Sono in Università, sto assistendo gli alunni di Fondamenti di Informatica B durante una delle prime esercitazioni sull'utilizzo del linguaggio Java. Tra una richiesta di aiuto e l'altra navigo sul computer che ho a disposizione. E sul quale ho appena scoperto una cosa che mi ha lasciato contrariato, oltre che sorpreso: l'università di Brescia, cioè lo stato, cioè (anche) io, paga a Micro$oft una licenza di Office per ogni pc di ogni laboratorio. Anche per quei PC sui quali mai e poi mai nessuno avrà necessità di scrivere un documento word o di utilizzare un foglio di calcolo.
E lo fa l'Università, istituzione che, più di tutte, dovrebbe comprendere il valore del software libero e favorirne la diffusione, che è diffusione di (occasioni di) conoscenza e di crescita, oltre che mezzo per rimanere laderenti a standard aperti ed indipendenti da scelte proprietarie di singoli produttori commerciali di software. Che dire: una delusione...
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