"E' un bene che lei illumini la gente su Harry Potter, perché si tratta di subdole seduzioni, che agiscono inconsciamente distorcendo profondamente la cristianità nell'anima, prima che possa crescere propriamente."
La storia è vecchia, ma ogni volta che ci ripenso mi fa davvero impazzire dal ridere.
Troppo facile rispondere che evidentemente ci sono favole che hanno più dignità di altre: non è questo il punto, a mio modo di vedere. Il punto è che mi fa impazzire l'idea che un cardinale - poi papa - non abbia di meglio da fare che criticare un libro per ragazzi... sul serio, è una cosa che m'infonde un'ilarità quasi incontrollabile... immagino questo anziano signore tedesco, una vita passata ad occuparsi di teologia, tra una strimpellata sul pianoforte e l'altra, chino sulla sua scrivania, davanti ad una copia di uno dei libri del maghetto più famoso del pianeta... immagino il terrore, lo sgomento, ma anche il fastidio e la stizza... non so, mi pare davvero tanto grande la distanza tra ciò che normalmente si associa all'idea di religione - il fatto di occuparsi di cose alte, di grandi problemi - e l'interesse un po' morboso per un libro per ragazzi, che non riesco a trattenere un sorriso...
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