Quattro novembre, anniversario della fine (per l'Italia) della Prima Guerra Mondiale e, da qualche anno, Festa delle Forze Armate. La mia città - suppongo non solo la mia città - è tappezzata di manifesti celebrativi, colori biancorossoeverdi ed una scritta azzurra: "Grazie ragazzi".
Ogni volta che ne vedo uno, penso alla canzone "Il mio nemico", di Daniele Silvestri:
[...] e se non hai morale
e se non hai passione
se nessun dubbio ti assale
perché la sola ragione che ti interessa avere
è una ragione sociale
ma soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare
non farla nel mio nome
non farla nel mio nome
che non hai mai domandato la mia autorizzazione
se ti difenderai non farlo nel mio nome
che non hai mai domandato la mia opinione
Datemi dell'anti-italiano ("insulto" che va molto di moda ultimamente), ma non considerate un manifesto del genere come se fosse fatto anche nel mio nome... d'accordo?
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