Due cose che so di Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle primarie del centrosinistra prossime venture.
La prima, è che mi è antipatico. A pelle, senza nessun particolare motivo razionale, ma mi è antipatico. Questa non sarà - non sarebbe? - una motivazione sufficiente per non votare per lui. Ma... sarà quel modo di fare un po' di destra, da "io sono io e voi non siete un cazzo", da "con me il PD stravincerebbe, con altri no". Sarà l'aria piaciona e l'impostazione un po' grillina da "la politica è merda vanno mandati a casa tutti". Sarà quel che sarà: mi è veramente antipatico.
La seconda, che parla di meritocrazia, facendo notare - io penso: giustamente - come la meritocrazia sia una cosa di sinistra. E poi parla di rottamazione a prescindere dei vecchi del partito. Ora: se c'è una cosa che è l'esatto contrario della meritocrazia è valutare le persone sulla base di "categorie" anziché sulla base di considerazioni legate al singolo. Meritocrazia è mandare a casa i vecchi ed i giovani che lo meritano, ricandidando anche per cinquanta volte che si sia dimostrato valido.
Dunque: epidermicamente poco simpatico e logicamente incoerente (o, nella migliore delle ipotesi, un po' superficiale). Se andrò a votare alle primarie del centrosinistra, il che è tutto da vedere, non voterò certo per lui...
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