giovedì 18 maggio 2006

Sfigati e puliti

Noi eravamo gli sfigati, quelli che non vincevano mai niente.
Noi interisti: qualche coppetta ogni tanto, e nessuno scudetto da diciassette anni (diciassette, sì: ero in quinta elementare, ora sono laureato da più di tre anni: che tristezza, pensavo).
Eravamo i perdenti, quelli sfottuti un po' da tutti, simpatici a tutti perchè tutti facevamo ridere, a tutti davamo soddisfazione.
Eravamo quelli che se la prendono sempre con gli altri, con l'arbitro, i guardalinee, gli avversari che definivamo "ladri".
Eravamo quelli che non sanno perdere, nè sanno vincere: condannati ad un eterno purgatorio calcistico.
Eravamo quelli delle barzellette, delle "catene" fatte girare in rete, delle vignette su decine di siti web.
Eravamo quelli che un punto non lo negano nemmeno al Treviso, o al Lecce.
Quelli delle occasioni mancate, quelli del cinque maggio, del suicidio sempre dietro l'angolo.

E adesso ?
Adesso viene fuori che eravamo quelli puliti, sfigati ma puliti o forse sfigati perchè puliti...
Che gli altri - quelli forti, quelli vincenti - controllavano gli arbitri, i giornali, controllavano CONI e FIGC.
Adesso essere sfigati non è più così male, suona meno come un insulto. Adesso va bene così: perchè lo sfigato invecchia bene, il ladro - probabilmente - un po' meno...
Forza Inter !

6 commenti:

  1. In effetti da questa brutta storia l'Inter ne esce a testa alta, almeno per il momento, visto come è strutturato il calcio moderno.

    Ma vorrei sapere cosa sarebbe successo all'Inter se fossero uscite oggi e non qualche anno or sono le inchieste sui passaporti falsi che hanno coinvolto i giocatori dell'Internazionale, vi ricordate ? Praticamente Recoba e soci erano clandestini e come sentenza furono mandati a casa loro e in 24 ore gli fu permesso di ritornare con tutti i documenti in regola.

    E che dire degli acquisti all'estero in quantità industriale, cosa che fa supporre un tentativo di creare fondi extracontabili, vedi il caso Georgatos.

    Detto questo tutti sono innocenti fino a prova contraria, ma che la dirigenza dell'Inter, non parlo certo dei suoi tifosi, mi vengano a fare la morale dopo che oramai da decine di anni sono in questo sistema mi lascia abbastanza indifferente.

    Ciao, Nicola

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  2. Mi pare fosse solo Recoba, in ogni caso. Che ha scontato un po' di mesi (sei ? Non ricordo esattamente....) di squalifica per il passaporto falso. E penso abbia avuto anche qualche problemino legale, com'è giusto che sia.
    Per il resto... resto dell'idea che un passaporto falso sia meno peggio degli ammanicamenti con gli arbitri o con l'antidoping... ma concordo pienamente su una cosa: è tutto il calcio ad essere malato... e spero che paghino TUTTI, anche gli interisti se dovessero risultare coinvolti (nel qual caso dirò: ma cazzo, eravate corrotti, almeno uno scudetto avreste potuto vincerlo, no ? :-P)

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  3. Caro Pietro il problema non è il meno o più grave, ma se si sono violati i regolamenti federali e le punizioni prescritte per certi fatti.

    Paolo Rossi quando era squalificato non ha avuto il permesso dalla federazione di giocare un torneo di calcetto fra amici.

    Anni fa un giocatore, il cui nome non ricordo, per poter giocare un torneo amatoriale, a cui non potevano accedere giocatori tesserati figc, avendo dato nome e cognome falso fu squalificato a vita.

    Mentre ultimamente giocatori di Inter e Juventus, e altre squadre che adesso non ricordo, hanno avuto giocatori squalificati per doping qualche mese per giunta scontato nelle amichevoli estive.

    Quello che voglio dire è che certi personaggi non sono delle verginelle e dovrebbero capire che forse il fatto di non essere stati beccati ultimamente non li autorizza a sentire candidi come un bambino.

    Detto questo ripeto che i tifosi interisti possono in questo momento entrare nei bar a testa alta perchè sembra che al momento giocassero a poker con una banda di giocatori che barano e quindi è logico che non riesci mai a vincere una mano di poker. Ripeto i tifosi non certo la società e il suo entourage.

    Ciao, Nicola

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  4. Io infatti parlo e posso parlare solo ed esclusivamente da tifoso... e non mi illudo che la "mia" dirigenza sia particolarmente migliore di quella altrui...
    Per ora mi godo i "tam-tam" di battute su Lucianone...

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  5. :-) come non condividere l'ultimo post.

    Ciao, Nicola

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  6. Putroppo in Italia la legge non e' uguale per tutti...
    - se Recoba fosse stato un panettiere sarebbe stato trattato in modo diverso;
    - se Recoba, invece di giocare nell'Inter, avesse giocato nell'Athletic Club Bacigalupo sicuramente sarebbe stato rispedito a casa (anzi, forse neanche in quel caso, trattandosi della squadra palermitana di cui Dell'Utri era direttore generale e Mangano tifoso sfegatato... al campo di allenamento si conobbero i due esimi)

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