"Dopo aver ricostruito la volontà di Eluana grazie a numerose testimonianze e aver stabilito che il coma è irreversibile, l'autorizzazione a sospendere l'alimentazione da parte dei giudici di Milano torna quindi valido. Immediatamente e senza la possibilità di altri ricorsi."
Sarebbero molte le cose da scrivere a proposito di questa sentenza della Cassazione, e più in generale della "storia" che ad essa ha portato. Ne ho già scritto in passato, quello che penso in proposito è ben noto.
Sarebbe scontato rallegrarsi per una sentenza che non fa altro che stabilire la possibilità di decidere per la propria vita, e su che cosa considerare nonvita. Sarebbe scontato sottolineare l'ipocrisia della Chiesa Cattolica, che sino ad ieri gridava contro ogni ipotesi di testamento biologico ed oggi parla della necessità di regolamentarlo (leggi "imbavagliare la libertà che attualmente la legge riconosce"). Sarebbe scontato sottolineare la scompostezza dei commenti di certi politici, interessati ben più a blandire la Chiesa Cattolica che al destino di una ragazza, che nonvive da diciotto anni.
Penso però che sia importante, a questo punto, limitarsi a ringraziare una famiglia che ha avuto il coraggio e la forza, per tanti anni, di portare avanti una battaglia di libertà per difendere le volontà della figlia, volontà di vita e non di morte. Notando tra l'altro che l'80% degli Italiani sembra condividere le posizioni della famiglia Englaro, posizioni riconosciute definitivamente legittime dalla Cassazione (la cui sentenza, ricordiamolo, è sentenza puramente di forma: quella di merito era già stata espressa dalla Corte d'Appello di Milano nell'estate scorsa).
Grazie dunque, e possiate finalmente vivere con serenità la conclusione di una morte iniziata quasi vent'anni fa...
[...] Non manca una zona grigia, che pensa e non si schiera subito, anche se è favorevole alla sentenza. Amicofragile Weblog: Penso però che sia importante, a questo punto, limitarsi a ringraziare una famiglia che ha avuto [...]
RispondiEliminaComplimenti!
RispondiEliminaSei finito su repubblica :)
Eluana sarà lasciata morire di fame e di sete... non riesco proprio a rallegrarmi...
RispondiEliminaScusa l'off-topic ma ti do un suggerimento per il prossimo post su cui riflettere http://www.corriere.it/politica/08_novembre_12/costi_politica_focus_3d3b3838-b082-11dd-939a-00144f02aabc.shtml
RispondiEliminaanche se penso sia banale avvisarti in quanto ogni essere umano pensante co gli occhi aperti su questo "mondo" sappia bene di questa situazione scandalosa e inaccettabile. Grazie
@Anna Maria
RispondiEliminaEluana Englaro è morta quasi vent'anni fa, secondo quello che lei definiva vivere. Questo certo non mi rallegra. Quando tuttavia a qualcuno è riconosciuta la libertà di scegliere relativamente a questioni personalissime - ed il merito della sentenza d'Appello è stato proprio di accertare quali erano i punti di vista e le posizioni di Eluana Englaro in merito alla (personalissima) definizione di che cosa sia la vita -, be'... non posso che esserne contento.
@Anna Maria
RispondiEliminaIn paesi civili, come l'olanda, l'eutanasia è un diritto.
L'accanimento terapeutico, su una persona morta da 17 anni è una cosa che non concepisco. Nessuno dovrebbe avere il diritto di decidere per una persona, andando contro il suo volere, che ha espresso chiare volontà.
Trovo insopportabile l'ingerenza cattolica nella vita di tutti i giorni (soprattutto nella vita dei non cattolici).
ciao