Dieci anni fa, oggi, stavo aspettando di discutere la mia tesi di laurea. Preso in trappola da un tailleur grigio fumo (che solo la cravatta rossa cercava di scusare - rossa come la rilegatura della mia tesi, unica nel monocolore azzurro), passeggiavo nervosamente per i corridoi dell'Università, in quello che sarebbe stato l'ultimo giorno della mia vita da studente. Non mostravo molto entusiasmo nei confronti di quella conclusione ma, poiché ogni fine è anche un inizio, è più interessante parlare dei dieci anni che sono seguiti, più che di quelle decine di minuti di attesa.
Dieci anni dopo, con l'Università ho mantenuto un bel rapporto, da esercitatore part-time cui gli studenti tendono a dare del tu e che solo la paternità ha reso più severo. Ed il lavoro è più o meno quello che mi sarei aspettato a seguito dei miei studi.
Di quel giorno, alla fine, oltre a qualche fotografia, rimane la mitica pergamena di laurea, il cui tubo contenitore si è trasformato senza batter ciglio in uno dei giochi preferiti di mia figlia...
Noto con ammirazione che il tuo libretto è il complemento a 30 del mio.
RispondiEliminaMa oltre a seciare riuscivi ad avere una vita sociale?
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