mercoledì 30 maggio 2007

Intervista a Prodi

Leggo su la Repubblica di oggi un'interessante intervista al Presidente del Consiglio, in cui l'intervistato parla del primo anno di governo, delle elezioni amministrative di cui s'è appena tenuto il primo turno, e delle prospettive del Paese.

Giusto nei giorni scorsi, parlando con alcuni amici ed alcuni colleghi, brontolavo dicendo che non ho votato (da una vita) a sinistra per sentire solo discorsi sul pareggio di bilancio, sulla crescita del PIL, sui parametri economici fissati dall'UE... ma piuttosto perché vorrei vivere in un Paese in cui la laicità dello Stato sia fondamento della vita politica, in cui tutti paghino le tasse, in cui gli omosessuali si possano sposare con gli stessi diritti degli eterosessuali, in cui l'Assistenza Sanitaria e l'Istruzione siano garantite a tutti, in cui esista una legislazione seria sul conflitto d'interessi...

L'intervista a Prodi affronta in qualche modo il problema del dualismo tra esigenze di bilancio e provvedimenti di sinistra. Lo affronta in un modo che mi porta a dire "diamogli fiducia"... in fondo, dal punto di vista dell'economia ha fatto in un anno meglio di quanto non abbiano fatto i governi Berlusconi in cinque anni... in fondo, l'idea di accumulare risorse per sostenere provvedimenti di equità sociale è un discorso ragionevole... voi che ne pensate ?

PS: due parole sui risultati delle elezioni amministrative, in cui la maggioranza di governo ha perso al Nord e vinto al Centro-Sud: l'opposizione chiede le dimissioni del governo, dimenticando di essere stata sconfitta (sonoramente !) a tutte le elezioni svoltesi durante la passata legislatura, senza mai aver pensato di lasciare il governo. In fondo è giusto: si è eletti per governare per cinque anni... anche se il termine governare ha poco a che fare con la legislatura passata, in cui ognuno s'è fatto gli affari suoi...

2 commenti:

  1. Anche io vorrei e continuerò a dare fiducia a Prodi, forse per ragioni ulteriori: lo trovo una persona pulita e che ha preso a cuore questo Paese. Si badi bene, il Paese, non il potere o interessi particolari.
    Quando ha detto (+ o meno) " non mi interessa di piacere alla gente, io voglio guarire l'Italia", mi sono alzata da tavola offrendogli un grazie sonoro.
    E' di queste persone che abbiamo bisogno, gente che ancora così generosamente mette la propria capacità e intelligenza a servizio del Paese. Non è facile governane l'Italia, non mi aspetto che facciano miracoli, già ho visto quanto chiedono agli italiani, e non è poco, sono già certa che nei mille provvedimenti legislativi ci saranno errori e mancanze, ma almeno c'è l'impegno, c'è lo sforzo, quello che manca all'individualismo esasperato della destra, che invece nei suoi provvedimenti mette il dolo di parte. Non molliamo ragazzi, l'alternativa è l'oblio.

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  2. Le due frasi che mi sono piaciute di più:

    1 io non voglio una popolarità effimera, voglio risanare un paese che rischia la bancarotta come negli anni 80

    2 Berlusconi chiede le dimissini del governo, con tutte le bastonate che ha preso dal 2004 in poi?

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