Lunedì scorso in una strada della mia città è avvenuto un tentativo di violenza sessuale ai danni di una ragazza, tentativo fortunatamente sventato dal casuale arrivo di un automobilista che si è accorto della cosa e la cui comparsa ha messo in fuga l'aggressore.
La ragazza ha descritto chi l'ha aggredita come un ragazzo che parlava perfettamente italiano, con la pelle olivastra.
Il titolo del maggior quotidiano locale, quel Giornale di Brescia noto ai miei concittadini anche come Bugiardino, si concludeva con "Lo straniero scappa all'arrivo di un automobilista".
Personalmente, trovo il salto logico abbastanza ardito: pelle olivastra, dunque straniero. Meglio se extracomunitario, magari. E poco importa se la padronanza della lingua (l'aggressore parlava perfettamente italiano, no ?) può definire la provenienza di una persona meglio del colore della pelle percepito in una sera di novembre in una strada poco illuminata...
Per informazione dei redattori del Bugiardino, conosco parecchie persone, tutte italianissime, che parlano perfettamente la lingua di Dante ed hanno la carnagione ben più scura della mia...
Poi nulla da dire: può essere benissimo che si sia trattato di uno straniero (ultimamente vanno molto i Rumeni, no ?), ma ciò che non deve passare è l'idea che si associno automaticamente episodi di criminalità a presunti autori stranieri: questa non è logica ma, semplicemente, xenofobia.
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