lunedì 16 gennaio 2012

Filosofando - A stomaco vuoto

La cosa più difficile, nello stendere questo post, è consistita nella scelta del titolo: sarebbe potuto essere qualcosa come "Da Guccini a Deleuze, passando da Gödel ed invadendo la Polonia", o qualcosa di meno altisonante e decisamente più da flame, come "Cristianesimo e nazismo: lo stesso tipo di fenomeno?". Ancora, "Assiomi e postulati: una teoria della conoscenza": decisamente "un po'" esagerato; oppure "Nietzsche, Hawking e l'Uomo nell'Universo - neonato", con un sottile doppio senso tra il titolo di un libro di Hawking ed il ruolo dell'Uomo, appunto, nell'Universo. Alla fine, ho optato per qualcosa di più generico - diversamente, a far bene, avrei dovuto riassumere nel titolo del post gli ultimi duemila anni di storia del pensiero filosofico e religioso.

Non è stato invece per nulla difficile concepire il contenuto vero e proprio del post - come sempre succede quando si parla di argomenti interessanti con persone intelligenti e profonde. Si tratta infatti del log di una chat tra me e Cattivo Maestro - o sedicente tale - che ringrazio per la gentile concessione: diversamente da altri, non ho infatti l'abitudine di utilizzare il contenuto di una chat senza il consenso di chi vi ha preso parte.


amicofragile: Conosci la canzone di Guccini Libera Nos Domine?

amicofragile: anzi, meglio: sul mio blog ;-)

Cattivo Maestro: bella!

amicofragile: già

Cattivo Maestro: devo averla anche già sentita

amicofragile: non avevo ancora letto l'ultima strofa, quando l'ho ri-postata

amicofragile: ma

amicofragile: devo dire

amicofragile: che

amicofragile: cazzo, come sono d'accordo!

amicofragile: voglio dire: non solo nel merito

amicofragile: anche nella forma: sono convinto che se esiste un qualche dio vagamente simile a quello delle religioni monoteiste, che per sensibilità mia personale sento come le più lontane da me e dalla mia idea dell'universo, be'... sono convinto, dicevo, che non nutre simpatia per preti, religioni, bigottismi e sacre scritture

amicofragile: sempre per citare Guccini (che evidentemente "sente", su questo, un po' come me)

amicofragile: venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un'altra vita... se c'è come voi dite un dio nell'infinito, guardatevi nel cuore: l'avete già tradito

Cattivo Maestro: fammi fare l'avvocato di dio

Cattivo Maestro: ci sono preti buoni

Cattivo Maestro: e ci sono atei cattivi

amicofragile: sì sì, ne sono convinto

amicofragile: ma ci sono religioni / organizzazioni religiose buone?

Cattivo Maestro: chi può dirlo...

Cattivo Maestro: il buddismo?

amicofragile: c'è chi dice che non si tratti di religione

amicofragile: e quanto all'organizzazione retrostante, non ne so quasi nulla

Cattivo Maestro: cosa significa religione?

amicofragile: exactly

Cattivo Maestro: vediamo che dice la wiki

amicofragile: :D :D :D

Cattivo Maestro: la fede nella scienza è una religione?

amicofragile: non saprei, sai

amicofragile: torniamo al solito discorso della differenza tra assiomi e postulati

amicofragile: relativismo per i postulati ma non per gli assiomi

amicofragile: dunque

amicofragile: il principio è il dubbio, molto cartesianamente, la logica, la ragione

amicofragile: quindi per la scienza non si tratta di fede, perché non è acritica

amicofragile: (anche qui: ho discusso di recente con Ivano, sull'argomento... perché per me il "credente al 100%" è colui che crede al 100% ed in modo acritico in ciò che la sua religione di riferimento dice: senza spazio per la ragione)

amicofragile: (chiaramente è un modello ideale che, per fortuna, viene istanziato di rado)

Cattivo Maestro: bhe ma il razionalista è un credente al 100% nella ragione

Cattivo Maestro: cioè nella logica

amicofragile: sì, ma io trovo che sia una cosa diversa

amicofragile: è una fede di forma (assioma), non di merito (postulato)

amicofragile: cioè

amicofragile: è una fede nelle REGOLE che il ragionamento deve avere (coerenza logica, ...), non nel merito delle proposizioni valide o meno

amicofragile: vere, false, dimostrabili, indimostrabili... vere e non dimostrabili, Hilbert ringrazia Gödel, o quello che pare a te

amicofragile: (povero Hilbert: una vita a cercare di ristrutturare la matematica per basarla sulla logica, a riordinare la storia passata e pianificare quella futura della matematica nel senso della completezza, e poi il primo Gödel che passa gli distrugge la vecchiaia... mi ha sempre fatto un po' tenerezza...)

Cattivo Maestro: ahhahah

Cattivo Maestro: sono gli imprevisti del mestiere

Cattivo Maestro: :)

Cattivo Maestro: cmq ciò che dici è vero

amicofragile: sì, ma cazzo, devi essere sfigato forte perché ti capiti un imprevisto COME QUESTO!

Cattivo Maestro: però, spostando il tiro

amicofragile: sì

Cattivo Maestro: è altrettanto vero che non è un sistema completo quello logico

Cattivo Maestro: può parlare solo di ciò di cui può parlare

Cattivo Maestro: non soddisfa tutto

Cattivo Maestro: non trascende


amicofragile: il che spazzerebbe via migliaia di anni di religioni e compagnia "bella"

amicofragile: parlavo cmq della questione "relativismo sui postulati ma non sugli assiomi" con un'amica

amicofragile: filosofa

amicofragile: filosofa nel senso della facoltà universitaria

amicofragile: la quale mi ha fatto notare che

Cattivo Maestro: - mi chiedo se sia meglio la fede in cristo o la fede in hitler -

amicofragile: posso definirmi relativista anche se non lo sono sugli assiomi

amicofragile: semplicemente perché i filosofi definiscono sempre le cose come fa loro comodo, funzionalmente a ciò di cui stanno parlando :D [un ringraziamento a Beatrice per questo contributo, ndr]

amicofragile: "meglio" da che punto di vista?

amicofragile: dal punto di vista della forma, dell'adesione cioè acritica ad un set di valori / comportamenti elaborato da altri

amicofragile: non penso di vedere differenze

amicofragile: nel merito, torniamo al discorso del relativismo dei postulati: io personalmente trovo che sia meglio la fede in Cristo

amicofragile: l'opinione opposta formalmente è legittima

amicofragile: fortunatamente è assai di nicchia

amicofragile: la prima volta che ho sentito il termine "relativismo"

amicofragile: ero al liceo, penso in terza

amicofragile: od in quarta

amicofragile: (poi ho cambiato insegnante di italiano, per cui...)

amicofragile: e si trattava di un "appunto" ad un mio tema in classe

amicofragile: in cui sostenevo qualcosa di simile

amicofragile: a proposito dei seguaci di un sedicente "santone" giapponese

amicofragile: che avevano organizzato attentati col gas nella metro di Tokyo

amicofragile: l'appunto diceva

amicofragile: "attento al relativismo gnoseologico"

amicofragile: il mio insegnante, oltre che in lettere, era laureato in filosofia ed in teologia

Cattivo Maestro: andiamo per punti...

Cattivo Maestro: * meglio da un punto di vista etico

Cattivo Maestro: meglio, quando non è definita una relazione d'ordine, è un termine che possiamo accettare per convenzione comune, se ci poiniamo al di fuori del "campo" relativista

amicofragile: perfetto

Cattivo Maestro: (a tal proposito, mi sono definito relativista per anni, ora non saprei come definirmi)

amicofragile: etico o morale? :P

Cattivo Maestro: etico

amicofragile: (io ho letto il libricino di Montaigne... è interessante, in proposito...)

amicofragile: qual è esattamente la differenza?

amicofragile: :D

amicofragile: qualcuno dice che

amicofragile: "un uomo etico sa che non dovrebbe tradire la moglie, un uomo morale non la tradisce"

amicofragile: etica sarebbe la filosofia della morale?

Cattivo Maestro: credo che "morale" sia un concetto intimo e individuale

amicofragile: sì, lo penso anche io

Cattivo Maestro: etico credo sia una questione quasi più...sociale

amicofragile: chiarissimo

amicofragile: dunque la morale vale di più... e di meno, al tempo stesso

Cattivo Maestro: a me interessa di più

Cattivo Maestro: l'etica

amicofragile: (c'è questo paradosso nel modo di pensare relativista, per cui dire che tutto dipende dalle opinioni fa valere meno le opinioni... ma anche di più :D)

amicofragile: cmq

Cattivo Maestro: non credo che il nazismo sia solo l'adesione incondizionata ad un set di regole

Cattivo Maestro: credo abbia a che fare con l'alienazione in qualcosa di più grande da parte dell'individuo

Cattivo Maestro: mossa però, e qui la differenza col cristianesimo, da nichilismo e desiderio di potenza

Cattivo Maestro: di sopraffazione

Cattivo Maestro: detto questo

Cattivo Maestro: se l'uomo non avesse modi di agire, vivere e pensare, irrazionali

amicofragile: sì

Cattivo Maestro: ogni scelta sarebbe già potenzialmente decisa

amicofragile: (fin qui concordo)

Cattivo Maestro: dall'unico modo di agire e pensare che è quello della logica

amicofragile: oh, questo scoperchia un calderone sul quale si potrebbe discutere per millenni

Cattivo Maestro: ogni cosa di cui stiamo parlando scoperchia calderoni

amicofragile: ne parla in modo interessante Stephen Hawking in "Buchi neri e universi neonati"

amicofragile: :D

amicofragile: (è questo il bello, no?)

Cattivo Maestro: sì

amicofragile: parla di come il libero arbitrio si può in qualche modo ritenere compatibile con una sorta di "meccanicismo"

amicofragile: e sottolinea come un possibile motivo di compatibilità possa essere semplicemente l'enorme numero di variabili a disposizione

amicofragile: ovvero

amicofragile: tutto potrebbe essere già scritto

amicofragile: ma non siamo in grado di calcolarlo, quindi tanto vale comportarsi come se "libero arbitrio" e "responsabilità personale" avessero un qualche significato

amicofragile: (tra l'altro socialmente è fondamentale utilizzare QUESTA chiave di lettura della realtà e delle azioni umane, e non quella meccanicista, che è buona per la scienza ma non per regolare la convivenza civile)

Cattivo Maestro: finisco il discorso, e poi ritorno su quel che dici

amicofragile: ;)

Cattivo Maestro: linkandoti uno dei primi post che scrissi

Cattivo Maestro: che parla proprio su quel che dici

Cattivo Maestro: dicevo..

Cattivo Maestro: che se al contrario l'istinto di alienazione verso qualcosa di superiore fosse connaturato alla specie umana (il che giustificherebbe l'esistenza delle religioni)

Cattivo Maestro: se anzichè credere in Dio, in un Bene e in un Male

Cattivo Maestro: si credesse in un insieme di Valori condiviso

Cattivo Maestro: mosso dagli aspetti che vuoi...

Cattivo Maestro: ad esempio dal desiderio di potenza, di sopraffazione

amicofragile: sì

Cattivo Maestro: (il che è spontaneo in un contesto di competizione)

Cattivo Maestro: credi che sarebbe...preferibile?

Cattivo Maestro: intendo dire

Cattivo Maestro: il problema dei credenti

Cattivo Maestro: qual è?

Cattivo Maestro: che fanno ragionamenti assurdi?

Cattivo Maestro: che credono in qualcosa che non esiste?

Cattivo Maestro: o che limitano la tua libertà?

Cattivo Maestro: - qui il link: -

amicofragile: allora

amicofragile: "ragionamenti assurdi" dipende dalla definizione di "ragionamenti" che dai: potrei anche eccepire che non esistono ragionamenti assurdi :)

amicofragile: cmq

amicofragile: che credano in qualcosa che non esiste non è un problema

amicofragile: l'unico problema sono le limitazioni alla libertà di chi non crede che talvolta vengono poste in atto da chi crede

amicofragile: diciamo che

Cattivo Maestro: - che hanno delle regole di ragionamento...discutibili -

amicofragile: ogni volta che una legge di uno Stato, applicata dunque a tutti, viene ritagliata sui precetti di una specifica confessione religiosa, per me c'è un problema

amicofragile: no no, volevo fare il rompino: un ragionamento, in quanto tale - ontologicamente? - non può essere che razionale, dunque non discutibile :P

Cattivo Maestro: questo è un assioma

Cattivo Maestro: perchè la logica ha deciso assiomaticamente che gli unici ragionamenti corretti sono quelli con-formi al suo sistema di regole

Cattivo Maestro: e poi hai detto la parola magica

Cattivo Maestro: perchè anche uno stato laico ritaglia precetti secondo confessioni laiche

Cattivo Maestro: il Re è una proiezione di Dio, anche se il Re esiste, Dio no

Cattivo Maestro: Napolitano è Dio, simbolicamente

Cattivo Maestro: tu mi risponderai kantianamente che ai fini della convinvenza civile sei disposto a privarti di libertà in nome di precetti laici e razionali

amicofragile: kantianamento lo dici a qualcun altro!

Cattivo Maestro: io ti rispondo anarchicamente e marxianamente che nell'analisi sociale antepongo l'individuo in se stesso e la classe cui appartiene rispetto alle altre classi, al rapporto tra "cittadini"

Cattivo Maestro: per questo, detto fuori dai denti, anche se poi saranno come minimo "eterodiretti" dai soliti "deviati", che poi deviati non sono, giustifico gli attentati ad equitalia, per dirne una

amicofragile: ;)

amicofragile: sei il solito grillino!

Cattivo Maestro: provocatore!

amicofragile: :P

amicofragile: il passo di Nietzsche è molto bello

amicofragile: (anche se, un po' come Wagner, mi fa venir voglia di invadere la Polonia :D)

Cattivo Maestro: Nietzsche fu uno dei filosofi di riferimento per i nazi

amicofragile: sì, ma spesso si parla anche del fatto che questo "riferimento" fu un po' una distorsione del suo pensiero...

Cattivo Maestro: bhe sì...

Cattivo Maestro: infiniti autori comunque si sono rincorsi nell'interpretazione di Nietzsche

amicofragile: ho letto "L'uomo che non credeva in dio", di Scalfari

amicofragile: parla anche di questo, mi pare

Cattivo Maestro: comunque ci sono dei punti che, letteralmente, ricordano i nazi

amicofragile: parla in generale della formazione del suo pensiero attraverso l'incontro con scrittori, filosofi e con le loro opere

Cattivo Maestro: cioè, ci hanno ricamato ma fino a un certo punto

amicofragile: ok

amicofragile: il passo che hai citato tu però è molto vicino a quello che "sento" io, per certi versi

Cattivo Maestro: sì

Cattivo Maestro: io lo pensavo

Cattivo Maestro: adesso non so a cosa penso

Cattivo Maestro: però ho superato le posizioni...strutturaliste

Cattivo Maestro: almeno filosoficamente

Cattivo Maestro: grazie a Deleuze

amicofragile: pensi al pensiero, e questo è molto vicino al limite dell'incompletezza :P

Cattivo Maestro: (l'antiedipo!!)

amicofragile: spiegami ;)

Cattivo Maestro: ehmm

Cattivo Maestro: mica facile in una chat

Cattivo Maestro: asp che vedo se avevo trascritto qualcosa

Cattivo Maestro: insomma

Cattivo Maestro: il punto fondamentale è che

Cattivo Maestro: secondo gli strutturalisti

Cattivo Maestro: ogni individuo ha una posizione in una struttura simbolica

Cattivo Maestro: e agisce impersonalmente secondo gli istinti dell'es

Cattivo Maestro: che sono poi determinati dalle situazioni in cui è cresciuto

Cattivo Maestro: famiglia (rapporti primari) e società (secondari)

amicofragile: ok

Cattivo Maestro: l'es, ovvero l'inconscio

Cattivo Maestro: Deleuze dice

Cattivo Maestro: che l'inconscio bisogna produrselo

Cattivo Maestro: Noi invece diciamo: non avete inconscio, non l'avete mai avuto, non esiste un "es" al posto del quale l'"io" deve subentrare. Bisogna capovolgere la formula di Freud. L'inconscio dovete produrlo voi, producetelo o resterete attaccati ai vostri sintomi, al vostro io e al vostro psicoanalista. Ognuno di noi lavora e fabbrica con il pezzetto di placenta che ha sottratto, e che continua a essergli contemporaneo in quanto ambiente di sperimentazione, non in funzione dell'uovo, dei genitori, delle interpretazioni e regressioni a cui siamo collegati.

Cattivo Maestro: ***

Cattivo Maestro: L'inconscio è una sostanza da fabbricare, da situare, da far scorrere, uno spazio sociale e politico da conquistare. Una rivoluzione è una formidabile produzione di inconscio, non ce ne sono tante altre, e non ha niente a che fare con un lapsus o un atto mancato.

Cattivo Maestro: ***

Cattivo Maestro: L'inconscio non è un soggetto che produrrebbe dei virgulti nella coscienza, è un oggetto di produzione, è lui a dover essere prodotto, a condizione che non lo si ostacoli. O, meglio, non c'è un soggetto del desiderio così come non c'è un oggetto. Solamente i flussi sono l'oggettività del desiderio stesso. Di desiderio non ce n'è mai abbastanza. Il desiderio è il sistema dei segni a-significanti a partire dai quali si producono dei flussi di inconscio in un campo storico sociale.

amicofragile: notevole

Cattivo Maestro: non ti so dire se la produzione di inconscio sia un'illusione con la quale è comodo vivere o sia la realtà

Cattivo Maestro: però mi piace adottarla come filosofia di vita

Cattivo Maestro: (e qui sfioriamo ancora una volta il tema della religione)

amicofragile: ;)

amicofragile: direi che ce n'è a sufficienza per andare a prendere qualcosa da mettere sotto i denti ;)

Cattivo Maestro: già

Cattivo Maestro: buon appetito

amicofragile: anche a te!!!

Nessun commento:

Posta un commento