Altra occasione persa per non coprirsi di ridicolo, da parte delle alte sfere vaticane e soprattutto della parte politica che dei valori cristiani (ma cristiano significa esclusivamente cattolico, in Italia) dice di farsi portatrice. Tra una sosta e l'altra nel letto grande, s'intende.
La questione è piuttosto nota: l'Agenzia Italiana per il Farmaco ha approvato in via definitiva l'utilizzo della pillola abortiva RU486. Pillola utilizzata da anni in tutta Europa e negli USA al posto del "tradizionale" intervento chirurgico. In poche parole, non cambia di una virgola la legislazione italiana sul tema dell'aborto: semplicemente, si rende disponibile un modo meno invasivo e doloroso di praticare lo stesso, esattamente negli stessi termini (legali) nei quali è possibile praticare quello chirurgico.
Perché la Chiesa Cattolica (e di conseguenza certa politica serva) sia contraria (e non manchi, al solito piuttosto sguaiatamente e rumorosamente, di farlo sapere, con la prepotenza che le è solita) è probabilmente implicito nelle parole "meno invasivo e doloroso". Davvero sembra abbia ragione chi fa dell'ironia sull'improvviso esternare, dopo mesi di imbarazzato silenzio, delle alte sfere religiose: Fisichella: "La Chiesa non tacerà". Il silenzio sulle escort serviva a prendere fiato.
E' piuttosto avvilente, ma questa è la realtà della nostra politica.
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