mercoledì 17 settembre 2008

Veltroni e dintorni

Non passa giorno che non mi penta di aver votato, almeno parzialmente, per il Partito Democratico. Me ne pento per i rumorosissimi silenzi sui temi più scottanti dell'attualità politica, me ne pento per il buonismo nei confronti di un avversario impresentabile, me ne pento perché da un certo modo di calar le braghe non mi sento per nulla rappresentato.

Oggi però abbiamo toccato il fondo, non perdonerò tanto facilmente a Veltroni di avermi fatto trovare d'accordo con Berlusconi (il quale ha definito il leader del PD "inesistente"). Come avrebbe detto Montanelli, vi abbiamo votato, ma ce la pagherete. Anche per questo.

4 commenti:

  1. L'ometto ha una certa abilità, bisogna riconoscerlo.

    Ha capito che questo è quello che pensa la base del PD, e lo ha reso manifesto. Sicuramente questo non causerà reazioni forti da parte di nessuno, né dei vertici PD (che sono per l'appunto inesistenti), né della base (che sa essere vero). Quindi porterà dalla sua parte qualche ulteriore indeciso o deluso.

    Quello che sconcerta è che i vertici del PD continuino a non capire che una non-opposizione del genere è disastrosa: si vede che vogliono scendere sotto il 5% anche loro, e temo saranno accontentati.

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  2. Ecco, come si diceva... se Veltroni ed il PD parlassero di queste cose, ogni tanto...
    (Comunque alle prossime elezioni voterò per Di Pietro... non sarà di sinistra ma è una persona onesta che dice le cose come stanno...)

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  3. Onesto.... dai un po' un occhio qui....

    http://mcz06.wordpress.com/2008/08/04/di-pietro-gioca-a-monopoli-ha-case-in-tutt%E2%80%99italia/

    Politici onesti al 100%.... sfido a trovarne

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  4. Leggerò... per ora ho dato una veloce occhiata, e se sono d'accordo sul fatto che il "da dove vengono i soldi" di un personaggio pubblico dovrebbe sempre essere noto, per questioni di trasparenza e di garanzie di "pulizia" del personaggio, sono molto divertito che a chiederne conto a Di Pietro sia il giornale di un personaggio che delle oscure origini delle sue fortune mai e poi mai ha voluto dare conto (salvo poi nemmeno querelare gli autori di libri che le attribuiscono ad ambienti malavitosi...).

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