venerdì 16 marzo 2007

Fangopoli

E' il caso degli ultimi giorni: fotografi d'assalto che passano il tempo a fotografare personaggi famosi ed a ricattarli: soldi in cambio di foto che li potrebbero screditare. Non manca ovviamente la doverosa sfilza di intercettazioni telefoniche tra fotografi e tra fotografie  politici, calciatori, vippame vario...
Politici tutti d'accordo. Urge una legge che vieti la pubblicazione senza regole delle intercettazioni telefoniche, tanto più di quelle che coinvolgono politici.

Ora: che taluni giornali vivano del fango gettato addosso a persone senza colpe, sulla base di stralci di intercettazioni pubblicate benché siano atti sottoposti a segreto istruttorio, è cosa nota e certo non degna di un paese civile.

La cosa che mi stupisce, però, è che quasi nessuno (tra i pochi, Roberto Maroni, che certo non ha la mia stima politica ma non per questo non può essere una brava persona...) faccia un discorso la cui banalità io trovo quasi disarmante: non mi farebbe piacere leggere su un giornale le telefonate scambiate con la mia ragazza, o con la mia famiglia. Ma se venissero pubblicate le mie telefoate non ci sarebbe proprio nulla di cui mi dovrei vergognare !!!

Non è che forse stiamo sbagliando prospettiva ? Che criticare la pubblicazione inopportuna ed indebita di certe intercettazioni o lo scatto di certe fotografie non significa in alcun modo giustificare eventuali contenuti riprovevoli delle une o delle altre ? Che la pubblicazione illegale di una telefonata non giustifica chi nella telefonata ha pianificato l'esecuzione di un qualche illegale atto ?

Mi fa molto ridere l'ex premier che dice di aver acquistato foto "rubate" alla figlia non perché, come è stato detto, la ragazza in questione nelle foto "incriminate" baciasse qualcuno o fosse ubriaca, ma semplicemente perché le foto erano "brutte". Ora: e se anche fossero state pubblicate delle foto "brutte" della figlia ? E se anche fossero state pubblicate foto della figlia che la ritraevano ubriaca, o mentre baciava un uomo ? Dov'è il problema ? Non sta forse - anche, molto, di certo troppo ! - nell'ipocrisia di tutte le considerazioni che ruotano attorno alla notorietà ed all'interesse quasi morboso per la vita di politici e personaggi famosi vari ?

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