Pubblico oggi una poesia di Francesco Burroni, che parla di un tema a me caro e recentemente assurto all'onore delle cronache per una decisione di un tribunale spagnolo, decisione all'insegna della laicità dello stato, che - ovviamente - ha dato origine ai soliti latrati degli intergralisti...
Il post originale è questo. Buona lettura !
Scrucifige!
Nascesti in una stanza d’ospedale
e già sul muro bianco c’era affisso
non il Gesù bambino del Natale
ma il Cristo morto sopra il crocifisso
e poi sempre lo stesso chiodo fisso
stesso simbolo lugubre e mortale
appeso lì come uno stoccafisso
a scuola, in caserma, in tribunale,
dovunque, in casa, in strada, in ufficio,
a incutere timore e a ricordare
che la vita è dolore e sacrificio
che il tuo cammino sarà aspro e duro
e perché tu non possa dimenticare
c’è questo morto attaccato al muro.
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