martedì 26 aprile 2011

La volontà del popolo

Ecco, che cosa importa a Berlusconi della tanto sbandierata "volontà del popolo": un'emerita cippa. Non che fosse un mistero, ma ora la cosa è ufficiale.

volontà_del_popolo

Non ch'io pensi che una persona del genere si vergogni, in qualche modo, di fare certe cose. Ma qualcuno che l'ha votato e si vergogna ci sarà? Forse ho solo troppa fiducia nella specie umana...

mercoledì 20 aprile 2011

Responsabili

Ah, quant'è bello avere politici che si sentono repsonsabili, anzi, Responsabili addirittura!, del bene del Paese!

Al punto da minacciare: se non arrivano le nomine promesse, il governo può cadere.

Disinteressati, e responsabili: eletti con i voti del centrosinistra, passati nel centrodestra dopo la nota campagna acquisti di fine anno, con promesse di poltrone, pronti a far cadere il governo se le promesse non verranno mantenute. Responsabili, nell'interesse primo del Paese.

martedì 19 aprile 2011

Impedimento nucleare

Piccolo esercizio di "pensar male", ché si fa peccato ma spesso ci si prende.

Il 12 ed il 13 di giugno si dovrebbero tenere tre referendum: uno per l'abrogazione della norma salva-Berlusconi nota come "legittimo impedimento", uno per l'abrogazione della norma che permette la "privatizzazione dell'acqua", uno per l'abolizione della norma che rilancia il nucleare ad uso civile in Italia.

I referendum sono stati messi in calendario quasi alla metà di giugno poiché il governo ha chiaramente ogni interesse a che non si raggiunga, in essi, il quorum che ne renderebbe valido ed effettivo il risultato.

Dietro la spinta dei recenti avvenimenti giapponesi, sembra ormai chiaro che molte persone, fino a poco tempo fa non particolarmente interessate ad andare a votare, si sono invece orientate a favore dell'idea di recarsi alle urne.

E' notizia di poco fa che il governo ha deciso di eliminare tutte le norme per il rilancio del nucleare, rendendo di fatto inutile il referendum su tali norme. Considerando che, delle tre norme sottoposte a referendum, quella relativa al nucleare era senza alcun dubbio quella che più avrebbe fatto crescere l'affluenza alle urne, dica il candidato:

- se l'eliminazione delle norme in questione sia frutto di un convinto cambio di idea (sino a qualche settimana fa il governo era convintamente nuclearista) o sia invece un trucco per azzoppare anche gli altri due referendum

- il raggiungimento del quorum a quale degli altri due referendum, in particolare, sia visto come fumo negli occhi da Berlusconi e dai suoi scherani

lunedì 18 aprile 2011

Dio ti vede!

area-deosorvegliata

[grazie a Fabio per la fotografia]

Firmigoni e il "popolo sovrano"

770 firme tra quelle presentate a sostegno dellal ista del presidente della Lombardia Roberto Formigoni sono risultate false: ma Formigoni - o Firmigoni, come lo chiamano ormai in molti - non ha alcuna intenzione di dimettersi, poiché "Se sono Presidente della Regione lo sono perché 2,6 milioni di Lombardi mi hanno votato". E pazienza se non si sarebbe potuto candidare, senza quelle firme.

Il refrain è il solito, un classicone per chi milita nel PdL: il "popolo sovrano", la "volontà popolare". Quando fa comodo: perché il "popolo sovrano", era il 1987, s'è espresso chiaramente su quel che pensa della costruzione di centrali nucleari in Italia, ma ciò non ha impedito ai Pidiellini di rilanciare il programma nucleare in Itaila. Ma ammettiamo pure che, dopo ventiquattro anni, la "volontà popolare" a parole tanto considerata sia cambiata: ce lo dirà il Referendum che si terrà tra due mesi, e del quale quasi nessuno parla (che abbiano paura del "popolo sovrano"?). Ammettiamo che sia così. Ma veramente, in un Paese democratico, l'investitura popolare - i voti dei 2,6 milioni di Lombardi - può cancellare una mancanza nel rispetto delle regole? Io penso di no. Io penso che una democrazia, per essere tale e per garantire veramente tutti, debba essere prima di tutto rispetto delle regole. E mi pare che il discorso di Firmigoni suoni un po' come quello di un allenatore di calcio che, vinta una partita, si veda contestare il fatto di aver schierato dodici giocatori, e risponda: "Abbiamo vinto perché abbiamo segnato più gol dei nostri avversari". Già, peccato che, in dodici, a calcio non si potrebbe giocare...

La democrazia come rispetto delle regole, anche quando sono scomode, anche quando sono un ostacolo: lo sono per tutti se tutti le rispettano, ed è questa la sola cosa importante. Le regole si possono cambiare ma, finché ci sono, si rispettano e del mancato rispetto di esse si pagano le conseguenze. Sarà che di recente ho visto "Qualunquemente", ma ultimamente sono meno incline del solito ad accettare discorsi come quello del "nostro" governatore...

sabato 16 aprile 2011

Io non mi vendo

Di recente il nostro presidente del Consiglio si è prodigato dispensando consigli "per avere successo" ad una platea di studenti imbarazzati. Apprendiamo così che per riuscire, nella vita, bisogna comportarsi da venditori, con un occhio particolare al look: niente barba - suscita diffidenza -, mai scarpe marroni con un vestito blu, capelli folti ancorché finti. Che di finzione, dai capelli a tutto il resto, sia uno dei più grandi esperti mondiali, non ci piove. Ma dovrebbe considerare, il presidente del Consiglio, che non tutte le persone, nel lavoro e nella vita, interpretano la parte di venditori di se stessi. Ci sono anche quelle - ne conosco tante e mi metto tra di esse - che tra vendere fare scelgono il fare: le competenze e la formazione prima della pubblicità, la concretezza del risolvere problemi prima dell'attenzione a radersi od al colore delle scarpe. Persone per le quali avere la faccia come il sedere di un neonato, e pazienza se ciò che quella faccia nasconde è molto peggio di ciò che esce dal sedere del neonato suddetto, è l'ultimo dei pensieri, persone che lavorano, e lavorano bene, e fanno, indubbiamente fanno!, senza curarsi del colore della cravatta (cravatta?) o delle scarpe. Perché la diffidenza si può - si dovrebbe? - superare con la competenza ed i risultati, prima che con il rasoio od il visagista. Perché non tutti - e per fortuna in molti - passano il tempo a cercare di vendersi...

lunedì 11 aprile 2011

L'infanzia dimenticata

Calano drasticamente le risorse pubbliche destinate al sostegno agli asili nido: cala, di conseguenza, la qualità della formazione che le Istituzioni ritengono di dover fornire ai nostri figli. E' molto divertente che il calo avvenga sotto gli auspici di un governo cui preme presentarsi come grande sostenitore della famiglia: viene il dubbio che il sostantivo sia da intendersi in senso mafioso, più che sociale. O forse per sostegno alla famiglia si intende, semplicemente, leccaculare una volta di più "Santa" Romana Chiesa, dirottando fondi pubblici verso le scuole private o discriminando, ove possibile, coppie di fatto, coppie omosessuali, chiunque insomma non rientri nei canoni della "Sacra famiglia" (sulla cui promiscuità vi sarebbe in realtà parecchio da dire, ma non è certo questa la sede, né la cosa è in alcun modo di mio interesse). E pazienza se gli asili nido chiudono, o sono sovraffollati: della famiglia, evidentemente, i bimbi non fanno parte (e comunque non votano).

domenica 10 aprile 2011

Lo Stato sono io

Leggete questo articolo, se avete cinque minuti di tempo: ma leggetene almeno le ultime righe, se cinque minuti non li avete. Perché dicono in modo chiarissimo, semplicemente riportandone le parole, che considerazione ha un presidente del Consiglio dello Stato del quale rappresenta un'Istituzione: "se non troviamo i soldi nella finanziaria, te li do io di tasca mia". Incommentabile, per la totale mancanza di cultura politica moderna prima ancora che per l'amore per l'ostentazione...

sabato 9 aprile 2011

Razzisti

Si parla di razzismo a proposito di un modo di pensare - se mai il termine pensiero si può adattare a certe idee, cosa della quale personalmente dubito - che valuta le persone sulla base della loro origine etnica, vera o presunta; sulla base della lingua che parlano, del colore della loro pelle, del Paese nel quale sono nate.

Da qualche giorno a questa parte, la mia città è disseminata di cartelli propagandistici di quella che - ahimè! - è la maggioranza politica che governa la città: sulla scia delle precedenti, fortunate esperienze, delle quali ho già avuto modo di parlare, i membri del PdL locale hanno deciso di abbracciare lo slogan "Prima gli Italiani", mentre i sodali leghisti, ai quali probabilmente il termine italiano mette angoscia e che in ogni caso sono usi ad un parlar più grezzo, fanno eco con "Prima i nostri". Il tutto a sottolineare, come se ce ne fosse bisogno!, che una parte politica regola le proprie attività ed iniziative con lo scopo di favorire alcune persone rispetto ad altre, sulla base della loro provenienza geografica, vera o presunta. Razzisti, appunto: e senza nemmeno il pudore di vergognarsene.

mercoledì 6 aprile 2011

Al leghista non far sapere

A proposito della gestione di Montecitorio da parte della presidenza di Fini, il capogruppo leghista alla Camera ha detto "Stiamo valutando iniziative, non sappiamo ancora quali". Mirabile e sintetico riassunto, in effetti, del modus operandi che, da sempre, contraddistingue il suo partito...

lunedì 4 aprile 2011

Inseminazione peccaminosa

Poiché il nostro paese è pieno di persone che dottamente disputano su che cosa sia peccato e che cosa no secondo questa o quella ipotetica divinità e secondo quella o questa ahimé assai concreta religione, e che non fanno mistero d'intendere che ad una definizione di peccato dovrebbe - sempre! - corrispondere una definizione di reato... be', poiché il nostro Paese è pieno di gente di questo genere, e gente di questo genere sperro riesce nel proprio intento da Stato Etico, segnalo questo bel post, che dice tutto in poche righe: meno di quelle che son servite a me per linkarlo, per esempio.