domenica 18 gennaio 2009

Indisponibile

Il termine indisponibile significa, letteralmente, di cui non si può disporre liberamente. I soliti noti lo utilizzano a proposito della vita umana, negando la libertà di ogni individuo di disporre (nel senso di decidere se, come e quando porvi fine) della propria, in nome di una presunta derivazione divina della vita stessa.

Indisponibilità e sacralità della vita: quante volte abbiamo sentito ripetere queste parole, ridotte ormai a poco più che un noioso ed usurato slogan ?

Volendo entrare nel merito della questione, slogan di questo genere non stanno evidentemente in piedi: "perché da Dio deriva e solo Dio può disporne" è una motivazione che solo un demente potrebbe pensare di opporre in una discussione con chi non creda nell'esistenza non dico di Dio, ma nemmeno di un qualche dio.

Ma nemmeno dal punto di vista formale la questione, posta in questi termini, ha molto senso: anche accettando l'idea di un qualche dio, si tratta di stabilire in che termini tale dio si ponga nei confronti della libertà di un singolo individuo di decidere per la e della propria vita. E questo, non essendo sino a prova contraria dio un'entità né un'istituzione ufficiale e definita, si traduce nella necessità di interpretarne i - diciamo - pensieri, la - diciamo - volontà. Si tratta, in tutto e per tutto, di un processo di decisione: qualcuno decide (qui sta la chiave) che la posizione di dio (a seguito di testi, che vanno analizzati ed interpretati, di rivelazioni, che vanno riconosciute ed accettate, di un qualche insano principio di infallibilità, che va sancita) è una piuttosto che un'altra, e da questo segue la disponibilità o meno della propria vita per un individuo. In pratica, si è spostato il problema: non sono più io, individuo, a disporre della mia vita, poiché ne dispone qualcun altro, dicendosi interprete ed unico referente delle posizioni di un qualche dio (non per nulla, persino all'interno della fede cristiana esistono posizioni diametralmente opposte, come quelle della Chiesa Cattolica e della Chiesa Valdese).

Personalmente, che dio (in qualche forma) esista o meno, penso sia più ragionevole che ognuno disponga per sé, e non pochi per tutti...

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