venerdì 16 novembre 2007

Spallata, anzi no

Da settimane, da mesi il nanetto nazionale straparla di spallate al governo, dichiarando di conoscere esattamente in quale data il governo cadrà. Ora che tale data (15 novembre) è passata, ed invero già da qualche giorno prima della fatidica scadenza, i servi del suddetto danno fiato alle trombe dichiarando che mai e poi mai s'era parlato di spallata, né di certezze circa la caduta del governo. La campagna acquisti tra i senatori evidentemente è meno semplice di quella per i rinforzi del Milan...

Per la prima volta da parecchi anni a questa parte (almeno sei, forse di più) una finanziaria è stata approvata dando ampio spazio al dibattito parlamentare, senza utilizzare il trucco del voto di fiducia per accorciare i tempi e limitare gli emendamenti. In oltre settecento votazioni il governo è stato sconfitto per tre sole volte (tra l'altro, su emendamenti che sono ben contento siano passati...). Sono stati recepiti alcuni emendamenti dell'opposizione, votati all'unanimità (ad esempio, quello sull'aumento dei fondi destinati ai rimborsi delle persone contagiate da trasfusioni infette) dall'intera aula del Senato.

Direi un bell'esempio di democrazia, di come si dovrebbe sempre legiferare per confronto e non per imposizione di provvedimenti monolitici.

A pensar male, verrebbe da dire che proprio questa manifestazione di democrazia abbia disorientato l'uomo politico (ma non di professione, non sia mai !!!!) a cavallo, evidentemente non incline all'idea di discussione che della democrazia è il fondamento.

Dopo un anno e mezzo a dar calci alla porta del governo, con la porta che non cede, forse l'opposizione dovrebbe veramente pensare di seguire il suggerimento di Prodi: fare una radiografia al piede...

1 commento:

  1. Anche io esulto sia per la mancata spallata, sia perché in effetti ciò non è stato frutto di voti di fiducia o di azioni di forza del Gverno, bensì, a mio parere, della forza intrinseca che guida i seguaci di Prodi. magari non saranno tutti coesi, magari non saranno tutti d'accordo, magari non saranno tutti puliti, ma quelli che contano, quelli che dovevano votare l'hanno fatto, senza farsi comprare dall'avversario.
    Lunga vita a Prodi... finché nessun migliore uomo lo sostituirà...

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