mercoledì 11 gennaio 2012

Strumentalizzare

Strumentallizzare: v. tr: Sfruttare in modo subdolo qlcu. o qlco. come strumento per i propri fini. Utilizzare qualcuno o qualcosa come uno strumento, per raggiungere i propri scopi. Sinonimi: servirsi, sfruttare, usare.

Impazza in questi giorni, sulla blogosfera cattolica, sui social network e nelle catene di spam, questa storia, la storia di una donna incinta che, scoperto di essere ammalata di tumore, rifiuta le cure per non rischiare di danneggiare il nascituro - e muore pochi giorni dopo averlo dato alla luce.

Nulla da dire sulla triste storia, che suppongo vera e non è certo unica nel suo genere - né nuova nelle notizie che girano sul web. E tanto di cappello di fronte alla forza d'animo di una scelta che definire coraggiosa ed altruista mi sembra riduttivo.

Ma non posso non pensare alla parola strumentalizzare,  ed al suo sgradevole e ben poco cristiano significato, quando prendo atto che una vicenda triste viene utilizzata per l'ennesimo attacco contro chi la pensa diversamente. Come se credere nella libertà di scelta e di autodeterminazione equivalesse a scegliere, sempre l'aborto o l'eutanasia; come se la scelta della ragazza di cui sopra non valesse proprio perché è stata una scelta, personale e libera, piuttosto che un'imposizione. La cosa che la sedicente cultura pro life finge di non capire è che c'è differenza tra voler garantire la libertà di scelta e di opinione e condividere una scelta od un'opinione: personalmente non sono molto incline a condividere la scelta della ragazza che muore per dare alla luce un figlio, come non sono molto incline a condividere la scelta di chi considera l'interruzione volontaria di gravidanza come una sorta di sistema anticoncezionale - e tuttavia, per citare Voltaire: Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo. Esemplare, in questo senso, la frase "con la mente si votano leggi di morte e si condividono opinioni e mass media ferocemente abortisti; e con il cuore ci si commuove davanti al sacrificio estremo di una giovane mamma. Incredibile", come se garantire tramite una legge ("di morte", ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere) la possibilità di autodeterminarsi, anche in modo difforme dalle proprie convinzioni morali e dalla propria emotività, fosse inconcepibile. Ma forse per certa gente l'unico diritto concepibile di autodeterminarsi ha a che fare col dare la vita per un feto - altro notevole esempio, quest'ultimo, di strumentalizzazione, se ripenso agli adesivi della campagna per il non-voto al referendum sulla procreazione assistita di tanti anni fa, adesivi che tutt'ora fanno "bella" mostra di sè in ogni bagno pubblico che si rispetti e sui quali campeggia l'immagine di un feto - che senza dubbio ha scelto di far propaganda - sotto la scritta "Io non voto".

Posso dire che mi fa schifo, questo modo di utilizzare le persone, meglio se morte o non ancora nate? Posso dire che mi fa schifo un certo modo di ragionare, per cui personali convinzioni etico-religiose dovrebbero assurgere a leggi dello Stato, valide per tutti? E tuttavia sarei disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo.

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