domenica 7 dicembre 2008

Questione morale / 2

Si fa tanto parlare di questione morale, in questi giorni, in Italia. Il Tiranno, col cui partito sono stati candidati ed eletti svariati figuri sotto indagine o già condannati per gravi motivi (dalla corruzione giudiziaria al concorso esterno in associazione mafiosa, tanto per citare due delle fattispecie più notevoli), rinfaccia all'opposizione (ok, questa è buona, me la segno) di dover fare i conti al proprio interno con una questione morale. Utilizzando tra l'altro una locuzione coniata decine di anni fa da uno storico leader comunista.

Ne parla, oggi, Eugenio Scalfari, nell'articolo di fondo pubblicato su la Repubblica. Ho trovato la sua analisi estremamente interessante, e mi ha fatto molto piacere ritrovarvi qualcosa che penso da sempre: che in questo genere di situazioni, la vera, grande differenza tra noi e loro, intesi come politici ma anche come elettori, sta nel fatto che noi ci sentiamo a disagio, incazzatti, traditi se i nostri rappresentanti sembrano anche solo lontanamente essersi sporcati con qualche illecito. Loro, al contrario, quasi se ne fanno un vanto, secondo il noto adagio che così fan tutti, e che in ogni caso sugli amici, e sugli amici degli amici, è sempre bene, è sempre giusto chiudere non uno, ma due occhi.

Noi ci incazziamo con chi è in odore di illecito, loro attaccano chi quegli illeciti scopre e rivela.

Concordo pienamente sulle considerazioni di Scalfari: noi ci aspettiamo che i partiti di politici in sospetto di illeciti li mettano da parte, sospendendoli da ogni candidatura sino a che non si sia fatta chiarezza. Loro... loro, si sa: li candidano, a maggior ragione li candidano, per sottrarli alla giustizia. Scrive Scalfari: "Dall'altra parte politica ci si aspetta poco o niente perché lì il malaffare sta al vertice il quale ovviamente non può bonificare gli altri suoi compagni di viaggio visto che, per definizione, non può bonificare se stesso."

Non so se questo significhi che noi siamo, mediamente, migliori di loro. Di certo, è quello che ci aspettiamo, in situazioni tanto delicate, dai nostri amministratori, dai nostri rappresentanti.

PS: strepitoso che giornali e televisioni, assolutamente silenziosi quando le inchieste riguardano i numerosissimi politici di centrodestra che hanno qualche problemino con la giustizia, abbiano ritrovato coraggio e voce quando ad essere indagati sono politici di centrosinistra. E' il Regime, baby...

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