lunedì 21 novembre 2005

Scrocifiggiamo l'Italia

Amicofragile aderisce alla campagna Scrocifiggiamo l'Italia, lanciata dall'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Di seguito una citazione di un grande scrittore contemporaneo: essa rappresenta molto bene ciò che penso dei fenomeni religiosi...

Quanti cristi inchiodati a una sedia o a un letto la gente scavalca,
per inchinarsi a un cristo di legno.
Quanti sacrifici dimenticati, per ricordarne uno.
Se mi facessero entrare in una chiesa, griderei:
smettete di guardare quell’altare vuoto. Adoratevi l’un l’altro.

(Stefano Benni)

"Scrocifiggiamo l'Italia" è una campagna permanente di sensibilizzazione per la rimozione dei crocifissi dagli edifici pubblici: tale rimozione è un po' il simbolo della speranza che anche il nostro paese sappia diventare un vero e moderno stato laico, libero dalle odiose e vergognose invasioni che ormai quotidianamente la "Santa" Sede effettua ai danni dell'autonomia della politica dalla religione. Un vero paese civile e laico non può essere vincolato a legiferare secondo le indicazioni di autorità religiose, di qualunque "colore" esse siano. E' scandaloso, e triste allo stesso tempo, verificare come ormai ogni giorno i vari Ruini e Nazinger di turno non manchino di intromettersi indebitamente nelle faccende dello Stato Italiano: solo di qualche giorno fa lo scandaloso commento di Camillo Ruini che, benignamente, assicura che "lascerà libertà di voto" in occasione dei referendum per la conferma della riforma costituzionale recentemente (e disgraziatamente...) approvata dal parlamento. Bontà sua !

Chiudo con una frase tratta da un discorso ufficiale del Presidente più notoriamente religioso che la Repubblica Italiana abbia mai avuto, nei suoi quasi sessant'anni di storia: Oscar Luigi Scalfaro.

Lo Stato è la casa di tutti e nessuno ha il diritto di mettervi sopra il
proprio marchio o il proprio sigillo. Starei per dire che lo Stato ha il diritto di
essere laico, ha diritto alla laicità . Mi rendo conto che talvolta questo termine è stato usato in senso antireligioso o anticlericale, ma ognuno sa qual è il suo significato originale. […] Per me si tratta di principi fondamentali, in cui credo profondamente. Oltretutto non mi vengono dall’insegnamento di qualche ostinato laicista: è quello che ho imparato nell’Azione cattolica e all’Università del Sacro Cuore. Era anche quello che ho imparato dai miei insegnanti di religione
al liceo.


Purtroppo uomini politici con questo senso delle istituzioni ce ne sono veramente pochi...

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