lunedì 23 luglio 2012

Popoli della Padania

Farebbe quasi tenerezza, quasi sedici anni dopo, riguardare questo video, che ripropone la manifestazione della cosiddetta Dichiarazione d'Indipendenza della Padania. Farebbe tenerezza, dicevo: se solo avessi lo stomaco abbastanza forte da seguirne la riproduzione.

Di certo è piuttosto triste il percorso che, negli ultimi vent'anni, Bossi e la Lega hanno compiuto: da partito che si proponeva come nuovo e diverso, vicino alla gente (qualunque cosa significhi gente) più che alle poltrone, a partito più uguale degli altri, che affonda sotto il peso degli scandali che travolgono il Capo e la sua famiglia. Dai proclami contro Roma ladrona e per una politica nuova ed onesta, al più totale appiattimento, dopo anni al governo ad occupare poltrone, su tutti gli stereotipi della malapolitica romana: le tangenti, il posto ben remunerato nelle istituzioni assicurato per parenti ed amici, i favori al Capo da questo e da quell'imprenditore.

Gli anni del video sono quelli in cui la Lega, quando ancora ce l'aveva duro, straparlava di Padania libera ed indipendente e di mitiche origini celtiche dei popoli del Nord, organizzava un Parlamento Padano (a Mantova, mi pare) e farneticava di occupazione del Nord da parte dello Stato centralista.
C'era tuttavia già stata la prima, breve esperienza di governo, nel 1994, e già non era più, probabilmente, la Lega nata a metà tra razzismo (il padroni a casa nostra ed i terroni che vengono a rubare il lavoro ai nostri figli, per intenderci) e quello che oggi si definisce movimentismo e punta ad opporre le manifestazione della cosiddetta società civile al malcostume diffuso in [certa parte della] politica: la Lega, per dire, degli amministratori onesti opposti alla deriva tangentista del pentapartito.

Vent'anni dopo quella prima Lega, e dopo i mesi di scandali che hanno svelato il coinvolgimento della famiglia del suo leader storico (ed unico) in una palude di intrallazzi, scambi di favori ed utilizzo del potere a scopi personali, mi sembra che del movimentismo opposto alla malapolitica non sia rimasto nulla: i lunghi anni passati al governo a sostenere Berlusconi ed il suo sistema di potere, evidentemente, hanno spazzato via qualunque dubbio e la Lega si è completamente allineata al modus operandi di quella Roma ladrona a parole ancora tanto avversata. Nel frattempo, Bossi non è più quello di una volta, ha avuto gravi problemi di salute ed anche il partito non pare messo meglio - ben lontano dall'averlo duro come un tempo, direi che s'è lasciato alle spalle la stagione degli amministratori onesti ed integerrimi, arroccandosi infine sulle posizioni dalle quali, in fondo, tutto era iniziato: il razzismo e la xenofobia, che nel frattempo hanno cambiato oggetto, un tempo i terroni, ora i negri, i Cinesi, in futuro probabilmente i Marziani od i Venusiani e poi, chissà!, gli abitanti di altri sistemi stellari o di altre galassie...

Anche per questo, quasi sedici anni dopo, fa quasi tenerezza riascoltare Bossi proclamare l'indipendenza della Padania che non c'è - se non altro per chi è fornito di stomaco più forte del mio!

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