Quest'oggi ho compiuto ventotto anni e, visto che qualcuno certo me lo chiederà, vorrei dire due parole sul modo in cui ho festeggiato.
Ieri sera, dopo una meravigliosa cena preparatami da Antonella, sono uscito a bere con un po' di amici, ed è stata una serata divertente, anche perchè l'intenzione di festeggiare mi ha dato modo di vedere persone che vedo raramente... troppo raramente... in primis il mio migliore amico...
Questa mattina mi sono alzato attorno alle 9:15, per scoprire che, nonostante le previsioni catastrofiche, uno splendido sole mi faceva gli auguri... dunque, veloce colazione non troppo abbondante (cioè: rispetto alle mie abitudini), e pedalatina di un'oretta sul Colle di san Giuseppe (due volte...). Ritorno a casa, doccia, pranzo a Gussago con i miei genitori, mia sorella, mia nonna ed ovviamente la mia fantastica Antonella. Sulla via del ritorno, gitarella automobilistica al santuario della Stella per mostrare ad Antonella ed a Maddy le strade che a volte percorro in bici, quindi pomeriggio a casa con un po' di amici a chiacchierare ed a mangiare torte...
A fine serata ho accompagnato Antonella a casa sua, sono rimasto un po' con lei e poi me ne sono tornato a casa a proseguire la lettura de "Il gioco degli occhi", terza parte dell'autobiografia di Elias Canetti... ma non prima di aver appeso alla mia libreria la stupenda bandiera di Cuba che Antonella mi ha regalato... così domattina mi sveglierò e penserò al "Che"...
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