lunedì 10 dicembre 2007

La "Cosa" e la neve

Ultimamente, capita ogni tanto che qualcuno mi chieda che cosa pensi del Partito Democratico, se sia andato a votare alle relative primarie, e se sì per chi. Per chi mi conosce bene, le prime due risposte sono scontate e la terza è (di conseguenza) inutile: non ho mai votato i partiti che nel PD sono confluiti, né probabilmente per esso voterò, per cui non sono andato a votare a tali elezioni, che comunque ritengo uno splendido quanto (per l'Italia) innovativo segno di democrazia.

Sono invece parecchio interessato alla confluenza dei partiti italiani di sinistra vera in un unico soggetto, indicato prima come Cosa Rossa ed ora, forse definitivamente, denominato La Sinistra e l'Arcobaleno.

Ora, a parte il fatto che l'ultimo nome evoca in me reminescenze benigniane (La tigre e la neve) o "narniane" (Il leone, la strega e l'armadio), trovo che sia importante questo tentativo di riunificazione di quattro realtà politiche che, in fondo in fondo, condividono o dovrebbero condividere alcuni valori fondamentali (quello che in sostanza si cerca in un partito di sinistra):

  • difesa dei lavoratori

  • difesa dell'ambiente (possibilmente una difesa senza pregiudizi, aperta al compromesso nella convinzione che davvero l'ottimo può essere, a volte ed io credo in questo caso, nemico del bene)

  • difesa dello stato sociale e promozione di un modello di società incentrato sulle persone più che sugli indicatori economici

  • promozione di un modello di società laica e non disposto a compromessi sull'indipendenza dello stato dalle organizzazioni religiose


Credo che questi valori possano ragionevolmente costituire una base solida sulla quale costruire un unico soggetto politico di un certo peso e di una certa forza. Allo stesso modo, mi rendo conto che le radici ideologiche forti dei partiti di sinistra possono costituire un problema quando ci sia di mezzo la necessità di trovare una linea comune su argomenti controversi: il bello dell'idealismo e della passione per i propri ideali, che distinguono a mio modo di vedere la sinistra vera da movimenti più vicini all'idea di una politica come moderazione e compromesso, sta anche nella poca disponibilità a compromessi quando questi ideali sembrano in discussione...

Penso tuttavia che una scelta unitaria sia necessaria, e per una volta ho voluto scrivere qualche cosa di quello che desidero e penso di una fase politica ancora tutta in divenire, più che limitarmi a riportare commenti e critiche a comportamenti, frasi e scelte ormai definite...
PS: a proposito: "La Sinistra" fa il verso in modo un po' troppo evidente al nome della nuova formazione quasifascista di Storace... quella per dire alla cui assemblea Costituente Berlusconi è stato acclamato al grido di "Duce ! Duce !" senza prendere le distanze dal tipo di tributo ricevuto...

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