venerdì 4 maggio 2007

Terrorismo !

"Lo spropositato attacco alle parole di Andrea Rivera - si legge nella lettera - è molto preoccupante. Non è un paese normale quello in cui diventa un attentato esprimere un'opinione o fare una battuta sulle scelte compiute dalle gerarchie ecclesiastiche. Le minacce e il terrorismo sono una cosa troppo seria per confonderle con le parole, sgradite o irriverenti che siano. Torniamo alla Costituzione che tutela la libertà di espressione. E teniamo tutti i nervi a posto".

Ogni tanto qualche politico dice qualcosa di sinistra, e questa volta si è trattato di un gruppo di parlamentari di PRC, CI ed ex DS "mussiani". Finalmente.

Un passo indietro. Martedì, sul palco del concerto del primo maggio, un comico critica (duramente) alcune scelte della chiesa cattolica, sui funerali di Welby e Pinochet, sull'evoluzionismo. Il giorno successivo l'Osservatore Romano definisce tali critiche "terrorismo": "E' terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore". Non so bene se l'OR si riferisse all'amore in nome del quale sono stati sterminati milioni di persone, nella evangelizzazione dell'America (latina in particolare). Certo è che pare un po' esagerato parlare di terrorismo a proposito delle critiche di un comico, per bocca di chi formalmente sempre invita a stemperare il clima di confronto ed alla serenità. Tanto più che, per quello che sento commentare da settimane, da mesi, da parte di molti cattolici praticanti, c'è un senso di fastidio abbastanza diffuso, tra la gente comune, a proposito di scelte come quella di negare i funerali religiosi a Welby concedendoli invece, e con che solennità !, per un dittatore come il cileno Augusto Pinochet. Tutte cose di cui in realtà ho già scritto. Aggiungo solo che questo evidente scollamento tra gente comune e gerarchie ecclesiastiche non può che farmi piacere.
Personalmente, sono convinto che la Chiesa Cattolica, come qualunque organizzazione non pubblica, abbia tutto il diritto di decidere come discriminare tra un caso e l'altro, di scegliere come più le piace. Non ho trovato strane nè imprevedibili le scelte relative ai due funerali in questione, credo siano nel solco di quanto la Chiesa sostiene da sempre... chi sceglie di morire si pone al di fuori della Chiesa, chi vive uccidendo e sterminando e si pente in punto di morte viene accolto. Aggiungo che per la Chiesa notoriamente pecunia non olent, e che non è insolito che attorno ad un dittatore si muova parecchio denaro. Ma comunque. Sono fermamente convinto che la Chiesa abbia tutti i diritti di fare scelte di questo genere. Allo stesso modo, sono fermamente convinto che non abbia alcun diritto di pretendere di essere al di sopra di qualunque tipo di critica: e non tutti quelli che la criticano sono terroristi, non tutti quelli che non condividono una posizione sono inclini ad avversarla con la violenza. Poi certo, anche dalle parole ci si può sentire attaccati, messi all'angolo. Ma non mi pare un buon motivo per pretendere di essere al di sopra di qualunque diritto di critica.

Tanto più che, volendo parlare di parole dure, di "terrorismo verbale", varrebbe la pena di fare riferimento a colui che negli ultimi mesi si sta affermando come il campione indiscusso della disciplina: Angelo Bagnasco, segretario della CEI, ha di recente accostato, con la levità che lo contraddistingue, la regolarizzazione di convivenze omo ed eterosessuali a vere e proprie piaghe come la pedofilia (diamo atto che di pedofilia nella Chiesa v'è una certa esperienza, ma non tale da giustificare un'affermazione come quella di Bagnasco), quasi una legislazione sulle cosiddette coppie di fatto altro non fosse che un primo passo verso la legalizzazione della pedofilia (e dell'incesto, se ben ricordo le parole dell'equilibrato prelato). Anche in quel caso, l'atteggiamento della Chiesa è stato il classico "o con me o contro di me": non condividi quello che dico, dunque odi la Chiesa, sei un terrorista, vuoi distruggere i valori della società. E' da notare invece come la totalità di chi ha mosso critiche al presidente della CEI abbia espresso solidarietà ferma e convinta nei suoi confronti a seguito della ricezione di bossoli di proiettile.

Personalmente sarei felice di notare un certo equilibrio nell'utilizzare termini come "terrorismo" od accostamenti come quello tra DICO e pedofilia. Ciò che noto invece è che spesso, tristemente, le forze politiche di quasi (è bello di tanto in tanto leggere qualcosa di sinistra) ogni colore sono concordi solo nell'attaccare chi critica la Chiesa, quasi esistesse per essa un diritto di affermare qualunque cosa senza essere soggetta a contraddittorio. Ritengo che chi pretende, legittimamente, di fare scelte in base alle proprie convinzioni, non possa pretendere di non essere criticabile per tali scelte. Indipendentemente dall'ambito che tali scelte riguardano, indipendentemente dalle persone e dalle personalità in gioco.

Per concludere, e dopo aver aggiunto la mia alle solidarietà già espresse ad Angelo Bagnasco, non mi resta che segnalare un paio di articoli che trattano gli argomenti ricordati in questo post... buona lettura !
Articolo di Beppe Grillo

Odifreddi - Bagnasco

1 commento:

  1. come non essere d'accordo...io sottolineo che mi ha dato anche fastidio questa corsa al dissociarsi di tutti, sindacati compresi, con quanto affermato dal fanciullo in questione.
    Non chiedo di essere tutti d'accordo, ma di dimostrare un po' di dignità e amor proprio, di non stendersi davanti al papa solo perchè è tale, ma per quel che dice.
    il potere della chiesa di indurre all'approvazione incondizionata mi fa + paura della chiesa stessa.
    spero di essermi sbagliata.

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