martedì 31 agosto 2010

First trial

Primo tentativo di articolo (tecnico) in inglese.

Sono graditi commenti e suggerimenti, soprattutto linguistici.

mercoledì 18 agosto 2010

K

E' morto Francesco Cossiga, primo presidente della Repubblica di cui io ricordi l'elezione e personaggio che, prima che cominciassi a capire qualcosa di politica, affascinava il bambino che ero per il suo essere piuttosto rumoroso e certo assolutamente fuori dagli schemi della politica. Poi ho capito che, al di là degli aspetti folkloristici (l'aria da picconatore, l'accento ancora sardissimo dopo una vita a Roma, il piglio provocante...), c'era una realtà che non mi mancherà per nulla, e che mi sembra doveroso ricordare, citando l'illustre scomparso, in una famosa uscita di qualche anno fa:

Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno: infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto della polizia. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti all'ospedale. Picchiare a sangue, tutti, anche i docenti che li fomentano [30/10/2008]

Dopo di che, come ha ben scritto Giglioli qualche giorno fa, mi dispiace solo che si sia portato nella tomba decenni di segreti di stato, sui servizi segreti deviati, sulle stragi fasciste e via dicendo.

Come sempre, come su tutto, c'è la possibilità di un risvolto umoristico (piuttosto agrodolce) della questione; come altre volte, un grazie a Spinoza per il post, geniale già nel titolo: Celere alla celere.

lunedì 16 agosto 2010

Meta-spazzatura

Sono stato a Roncadelle da amici, giovedì sera.

A Roncadelle, oltre a non avere soldi per allargare il cimitero, il comune ha sostituito i cassonetti per la spazzatura con la raccolta "porta a porta" (Vespa perdonerà), onde poter verificare la corretta differenziazione delle diverse tipologie di rifiuto (ottima idea, tra l'altro, a mio parere).

Venerdì era giorno di raccolta dei rifiuti solidi e dell'umido, così giovedì sera gli abitanti di Roncadelle avevano preparato i loro bidoncini (rigorosamente dotati di nome)lungo la strada. Un sacco di sacchi di spazzatura: pareva di essere a Napoli, anche se i telegiornali di regime della spazzatura a Napoli non parlano più.

E mi sono chiesto: ma un sacco di sacchi è un meta-sacco? Deliri di logica, in una (piovosissima) sera d'agosto.

sabato 14 agosto 2010

Antipattern... rovesciati

Piccolo intermezzo informatico: a chi fosse interessato alle tematiche dell'Ingegneria del Software e dello sviluppo software in generale, consiglio la lettura di questo articolo. Il titolo, "Come essere un programmatore peggiore", è ovviamente paradossale, ma sottolinea come, spesso, sia più facile imparare qualcosa dal riconoscere errori (propri od altrui) ricorrenti piuttosto che dall'applicazione di principi "positivi".

Un po' più lunga, ma interessantissima, è poi la lettura di questa raccolta di consigli su "Come scrivere codice difficile da testare": ancora una volta, imparare a riconoscere anti-pattern può rivelarsi più semplice che imparare ad applicare pattern positivi.

In ogni caso, buona lettura (e non dite che non conoscete nessuno che sembri svolgere la sua attività seguendo fedelmente almeno la metà dei suggerimenti per diventare un programmatore peggiore).

venerdì 13 agosto 2010

Umanità

Mi piace, questa definizione di umanità: perché sottolinea la differenza che c'è, o ci dovrebbe essere, o comunque la differenza che dovremmo essere in grado di realizzare, tra come funziona una società animale e come funziona una società umana, nel più ampio senso che si può dare al termine umanità.

giovedì 12 agosto 2010

Con i pantaloni alzati

"I giornali e le televisioni del presidente del consiglio gettano fango sul Presidente della Camera e sul suo gruppo parlamentare", lamentano in questi giorni i seguaci di Fini (sempre più Compagno Manganello). Bella scoperta: a parte che probabilmente non avrei utilizzato il termine "fango", come non essere d'accordo?

Piccolo riassunto: Fini scopre che Berlusconi è illiberale, che governa pensando ai propri affari (problemi con la giustizia, tornaconto economici) ed a quelli dei propri sodali più che all'interesse del Paese. Lo dice, e viene cacciato dal PdL (a riprova della gestione strettamente democratica del partito in questione: fuori chi non osanna il Capo). Con lui se ne stacca una trentina (abbondante, ed in crescita) di parlamentari. I giornali e le televisioni di famiglia ("La voce del padrone") si dedicano come sempre a spalare "fango" sui nemici politici (e quale peggior nemico di un ex amico?). Stupore tra i finiani: e chi se l'aspettava, in effetti?

Il tutto, per la serie "Cose di cui Gianfranco Fini s'è accorto all'improvviso". D'altra parte: sedici anni per accorgersi che Berlusconi è anti-democratico, che esistono numerosi questioni oscure sulla nascita delle sue fortune e sulla trasparenza delle sue società, che esiste un conflitto d'interesse tra la proprietà di mezzi di comunicazioni e l'atività politica... che saranno mai, per uno che ha impiegato cinquant'anni per riconoscere (cito a memoria) che "il fascismo era il male assoluto"?

A onor del vero, a Fini devo riconoscere una cosa. Sinceramente. Mi ha stupito: tutto avrei pensato, tanto che avrebbe tenuto duro e si sarebbe arrivati a questo punto. Mi smentirà forse oggi stesso, o tra pochi giorni, ma per ora non pare aver intenzione di esibirsi nella specialità della casa, la calata di brache. Non sempre la storia si ripete: perlomeno, non sempre si ripete troppe volte. Certo vedere Fini con i pantaloni ancora alzati e Berlusconi schiumante di rabbia è una novità assoluta, nella vita politica del nostro Paese... del resto, l'amore trionfa sempre sull'invidia e sull'odio... no? ;-)

mercoledì 11 agosto 2010

Viaggiando

Ho viaggiato in treno ed in autobus, ieri ed oggi.

E, come ogni volta, mi sono trovato a riflettere sui frammenti di vita che - su un autobus o su un treno - si incrociano, si scontrano, si sfiorano e si incontrano: niente più studenti - è agosto per tutti, in fondo -, qualche comitiva diretta a Gardaland, una coppia di ragazzi spagnoli di ritorno dalle vacanze, una mamma con un bimbo al collo ed uno al traino...

Mi sono tornati in mente il testo di una poesia di Vincenzo Cardarelli, vecchio amore (Cardarelli, non questa poesia in particolare) letterario di tanti anni fa, e quello di una canzone di De Andrè (di Brassens l'originale), grande amore musicale di sempre.

E m'è venuta voglia di riportarle qui: si sa mai possano piacere a qualcun altro, od anche solo suscitare una qualche riflessione, seduti su un autobus, in un mattino d'estate.

Incontro in circolare [V. Cardarelli]

Alta, bruna, fiancuta,
sotto un soprabito disadorno,
la bella ragazza confusa
nella misera folla
d'una vettura circolare interna,
pareva sorda a ogni affanno.
Ferma sul corridoio, un po' appartata,
le sue gambe di statua
sostenevano gli urti
come solido ponte un fiume in piena.
Non gloria in lei spirava,
non frenesia di vita o giovinezza,
ma una decisa e forte indifferenza
luceva nei suoi occhi assorti e aguzzi.
Era di quelle
romane bellezze
che son rare anche a Roma,
dove mai non s'incontrano
senza un muto stupore.
Era un grande segreto
della vita di Roma
che m'appariva in luogo men propizio,
nella forma più degna.
Donde veniva, ove andava
la bella romana chiomata
di lucidi e ricci capelli?
Quale mestiere o cura attribuirle?
Spostandosi verso l'uscio
trovò qualcuno con cui discorrere
famigliarmente.
E mi volgeva le spalle
alte com'ali tese.
Al Colosseo discese leggermente,
scomparendo ai miei occhi, oimé, per sempre.


Le passanti [Fabrizio De Andrè]

Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.

A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.

Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.

Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.

mercoledì 4 agosto 2010

Anarchico

Mi dicono che sul PC di Cattivo Maestro (cattivo maestro nel nome, ottimo allievo ed ottimo maestro, come ogni saggio, nei fatti) ci sia una directory condivisa denominata "senzadivisa".

Se ancora c'è un vero anarchico, questo è lui.

martedì 3 agosto 2010

Incredibile

Non provo grande simpatia, si sa, per le politiche di licenza adottate da Apple. In certe cose tendo ad essere (eufemismo) piuttosto integralista, per cui è difficile che presti grande attenzione o rivolga un qualche interesse ai prodotti della casa di Cupertino.

C'è tuttavia almeno una cosa sulla quale non posso che essere d'accordo con Steve Jobs: è assolutamente incredibile il prezzo che (evidentemente) qualcuno è disposto a pagare per un iPad... ;-)

ipad