giovedì 24 luglio 2008

Intimidazioni

Segnalo una storia non di censura, bensì di intimidazione - diciamo così - ai danni di un blogger che, mesi fa, aveva lanciato l'idea di un banner che, per qualche giorno, ho pubblicato anche io.

Non mi piace l'idea che qualcuno, solo perché è grosso, ricco e potente, possa in sostanza impedire di pubblicare qualche cosa di chiaramente ironico, infastidito dal fatto che la cosa s'è diffusa ed ha avuto un discreto successo. Che certe organizzazioni abbiano poco senso dell'umorismo non costituisce certo una novità, che siano disposte ad avvertimenti in stile quasimafioso nei confronti di un privato suona invece più insolito, e per questo molto più preoccupante.

6 commenti:

  1. Concordo,e dico meno male che non ci sono più i roghi,sennò stavamo freschi.Poi le motivazione addotte sono davvero ridicole,"sembra diffametorio che il papa scomuniche blog che parlano di temi atei".Ma se non sbaglio il papa o comunque la chiesa condanna latae sententia gli apostati,e facendo 2+2 penso che chi mette i papabanner sia più o meno un apostata,sennò non capisco che motivo avrebbe di metterli sul proprio blog.Bah,meno male che i cattolici diminuiscono.

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  2. Partiamo da un esempio: alla distribuzione del testo di un compito in classe mi accorgo che un alunno ha un bigliettino nascosto. Glielo sequestro e lo avviso del fatto che, se la cosa si ripeterà, non solo sarò costretta ad invalidargli il compito, ma segnalerò il comportamento scorretto al dirigente scolastico. Domanda: Ho intimidito l’alunno?
    Di solito un comportamento del genere è considerato magnanimo: ti avviso che stai facendo qualcosa contro la legge e che, se non cambi atteggiamento, sarò costretto a prendere provvedimenti.
    Ovviamente quando entra in campo il pregiudizio la disponibilità è interpretata come intimidazione e accanimento.
    La scomunica è la più grave delle pene previste dal Codice di diritto canonico (can. 1331); è pena gravissima e la Chiesa vi ricorre come estremo tentativo per riportare un fedele sulla retta via.
    E’ ovvio che affermare che un blog è stato scomunicato sottovaluta la natura e la gravità di tale pena, favorisce fraintendimenti sulla stessa e sull’uso che la Chiesa ne fa. Può allontanare dal vero. In sostanza è diffamazione, atto che reca danno alla reputazione di qualcuno con discorsi o scritti tendenziosi. E la diffamazione è reato.
    Di fronte ad un reato o si procede immediatamente per vie legali o si avvisa la persona che ha superato i limiti, contando sul suo buon senso e dando per scontata la sua buona fede. E’ intimidazione, questa?

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  3. Allora.
    Io sono scomunicato, doppiamente: latae sententiae in quanto apostata (ho chiesto ufficialmente la cancellazione del mio atto di battesimo) ed in quanto comunista (nella sua magnanimità, Santa Madre Chiesa scomunicò tutti i comunisti, nel 1949), e non intendo certo la cosa in senso negativo. Dal punto di vista di uno come me, dunque, pubblicare un banner di quel genere non contiene giudizi nei confronti del presunto scomunicato né del presunto scomunicante.
    A parte questo, era evidente l'intento puramente "ridicolo" del banner in questione, ma siamo d'accordo sul fatto che il senso del ridicolo non è distribuito con grande magnanimità presso il Potere...

    Bella l'idea che Santa Madre Chiesa sia l'insegnante magnanimo ed il povero blogger lo studentello sprovveduto... ti ricordo però che ai tempi avevi trovato simpatico il banner, rimasto solo per qualche giorno sul mio sito...

    Personalmente trovo tuttavia molto più carino, e pacato, un banner visto qualche giorno fa: il Santo Padre, ritratto di spalle sotto la scritta "Probabilmente il Papa non approverebbe questo blog". Chissà se anche per questo meriterei di essere mandato in presidenza !

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  4. L'esempio l'ho usato solo perché molto vicino alla mia esperienza e abbastanza calzante, almeno negli atteggiamenti possibili.
    "Pubblicare un banner di quel genere non contiene giudizi nei confronti del presunto scomunicato né del presunto scomunicante"; però può dar adito a fraintendimenti, anche gravi, come ho spiegato. E nella scomunica non c'è nulla di ridicolo.
    A suo tempo avevo trovato simpatico il banner con cui avevi immediatamente sostituito quello in questione... mi sembra riguardasse le abbreviazioni da sms usate nei commenti ai post... anche in quel caso... deformazione PROFessionale :-)

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  5. Se non è ridicolo colpire con la scomunica chi ti sta dicendo (tra l'altro) di non credere nella scomunica o nel valore della comunione... allora no, non lo è !

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  6. Tra l'altro, una cosa è "avvisare la persona che ha superato i limiti", ben diverso è contattare la polizia dicendo che si potrebbe sporgere denuncia... o si denuncia o si avvisa l'interessato, come dici tu giustamente. Certo, se sei Santa Romana Chiesa ti puoi anche permettere di sussurrare qualcosa all'orecchio della polizia, con la certezza che questa obbedisca immantinente... il che è forse la cosa più disgustosa di tutta la questione...

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