Dunque, nei giorni della seconda Tangentopoli, la "notizia" è la seguente: la Corte di Cassazione ha confermato il reato di corruzione di magistrati ai danni dell'avvocato Mills, ritenendolo però prescritto. L'avvocato inglese, dunque, è stato corrotto con soldi provenienti da Fininvest, al fine di tacere quanto sapeva nei processi celebrati a carico di Fininvest negli anni Novanta.
Il corrotto, dunque, c'è: non farà un giorno di prigione, ma la Cassazione ha stabilito che non può essere prosciolto nel merito, ma solo godere della prescrizione (in sostanza, i suoi avvocati sono stati bravi a tirare in lungo il processo). Ed il corruttore? Tutti sanno chi è, ed anche in questo caso arriverà la prescrizione, entro il prossimo anno (poiché i suoi avvocati hanno avuto l'accortezza di ritardare il tutto di parecchi mesi, mettendo a punto una legge-scudo poi ritenuta incostituzionale).
Poi ci racconteranno, come per quanto riguarda il caso Andreotti, che l'illustre imputato è stato assolto. In realtà la prescrizione è cosa ben diversa, e prescrizione senza proscioglimento nel merito significa, in sostanza, averla fatta franca...
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