martedì 24 marzo 2009

Brividi

Ho ancora i brividi dopo aver letto questo articolo sulle recenti, al solito pacate esternazioni di Angelo Bagnasco.

Direi che si commenta da solo, anche perché a voler ribattere sempre punto su punto alle parole in libertà di chi non ha altro modo di passare il tempo ne verrebbe fuori un lavoro a tempo pieno, che non tutti si possono permettere di intraprendere, vuoi perché le ore in una giornata sono quelle che sono e c'è [molto] di meglio da fare, vuoi perché non sempre si ha voglia di abbassarsi a certi livelli ben poco onorevoli...

Una perla però merita senza dubbio di essere segnalata: "E mentre invitiamo i diversi interlocutori a non abbandonare mai il linguaggio di quel rispetto che è indice di civiltà, vorremmo dire, sommessamente ma con energia che non accetteremo che il Papa, sui media o altrove, venga irriso o offeso". Ecco, un po' come quella volta che a Beppino Englaro gridavano "boia" ed "assassino".

Mi viene in mente l'espressione "avere la faccia come il cul(t)o"...

1 commento:

  1. La solita storia... indicano la pagliuzza nel tuo occhio, ma non vedono il trave nel loro c**o :)
    Mi fanno ribrezzo per la loro ipocrisia, che confermano giorno dopo giorno.

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