimamente o no.
Questa la situazione, circa un anno fa.
Con grande supporto di indignazione popolare a favore dell'iniziativa del Governo, volta a sanare una situazione che, tra interventi legislativi e tentativi (riusciti) di parziale elusione, rappresentava una notevole disparità di trattamento tra enti commerciali privati ed enti commerciali religiosi (qui i dettagli sugli aspetti legislativi).
Santa Romana Chiesa tuonò contro la disinformazione che, a suo dire, le attribuiva colpe inesistenti: perché paghiamo già tutto quello che dobbiamo pagare, ed eventuali, isolati casi di errore o di dolo vanno identificati e puniti.
L'interpretazione delle leggi vigenti, poi, lasciava il dubbio: la legge prevede che SRC (non solo, come ho detto: ma si tratta decisamente di chi fa la parte del leone, tra i fruitori delle esenzioni ICI) paghi, e dunque vanno colpiti isolati casi di errore o di dolo, o la legge prevede che non paghino l'ICI edifici adibiti anche solo parzialmente al culto (la classica "cappella" inserita in contesti commerciali, ad esempio alberghi), e dunque ha ragione l'Europa, che ci chiede (con procedura d'infrazione) di rimuovere agevolazioni che si configurano come concorrenza sleale nei confronti di altri attori del mercato?
Oggi, un anno dopo - dopo aver pagato (tutti: i cittadini comuni, intendo) le prime e seconde rate dell'IMU 2012, ed in procinto di versare la quota di saldo - stiamo ancora aspettando una regolamentazione definitiva che indichi come e quanto SRC dovrà pagare di IMU: alla faccia di tutti i noi paghiamo già tutto, alla faccia di qualunque dubbio che non vi fossero intollerabili privilegi gentilmente concessi dalla nostra politica alle gerarchie vaticane. I dettagli sulla situazione attuale, per chi fossero interessato, si possono leggere qui: ma non è questo il punto.
Il punto è che il rigore vale per i comuni mortali, assai meno per chi vende immortalità. Il punto è che la riforma delle pensioni, o i tagli alla spesa pubblica su sanità e scuola pubblica, ce li chiede l'Europa; ma quando l'Europa ci chiede di porre fine ad un regime di privilegio, facendolo in modo retroattivo (dal 2006) e minacciando sanzioni (si stima una multa di tre miliardi di euro in caso di mancata applicazione delle indicazioni UE in materia di concorrenza sleale), lo stesso Governo si scopre molto meno europeista: pronto a far pagare, a tutti gli effetti, una nuova tassa a tutti i cittadini normali (tre miliardi divisi per sessanta milioni di abitanti fanno cinquanta euro a testa: compresi i neonati) piuttosto che dispiacere ai santi tonacati.
Il che è, a tutti gli effetti, un furto: tale e quale che non pagare le tasse, tale e quale che rapinare una banca. Ma, per citare De Andrè, io senza legge rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio...
lunedì 26 novembre 2012
Pizza!
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Brescia BS, Italia
sabato 24 novembre 2012
La solita Italia. Oppure Vendola.
Si parla molto di Primarie, in questo periodo ed in questi giorni: quelle del centrodestra, certo, che sembra più che altro di assistere allo spettacolo del circo, e quelle del centrosinistra, in programma domani. Con cinque supereroi pronti a contendersi la leadership di coalizione - no, davvero: ma chi ha avuto un'idea del genere?
Andrò a votare, benché sia abbastanza sicuro di non riconoscermi appieno nella meravigliosa carta d'intenti cerchiobottista che mi faranno sottoscrivere. Ma andrò a votare, perché in un candidato mi riconosco più che negli altri e, benché le prospettive di coalizione (se non elettorale, di governo) più probabili puzzino di fregatura (leggi: Casini), mi sembra un modo per poter dire che, comunque, ad evitarla ho provato.
Puppato e Tabacci, d'accordo: un po' per fare numero, un po' per le quote rosa, un po' perché Tabacci in fondo è simpatico - dote rara tra i democristiani.
E poi Bersani, Renzi, Vendola.
Io voterò per Vendola, che quasi di certo non vincerà ma che mi sembra l'unico politico, al momento, che porti avanti in modo esplicito e senza imbarazzanti equilibrismi terminologici alcune posizioni che, per mutuare un'espressione tanto cara ai fautori di uno Stato Etico, costituiscono per me dei principi non negoziabili.
La nostra Costituzione ci dichiara tutti uguali, senza distinzione - ad esempio - di razza o religione o abitudini sessuali: ma ho sentito solo Vendola dirsi favorevole al matrimonio tra omosessuali, lo stesso matrimonio che già esiste per le coppie eterosessuali, con gli stessi doveri e gli stessi diritti, tra cui quello di adottare dei figli.
Ho sentito solo Vendola parlare chiaramente di diritti dell'individuo, a proposito dei matrimoni, certo, ma anche a proposito della medievale legge 40 sulla procreazione assistita o del cosiddetto testamento biologico.
Ho sentito solo Vendola parlare in modo netto e deciso di abolire i regali di Stato a Santa Romana Chiesa - gli edifici commerciali che non pagano l'IMU, lo smantellamento della scuola pubblica in favore di quelle confessionali...
Ho sentito solo Vendola parlare, a proposito della crisi in cui il nostro sistema economico versa da anni, di soluzioni che non siano, sempre, autoreferenziali: il sistema dimostra di non funzionare e la soluzione si cerca, sempre, nel sistema, in genere facendone pagare i costi a chi dall'impostazione del sistema non ha tratto alcun vantaggio.
Voterò dunque Vendola, ma mi pongo il problema di chi preferirei, tra i due candidati "papabili" per la vittoria finale.
Mi dicono: voterò Renzi perché voglio un rinnovamento della dirigenza del PD, perché voglio che D'Alema vada fuori dalle palle.
Faccio notare che, a questo scopo, tanto varrebbe votare Vendola, il quale governa la Puglia nonostante D'Alema (basti pensare alla storia delle primarie che l'hanno designato candidato governatore) e, rispetto all'attuale dirigenza del PD, rappresenta una novità ideologica ben maggiore di quella costituita dal sindaco di Firenze.
Mi rispondono: è vero, ma Renzi, se sarà il candidato del centrosinistra, avrà più probabilità di vincere le elezioni.
Forse è vero, ma: è un motivo sufficiente per votarlo?
In fondo, è lo stesso motivo per cui tante persone (e parzialmente io stesso) hanno votato, in passato, per Walter MaAnche Weltroni, o si sono turate il naso votando coalizioni allargate all'Udeur di Mastella: vi abbiamo votati, ma ce la pagherete.
E' stato un successo? Non mi pare proprio.
Il cambiamento è Vendola, non certo Renzi. Renzi potrà essere anche il più bravo a vincere, il più pronto a guardare le telecamere o ad usare Facebook. Ma lo scopo non dev'essere vincere, per come la vedo io: lo scopo dev'essere governare per cambiare le cose - per cambiare qualcosa.
Da questo punto di vista Renzi rappresenta, esattamente come Bersani, la solita Italia.
Ma tra i due? Per chi mi sento di fare il tifo?
A Bersani sono probabilmente più vicino dal punto di vista ideologico. E penso che sia il miglior segretario del PD (DS, PDS...) che io abbia visto all'opera: più che per meriti proprio, perché la concorrenza è formata da D'Alema, Fassino, Weltroni, Franceschini. Penso sia una persona competente e, per quel che ne posso sapere, una brava persona. Certo, il supereroe col toscano non l'avevamo proprio mai visto...
Ma non sono certo di volermi ritrovare, tra cinque anni (cinque: nella migliore delle ipotesi, e forse non la più probabile), a chiedermi quale sia il candidato dalemiano e quale quello weltroniano, ad interrogarmi su quali indicazioni dia la Bindi o che cosa pensi Enrico Letta: ho - abbiamo - già dato, da questo punto di vista. Diciamo per quindici anni buoni.
Una vittoria di Renzi, forse, nonostante tutto il fastidio che il personaggio mi suscita e nonostante tutta la distanza che mi divide da un certo tipo di impostazione populista e grillina, della serie "fanno tutti schifo", ribalterebbe il tavolo: lasciando forse spazio, per il futuro, a qualcosa di diverso - con il rischio concreto, tuttavia, che, in questo spazio, trovino ambiente favorevole le peggiori inclinazioni della solita Italia.
Voterò dunque per Nichi Vendola - voterò per, e non contro qualcosa o qualcuno: per un'idea di politica economica alternativa al montismo imperante, per un'idea di società che non discrimini la diversità e non tenti di imporre l'etica per decreto, per l'idea che lo Stato debba fare lo Stato e la Chiesa stare al posto suo.
Perché la scelta, davvero, è questa: la solita Italia, oppure Vendola.
Sono proprio bravo!
Martedì scorso. Università. Esercitazioni di Sistemi Operativi A.
Studente: mi scusi, non capisco come mai questo non funziona...
Io: ecco, guarda... sì, devi fare così... (faccio quel che c'è da fare)
...
Studente: Bravo!!! Funziona!
Io (ridendo): Grazie!! ... Allora lo supererò, questo esame?
Studente: mi scusi, non capisco come mai questo non funziona...
Io: ecco, guarda... sì, devi fare così... (faccio quel che c'è da fare)
...
Studente: Bravo!!! Funziona!
Io (ridendo): Grazie!! ... Allora lo supererò, questo esame?
venerdì 16 novembre 2012
Il più grande spettacolo della terra
Così, dalla guerra della natura, dalla carestia e dalla morte, deriva direttamente il più alto risultato che si possa concepire, cioè la produzione degli animali superiori. Vi è qualcosa di grandioso in questa concezione della vita, con le sue diverse forze, originariamente trasfuse in poche forme o in una sola forma; e nel fatto che, mentre il nostro pianeta ha continuato a ruotare secondo l'immutabile legge della gravità, da un così semplice inizio innumerevoli forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e continuano a evolversi.
[C. Darwin, L'origine della specie]
Non è un caso, come ci fanno notare i cosmologi, che vediamo le stelle nel nostro cielo. [...]
Lo stesso vale per la biologia. Non è un caso che vediamo distese di verde ovunque volgiamo lo sguardo. Non è un caso che ci ritroviamo appollaiati su un ramoscello sottile in mezzo al rigoglioso, fiorente albero della vita; non è un caso che siamo circondati da milioni di altre specie che mangiano, crescono, si decompongono, camminano, volano, scavano cunicoli, tendono agguati, fuggono, superano in velocità o in intelligenza le altre. Senza le piante verdi che ci superano in numero nella misura di almeno dieci a uno, non vi sarebbe energia ad alimentarci. Senza la sempre più accanita corsa agli armamenti tra predatori e prede e parassiti e ospiti, senza la "guerra della natura", la "carestia e la morte" di Darwin, non vi sarebbero sistemi nervosi capaci di vedere, e tanto meno di apprezzare e comprendere quello che vedono. Siamo circondati da "infinite forme, bellissime e meravigliose", e che lo siamo non è un caso, bensì la diretta conseguenza dell'evoluzione per selezione naturale non casuale, l'unico gioco in città, il più grande spettacolo del mondo.
[R. Dawkins, Il più grande spettacolo della terra - Perché Darwin aveva ragione]
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Brescia BS, Italia
mercoledì 14 novembre 2012
Elsa, scusi, sono choosy!
Amicofragile: Leggi questo post..
Cattivo Maestro: azz
Cattivo Maestro: pesante!
Amicofragile: decisamente ;)
Amicofragile: ma ha il suo perché
Amicofragile: davvero, la cosa veramente imperdonabile della Fornero, per come la vedo io
Amicofragile: è la completa mancanza non dico della sensibilità
Amicofragile: ma persino del minimo di buon gusto
Cattivo Maestro: incapacità di comunicare
Amicofragile: che consiglierebbe di riflettere prima di dire qualunque cosa che altri (molti altri) potrebbero trovare insultante
Amicofragile: esattamente
Amicofragile: come la storia del "choosy"
Amicofragile: in linea di principio può essere vero che, talvolta, accade che essere "schizzinosi" all'inizio della propria scelta
Amicofragile: all'inizio della propria vita lavorativa, diciamo
Amicofragile: porti a situazioni per cui "perdi" qualche occasione
Amicofragile: o sei poi costretto a prendere di peggio, pur di prendere qualcosa
Cattivo Maestro: diciamo però che adesso i livelli di disoccupazione giovanile (e non solo) sono altissimi
Cattivo Maestro: non certo per il rifiuto da parte del "giovane"
Amicofragile: chiaro
Amicofragile: per questo dico che
Amicofragile: una cosa che in linea di principio, con paletti e spiegazioni come quelle che tu ed io ci stiamo dando, è sensata e legittima
Amicofragile: dev'essere presentata in modo chiaro e completo
Amicofragile: perché se lo fai con una battuta
Amicofragile: ottieni il solo effetto di insultare chi la scelta nemmeno l'ha mai avuta
Amicofragile: avevo in mente un post in proposito
Cattivo Maestro: sì infatti
Amicofragile: il titolo, più che altro
Amicofragile: "Elsa, scusi, sono choosy"
Amicofragile: ora ho anche il contenuto :D
Cattivo Maestro: dehhehehe
Cattivo Maestro: comunque le sbaglia tutte
Cattivo Maestro: come la scelta di escludere i giornalisti
Cattivo Maestro: per timore di fare gaffè
Cattivo Maestro: è stata una gaffe
Amicofragile: eh
Cattivo Maestro: è un disastro di comunicazione
Amicofragile: esatto
Amicofragile: direi che, più che escludere i giornalisti
Amicofragile: avrebbe dovuto optare per conferenze stampa di dieci ore
Amicofragile: in cui evitare battute secche ed illustrare invece i dettagli del suo pensiero
Amicofragile: anche il discorso sull'agricoltura
Amicofragile: tanta gente ha quella passione
Amicofragile: ma detta così in un contesto "sigillato"
Amicofragile: a me fa pensare a Mussolini che taglia il fieno
Amicofragile: o, se sono più buono,
Amicofragile: al fatto che non tutti sono nella condizione di poter dedicare due ore all'orto, o di farlo senza che la riuscita faccia la differenza tra mangiare e non farlo
Cattivo Maestro: azz
Cattivo Maestro: pesante!
Amicofragile: decisamente ;)
Amicofragile: ma ha il suo perché
Amicofragile: davvero, la cosa veramente imperdonabile della Fornero, per come la vedo io
Amicofragile: è la completa mancanza non dico della sensibilità
Amicofragile: ma persino del minimo di buon gusto
Cattivo Maestro: incapacità di comunicare
Amicofragile: che consiglierebbe di riflettere prima di dire qualunque cosa che altri (molti altri) potrebbero trovare insultante
Amicofragile: esattamente
Amicofragile: come la storia del "choosy"
Amicofragile: in linea di principio può essere vero che, talvolta, accade che essere "schizzinosi" all'inizio della propria scelta
Amicofragile: all'inizio della propria vita lavorativa, diciamo
Amicofragile: porti a situazioni per cui "perdi" qualche occasione
Amicofragile: o sei poi costretto a prendere di peggio, pur di prendere qualcosa
Cattivo Maestro: diciamo però che adesso i livelli di disoccupazione giovanile (e non solo) sono altissimi
Cattivo Maestro: non certo per il rifiuto da parte del "giovane"
Amicofragile: chiaro
Amicofragile: per questo dico che
Amicofragile: una cosa che in linea di principio, con paletti e spiegazioni come quelle che tu ed io ci stiamo dando, è sensata e legittima
Amicofragile: dev'essere presentata in modo chiaro e completo
Amicofragile: perché se lo fai con una battuta
Amicofragile: ottieni il solo effetto di insultare chi la scelta nemmeno l'ha mai avuta
Amicofragile: avevo in mente un post in proposito
Cattivo Maestro: sì infatti
Amicofragile: il titolo, più che altro
Amicofragile: "Elsa, scusi, sono choosy"
Amicofragile: ora ho anche il contenuto :D
Cattivo Maestro: dehhehehe
Cattivo Maestro: comunque le sbaglia tutte
Cattivo Maestro: come la scelta di escludere i giornalisti
Cattivo Maestro: per timore di fare gaffè
Cattivo Maestro: è stata una gaffe
Amicofragile: eh
Cattivo Maestro: è un disastro di comunicazione
Amicofragile: esatto
Amicofragile: direi che, più che escludere i giornalisti
Amicofragile: avrebbe dovuto optare per conferenze stampa di dieci ore
Amicofragile: in cui evitare battute secche ed illustrare invece i dettagli del suo pensiero
Amicofragile: anche il discorso sull'agricoltura
Amicofragile: tanta gente ha quella passione
Amicofragile: ma detta così in un contesto "sigillato"
Amicofragile: a me fa pensare a Mussolini che taglia il fieno
Amicofragile: o, se sono più buono,
Amicofragile: al fatto che non tutti sono nella condizione di poter dedicare due ore all'orto, o di farlo senza che la riuscita faccia la differenza tra mangiare e non farlo
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sabato 10 novembre 2012
Codini
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Irene
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Brescia BS, Italia
venerdì 9 novembre 2012
Pennarelli in luoghi ameni
Essendo stato presente alla - esilarante - scena, mi sembra doveroso segnalare questo post... esprimendo altresì l'auspicio che il pennarello oggetto del contendere finisca, quantomeno in senso figurato, dove tutti vorremmo ed abbiamo sempre sognato...
mercoledì 7 novembre 2012
All'inferno
Sam: Hai visto "Che tempo che fa", l'altra sera? Hanno raccontato una barzelletta bellissima...
Io: non guardo la televisione da quattro anni e mezzo... quindi... no!
Sam: Allora te la racconto io. Dunque: c'è Marchionne che muore...
Io: Ah ah ah! Ma che barzelletta è? Si ride subito!
Io: non guardo la televisione da quattro anni e mezzo... quindi... no!
Sam: Allora te la racconto io. Dunque: c'è Marchionne che muore...
Io: Ah ah ah! Ma che barzelletta è? Si ride subito!
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