martedì 30 marzo 2010

Figli d'arte

Siamo il popolo dei figli d'arte: per pigrizia o per inclinazione, si finisce spesso per svolgere, nella vita, la stessa attività dei genitori (io stesso faccio un lavoro simile a quello di mio padre, forse perché l'ho sempre inteso come un lavoro interessante, forse semplicemente perché le disposizioni e le inclinazioni a volte passano di genitore in figlio).

Ne abbiamo avuti tanti, anche famosi: Sandro Mazzola, centrocampista della grande Inter degli anni '60 e figlio di Valentino, attaccante del grande Torino. Alberto Angela, giornalista-divulgatore figlio del più noto ed amato Piero. Figli di cantanti, figli di attori, si contano in abbondanza.

Ora abbiamo anche Renzo Bossi, figlio di Umberto, leader del Carroccio, e dunque consigliere regionale della Lombardia. Alla tenerà età di anni ventidue, fresco fresco di maturità (al quarto tentativo: figlio d'arte, appunto). Il trionfo della meritocrazia, contro il nepotismo di Roma ladrona.

Avanti il prossimo...

venerdì 26 marzo 2010

Ho molto peccato

... in pensieri parole opere e omissioni...

Omissioni. Sempre quelle degli altri, ovviamente.

Bello fare la morale agli altri, e denunciare le critiche come attacchi portati per colpire ad ogni costo una figura tanto nobile. Nulla di nuovo sotto il cielo, purtroppo...

giovedì 25 marzo 2010

Quando sei nato non puoi più nasconderti

Mi è tornato in mente il titolo di un bel film di qualche anno fa, parzialmente ambientato nella mia città: Quando sei nato non puoi più nasconderti. Mi è tornato in mente leggendo l'ennesima notizia sugli scandali di pedofilia occultati dalle alte sfere vaticane, ed accostandola ai recenti interventi di alti prelati che hanno definito "crimine" la pratica, a norma di legge, dell'interruzione di gravidanza (con la consueta, voluta confusione tra crimine e peccato, della quale ho già parlato, tanto cara agli integralisti di tutto il mondo: dall'Afghanistan a San Pietro all'Arabia Saudita, tutto il mondo è paese).

Una volta nati, a quanto pare, i bambini perdono qualunque interesse, per alcune categorie di persone, per quanto riguarda la difesa della loro dignità, del loro corpo, della loro infanzia. Ne acquistano da altri punti di vista e - davvero - non possono più nascondersi...

martedì 23 marzo 2010

Prove di Stato etico

Perde l'ennesima occasione per tacere, il cardinale Bagnasco: e definisce l'aborto un crimine, un delitto, mostrando di non avere granché chiara la differenza tra crimine e peccato - o di averla fin troppo chiara, e di essere desideroso di eliminarla. L'aborto infatti non può essere definito crimine, dato che esiste una legislazione (ottima) che lo regolamenta e che chiarisce entro quali limiti si possa esercitare libertà di scelta e di coscienza. E' un crimine al di fuori di tali limiti, ma non in assoluto. Che per alcune particolari sette religiose abortire sia considerato comportamento peccaminoso è altra questione: la coincidenza tra crimine e peccato è probabilmente una buona caratterizzazione di "Stato etico" o di "teocrazia", non certo di Stato laico e democratico. E non pare si possano interpretare le parole dell'alto prelato in esclusivo riferimento alla teocrazia d'oltre Tevere, giacché l'obbiettivo dichiarato di Bagnasco sono le elezioni amministrative del prossimo fine settimana, in particolare le regionali del Lazio: in totale spregio di qualunque separazione tra Stato e chiese, in totale spregio della nostra Costituzione.

Entrando nel merito, tra l'altro, varrebbe la pena di ricordare come la legislazione sull'aborto abbia portato - secondo le statistiche ufficiali - ad una drastica riduzione sia del numero delle interruzioni di gravidanza sia del numero delle donne morte in seguito ad essa - anche se è noto che la statistica non è certo il punto di forza di certa parte della società, che si ostina a ripetere, manco fosse un disco rotto, che la pedofilia non riguarda solo la Chiesa ma è diffusa ovunque, affermazione di per sé vera, ma che suona un po' falsa quando si nota che il rapporto casi di pedofilia / popolazione adulta tra i sacerdoti cattolici risulta circa venti volte più alto che nella popolazione italiana nel suo complesso. Evidentemente "esistono valori non negoziabili", ma l'onestà ed il rispetto per i bambini non sono tra questi...

venerdì 19 marzo 2010

Buon Compleanno!

Oggi compie gli anni l'amministratore di questo sito...
E quindi.... tanti auguri di Buon Compleanno, mio dolce maritino!!Auguri!

mercoledì 17 marzo 2010

La storia

Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?

Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo.

Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.

Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.

[Elsa Morante, 1945]

lunedì 15 marzo 2010

Rais trigonometrico

Rientravo a casa dopo una bella pedalata in pausa pranzo, quest'oggi.

E sono stato colto da una folgorazione -  che al confronto Saulo di Tarso, Paolo per gli amici, quello che ha inventato il Cristianesimo, per intenderci, era un dilettante.

Vuoi vedere che Lo stiamo criticando e prendendo in giro da anni, e che invece il Suo amore per seni e tangenti altro non è che una profonda passione per la trigonometria?

domenica 14 marzo 2010

Neve!

Qualche giorno fa è nevicato, a Brescia... ne ho approfittato per scattare qualche fotografia, prima di andare a lavorare. I dintorni del mio ufficio, alle 7.30 di mattina, si presentavano più o meno così!

sabato 13 marzo 2010

Tutti in piazza

A Roma, a Milano, nella vostra città: tutti in piazza! (A Brescia, mi dicono, presidio di Libertà e Giustizia in piazza Vittoria).

Spegnete la tv, scendete in strada. Dovremo essere tanti, per una volta uniti. Non è più tempo di giocare a chi è più puro. Mettiamo a tacere chi ci vuole sudditi silenziosi. Siamo tutti quelli che non può comprare. Liberiamoci. [C. De Gregorio, "l'Unità"]


L'articolo completo qui.

venerdì 12 marzo 2010

Priorità

La vita è fatta di priorità, recitava una pubblicità di qualche anno fa.

E dev'essere vero, se un alto prelato si premura di far sapere, in un'intervista, che è "più facile assolvere un pedofilo pentito che una donna che ha abortito".

In pratica: interrompere una gravidanza, nel periodo previsto dalla (ottima) legge in vigore nel nostro Paese (che ha portato - tra l'altro - ad una straordinaria diminuzione delle interruzioni di gravidanza e delle morti per aborto), nel quale parlare di vita - ed in particolare di vita umana - o meno è esclusivamente questione di convinzione personale, è considerato più grave che metterlo nel culo ad un bambino, magari sfruttando la supposta (ok, non è un gioco di parole, è venuta così!) autorità conferita da una tonaca o da un collarino.

Che dire: la vita è fatta di priorità, e sono orgoglioso, oltre che felice, che le mie siano diverse dalle loro.

giovedì 11 marzo 2010

La metà di niente

Gianfranco Fini, co-fondatore del Partito della Libertà: dare il Nobel per la pace alla Rete, l'accesso deve essere libero per tutti, no alle censure.

Avete letto bene: no alle censure. Fini, co-fondatore del PdL: la metà di niente.

mercoledì 10 marzo 2010

Snow

"Piove, governo ladro!", recita un adagio che, per giustificare il "governo" italiano, dovrebbe prevedere un perenne diluvio.

Che dire, dunque, della neve al 10 di marzo? Governo indecente, inadeguato, golpista? Che si fa le leggi su misura e sbaglia pure la misura, sarto incapace persino di cucirsi l'abito?

Ma non nevicherà per sempre...

martedì 9 marzo 2010

Incapaci

Ripensi agli avvenimenti politici dell'ultima settimana, ed hai la sensazione di essere immerso in una sorta di romanzo. Uno di quei testi nei quali, da perfetta tradizione letteraria, i cattivi, oltre che brutti, antipatici, prepotenti, subdoli, si rivelano, alla fine, pasticcioni e sprovveduti. Incapaci.

Questa sensazione, alla fine, emana dalle ben note vicende sul decreto cosiddetto "salva-liste": un governo che decreta d'urgenza (vietato dalla Costituzione, articolo 72, e da una legge ordinaria del 1988) in tema elettorale, al fine di permettere la partecipazione alle prossime regionali delle proprie liste, non accettate in quanto non in regola con i requisiti di presentazione. Ce n'è a sufficienza per parlare di colpo di stato, per attaccare il Presidente della Repubblica che quel decreto ha controfirmato con rapidità da velocista. Ed infatti se ne parla, ed infatti lo si attacca.

Illustri costituzionalisti, tra i quali due ex presidenti della consulta, Zagrebelski ed Onida, chiariscono i motivi per cui il decreto è incostituzionale: art. 72, come s'è detto; art. 117, secondo il quale la competenza in materia di legge elettorale regionale è delle regioni. Ed infatti le regioni ricorrono alle Corte Costituzionale. Un bel pasticcio, insomma, messo in scena dal Nano in persona, con totale disprezzo delle regole, del senso dello Stato, degli equilibri e delle condizioni che la democrazia prevede.

Fino ad ieri sera, alla decisione del TAR del Lazio secondo la quale il decreto incriminato - il decreto golpista, il decreto "salva-liste" ed "ammazza-regole" - non si applica alla regione della capitale, per la quale vale una legge regionale diversa da quella che il decreto dice di interpretare (anche se per tutti i tecnici si tratta di innovazione, non di interpretazione). Sembra di essere in un cartone animato, uno di quelli per bambini non tanto svegli, nei quali alla fine il cattivo di turno, crudele, potente, arrogante come solo i cattivi della letteratura possono essere, inciampa distrattamente nel pulsante dell'autodistruzione - c'è sempre un pulsante del genere, nelle abitazioni dei cattivi... - lasciando campo libero al trionfo della Giustizia.

Non che sia rassicurante l'ennesima conferma di essere governati da incapaci, gente che legifera sulle rogatorie internazionali per salvare il culo all'illustre Presidente in modo tanto farraginoso da non bloccare alla fin fine nulla, gente che per la seconda volta sta distruggendo l'economia italiana dopo gli sforzi di Prodi per rimetterla in sesto. Che siano incapaci, mossi dalla fretta di stravolgere le regole a proprio vantaggio più che dall'urgenza di fare il bene del Paese, è evidente a molti da più d'un decennio. Chissà però che quest'ennesimo pasticcio non apra gli occhi anche alle persone sino ad ora sempre disposte a difenderne l'operato, in nome di non si sa bene quali ideali e posizioni ideologiche che questo governo incarnerebbe (le puttane, le tangenti, forse il calcio o la demolizione della pubblica istruzione, per la quale non esiste nemmeno più un ministero "dedicato", il calabraghismo nei confronti del "Santo" Padre e della "Santa" Sede): perché il ridicolo di cui questa gente sta ricoprendo le istituzioni, forse, peserà più dei tanti scempi economici e sociali perpetrati in questi anni di malgoverno.

Il famoso pulsante dell'autodistruzione, in questa politica-cartoon che il Partito di Plastica ha costruito... come in ogni cartone animato che si rispetti!

venerdì 5 marzo 2010

Buon viaggio...

"Ho dichiarato pubblicamente, nella mia qualità di leader politico responsabile quindi di fronte agli elettori, che di questa All Iberian non conosco neppure l'esistenza. Sfido chiunque a dimostrare il contrario"

[S. Berlusconi, Ansa, 23 novembre 1999]

"Non conosco David Mills, lo giuro sui miei cinque figli. Se fosse vero, mi ritirerei dalla vita politica, lascerei l'Italia"

[S. Berlusconi, Ansa, 20 giugno 2008]

Ora una sentenza definitiva assicura che Silvio Berlusconi conosce David Mills, al punto da averlo corrotto. Immagino che, con il consueto rispetto per gli impegni presi, il Nostro (si fa per dire) stia preparando le valigie...

giovedì 4 marzo 2010

Sì, lo voglio

Io, personalmente, ho aderito a questo appello: sono profondamente convinto, infatti, della bontà di questa considerazione: L’antichità di un pregiudizio non è una buona ragione per la sua sopravvivenza.

Il 23 marzo la Corte Costituzionale deciderà a proposito di una questione di uguaglianza e di libertà personale: per quanto mi riguarda, spero lo faccia nel senso di stabilire esplicitamente che, anche in Italia, "matrimonio" non significa necessariamente "tra donna ed uomo". Penso valga la pena perdere qualche minuto per firmare un appello del genere, ed informarsi un po' in proposito.

mercoledì 3 marzo 2010

Chi striscia non inciampa...

[caption id="" align="alignnone" width="495" caption="TG1"]TG1[/caption]

Tra i vari fotomontaggi satirici che girano sulla Rete a proposito dei recenti fatti riguardanti il direttore del TG1, questo è forse quello che preferisco. Della serie "chi striscia non inciampa"...