"Due strade trovai nel bosco, ed io scelsi la meno battuta: ed è per questo che sono diverso."
[Robert Frost]
lunedì 6 ottobre 2008
Soldi di Dio
Dubbio: lo IOR e l'8 per mille sono da considerare soldi, e dunque non sarebbe un peccato che svanissero, oppure parola di Dio ? Perché di certo con i soldi qualche cosa a che fare l'hanno...
Par di capire che sulla borsa di Tokyo siano valutate le quotazioni della parola di Dio... che questo spieghi il crollo ? E come interviene il Santo Padre ? Comperando YEN per lo IOR ?
"E' solida solo la parola di dio"... Si tratta del nuovo slogan della campagna pubblicitaria del 2009 dello IOR, presentato ieri in pompa magna presso l'auditorium del palaBenedikten di CdV. Sono stati presentati inoltre i seguenti pacchetti per i nuovi clienti: Conto Calvi Conto Marcinkus Conto Ambrosiano
A me non sembra che ci siano omissioni nel discorso del Papa. Cito Paolo Ridari che riporta le parole di Benedetto XVI: "Secondo il Pontefice, vedere «nel crollo delle grandi banche che i soldi scompaiono» fa comprendere come i soldi «sono niente, e tutte queste cose che sembrano vere in realtà sono di secondo ordine». Quindi «chi costruisce SOLO sulle cose visibili, come il successo, la carriera e i soldi rischia poi di perdere tutto».". E' un discorso di gerarchia di valori, di priorità, non una condanna in sè del denaro. Banalizzando, dicevo che se è posto come fine dell'esistenza, perdi tutto per un crollo in borsa e non ti resta che il suicidio; se lo intendi come mezzo che concorre alla realizzazione di una vita degna per te e per chi ti circonda è ovvio che una sua eventuale perdita non compromette il senso della tua esistenza.
C'è poi chi sottolinea un retroterra più tecnico alle parole del Papa (riporto sempre lo stralcio di un articolo di Rodari che cita Gotti Tedeschi):
"«La crescita del Pil e gli investimenti finanziari sono solo dei mezzi che debbono essere usati coerentemente per sviluppare il vero capitale, che è l’uomo. Mentre c’è chi ha idolatrato i mezzi dimenticando il fine. E per questo ha sbagliato». Nelle parole del Papa, Gotti Tedeschi vede pure una rilettura della parabola dei talenti, quella che racconta di un uomo che parte per un viaggio e affida i suoi beni ai propri servi. A un servo affida cinque talenti, a un secondo due talenti e a un terzo un talento. I primi due, sfruttando la somma ricevuta, riescono a raddoppiarne l’importo; il terzo, invece, va a nascondere il talento ricevuto. Il padrone ritorna e apprezza l’operato dei primi due servi mentre condanna il comportamento dell’ultimo. «Il Papa - dice Gotti Tedeschi - ha aggiunto alla parabola un quarto servo: quello che investe in future. Anche questo quarto servo è stolto perché perde tutto. Invece occorre tornare a investire sulle cose visibili, sull’economia reale, sul capitalismo umano per non perdere i propri investimenti e per non andare dietro a idoli che non lasciano nulla in mano».
Noto che l'aspetto ridicolo dei due screenshot, in particolare di quello del sito di Tiscali, non sono stati evidenti, e va be'...
Per il resto... lo IOR ancora non crolla, nonostante le scie di sangue che ha alle spalle... sono lieto di apprendere che è per ottimi fini (salvo poi chiedere scusa, magari tra vent'anni... mi consola ed allieta pensare che non sarà questo Pontefice a farlo...)
senza offesa, quello che mi stupisce del papa, è che continua a dire cose ovvie, amplificato dai media, che non esitano un attimo a dargli voce. Come ho ripetuto più volte, la gente, senza alcuno spirito critico, accetta tutto quello che gli si dice, senza porsi domande. Si, la finanza moderna è marcia fin dalle fondamenta, credo che tutti lo sappiano; i soldi sono evanescenti, vero pure questo... E' vero anche che la bibbia regge da 2000 anni, è un ovvietà. A me non sembrano dichiarazioni importanti, dato che è un po come se andassi in piazza ad annunciare cose del tipo: "La lampadina prima o poi si fulmina, solo il sole durerà"... Credi che prima o poi qualcuno chiami la neuro? :)
Caro Bertoz, ciò che sembra ovvio perchè banalizzato dai media non necessariamente lo è. Non è ovvio per tutti che i soldi sono un mezzo e non un fine, se no non si conterebbero tanti suicidi/omicidi per motivi di denaro; non è ovvio per tutti che si debba investire "sulle cose visibili, sull’economia reale, sul capitalismo umano", se no non ci sarebbe tanto precariato nè esisterebbe lo sfruttamento dell'altro... Joseph Ratzinger non è uno sprovveduto, è probabilmente uno degli uomini più colti del pianeta... sarà deformazione da filologa, ma, data la fonte, non mi attendo banalità. Quanto poi al generico ed abusato luogo comune della "gente" (quale?) che "senza alcuno spirito critico" accetta tutto quello che le si dice, attendo chiarimenti; credo sia pericoloso ritenersi esclusivi detentori di spirito critico, si rischia di rimanere in superficie, senza volontà di approfondire le motivazioni e le ragioni degli altri che sono relegati al rango di "popolo bove"... è comodo ma è solo un modo per rifuggire il confronto ostentando disprezzo. P.S. noto comunque che, al di là di tutto, condividi l'equazione "parola di Dio = sole" ;-)
Sottoscrivo, è pericoloso ritenersi unici detentori non solo di spirito critico, bensì anche di verità, qualunque cosa questo significhi. Non mi starai diventando troppo relativista ? :-) Per quanto mi riguarda l'importante è non dare peso a quel che dice qualcuno esclusivamente per il ruolo che ricopre: il rispetto per ciò che si dice va meritato, non viene "gratis" con una tunica bianca o con qualunque altro simbolo di potere. Per meritarlo, a volte un po' di coerenza aiuterebbe.
RispondiEliminaPar di capire che sulla borsa di Tokyo siano valutate le quotazioni della parola di Dio... che questo spieghi il crollo ?
E come interviene il Santo Padre ? Comperando YEN per lo IOR ?
La critica del Papa è al denaro inteso come fine e non come mezzo...
RispondiEliminaAh sì ? A volte si dimentica di dire qualche pezzo, evidentemente !
RispondiEliminaMezzo per cosa, per curiosità ?
"E' solida solo la parola di dio"...
RispondiEliminaSi tratta del nuovo slogan della campagna pubblicitaria del 2009 dello IOR, presentato ieri in pompa magna presso l'auditorium del palaBenedikten di CdV.
Sono stati presentati inoltre i seguenti pacchetti per i nuovi clienti:
Conto Calvi
Conto Marcinkus
Conto Ambrosiano
:D
A me non sembra che ci siano omissioni nel discorso del Papa. Cito Paolo Ridari che riporta le parole di Benedetto XVI: "Secondo il Pontefice, vedere «nel crollo delle grandi banche che i soldi scompaiono» fa comprendere come i soldi «sono niente, e tutte queste cose che sembrano vere in realtà sono di secondo ordine». Quindi «chi costruisce SOLO sulle cose visibili, come il successo, la carriera e i soldi rischia poi di perdere tutto».".
RispondiEliminaE' un discorso di gerarchia di valori, di priorità, non una condanna in sè del denaro. Banalizzando, dicevo che se è posto come fine dell'esistenza, perdi tutto per un crollo in borsa e non ti resta che il suicidio; se lo intendi come mezzo che concorre alla realizzazione di una vita degna per te e per chi ti circonda è ovvio che una sua eventuale perdita non compromette il senso della tua esistenza.
C'è poi chi sottolinea un retroterra più tecnico alle parole del Papa (riporto sempre lo stralcio di un articolo di Rodari che cita Gotti Tedeschi):
RispondiElimina"«La crescita del Pil e gli investimenti finanziari sono solo dei mezzi che debbono essere usati coerentemente per sviluppare il vero capitale, che è l’uomo. Mentre c’è chi ha idolatrato i mezzi dimenticando il fine. E per questo ha sbagliato». Nelle parole del Papa, Gotti Tedeschi vede pure una rilettura della parabola dei talenti, quella che racconta di un uomo che parte per un viaggio e affida i suoi beni ai propri servi. A un servo affida cinque talenti, a un secondo due talenti e a un terzo un talento. I primi due, sfruttando la somma ricevuta, riescono a raddoppiarne l’importo; il terzo, invece, va a nascondere il talento ricevuto. Il padrone ritorna e apprezza l’operato dei primi due servi mentre condanna il comportamento dell’ultimo. «Il Papa - dice Gotti Tedeschi - ha aggiunto alla parabola un quarto servo: quello che investe in future. Anche questo quarto servo è stolto perché perde tutto. Invece occorre tornare a investire sulle cose visibili, sull’economia reale, sul capitalismo umano per non perdere i propri investimenti e per non andare dietro a idoli che non lasciano nulla in mano».
Noto che l'aspetto ridicolo dei due screenshot, in particolare di quello del sito di Tiscali, non sono stati evidenti, e va be'...
RispondiEliminaPer il resto... lo IOR ancora non crolla, nonostante le scie di sangue che ha alle spalle... sono lieto di apprendere che è per ottimi fini (salvo poi chiedere scusa, magari tra vent'anni... mi consola ed allieta pensare che non sarà questo Pontefice a farlo...)
Cara Anna Maria,
RispondiEliminasenza offesa,
quello che mi stupisce del papa, è che continua a dire cose ovvie, amplificato dai media, che non esitano un attimo a dargli voce.
Come ho ripetuto più volte, la gente, senza alcuno spirito critico, accetta tutto quello che gli si dice, senza porsi domande.
Si, la finanza moderna è marcia fin dalle fondamenta, credo che tutti lo sappiano; i soldi sono evanescenti, vero pure questo...
E' vero anche che la bibbia regge da 2000 anni, è un ovvietà.
A me non sembrano dichiarazioni importanti, dato che è un po come se andassi in piazza ad annunciare cose del tipo: "La lampadina prima o poi si fulmina, solo il sole durerà"... Credi che prima o poi qualcuno chiami la neuro? :)
Caro Bertoz, ciò che sembra ovvio perchè banalizzato dai media non necessariamente lo è.
RispondiEliminaNon è ovvio per tutti che i soldi sono un mezzo e non un fine, se no non si conterebbero tanti suicidi/omicidi per motivi di denaro; non è ovvio per tutti che si debba investire "sulle cose visibili, sull’economia reale, sul capitalismo umano", se no non ci sarebbe tanto precariato nè esisterebbe lo sfruttamento dell'altro... Joseph Ratzinger non è uno sprovveduto, è probabilmente uno degli uomini più colti del pianeta... sarà deformazione da filologa, ma, data la fonte, non mi attendo banalità.
Quanto poi al generico ed abusato luogo comune della "gente" (quale?) che "senza alcuno spirito critico" accetta tutto quello che le si dice, attendo chiarimenti; credo sia pericoloso ritenersi esclusivi detentori di spirito critico, si rischia di rimanere in superficie, senza volontà di approfondire le motivazioni e le ragioni degli altri che sono relegati al rango di "popolo bove"... è comodo ma è solo un modo per rifuggire il confronto ostentando disprezzo.
P.S. noto comunque che, al di là di tutto, condividi l'equazione "parola di Dio = sole" ;-)
Sottoscrivo, è pericoloso ritenersi unici detentori non solo di spirito critico, bensì anche di verità, qualunque cosa questo significhi. Non mi starai diventando troppo relativista ? :-)
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda l'importante è non dare peso a quel che dice qualcuno esclusivamente per il ruolo che ricopre: il rispetto per ciò che si dice va meritato, non viene "gratis" con una tunica bianca o con qualunque altro simbolo di potere. Per meritarlo, a volte un po' di coerenza aiuterebbe.