giovedì 23 dicembre 2010

Chi non mangia il panettone

Non nego che notizie come questa mi facciano sentire più giovane: benché mi piacesse Benitez, un brivido di piacevole deja vu emerge dai miei ricordi di interista per riportarmi agli anni nei quali era normale che gli allenatori dell'Inter non mangiassero il panettone... E così, di colpo e senza merito, rieccomi poco più che ventenne...

venerdì 17 dicembre 2010

martedì 14 dicembre 2010

domenica 12 dicembre 2010

Piazza Fontana

Viva l'Italia, del 12 dicembre,

l'Italia con le bandiere,

l'Italia nuda, come sempre,

l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste...

viva l'Italia, l'Italia che resiste...

mercoledì 8 dicembre 2010

Nell'interesse della democrazia

Nell'interesse della democrazia, chi ha vinto le elezioni deve essere presidente del consiglio. O almeno il ministro: l'importante è che possa usufruire dello scudo giudiziario. Nell'interesse. Della democrazia, ovviamente.

mercoledì 1 dicembre 2010

martedì 30 novembre 2010

venerdì 26 novembre 2010

Bromuro

E' nota la paradossale abitudine di Santa Madre Chiesa di parlare di sesso, in particolare di quello degli altri giacché risulta che, internamente, le relative pratiche dovrebbero esser poco diffuse (i bambini ringraziano per le luminose eccezioni).

Abitudine che, a volte, pare diventare una sorta di ossessione: ne scrive, simpaticamente, piovonorane.

giovedì 25 novembre 2010

Idee chiarissime

"Devi usare il pulsante più a destra partendo da sinistra!"

[A. Medeghini]

"Questo chinotto è meno dolce del normale... ed anche meno amaro!"

[A. Medeghini]

martedì 23 novembre 2010

Cinque per mille

E' curioso che in un Paese in cui lo Stato elargisce l'8 per mille delle nostre tasse anche quando non scegliamo di farlo (è il motivo per cui Santa Madre Chiesa si pappa più dell'80% del gettito dell'8 per mille a fronte di meno del 40% delle scelte, è il motivo per cui la lobby cattolica in Parlamento blocca da anni la ratifica di un accordo già siglato con le organizzazioni dei Testimoni di Geova) lo stesso Stato ponga un limite superiore a quanto viene elargito con il 5 per mille anche quando scegliamo esplicitamente.

Non stupisce dunque che, quest'anno, tale limite superiore venga abbassato, tagliando le gambe ad organizzazioni senza scopo di lucro che fanno e fanno bene in tutto il mondo, senza che ovviamente nemmeno si pensi ad intervenire sui fondi dell'8 per mille, o sulle politiche di ripartizione degli stessi.

Per chi fosse interessato, qui è possibile firmare un appello contro i tagli al 5 per mille...

sabato 20 novembre 2010

Sempre

"Certo eravamo giovani, eravamo arroganti, eravamo ridicoli, eravamo eccessivi, eravamo avventati, ma avevamo ragione"

[Abbie Hoffman]

giovedì 18 novembre 2010

mercoledì 17 novembre 2010

Matematica e pensiero

Come chiosa finale del bel libro "Dio è un matematico", Mario Livio cita i "Problemi della filosofia" di Bertrand Russell, suggerendo che si possa applicare alla matematica, ed al problema della sua caratteristica di "irragionevole efficacia" nello spiegare l'Universo, ciò che Russell scriveva a proposito della filosofia.

Desidero riportare tale citazione poiché, al di là del grande amore che, da sempre, ho per la matematica, sento le parole e le posizioni di Russell molto vicine al mio modo di vedere la vita, al mio ragionare, e forse vivere, più in termini di domande che non di risposte, più in termini di libertà di pensiero che non di ciò che Russell definisce "la sicurezza dogmatica che chiude la mente alla speculazione". Molto vicine a ciò che, in una sola parola, potrei definire il mio relativismo.

"Quindi, per riepilogare la nostra discussione sul valore della filosofia; la filosofia va studiata, non per amore delle risposte precise alle domande che pone, poiché nessuna risposta precisa, di norma, può esser data con certezza per vera, ma piuttosto per amore delle domande stesse, perché tali domande ampliano la nostra concezione di ciò che è possibile, arricchiscono la nostra immaginazione intellettiva e diminuiscono la sicurezza dogmatica che chiude la mente alla speculazione; ma soprattutto perché, attraverso la grandezza dell'universo che la filosofia contempla, anche la mente è resa grande, capace di quell'unione con l'universo che costituisce il suo bene supremo."

giovedì 11 novembre 2010

Anticlericosa?

Non sono un grande fan di Gianfranco Fini,  né un gran conoscitore delle motivazioni religiose che spingono fonti cattoliche ad esprimersi sulle dichiarazioni dei leader politici (sempre che di religioso tali motivazioni abbiano qualcosa, cosa della quale - personalmente - tendo generalmente a dubitare).

Trovo tuttavia interessante investigare tali dichiarazioni dal punto di vista del linguaggio (il senso, in fondo, altro non è che una proprietà delle frasi del linguaggio, come giustamente ha ricordato, di recente, Odifreddi). Da questo punto di vista, mi hanno fatto sorridere alcune recenti esternazioni del quotidiano dei vescovi italiani, di cui si parla qui: che cosa ci sarebbe esattamente, di anticlericale, nell'affermazione dei diritti delle coppie di fatto, omo- od eterosessuali che siano?

UPGRADE: mi fa notare Cattivo Maestro che affermazioni del genere possono a buon diritto essere considerate in qualche modo offensive: noi siamo anticlericali, se permettete!!!

mercoledì 3 novembre 2010

Cattolicissimo

"Meglio guardare ragazze [anche minorenni, anche a pagamento, ndr] che essere gay", afferma Berlusconi.

Non si può dire che non stia tentando di riportarsi in linea con le posizioni ufficiali di "Santa" Romana Chiesa (e senza nemmeno costringere monsignor Fisichella ad acrobazie contestualizzanti!)...

giovedì 28 ottobre 2010

Colombo o Galileo?

Colombo diede all'uomo terre da conquistare col sangue

Galileo nuovi mondi che a nessuno recano danno.

Chi è migliore?

[Thomas Seggett]

mercoledì 27 ottobre 2010

Buttiglionerie

Si parla, in questi giorni, delle recenti dichiarazioni dell'ex ministro Rocco Buttiglione, rese durante un programma radiofonico. "Sul piano politico e sociale io sono contro ogni discriminazione contro i gay. Ma moralmente penso che sia sbagliato. Ma ci sono tante cose che sono moralmente sbagliate e che la legge non deve perseguire." Dunque secondo il grande filosofo (allievo dell'allievo, si diceva un  tempo) essere gay sarebbe una delle tante cose moralmente sbagliate che la legge non deve (bontà sua) perseguire. Richiesto di fare qualche esempio, il mancato commissario europeo (rifiutato dal Parlamento di Strasburgo per esternazioni sugli omosessuali: l'omosessualità come peccato, se ben ricordo) ha enumerato: "Per dirne una, l'adulterio, il trattare male le persone, non pagare le tasse, non dare i soldi ai poveri."

Ora: non voglio discutere di quanto sia aberrante, e pericoloso, mettere il fatto di essere qualcosa (omosessuale, ad esempio; che è come dire biondo, interista, cattolico) sullo stesso piano del fare qualcosa (adulterio, trattar male le persone). E' evidente anche ad un bambino quale sia la differenza, e come negarla (non voglio pensare "non comprenderla") apra la strada ad odiose discriminazioni come "essere bassi è moralmente sbagliato, tifare Milan è oggettivamente perverso". Ne parla bene Metilparaben in questo post, ed a me la cosa ricorda in modo spaventoso questa poesia di Martin Niemöller (citazione spesso attribuita a Brecht): seguendo la strada indicata da Buttiglione, un giorno non rimarrà nessuno a protestare, quando saremo noi ad essere discriminati.

Ma vorrei sottolineare un aspetto, certo secondario, della dichiarazione del Platone di casa nostra: tra gli esempi di "cose che sono moralmente sbagliate e che la legge non deve perseguire", il professor Buttiglione (professore anche in Liechtenstein: ricordate il conto all'estero, moralmente giusto?) inserisce "non pagare le tasse".

Ora: io capisco che dopo anni al servizio di un politico che un giorno sì e l'altro pure istiga gli elettori a non pagare le tasse e promuove riforme volte a far pagare meno tasse ai redditi altissimi (il famoso "Meno tasse per Totti"), dopo anni a votare condoni e derubricare reati fiscali il professor Buttiglione possa avere un po' di confusione in testa su questo argomento, ma vorrei ricordargli che "non pagare le tasse" non è esattamente "una cosa moralmente sbagliata che la legge non deve perseguire": si tratta - almeno nel nostro ordinamento, almeno sino alla prossima riforma delle Libertà - di una cosa illegale che la legge persegue.  Così, tanto per puntualizzare.

Grande slam, in ogni caso, per il geniale professore: sparata geniale, giustificazione geniale, esempio geniale.

domenica 24 ottobre 2010

Ricettazione

D'accordo, viviamo in un periodo di crisi economica, e sotto un governo preoccupato di salvare il culo al presidente del consiglio ma non di muovere un dito per migliorare le condizioni economiche del Paese.

D'accordo, c'è sempre qualcuno che tenta di porre rimedio ai propri problemi vendendo, magari, la catenina della nonna, e qualcun altro pronto ad approfittarne pagandola una miseria.

Ma insegne come questa - e ne ho viste tantissime - non vi fanno, almeno un po', pensare ai cari, vecchi ricettatori?

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venerdì 15 ottobre 2010

Pazienti ladri

"Si pregano i sigg. assistiti di portare sempre le esenzioni del ticket per la ricettazione"

[cartello affisso all'ingresso di uno studio medico]

Grazie per la segnalazione a Cristina, meravigliosa compagna di viaggio.

giovedì 14 ottobre 2010

Paradossi per glabri

In un paese, il barbiere rade tutti coloro che non si radono da sé.

Chi rade il barbiere?

lunedì 11 ottobre 2010

Un'inutile ipotesi

Si racconta che, dopo aver consegnato a Napoleone una copia della propria opera "Exposition du système du monde", Laplace si sentì chiedere dal futuro Imperatore: "Ho letto il vostro libro e non capisco come mai non abbiate lasciato spazio all'azione del Creatore". Al che il grande matematico e filosofo pare abbia risposto: "Cittadino Primo Console, non ho avuto bisogno di questa ipotesi".

Ecco, mi piace pensare in questo modo all'idea di una qualche divinità che vede e provvede: una bella ipotesi, che - in effetti - permette di trovare facili spiegazioni a molte cose, senza grande fatica.

Ma un'ipotesi, bene o male, della quale si può fare a meno, senza rinunciare a comprendere la realtà che ci circonda. Ed in ogni caso, io - come Laplace - non ne ho bisogno, il che è in effetti l'unica cosa che veramente conti, trattandosi di una questione assolutamente personale e relativa.

domenica 10 ottobre 2010

Capre telematiche

Notevole l'idea di utilizzare la faccia di un noto personaggio televisivo, famoso per il fatto di gridare "Siete delle capre!" ai propri interlocutori, nella pubblicità di un'Università online: se non altro, chiarisce in modo inequivocabile quale sia il genere di studenti che l'ateneo si propone di attirare...

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sabato 9 ottobre 2010

Nobel

Certo non si può dire che i Nobel di quest'anno siano piaciuti molto, ai Paesi che non vedono di buon occhio la libertà di pensiero!

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venerdì 8 ottobre 2010

Coda di paglia

Probabilmente è un mio limite: ma continuo a non capire un paio di cosette, a proposito della preoccupazione che prende i nostri politici quando si parla di intercettazioni.

1. Perché intercettare un ministro od un parlamentare dovrebbe essere più grave che intercettare un comune cittadino?

2. Posto che essere ascoltato senza saperlo non garba a nessuno, che cosa mai diranno i nostri ministri al telefono, per cui l'idea della pubblicazione di eventuali intercettazioni desta in loro terrore?

Dato che, anche in questo caso, è tutto un agitarsi preventivo (non si sa se vi siano intercettazioni, non si sa chi eventualmente riguardino) , mi viene da pensare che qualcuno abbia la coda di paglia...

martedì 5 ottobre 2010

Rino Bestemmiella

Monsignor Rino Fisichella è una sorta di Ghedini di Santa Romana Chiesa: quando si tratta di difendere una qualche posizione indifendibile, quando si devono sostenere tesi contrarie a qualunque comune sentire, il Vaticano manda lui. E' diventato famoso ai più per il superbo intervento giustificatorio circa l'accostarsi al sacramento della comunione, notoriamente precluso ai divorziati risposati (benignamente designati come adulteri), da parte di Silvio Berlusconi, ma personalmente preferisco ricordarlo così come mi apparve, in tutta la sua rilucente grandiosità, durante una trasmissione televisiva (credo fosse Annozero) che trattava dei casi di pedofilia nella Chiesa Cattolica, alla luce di inchieste giornalistiche e documenti filmati realizzati - ovviamente - in un Paese diverso dal nostro. L'illustre dirigente ecclesiastico si distinse, in quell'occasione, difendendo i suoi datori di lavoro al grido di "i casi di pedofilia nel clero sono molto meno di quelli tra i laici". Gli fu fatto notare che certo, il numero (assoluto) dei casi di pedofilia nel clero è molto minore di quello tra persone (non fatemi scrivere "normali", che non è quello che penso!) senza abito (abito sacro, cos'avete capito?), ma che la percentuale (ovvero il numero relativo) è (stando alle statistiche in Italia) circa venti volte maggiore. Al che la difesa divenne "forse (forse? Si tratta poi di fare una divisione: non sarà latino, ma volendo si può usare una calcolatrice!) è vero, ma non bisogna dimenticare quanto bene ha fatto e fa, ogni giorno, la Chiesa Cattolica". Che è un po' come dire "quel tizio sarà anche un assassino, ma è tanto gentile con i vicini di casa!". O qualcosa del genere.

Forte di questo indelebile ricordo, ho accolto senza particolare stupore la notizia dell'ultima esternazione del furbo prelato, relativa al piccolo incidente della bestemmia presidenziale, di cui già ho scritto. Nell'estremo tentativo di giustificare, per l'ennesima volta, il grandioso spettacolo del presidente del consiglio più lontano dai valori cristiani che il Paese ricordi, e tuttavia tra i più vicini, dal punto di vista degli interessi e degli affari, alle alte gerarchie Vaticane, il buon Fisichella (detta così, sembra il fratello bravo a guidare di Giancarlo) se n'è uscito con "bisogna sempre saper contestualizzare le cose".

Ora: lungi da me qualunque avversione per l'idea di "contestualizzare le cose", affine ahimé ben più alle mie posizioni fieramente relativiste piuttosto che al monolitico sistema di dogmi tipico delle religioni rivelate. Ma sarei - lo sarei veramente, al di là di qualunque intento polemico - curioso di conoscere una lista, possibilmente stilata da Fisichella medesimo, di contesti entro i quali una bestemmia non costituisce un'offesa al sentimento religioso di milioni di persone che credono a ciò che all'ardito monsignore dà da mangiare. Sono certo tra l'altro che, se disponessi di una lista del genere (una lista di "contesti di bestemmia libera", con tanto di imprimatur vaticano), non faticherei a trovare qualcuno più che disposto a farne buon uso :-)!

domenica 3 ottobre 2010

Correggere il passato

"C'è una parola nella matematica per definire i risultati del passato che sono cambiati: quella parola è errori."

[Ian Stewart, citato da Mario Livio in "Dio è un matematico"]

sabato 2 ottobre 2010

Relativismo

Io mangio i bambini, ma non farei nulla per costringere qualcun altro a farlo, né mi disturba che qualcuno non lo faccia...

venerdì 1 ottobre 2010

Le risate!

Sarà che, da ateo relativista fautore della laicità, tengo a mostrar rispetto per le altrui convinzioni religiose. Ma io una barzelletta del genere non la racconterei, a differenza di chi, sempre, si pone come politico strenuo e convinto difensore dei valori di Santa Madre Chiesa.

Sarei molto curioso di conoscere l'opinione, in proposito, dei vari papi e cardinaloni che a certa gente, in cambio certo di grandi ritorni economici, hanno sempre garantito il proprio appoggio. Nonché degli elettori cattolici del comico in questione...

UPDATED: perfettamente d'accordo con questo post.

giovedì 23 settembre 2010

Recitativo-corale

[Fabrizio De Andrè]

(Due invocazioni e un atto d'accusa)

Uomini senza fallo, semidei
che vivete in castelli inargentati
che di gloria toccaste gli apogei
noi che invochiam pietà siamo i drogati.

Dell'inumano varcando il confine
conoscemmo anzitempo la carogna
che ad ogni ambito sogno mette fine:
che la pietà non vi sia di vergogna.

Banchieri, pizzicagnoli, notai,
coi ventri obesi e le mani sudate
coi cuori a forma di salvadanai
noi che invochiam pietà fummo traviate.

Navigammo su fragili vascelli
per affrontar del mondo la burrasca
ed avevamo gli occhi troppo belli:
che la pietà non vi rimanga in tasca.

Giudici eletti, uomini di legge
noi che danziam nei vostri sogni ancora
siamo l'umano desolato gregge
di chi morì con il nodo alla gola.

Quanti innocenti all'orrenda agonia
votaste decidendone la sorte
e quanto giusta pensate che sia
una sentenza che decreta morte?

Uomini cui pietà non convien sempre
male accettando il destino comune,
andate, nelle sere di novembre,
a spiar delle stelle al fioco lume,
la morte e il vento, in mezzo ai camposanti,
muover le tombe e metterle vicine
come fossero tessere giganti
di un domino che non avrà mai fine.

Uomini, poiché all'ultimo minuto
non vi assalga il rimorso ormai tardivo
per non aver pietà giammai avuto
e non diventi rantolo il respiro:
sappiate che la morte vi sorveglia
gioir nei prati o fra i muri di calce,
come crescere il gran guarda il villano
finché non sia maturo per la falce.

martedì 21 settembre 2010

lunedì 20 settembre 2010

Credibilità

Ratzinger: "Abusi dei preti minano la credibilità della Chiesa".

Perché, coprirli trasferendoli ad altra parrocchia o rifiutando di deporre come testimone invece no?

domenica 19 settembre 2010

E se diventasse cieco?

D'accordo che non si dovrebbe pensar male, ma... devo proprio farla io, la battuta? :-)

Silvio_cieco

(E comunque: si sentirà anche un giovincello, ma le mani son proprio quelle di un vecchio!!!)

sabato 18 settembre 2010

Fuori dal vaso

Qualcuno ha notato che la sparata sarebbe potuta essere prodotta da un generatore casuale di attribuzioni di colpe alla sinistra, osservazione in effetti tutt'altro che infondata.

Personalmente, però, l'uscita del presidente del consiglio (e del Milan...), che attribuisce le sconfitte del Milan al fatto che spesso incontri sulla sua strada fantomatici arbitri di sinistra, mi ha fatto pensare più che altro ad una battuta di Maurizio Crozza, secondo il quale quando Berlusconi non ci sarà più (in politica, sia chiaro) i comici come lui perderanno una notevole fonte d'ispirazione.

Sarà che poche ore prima di leggere la notizia in questione mi ero sorpreso a pensare, sorridendo,  che ai comunisti, ancora, non erano stati attribuiti i problemi sportivi della squadra rossonera, e che dunque l'esternazione presidenziale m'è suonata quasi come un furto di una mia idea. Sarà che tra comicità e ridicolo per certe persone il confine è piuttosto labile, ed il presidente del consiglio da questo punto di vista non è nuovo a farla fuori dal vaso... ma, in qualche modo, la sparata non mi pare poi cosi casuale: in fondo, era solo questione di tempo...

giovedì 16 settembre 2010

Partenze

"Addio, amici... il nostro viaggio continua, così come il vostro. Percorreremo rotte distanti, seguiremo stelle diverse, ma per quanto ci allontaneremo, qualcosa ci unirà per sempre. Ci legherà tutto ciò che abbiamo condiviso... Gli affetti, gli ideali, i sacrifici, le grandi e le piccole cose per cui abbiamo riso o pianto. Nessuno potrà mai rubare ciò che ci portiamo nel cuore. E per quanto grande sia l'universo, non lo sarà abbastanza per farci dimenticare. Addio, amici... ce ne andiamo oltre il tempo e lo spazio... ma, dovunque volerà la nostra nave, voi ci sarete, perché siete parte di noi. Ricordate... quando si ama non si muore mai... cercateci la notte, tra le stelle... Noi ci saremo."

[B. Vigna, "I ribelli di Marte"]

mercoledì 15 settembre 2010

Beata ignoranza

Citazione da piovonorane, con dedica alla scuola pubblica che abbiamo conosciuto da bambini e che piano piano viene smantellata, senza alcun riguardo per l'istruzione dei nostri figli né per le persone che, nella scuola, lavorano.

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martedì 14 settembre 2010

Sparando cazzate

Noto con piacere di non essere stato il solo a sentirsi scandalizzato per l'idiozia che il ministro Maroni ci ha voluto regalare. Giustificando gli amici Libici una cui motovedetta ha sparato su una barca di pescatori italiani, l'acuto ministro ha detto: "Immagino che abbiano scambiato il peschereccio per una nave che trasportava clandestini".

Ora. Capisco perfettamente che l'elettore medio della Lega, partito in cui milita l'onorevole (si fa per dire) Maroni, abbia facilità ad eccitarsi pensando ad una nave carica di extracomunitari crivellata dai colpi di armi da fuoco. Ma dobbiamo essere davvero ormai in clima pre-elettorale, se Maroni pensa più a suggerire che sparare sui clandestini sarebbe una buona giustificazione per l'incidente occorso che non ad evitare di dare l'idea di sparare cazzate...

sabato 11 settembre 2010

Trentasette

L'11 settembre di trentasette anni fa un colpo di stato, appoggiato dai servizi segreti e dai bombardieri USA, spazzò via il governo cileno democraticamente eletto, instaurando un regime sanguinoso, forse il peggiore della storia dell'America Latina, che durò quasi quindici anni. Quindici anni di terrore, sangue ed amicizie imbarazzanti.

Pensate anche a questo, oggi, quando tutti canteranno l'11 settembre 2001...

giovedì 9 settembre 2010

Volendo vederla così...

"Il diavolo è nei dettagli"

[A. Medeghini, parafrasando un aforisma attribuito, tra gli altri, a Flaubert]

martedì 7 settembre 2010

lunedì 6 settembre 2010

Code horrors

Un po' alla volta, sto riportando su questa pagina gli esempi di mostruosa programmazione con i quali mi è capitato di avere a che fare, sai nella mia esperienza di esercitatore in Università sia - sigh! - mettendo le mani nel codice scritto da professionisti... Alcuni di questi casi patologici sono ripresi da quanto già postato, in passato, sul defunto blog del JUG Brescia.

domenica 5 settembre 2010

Social scheduling

Alcune persone danno mostra di credersi processi ad alta priorità in un contesto di scheduling preemptive.

Al di là della filosofia da presunti informatici, a me sembra la solita, cara, vecchia maleducazione.

sabato 4 settembre 2010

Alcalino-terroso

Ripenso, a volte, all'entusiasmo ed al trasporto che suscitava in me, da bambino, tutto ciò che ruotava attorno al mondo del calcio: aneddoti, statistiche, l'elenco dei paesi che hanno ospitato i mondiali e di quelli che li hanno vinti. A dirla tutta, probabilmente ne ricordo ancora la lista quasi completa, ed anche se non ricordavo che l'Ungheria avesse giocato (e perso) una finale (1954), ricordavo invece benissimo che nel 1950 (vincitore: Uruguay) una finale non c'è stata.

Ora, cresciuto e - si spera - più razionale e riflessivo, noto che nel calcio non sempre i migliori vincono ("la palla è rotonda", no?), se è vero che Materazzi o Toni hanno vinto un mondiale, mentre Baresi o Baggio no. L'hanno vinto Maradona, d'accordo, e Pelè: ma non l'ha vinto Cruijff, né Platini. Rifletto - forse un po' crudelmente - che il Pallone d'oro a Cannavaro è come l'Oscar a Boldi (Massimo), con la differenza che a Cannavaro il premio è stato assegnato veramente...

D'altro canto, si tratta di sport, non di un teorema di matematica: può vincere il più furbo, od il più "fortunato". Da buon interista quale sono, tuttavia, mi consola - e mi piace - pensare che, contando gli scudetti vinti in Italia, la coppia Cannavaro-Buffon totalizza un fantastico zero, mentre Capitan Zanetti ("Capitano, mio capitano!") ne ha sollevati cinque...

mercoledì 1 settembre 2010

Anello aperto

Duecento metri in bici contro un sole forte e basso, completamente accecante, hanno avuto successo dove un corso di Fondamenti di Automatica non aveva lasciato altro che consapevolezza teorica ma nessuna esperienza pratica: provate voi a pedalare in anello aperto, senza nemmeno un polo nell'origine...

martedì 31 agosto 2010

First trial

Primo tentativo di articolo (tecnico) in inglese.

Sono graditi commenti e suggerimenti, soprattutto linguistici.

mercoledì 18 agosto 2010

K

E' morto Francesco Cossiga, primo presidente della Repubblica di cui io ricordi l'elezione e personaggio che, prima che cominciassi a capire qualcosa di politica, affascinava il bambino che ero per il suo essere piuttosto rumoroso e certo assolutamente fuori dagli schemi della politica. Poi ho capito che, al di là degli aspetti folkloristici (l'aria da picconatore, l'accento ancora sardissimo dopo una vita a Roma, il piglio provocante...), c'era una realtà che non mi mancherà per nulla, e che mi sembra doveroso ricordare, citando l'illustre scomparso, in una famosa uscita di qualche anno fa:

Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno: infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto della polizia. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti all'ospedale. Picchiare a sangue, tutti, anche i docenti che li fomentano [30/10/2008]

Dopo di che, come ha ben scritto Giglioli qualche giorno fa, mi dispiace solo che si sia portato nella tomba decenni di segreti di stato, sui servizi segreti deviati, sulle stragi fasciste e via dicendo.

Come sempre, come su tutto, c'è la possibilità di un risvolto umoristico (piuttosto agrodolce) della questione; come altre volte, un grazie a Spinoza per il post, geniale già nel titolo: Celere alla celere.

lunedì 16 agosto 2010

Meta-spazzatura

Sono stato a Roncadelle da amici, giovedì sera.

A Roncadelle, oltre a non avere soldi per allargare il cimitero, il comune ha sostituito i cassonetti per la spazzatura con la raccolta "porta a porta" (Vespa perdonerà), onde poter verificare la corretta differenziazione delle diverse tipologie di rifiuto (ottima idea, tra l'altro, a mio parere).

Venerdì era giorno di raccolta dei rifiuti solidi e dell'umido, così giovedì sera gli abitanti di Roncadelle avevano preparato i loro bidoncini (rigorosamente dotati di nome)lungo la strada. Un sacco di sacchi di spazzatura: pareva di essere a Napoli, anche se i telegiornali di regime della spazzatura a Napoli non parlano più.

E mi sono chiesto: ma un sacco di sacchi è un meta-sacco? Deliri di logica, in una (piovosissima) sera d'agosto.

sabato 14 agosto 2010

Antipattern... rovesciati

Piccolo intermezzo informatico: a chi fosse interessato alle tematiche dell'Ingegneria del Software e dello sviluppo software in generale, consiglio la lettura di questo articolo. Il titolo, "Come essere un programmatore peggiore", è ovviamente paradossale, ma sottolinea come, spesso, sia più facile imparare qualcosa dal riconoscere errori (propri od altrui) ricorrenti piuttosto che dall'applicazione di principi "positivi".

Un po' più lunga, ma interessantissima, è poi la lettura di questa raccolta di consigli su "Come scrivere codice difficile da testare": ancora una volta, imparare a riconoscere anti-pattern può rivelarsi più semplice che imparare ad applicare pattern positivi.

In ogni caso, buona lettura (e non dite che non conoscete nessuno che sembri svolgere la sua attività seguendo fedelmente almeno la metà dei suggerimenti per diventare un programmatore peggiore).

venerdì 13 agosto 2010

Umanità

Mi piace, questa definizione di umanità: perché sottolinea la differenza che c'è, o ci dovrebbe essere, o comunque la differenza che dovremmo essere in grado di realizzare, tra come funziona una società animale e come funziona una società umana, nel più ampio senso che si può dare al termine umanità.

giovedì 12 agosto 2010

Con i pantaloni alzati

"I giornali e le televisioni del presidente del consiglio gettano fango sul Presidente della Camera e sul suo gruppo parlamentare", lamentano in questi giorni i seguaci di Fini (sempre più Compagno Manganello). Bella scoperta: a parte che probabilmente non avrei utilizzato il termine "fango", come non essere d'accordo?

Piccolo riassunto: Fini scopre che Berlusconi è illiberale, che governa pensando ai propri affari (problemi con la giustizia, tornaconto economici) ed a quelli dei propri sodali più che all'interesse del Paese. Lo dice, e viene cacciato dal PdL (a riprova della gestione strettamente democratica del partito in questione: fuori chi non osanna il Capo). Con lui se ne stacca una trentina (abbondante, ed in crescita) di parlamentari. I giornali e le televisioni di famiglia ("La voce del padrone") si dedicano come sempre a spalare "fango" sui nemici politici (e quale peggior nemico di un ex amico?). Stupore tra i finiani: e chi se l'aspettava, in effetti?

Il tutto, per la serie "Cose di cui Gianfranco Fini s'è accorto all'improvviso". D'altra parte: sedici anni per accorgersi che Berlusconi è anti-democratico, che esistono numerosi questioni oscure sulla nascita delle sue fortune e sulla trasparenza delle sue società, che esiste un conflitto d'interesse tra la proprietà di mezzi di comunicazioni e l'atività politica... che saranno mai, per uno che ha impiegato cinquant'anni per riconoscere (cito a memoria) che "il fascismo era il male assoluto"?

A onor del vero, a Fini devo riconoscere una cosa. Sinceramente. Mi ha stupito: tutto avrei pensato, tanto che avrebbe tenuto duro e si sarebbe arrivati a questo punto. Mi smentirà forse oggi stesso, o tra pochi giorni, ma per ora non pare aver intenzione di esibirsi nella specialità della casa, la calata di brache. Non sempre la storia si ripete: perlomeno, non sempre si ripete troppe volte. Certo vedere Fini con i pantaloni ancora alzati e Berlusconi schiumante di rabbia è una novità assoluta, nella vita politica del nostro Paese... del resto, l'amore trionfa sempre sull'invidia e sull'odio... no? ;-)

mercoledì 11 agosto 2010

Viaggiando

Ho viaggiato in treno ed in autobus, ieri ed oggi.

E, come ogni volta, mi sono trovato a riflettere sui frammenti di vita che - su un autobus o su un treno - si incrociano, si scontrano, si sfiorano e si incontrano: niente più studenti - è agosto per tutti, in fondo -, qualche comitiva diretta a Gardaland, una coppia di ragazzi spagnoli di ritorno dalle vacanze, una mamma con un bimbo al collo ed uno al traino...

Mi sono tornati in mente il testo di una poesia di Vincenzo Cardarelli, vecchio amore (Cardarelli, non questa poesia in particolare) letterario di tanti anni fa, e quello di una canzone di De Andrè (di Brassens l'originale), grande amore musicale di sempre.

E m'è venuta voglia di riportarle qui: si sa mai possano piacere a qualcun altro, od anche solo suscitare una qualche riflessione, seduti su un autobus, in un mattino d'estate.

Incontro in circolare [V. Cardarelli]

Alta, bruna, fiancuta,
sotto un soprabito disadorno,
la bella ragazza confusa
nella misera folla
d'una vettura circolare interna,
pareva sorda a ogni affanno.
Ferma sul corridoio, un po' appartata,
le sue gambe di statua
sostenevano gli urti
come solido ponte un fiume in piena.
Non gloria in lei spirava,
non frenesia di vita o giovinezza,
ma una decisa e forte indifferenza
luceva nei suoi occhi assorti e aguzzi.
Era di quelle
romane bellezze
che son rare anche a Roma,
dove mai non s'incontrano
senza un muto stupore.
Era un grande segreto
della vita di Roma
che m'appariva in luogo men propizio,
nella forma più degna.
Donde veniva, ove andava
la bella romana chiomata
di lucidi e ricci capelli?
Quale mestiere o cura attribuirle?
Spostandosi verso l'uscio
trovò qualcuno con cui discorrere
famigliarmente.
E mi volgeva le spalle
alte com'ali tese.
Al Colosseo discese leggermente,
scomparendo ai miei occhi, oimé, per sempre.


Le passanti [Fabrizio De Andrè]

Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.

A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.

Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.

Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.

mercoledì 4 agosto 2010

Anarchico

Mi dicono che sul PC di Cattivo Maestro (cattivo maestro nel nome, ottimo allievo ed ottimo maestro, come ogni saggio, nei fatti) ci sia una directory condivisa denominata "senzadivisa".

Se ancora c'è un vero anarchico, questo è lui.

martedì 3 agosto 2010

Incredibile

Non provo grande simpatia, si sa, per le politiche di licenza adottate da Apple. In certe cose tendo ad essere (eufemismo) piuttosto integralista, per cui è difficile che presti grande attenzione o rivolga un qualche interesse ai prodotti della casa di Cupertino.

C'è tuttavia almeno una cosa sulla quale non posso che essere d'accordo con Steve Jobs: è assolutamente incredibile il prezzo che (evidentemente) qualcuno è disposto a pagare per un iPad... ;-)

ipad

domenica 18 luglio 2010

Googlando

E poi qualcuno nega che Google sia un buon motore di ricerca... scrivete "Vatican" nella casella di ricerca, e.... ecco il risultato, perfettamente in linea con le ultime tendenze dell'attualità!

VaticanSearch

venerdì 16 luglio 2010

Quando conta la dimensione


public int getDimensioneElenco() {
   int j = 0;
   for(int i = 0; i < this.elenco.size(); i++) {
      j++;
   }
   return j;
}


["conta", voce del verbo contare: Un, due, tre, quattro...]

giovedì 15 luglio 2010

Settimo: non rubare

Ho avuto un'interessante conversazione, l'altra sera, con i miei suoceri. Interessante per l'argomento: l'interventismo di "Santa" Romana Chiesa nella vita politica italiana, ed i vantaggi che ne ottiene. Ed interessante perché i miei interlocutori non sono certo sospettabili, a differenza del sottoscritto, di essere orgogliosamente atei, materialisti e mangiapreti, eppure nel corso della conversazione io non ho fatto altro che annuire. Tutta farina del loro sacco, dunque.

In breve: indignazione per il fatto che i tagli alla scuola siano sostanzialmente tagli alla scuola pubblica, mentre - per contro - crescono i fondi destinati alle scuole private. Fastidio, considerando che - da sempre, in Italia - la scuola privata (di qualunque stampo essa sia) è considerata sostanzialmente la scuola degli asini: per chi non ce la fa nella scuola pubblica - in pratica, un diplomificio. Ed una considerazione: non ci si può poi stupire che un importante cardinale vada a cena con Casini, Berlusconi, Draghi. In fondo, grande sarebbe il potenziale danno economico per la Chiesa, se l'attuale morente governo cadesse (non che mi aspetti granché di meglio da possibili governi diversi, basta leggere "La Questua" per essere piuttosto rassegnati al sistema di potere economico che costituisce la principale attività di "Santa" Madre Chiesa).

Discorsi che sento fare anche da mia moglie e dai miei genitori, anch'essi credenti, anch'essi - forse proprio perché credenti - profondamente infastiditi da una Chiesa sempre meno "comunità di credenti" e sempre più lobby politico-economica.

Personalmente, mi limito a citare, come tante altre volte, un verso di De Andrè: e al loro dio goloso non credere mai... e più goloso della Chiesa Cattolica è veramente difficile...

mercoledì 14 luglio 2010

14 luglio

Ho fatto l'esame di seconda elementare nel 1975.
Il socialismo era come l'universo:in espansione.
La maestra mi chiese di Massimiliano Robespierre.
Le risposi che i Giacobini avevano ragione e che,
Terrore o no la Rivoluzione Francese era stata una cosa giusta
.
La maestra non ritenne di fare altre domande.


[da "Robespierre", Offlaga Disco Pax]

martedì 13 luglio 2010

Senso dello Stato

In un Paese in cui le sentenze non vengono mai rispettate, se non a parole, tranne quando fanno comodo... in un Paese in cui il telegiornale della principale rete pubblica parla della sentenza Dell'Utri senza mai utilizzare il termine "condanna"... fa quasi piacere leggere un titolo come questo:

wow

I nostri politici dovrebbero imparare...

lunedì 12 luglio 2010

Scalate alpine 2010

Ho pubblicato alcune fotografie (di bassa qualità: del resto, non mi porto certo la macchina fotografica quando esco in bici!) dei luoghi che ho raggiunto, pedalando, alla fine di giugno. Eccole qui, in tutto il loro splendore!

domenica 11 luglio 2010

La scommessa di Pascal

Scendevo dal Monte Maddalena in bicicletta, ed ho ripensato alla scommessa di Pascal. All'idea della fede come frutto di una considerazione basata sulla probabilità: credo perché se Dio (nel senso di quello cristiano-cattolico) esiste il vantaggio sarà enorme, se non esiste sarò vissuto più serenamente di quanto sarei stato non credendo, o comunque non mi sarà costato molto.

A proposito di questo modo di ragionare, mi è tornato in mente un aneddoto su Niels Bohr, fisico danese tra i padri della fisica moderna: si narra che un giornalista, notando un ferro di cavallo appeso sopra l'ingresso del suo studio, gli abbia chiesto "Ma come, professore, lei crede a queste cose?", e che Bohr abbia risposto "Certamente no, ma dicono funzioni lo stesso!". Superstizione e religione, in fondo, sono due manifestazioni dello stesso tipo di fenomeno: regolare la propria vita sulla base di credenze improbabili (nel senso etimologico, che non possono essere provate). Così mi sono ritrovato a riflettere sulla differenza tra scelta di comodo (eventualmente contraria alle proprie convinzioni razionali) e comportamento coerente con le proprie posizioni.

Al di là della dubbia validità generale di frasi come "sarò vissuto più serenamente" (personalmente sono molto più sereno, vorrei dire più felice, da quando mi sono emancipato da un certo tipo di credenza per considerarmi libero di pensare), mi sono trovato a fare una riflessione: se davvero esiste un dio come quello delle religioni monoteiste, davvero apprezzerà chi avrà creduto sulla base di un "ragionamento" come quello di Pascal più di chi non avrà creduto assumendosi responsabilità e libertà della propria scelta? Mi sono ricordato di una  frase di Woody Allen, che ben riassume ciò che penso in proposito: per te sono uno sporco ateo, ma per Dio sono una leale opposizione. E mi sono sorpreso a sorridere, pensando che davvero vorrei vedere, come si chiede Guccini, "chi è assunto in cielo pur tra mille ragioni tra noi e la massa dei rompicoglioni"...

Dedicato a Pascal, il linguaggio di programmazione più che il filosofo.

sabato 10 luglio 2010

Destra e sinistra alla macchinetta del caffè

Alla macchinetta del caffè, in realtà, c'era praticamente solo sinistra: per la nota legge secondo cui i legami sociali si creano soprattutto tra persone che la pensano allo stesso modo, ma anche - forse - per via del fatto che persone che svolgono lo stesso lavoro hanno, probabilmente, una forma mentis abbastanza simile.

Così destra e sinistra erano, più che altro, nei discorsi: una specie di gioco, più precisamente, su che cosa sia "di sinistra" e che cosa "di destra".

La "classificazione" non riguardava tuttavia valori, scelte, abitudini. Non direttamente, almeno. Troppo facile notare come il senso di avversione per chi sta al potere sia tipicamente "di sinistra" (Cattivo Maestro) o come l'evasione fiscale sia generalmente "di destra" (io).

In questo caso si è cominciato parlando di sport, per poi continuare con gli animali. Un "gioco", appunto, "da macchinetta del caffè": buono per passare il tempo, e per fare il punto su una serie di sentori e luoghi comuni, nella profonda e relativista convinzione che le persone, al solito, siano molto più sfaccettate, e molto migliori, di qualunque generalizzazione od etichetta.

E quindi.

Il rugby è di sinistra, tennis e golf sono di destra. Matteo precisa che il tennis sarà anche (purtroppo) di destra, ma che Nadal certo non lo è, Federer chissà. Beatrice, successivamente, sostiene appassionatamente che quest'ultimo è troppo perfetto per essere di destra. Di sinistra il ciclismo, lo sci di fondo ed in generale gli sport di fatica, di destra lo sci alpino. Gli sport di squadra idealmente sono di sinistra, anche se il confine che divide collaborazione e collegialità (sinistra) dal cameratismo (destra) è sempre piuttosto labile: di sinistra gli sport, non necessariamente (spesso anzi no) le persone che li praticano. Qualcuno chiede notizie della scherma, che non esito ad etichettare come decisamente fascista, per non parlare del tiro al piattello...

Si passa a parlare di animali, pare che il cane passi per essere di sinistra (con il mio parere contrario), anche se nessuno nega che un rottweiler od un dobermann siano piuttosto di destra (stanno ai cani come i SUV alle automobili: prepotenza ed aggressività). Chiedo notizie del gatto, Alberto mi risponde che il gatto è decisamente anarchico: rifiuta il potere ed il controllo (per contro il cane, che di un padrone ha quasi bisogno, continua a sembrarmi un ottimo candidato per essere etichettato come destrorso).

Si sarebbe  potuto continuare, passando in rassegna i cibi (il caviale è di destra? Il pesto di sinistra? Ok ok, il pesto - cromaticamente - mi sembra un buon leghista, Genova tuttavia è decisamente troppo meridionale perché l'etichetta vada a buon fine :-)), le vacanze (mare e montagna, come siamo messi? Laghi di destra, decisamente), i passatempi (di sinistra l'orto sul balcone, di destra il giardiniere che ti sistema il giardino)... qualcuno però ha suggerito che la barca a motore sia di destra e quella a vela di sinistra, ed il pensiero di D'Alema classificato come sinistra ha consigliato di concludere la pausa caffè., non senza una qualche sensazione di sgomento...

mercoledì 30 giugno 2010

Roma ladrona

"Roma ladrona, la Lega non perdona": tipico ed intramontabile slogan leghista, al pari di "Padroni a casa nostra": frasi che non è infrequente trovare scritte nei posti più disparati, dai cassonetti (a freudiana indicazione di come un certo modo di pensare dovrebbe essere catalogato dall'umanità: spazzatura) alle porte dei bagni dell'università (a dimostrazione che certi luoghi, oltre all'espulsione dei rifiuti del metabolismo, stimolano anche quella della stupidità).

"Roma ladrona, la Lega non perdona" come opposizione ideologica (con licenza parlando: si tratta pur sempre del partito di Bossi e Calderoli!) ad un certo modo di vedere la politica: occasione per arricchirsi, realtà permeata dal nepotismo e dai favoritismi agli amici degli amici, i cui costi ricadono sulla collettività.

Nulla di non condivisibile, anche se sarei curioso di sapere quanti leghisti hanno letto La Casta.

Ho avuto occasione di ripensarci nei giorni scorsi, nel paesino di montagna - in cui la Lega alle ultime elezioni politiche ha superato, da sola, il 50% dei voti - in cui vado da anni. Sul "corso" principale, accanto alla chiesa, si trova un negozio di articoli vari per la casa e per la montagna (io stesso ho il vago ricordo di aver acquistato proprio lì i miei scarponi: cosa che ovviamente ora non rifarei), chiuso da qualche anno. In particolare, da quando il figlio della proprietaria è stato eletto deputato della Lega Nord, e la signora che gestiva il negozio, in perfetto stile Roma ladrona, ha deciso di seguirlo a Roma stipendiata (da me, da ognuno di voi) come sua portaborse.

Nulla in confronto a tante altre cose, una goccia se confrontata col mare di un figlio di papà con stipendio che sfamerebbe sei o sette insegnanti, consigliere regionale in virtù del cognome e della maturità strappata, al quarto tentativo, alla tenera età di ventidue anni (per inciso: considerando tutte le mie conoscenze, non penso di riuscire a totalizzare tre bocciature, non dico nello stesso anno, ma nell'intera carriera scolastica).

Una goccia, certo, ma un eloquente segno che, di fronte ai privilegi della "casta" ed al colore dei soldi, anche la Lega, in fondo, perdona eccome...

mercoledì 16 giugno 2010

Dedica (o un meta-post)

Mi piacciono, dei libri, le dediche (mi piacciono anche i libri: le dediche, tuttavia, mi sembrano sempre molto interessanti. Fantastiche le introduzioni di Asimov, ma quella è un'altra storia).

La dedica del romanzo che sto leggendo, tra quelle che ho letto e che  ricordo, ai miei occhi si distingue dalle altre.

(E comunque avevo voglia di trascriverla, il blog è mio ed in ultima analisi non devo rendere conto a qualcuno del perché di una citazione, fosse anche di una dedica)

Dedicato alle bestie e alle stelle, che non si curano del libero arbitrio e dell'immortalità. [Philip J. Farmer]

martedì 15 giugno 2010

Perversioni

Lo stesso giovane e brillante funzionario comprese come liberare la Terra da tutti i pervertiti. In qualche punto dell'universo esisteva un pianeta sul quale una particolare perversione terrestre era considerata non solo normale ma altamente desiderabile. Aveva eseguito un'altra ricerca, e ben presto la Compagnia aveva pubblicato un'inserzione che offriva posti di lavoro a feticisti, masochisti, sadici, seviziatori di bambini, razzisti, militari di professione, tossicomani, alcolizzati, collezionisti di armi, motociclisti, zoofili, esibizionisti, fanatici religiosi, socie iscritte all'Unione femminile cristiana della temperanza, e appassionati di fantascienza.

[Philip Josè Farmer, "Venere sulla conchiglia", cap. 3]

Per un attimo ho pensato di essere escluso: poi - dulcis in fundo - ecco aggiungersi all'elenco gli appassionati di fantascienza :-)!

venerdì 11 giugno 2010

Il perché di una pagina bianca

[caption id="" align="alignnone" width="220" caption="Bavaglio"]Bavaglio[/caption]

Bavaglio

Ecco dunque in dirittura d'arrivo la soluzione finale ai problemi della maggioranza di governo e del nostro piccolo dittatore: una legge, definita bavaglio praticamente da tutti - libera stampa, magistratura, forze di polizia, cittadini di destra e di sinistra - che rende più difficile, direi difficilissimo, perseguire le attività criminali (soprattutto quelle legate al crimine organizzato, venga da mafie o da cricche), e praticamente impossibile informare in proposito i cittadini.

Legalità ridotta alla volontà del governo. Informazione ridotta alla volontà del governo. Sicurezza dei cittadini abbattuta pur di nascondere verità scomode per il governo e per gli amici degli amici...

Ho appena concluso la lettura dello splendido libero "La casa degli spiriti", in cui Isabel Allende racconta la storia di una famiglia cilena sullo sfondo dell'instaurazione del regime di Pinochet. Spaventose le analogie con la realtà italiana di questi giorni, dai bavagli all'informazione ai vincoli alla magistratura.

Il primo ricordo netto e chiaro di un evento storico che ho è del 1987, la caduta del regime di Pinochet. Spero che il prossimo a cadere sia quello che ci governa.

giovedì 10 giugno 2010

Giovanardi ed i gay

Abbiamo gente così, al governo.

Per cui la logica è un optional e le Sacre (o presunte tali) Scritture, ma soprattutto la lobby di potere che se ne propone come interprete, vengono prima delle libertà personali e del diritto all'uguaglianza.

mercoledì 9 giugno 2010

Eredità tradite

"Figliolo, la Santa Madre Chiesa sta a destra, ma Gesù Cristo è sempre stato a sinistra"

[padre Josè Dulce Maria, ne "La casa degli spiriti" di Isabel Allende]

lunedì 7 giugno 2010

Rifrazioni

Sole ed asfalto, si sa, sono un buon terreno per la nascita di idee e pensieri.

Ieri faceva caldo, e c'era asfalto a volontà.Tra le altre cose, mi è venuto da pensare - se mai pensare è un termine adatto a ciò che si fa mentre si pedala:

- che quando una nuova idea ci colpisce suscita in noi riflessione, ma che la vera ricchezza non sta nella riflessione totale, quanto nella parte che rifrange, ci attraversa, diventa parte di noi e con noi cambia - il relativismo come rifrazione, l'assolutismo (Ratzinger, bin Laden) come riflessione totale

- che il giro di Olano, singolarmente, è stato vinto da Tonkov [questa è per Matteo]

- che sarebbe curioso sapere chi sia il cuoco che prepara i tagliolini al pesto per Daniele Silvestri: non è il caso di andare al suo ristorante - la canzone invece è molto ciclistica, la ricordo come colonna sonora del Giro 2001... il Giro di Frigo, singolarmente vinto da Simoni

venerdì 4 giugno 2010

Sarà che non raglio

Leggetelo, questo post di Cattivo Maestro. Il titolo è Orticoltura, ma io preferisco pensarlo con la chiosa finale, che di questi tempi troppa gente, purtroppo, sembra non fare propria. Sarà che non raglio, sarà che ad esser trattato come un asino, ancora, non mi sono abituato.

sabato 29 maggio 2010

I risultati

omofobia
Davvero strano, in un paese in cui certa gente si permette di dire cose del genere e nessuna figura istituzionale interviene per metterla a tacere...

Davvero strano, in un paese in cui la posizione ufficiale della setta religiosa di maggioranza relativa consiste nell'affermare che l'omosessualità è un disordine mentale e nell'accostarla continuamente alla pedofilia...


Si dice che chi semina vento raccoglie tempesta, in questo caso purtroppo alcune categorie di "persone" saranno piuttosto contente della raccolta...

sabato 22 maggio 2010

Al cittadino non far sapere

Alla nostra classe politica (si fa per dire), ed in particolare alla maggioranza che ci sgoverna, e che negli ultimi quindici anni ha fatto tutto il possibile per spingere il Paese ben lontano dalla democrazia, non piace l'idea che i cittadini siano informati.

Non piace l'idea che si possano combattere i reati "da colletti bianchi". Non piace l'idea che qualcuno, quando va a votare, tenga conto del fatto che Fassino esulti per l'ipotetica acquisizione, da parte di un faccendiere amico, di una banca, che un ricco costruttore ammanicato col governo esulti per le morti e le distruzioni provocate da un terremoto, che un presidente del consiglio consigli questa attricetta o quella valletta al dirigente RAI di riferimento, o riceva telefonate dal fedele direttore del telegiornale (si fa per dire) un tempo più prestigioso.

In barba alle legislazioni di tutti i Paesi "normali", in barba alle posizioni degli "alleati" ed alle sentenze degli organismi europei.

Ancora una volta, l'interesse personale prima di quello della gente - prima della democrazia, prima della sicurezza, prima della legalità.

venerdì 7 maggio 2010

Se lo spazio non basta...

- Ho provato a fare l'overburning del costruttore...

- L'over-cosa?

- Sì, non mi ricordo il nome esatto...

- Overloading... Overburning è quello di CD e DVD...

- Sì sì... è che masterizzo più DVD di quanti programmi Java scriva!

giovedì 29 aprile 2010

Seminari

[caption id="attachment_1913" align="alignleft" width="500" caption="Seminari"]Seminari[/caption]

lunedì 26 aprile 2010

Senti chi parla

Pare che Alessandra Mussolini si sia espressa nei confronti di un compagno di partito, durante una trasmissione radiofonica, come segue: "Bocchino, con quel cognome, dovrebbe essere più prudente".

Ora, a parte il sottile doppiosenso, che fin troppo dice delle modalità di discussione di certi "nostri" (si fa per dire) politici.

Ma mi pare a dir poco favoloso che a mettere in guardia qualcuno dall'esporsi in modo incauto, basando il "consiglio" sul cognome della persona in questione, sia qualcuno che di cognome fa Mussolini...

venerdì 23 aprile 2010

Ex ante

Aggiungo una perla alle amenità di Mons. Rino Fisichella, che rischia di diventare una sorta di musa ispiratrice per molti blogger (vorrei dire "laici" ma suppongo che l'analisi razionale del linguaggio e della semantica non sia loro esclusiva).

A proposito dell'annosa questione che si potrebbe riassumere con "perché un divorziato normale non può fare la comunione ma Berlusconi sì" e che è stata ben definita "Comunione ad personam", lo scaltro prelato si esprime così: La Chiesa non ha mai cambiato idea: i divorziati che si sono risposati una seconda volta civilmente non possono accostarsi alla comunione. Con la separazione dalla seconda moglie, Berlusconi è quindi tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante.

Facile notare come, da queste parole, emerga l'idea che sia "più grave" (diciamo così) sfasciare una sola famiglia piuttosto che sfasciarne due: basta che lo sfascio sia totale, ossia che dopo l'ultimo fallimento non abbia luogo neppure un tentativo riuscito: lo fa, al solito bene, Metilparaben, al cui post vi rimando.

Personalmente, trovo che Monsignor Lega Nord avrebbe fatto una figura migliore rispondendo qualcosa tipo "la comunione è cosa nostra e la fa chi diciamo noi" o "Berlusconi è più uguale degli altri". Ma - è noto da quando discuteva in TV con Odifreddi a proposito del notevole documento copri-pedofili noto come crimen sollicitationis, arguendo che l'interlocutore non poteva sostanzialmente parlarne in quanto a suo dire non sufficientemente studiato in latino - per Fisichella (i cui rapporti con la logica ricordano molto quelli dell'omonimo Giancarlo con il volante della Ferrari) la lingua di Cicerone esercita sempre un fascino irresistibile: ecco dunque servita la storiella dell'ex ante: ennesima dimostrazione del noto detto secondo cui cane non mangia cane (né gli nega il conforto dei sacramenti...) e della nota propensione delle gerarchie ecclesiastiche ad essere intransigenti con i deboli e deboli con i potenti: buona definizione, quest'ultima, di fascismo.

Governo Adro

Impagabile, al solito, il post di oggi di Concita De Gregorio, direttore de "l'Unità". Leggetelo: parla dello scontro tra Fini e Berlusconi, parla di inizio del tramonto del Re Sole, di "Berlusconi sotto choc": basterebbe questo per renderlo interessante.

E torna sulla questione dell'asilo di Adro che, su indicazione della giunta comunale, nega il pranzo ai bambini per i quali non è stata pagata la retta. Dice molto del tipo di Italia in cui viviamo - soprattutto al Nord.

Vi diciamo oggi chi sono nove delle famiglie che non hanno pagato la retta per la mensa dei figli, ad Adro. Leghisti e destra si sono sgolati a dire chi non ha soldi non pretenda di mangiare, troppo comodo sperare nei benefattori. Famiglia numero uno: operaio in Cig, coniuge disoccupata, 4 figli (8,4,3 anni e 8 mesi), reddito 2009 tremila euro, affitto mensile 400. Così fino alla nona. Si potrebbe ora sostenere che chi non ha lavoro è meglio che i figli non li faccia. Lo diranno, vedrete. L'unico problema sarà distribuire anticoncezionali alle famiglie operaie: la Chiesa potrebbe ritenerlo contrario alle scritture. Immorale, il preservativo. Per i bambini senza pranzo invece tutto ok. Governo Adro.

giovedì 22 aprile 2010

L'amore trionfa sempre

Guardate questo video, che sarebbe fin troppo facile intitolare "ci eravamo tanto amati"...

Guardatelo, e ricordatevene, la prossima volta che Calabraghino Fini piegherà la testa. Mi auguro di sbagliarmi, ma in fondo... è noto che l'amore trionfa sempre sull'invidia e sull'odio, no? Bel saggio di amore, in questi tre minuti e mezzo... chissà cosa ne pensano, quelli che hanno votato per questi due personaggi. Chissà da che parte stanno - se ancora si ricordano che cosa significhi pensare di stare da una parte, se ancora hanno un rigurgito di razionalità.

Scene da fine regime, dice qualcuno. Sarà. Ma un Presidente del Consiglio che pretende di avere nella propria disponibilità la terza carica dello Stato suona sempre un po' inquietante...

Senti chi parla

Leggo che Ignazio La Russa avrebbe detto, durante la direzione nazionale del PdL in corso oggi: "La Lega non ci ha battuti, l'abbiamo battuta noi culturalmente, portandola su posizioni accettabili".

Su posizioni accettabili. Chi giudica se una posizione sia accettabile o meno?  Il ministro La Russa? Uno che prende per la giacca un giornalista reo di contestare il Capo? Uno che grida "dovete morire tutti" a chi non è d'accordo con lui? Uno cresciuto tra i fascisti dell'MSI?

Se questo è il metro di giudizio...

lunedì 19 aprile 2010

Chi si dimette e chi no

Fa una certa impressione scoprire di vivere in un Paese in cui le forze dell'ordine tendono una trappola al Presidente di un'istituzione: lo Stato contro lo Stato.

Dunque Piero Marrazzo non ha commesso reati. Accusato, s'è dimesso per difendersi, e la sua innocenza è stata riconosciuta.

Vien da pensare che solo chi innocente non è eviti di dimettersi e preferisca utilizzare le istituzioni come scudo personale anziché difendersi da privato cittadino...

lunedì 12 aprile 2010

Chiamate un'ambulanza...

Leggi questo articolo, che riporta (su un sito che si autodefinisce "di libera informazione cattolica", e non è dunque sospettabile di essere anti-clericale) e non puoi che pensare che l'abolizione della legge Basaglia ha senza dubbio avuto qualche controindicazione...

Massoni ed Ebrei orchestrano una campagna di delegittimazione contro la Chiesa Cattolica (massoni ed Ebrei, badate bene: non le schiere di sacerdoti pedofili né vescovi, cardinali e papi omertosi), i gay sono malati, peggio degli animali, Hitler non era solo pazzo, ma reagiva alle angherie economiche sioniste che strozzavano l'economia tedesca.

Non c'è che dire, una buona parola per tutti. Fino al gran finale, che molto rivela dei sottili processi intellettivi che portano ad esternazioni di questo genere:  "Chissà, una chiesa sconsacrata, se si accerta che il delitto è avvenuto in chiesa, potrebbe fare piacere". A chi?:  "non lo so". Veramente un genio.

Single point of failure

Ora: dispiace, ovviamente, perché si tratta di quasi cento persone morte - dispiacerebbe anche se si fosse trattato di una sola.

Ma leggere del "vuoto di potere", delle "istituzioni decapitate" a proposito della tragedia aerea polacca suscita quantomeno una riflessione: da che mondo è mondo, la prima regola di qualunque modello di gestione del rischio consiste nel non concentrare le puntate (in fondo, la vita è una scommessa...) su un solo numero. Fuor di metafora, nel non mettersi nelle condizioni di avere quello che in informatica si chiama single point of failure, una criticità che, andando male, sia in grado di abbattere l'intero sistema.

A me l'idea di mettere, su uno stesso aereo, presidente della repubblica, due o tre ministri, capo di stato maggiore, governatore della banca centrale e vicepresidente del parlamento sembra un clamoroso esempio di come NON si dovrebbero fare le cose... voi che ne dite?

Segnalo poi una splendida vignetta di Staino, che rappresenta molto bene quello che è stato il mio primo pensiero di commento...

Polonia

venerdì 9 aprile 2010

Col culo degli altri

Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, parla degli scandali pedofilia che investono la Chiesa Cattolica: "Il Santo Padre ha sofferto molto, così come d'altronde noi pastori, per questi casi di sacerdoti infedeli, non fedeli alla propria vocazione e missione". E fa riferimento, per il Papa, ad un "dolore molto grande".

C'è da chiedersi che cosa avrebbe provato se il culo in gioco fosse stato li suo...

UPDATED:

Giusto per avere un'idea di che genere di persone, in questi giorni, interviene con paragoni improponibili (gli attacchi al Pontefice sulle coperture dei casi di pedofilia sarebbero come la shoah, salvo poi chiedere scusa), date un'occhiata qui: certo non si può dire che ci fa certe sparate non conosca bene l'argomento...

mercoledì 7 aprile 2010

Grandi maestri

Dice Angelo Sodano che "gli attacchi a Benedetto XVI (per i recenti casi di pedofilia, ndr) sono come quelli a Pio XII (il "papa distratto", ndr)".

Non c'è che dire: in questo modo l'illustre porporato pone dinanzi all'attuale pontefice un modello di riservatezza1 pressoché inarrivabile!

Note:
1. Quando non ci si accorge di qualcosa perché non accorgersene è meno pericoloso, o addirittura più conveniente che accorgersene, in italiano il termine più corretto è omertà

giovedì 1 aprile 2010

C'è o ci fa?

Il sempre scaltro Bagnasco, a proposito dei recenti scandali-pedofilia che paiono coinvolgere addirittura due papi, cui si contesta di aver coperto alcuni casi dei quali erano informati, commenta:   "Nessuna ombra, per quanto grave, dolorosa, deprecabile, può annullare il bene compiuto".

Affermazione tanto generica quanto (conseguentemente) vera e valida. Così come valida e vera, simmetricamente, risulta l'affermazione duale: "Nessun bene compiuto, per quanto valido e degno di lode, può annullare il male compiuto". Si chiama principio di responsabilità, e prevede di essere responsabili (appunto) tanto degli atti "buoni" quanto di quelli "cattivi".

Tanto più che, nel caso in questione, i sacerdoti cui si riferiscono le parole di Bagnasco appartengono a due categorie diverse: quelli (tanti) che si prodigano per il bene, e quelli (pochi, ma non pochissimi) che si macchiano di atti di pedofilia.

Preferisco pensare che Bagnasco non sia abbastanza sveglio da cogliere le differenti attribuzioni di responsabilità piuttosto che imputargli l'opinione che il bene dei primi dovrebbe compensare (ampiamente, a suo dire) i misfatti dei secondi.

Sul carro del vincitore

Rino Fisichella, quello che definirei un "pezzo grosso" delle gerarchie vaticante, commenta i risultati delle elezioni amministrative di domenica scorsa. E perde l'ennesima occasione per fingere di ricordare che cosa significhi "separazione tra Stato e Chiesa", come già prima di lui Angelo Bagnasco (ultimi di una lunga lista di "illustri" personaggi illegalmente votati all'ingerenza).

Questa volta però l'illustre accademico pontificio (quello che sempre viene mandato a parlare dei problemi di pedofilia nel clero cattolico, compito svolto in genere dando degli ignoranti agli interlocutori e fingendo di non essere in grado di comprendere l'aritmetica) supera se stesso, sparandola davvero enorme: parla con evidente e morbosa eccitazione (ah!, il potere!) dei nuovi potenti d'Italia, commentando "Quanto ai problemi etici, mi pare che [la Lega] manifesti una piena condivisione con il pensiero della Chiesa". Ora: che le gerarchie vaticane siano da sempre molto più sensibili al fascino del potere e dei potenti che non alle istanze della gente comune od al lavoro di tanti religiosi che dedicano la loro vita agli ultimi, non è cosa che si scopre oggi: basti pensare all'affettuosa e nota amicizia tra il pontefice precedente ed un dittatore sanguinario. Così come non si scopre oggi che l'eccitazione quasi sessuale per il potere (proprio od altrui, cambia poco) da parte degli alti prelati sia quasi sempre più forte dei tanto sbandierati "principi irrinunciabili": la famiglia prima di tutto, e poi via a leccare il culo a politici pluri-divorziati, noti libertini, frequentatori di minori (ok: in questo caso è chiaro dove sia il comune sentire con Santa Madre Chiesa) ed utilizzatori finali di prostitute.

Più singolare è scoprire la condivisione con il pensiero della Chiesa da parte di un partito noto per le posizioni xenofobe e le innumerevoli attività razziste. Evidentemente, l'ossessione per la RU486, che spinge Santa Madre Chiesa a sponsorizzare Cota o Polverini,  è ben più forte dell'idea evangelica dell'essere tutti egualmente figli di dio: come dire che un embrione bianco vale più d'un adulto nero (o forse pesa il discorso che un embrione diventerà, prima o poi, un bambino: e si sa come a certa gente i bambini piacciano più degli adulti).

Penso a come si devono sentire, di fronte a certe affermazioni, tanti uomini e donne che agli ultimi, agli emarginati, ai "diversi" hanno scelto nella Chiesa di dedicare la propria vita, seguendo un ideale che il magistero della Chiesa non perde giorno per sminuire ed insultare.

Per parte mia, ho il grande vantaggio di non essere cattolico, e la soddisfazione di poter pensare, ancora una volta con fin troppo facile orgoglio, io non sono come voi. Soddisfazione che nulla toglie al fastidio per l'ipocrisia di chi, da sempre, da duemila anni a questa parte, trova il modo - spudoratamente - di salire sul carro del vincitore, senza alcuna considerazione per quanto sanguinario o razzista od immorale tale vincitore sia.

martedì 30 marzo 2010

Figli d'arte

Siamo il popolo dei figli d'arte: per pigrizia o per inclinazione, si finisce spesso per svolgere, nella vita, la stessa attività dei genitori (io stesso faccio un lavoro simile a quello di mio padre, forse perché l'ho sempre inteso come un lavoro interessante, forse semplicemente perché le disposizioni e le inclinazioni a volte passano di genitore in figlio).

Ne abbiamo avuti tanti, anche famosi: Sandro Mazzola, centrocampista della grande Inter degli anni '60 e figlio di Valentino, attaccante del grande Torino. Alberto Angela, giornalista-divulgatore figlio del più noto ed amato Piero. Figli di cantanti, figli di attori, si contano in abbondanza.

Ora abbiamo anche Renzo Bossi, figlio di Umberto, leader del Carroccio, e dunque consigliere regionale della Lombardia. Alla tenerà età di anni ventidue, fresco fresco di maturità (al quarto tentativo: figlio d'arte, appunto). Il trionfo della meritocrazia, contro il nepotismo di Roma ladrona.

Avanti il prossimo...

venerdì 26 marzo 2010

Ho molto peccato

... in pensieri parole opere e omissioni...

Omissioni. Sempre quelle degli altri, ovviamente.

Bello fare la morale agli altri, e denunciare le critiche come attacchi portati per colpire ad ogni costo una figura tanto nobile. Nulla di nuovo sotto il cielo, purtroppo...

giovedì 25 marzo 2010

Quando sei nato non puoi più nasconderti

Mi è tornato in mente il titolo di un bel film di qualche anno fa, parzialmente ambientato nella mia città: Quando sei nato non puoi più nasconderti. Mi è tornato in mente leggendo l'ennesima notizia sugli scandali di pedofilia occultati dalle alte sfere vaticane, ed accostandola ai recenti interventi di alti prelati che hanno definito "crimine" la pratica, a norma di legge, dell'interruzione di gravidanza (con la consueta, voluta confusione tra crimine e peccato, della quale ho già parlato, tanto cara agli integralisti di tutto il mondo: dall'Afghanistan a San Pietro all'Arabia Saudita, tutto il mondo è paese).

Una volta nati, a quanto pare, i bambini perdono qualunque interesse, per alcune categorie di persone, per quanto riguarda la difesa della loro dignità, del loro corpo, della loro infanzia. Ne acquistano da altri punti di vista e - davvero - non possono più nascondersi...

martedì 23 marzo 2010

Prove di Stato etico

Perde l'ennesima occasione per tacere, il cardinale Bagnasco: e definisce l'aborto un crimine, un delitto, mostrando di non avere granché chiara la differenza tra crimine e peccato - o di averla fin troppo chiara, e di essere desideroso di eliminarla. L'aborto infatti non può essere definito crimine, dato che esiste una legislazione (ottima) che lo regolamenta e che chiarisce entro quali limiti si possa esercitare libertà di scelta e di coscienza. E' un crimine al di fuori di tali limiti, ma non in assoluto. Che per alcune particolari sette religiose abortire sia considerato comportamento peccaminoso è altra questione: la coincidenza tra crimine e peccato è probabilmente una buona caratterizzazione di "Stato etico" o di "teocrazia", non certo di Stato laico e democratico. E non pare si possano interpretare le parole dell'alto prelato in esclusivo riferimento alla teocrazia d'oltre Tevere, giacché l'obbiettivo dichiarato di Bagnasco sono le elezioni amministrative del prossimo fine settimana, in particolare le regionali del Lazio: in totale spregio di qualunque separazione tra Stato e chiese, in totale spregio della nostra Costituzione.

Entrando nel merito, tra l'altro, varrebbe la pena di ricordare come la legislazione sull'aborto abbia portato - secondo le statistiche ufficiali - ad una drastica riduzione sia del numero delle interruzioni di gravidanza sia del numero delle donne morte in seguito ad essa - anche se è noto che la statistica non è certo il punto di forza di certa parte della società, che si ostina a ripetere, manco fosse un disco rotto, che la pedofilia non riguarda solo la Chiesa ma è diffusa ovunque, affermazione di per sé vera, ma che suona un po' falsa quando si nota che il rapporto casi di pedofilia / popolazione adulta tra i sacerdoti cattolici risulta circa venti volte più alto che nella popolazione italiana nel suo complesso. Evidentemente "esistono valori non negoziabili", ma l'onestà ed il rispetto per i bambini non sono tra questi...

venerdì 19 marzo 2010

Buon Compleanno!

Oggi compie gli anni l'amministratore di questo sito...
E quindi.... tanti auguri di Buon Compleanno, mio dolce maritino!!Auguri!

mercoledì 17 marzo 2010

La storia

Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?

Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo.

Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.

Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.

[Elsa Morante, 1945]

lunedì 15 marzo 2010

Rais trigonometrico

Rientravo a casa dopo una bella pedalata in pausa pranzo, quest'oggi.

E sono stato colto da una folgorazione -  che al confronto Saulo di Tarso, Paolo per gli amici, quello che ha inventato il Cristianesimo, per intenderci, era un dilettante.

Vuoi vedere che Lo stiamo criticando e prendendo in giro da anni, e che invece il Suo amore per seni e tangenti altro non è che una profonda passione per la trigonometria?

domenica 14 marzo 2010

Neve!

Qualche giorno fa è nevicato, a Brescia... ne ho approfittato per scattare qualche fotografia, prima di andare a lavorare. I dintorni del mio ufficio, alle 7.30 di mattina, si presentavano più o meno così!

sabato 13 marzo 2010

Tutti in piazza

A Roma, a Milano, nella vostra città: tutti in piazza! (A Brescia, mi dicono, presidio di Libertà e Giustizia in piazza Vittoria).

Spegnete la tv, scendete in strada. Dovremo essere tanti, per una volta uniti. Non è più tempo di giocare a chi è più puro. Mettiamo a tacere chi ci vuole sudditi silenziosi. Siamo tutti quelli che non può comprare. Liberiamoci. [C. De Gregorio, "l'Unità"]


L'articolo completo qui.

venerdì 12 marzo 2010

Priorità

La vita è fatta di priorità, recitava una pubblicità di qualche anno fa.

E dev'essere vero, se un alto prelato si premura di far sapere, in un'intervista, che è "più facile assolvere un pedofilo pentito che una donna che ha abortito".

In pratica: interrompere una gravidanza, nel periodo previsto dalla (ottima) legge in vigore nel nostro Paese (che ha portato - tra l'altro - ad una straordinaria diminuzione delle interruzioni di gravidanza e delle morti per aborto), nel quale parlare di vita - ed in particolare di vita umana - o meno è esclusivamente questione di convinzione personale, è considerato più grave che metterlo nel culo ad un bambino, magari sfruttando la supposta (ok, non è un gioco di parole, è venuta così!) autorità conferita da una tonaca o da un collarino.

Che dire: la vita è fatta di priorità, e sono orgoglioso, oltre che felice, che le mie siano diverse dalle loro.