giovedì 28 ottobre 2010

Colombo o Galileo?

Colombo diede all'uomo terre da conquistare col sangue

Galileo nuovi mondi che a nessuno recano danno.

Chi è migliore?

[Thomas Seggett]

mercoledì 27 ottobre 2010

Buttiglionerie

Si parla, in questi giorni, delle recenti dichiarazioni dell'ex ministro Rocco Buttiglione, rese durante un programma radiofonico. "Sul piano politico e sociale io sono contro ogni discriminazione contro i gay. Ma moralmente penso che sia sbagliato. Ma ci sono tante cose che sono moralmente sbagliate e che la legge non deve perseguire." Dunque secondo il grande filosofo (allievo dell'allievo, si diceva un  tempo) essere gay sarebbe una delle tante cose moralmente sbagliate che la legge non deve (bontà sua) perseguire. Richiesto di fare qualche esempio, il mancato commissario europeo (rifiutato dal Parlamento di Strasburgo per esternazioni sugli omosessuali: l'omosessualità come peccato, se ben ricordo) ha enumerato: "Per dirne una, l'adulterio, il trattare male le persone, non pagare le tasse, non dare i soldi ai poveri."

Ora: non voglio discutere di quanto sia aberrante, e pericoloso, mettere il fatto di essere qualcosa (omosessuale, ad esempio; che è come dire biondo, interista, cattolico) sullo stesso piano del fare qualcosa (adulterio, trattar male le persone). E' evidente anche ad un bambino quale sia la differenza, e come negarla (non voglio pensare "non comprenderla") apra la strada ad odiose discriminazioni come "essere bassi è moralmente sbagliato, tifare Milan è oggettivamente perverso". Ne parla bene Metilparaben in questo post, ed a me la cosa ricorda in modo spaventoso questa poesia di Martin Niemöller (citazione spesso attribuita a Brecht): seguendo la strada indicata da Buttiglione, un giorno non rimarrà nessuno a protestare, quando saremo noi ad essere discriminati.

Ma vorrei sottolineare un aspetto, certo secondario, della dichiarazione del Platone di casa nostra: tra gli esempi di "cose che sono moralmente sbagliate e che la legge non deve perseguire", il professor Buttiglione (professore anche in Liechtenstein: ricordate il conto all'estero, moralmente giusto?) inserisce "non pagare le tasse".

Ora: io capisco che dopo anni al servizio di un politico che un giorno sì e l'altro pure istiga gli elettori a non pagare le tasse e promuove riforme volte a far pagare meno tasse ai redditi altissimi (il famoso "Meno tasse per Totti"), dopo anni a votare condoni e derubricare reati fiscali il professor Buttiglione possa avere un po' di confusione in testa su questo argomento, ma vorrei ricordargli che "non pagare le tasse" non è esattamente "una cosa moralmente sbagliata che la legge non deve perseguire": si tratta - almeno nel nostro ordinamento, almeno sino alla prossima riforma delle Libertà - di una cosa illegale che la legge persegue.  Così, tanto per puntualizzare.

Grande slam, in ogni caso, per il geniale professore: sparata geniale, giustificazione geniale, esempio geniale.

domenica 24 ottobre 2010

Ricettazione

D'accordo, viviamo in un periodo di crisi economica, e sotto un governo preoccupato di salvare il culo al presidente del consiglio ma non di muovere un dito per migliorare le condizioni economiche del Paese.

D'accordo, c'è sempre qualcuno che tenta di porre rimedio ai propri problemi vendendo, magari, la catenina della nonna, e qualcun altro pronto ad approfittarne pagandola una miseria.

Ma insegne come questa - e ne ho viste tantissime - non vi fanno, almeno un po', pensare ai cari, vecchi ricettatori?

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venerdì 15 ottobre 2010

Pazienti ladri

"Si pregano i sigg. assistiti di portare sempre le esenzioni del ticket per la ricettazione"

[cartello affisso all'ingresso di uno studio medico]

Grazie per la segnalazione a Cristina, meravigliosa compagna di viaggio.

giovedì 14 ottobre 2010

Paradossi per glabri

In un paese, il barbiere rade tutti coloro che non si radono da sé.

Chi rade il barbiere?

lunedì 11 ottobre 2010

Un'inutile ipotesi

Si racconta che, dopo aver consegnato a Napoleone una copia della propria opera "Exposition du système du monde", Laplace si sentì chiedere dal futuro Imperatore: "Ho letto il vostro libro e non capisco come mai non abbiate lasciato spazio all'azione del Creatore". Al che il grande matematico e filosofo pare abbia risposto: "Cittadino Primo Console, non ho avuto bisogno di questa ipotesi".

Ecco, mi piace pensare in questo modo all'idea di una qualche divinità che vede e provvede: una bella ipotesi, che - in effetti - permette di trovare facili spiegazioni a molte cose, senza grande fatica.

Ma un'ipotesi, bene o male, della quale si può fare a meno, senza rinunciare a comprendere la realtà che ci circonda. Ed in ogni caso, io - come Laplace - non ne ho bisogno, il che è in effetti l'unica cosa che veramente conti, trattandosi di una questione assolutamente personale e relativa.

domenica 10 ottobre 2010

Capre telematiche

Notevole l'idea di utilizzare la faccia di un noto personaggio televisivo, famoso per il fatto di gridare "Siete delle capre!" ai propri interlocutori, nella pubblicità di un'Università online: se non altro, chiarisce in modo inequivocabile quale sia il genere di studenti che l'ateneo si propone di attirare...

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sabato 9 ottobre 2010

Nobel

Certo non si può dire che i Nobel di quest'anno siano piaciuti molto, ai Paesi che non vedono di buon occhio la libertà di pensiero!

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venerdì 8 ottobre 2010

Coda di paglia

Probabilmente è un mio limite: ma continuo a non capire un paio di cosette, a proposito della preoccupazione che prende i nostri politici quando si parla di intercettazioni.

1. Perché intercettare un ministro od un parlamentare dovrebbe essere più grave che intercettare un comune cittadino?

2. Posto che essere ascoltato senza saperlo non garba a nessuno, che cosa mai diranno i nostri ministri al telefono, per cui l'idea della pubblicazione di eventuali intercettazioni desta in loro terrore?

Dato che, anche in questo caso, è tutto un agitarsi preventivo (non si sa se vi siano intercettazioni, non si sa chi eventualmente riguardino) , mi viene da pensare che qualcuno abbia la coda di paglia...

martedì 5 ottobre 2010

Rino Bestemmiella

Monsignor Rino Fisichella è una sorta di Ghedini di Santa Romana Chiesa: quando si tratta di difendere una qualche posizione indifendibile, quando si devono sostenere tesi contrarie a qualunque comune sentire, il Vaticano manda lui. E' diventato famoso ai più per il superbo intervento giustificatorio circa l'accostarsi al sacramento della comunione, notoriamente precluso ai divorziati risposati (benignamente designati come adulteri), da parte di Silvio Berlusconi, ma personalmente preferisco ricordarlo così come mi apparve, in tutta la sua rilucente grandiosità, durante una trasmissione televisiva (credo fosse Annozero) che trattava dei casi di pedofilia nella Chiesa Cattolica, alla luce di inchieste giornalistiche e documenti filmati realizzati - ovviamente - in un Paese diverso dal nostro. L'illustre dirigente ecclesiastico si distinse, in quell'occasione, difendendo i suoi datori di lavoro al grido di "i casi di pedofilia nel clero sono molto meno di quelli tra i laici". Gli fu fatto notare che certo, il numero (assoluto) dei casi di pedofilia nel clero è molto minore di quello tra persone (non fatemi scrivere "normali", che non è quello che penso!) senza abito (abito sacro, cos'avete capito?), ma che la percentuale (ovvero il numero relativo) è (stando alle statistiche in Italia) circa venti volte maggiore. Al che la difesa divenne "forse (forse? Si tratta poi di fare una divisione: non sarà latino, ma volendo si può usare una calcolatrice!) è vero, ma non bisogna dimenticare quanto bene ha fatto e fa, ogni giorno, la Chiesa Cattolica". Che è un po' come dire "quel tizio sarà anche un assassino, ma è tanto gentile con i vicini di casa!". O qualcosa del genere.

Forte di questo indelebile ricordo, ho accolto senza particolare stupore la notizia dell'ultima esternazione del furbo prelato, relativa al piccolo incidente della bestemmia presidenziale, di cui già ho scritto. Nell'estremo tentativo di giustificare, per l'ennesima volta, il grandioso spettacolo del presidente del consiglio più lontano dai valori cristiani che il Paese ricordi, e tuttavia tra i più vicini, dal punto di vista degli interessi e degli affari, alle alte gerarchie Vaticane, il buon Fisichella (detta così, sembra il fratello bravo a guidare di Giancarlo) se n'è uscito con "bisogna sempre saper contestualizzare le cose".

Ora: lungi da me qualunque avversione per l'idea di "contestualizzare le cose", affine ahimé ben più alle mie posizioni fieramente relativiste piuttosto che al monolitico sistema di dogmi tipico delle religioni rivelate. Ma sarei - lo sarei veramente, al di là di qualunque intento polemico - curioso di conoscere una lista, possibilmente stilata da Fisichella medesimo, di contesti entro i quali una bestemmia non costituisce un'offesa al sentimento religioso di milioni di persone che credono a ciò che all'ardito monsignore dà da mangiare. Sono certo tra l'altro che, se disponessi di una lista del genere (una lista di "contesti di bestemmia libera", con tanto di imprimatur vaticano), non faticherei a trovare qualcuno più che disposto a farne buon uso :-)!

domenica 3 ottobre 2010

Correggere il passato

"C'è una parola nella matematica per definire i risultati del passato che sono cambiati: quella parola è errori."

[Ian Stewart, citato da Mario Livio in "Dio è un matematico"]

sabato 2 ottobre 2010

Relativismo

Io mangio i bambini, ma non farei nulla per costringere qualcun altro a farlo, né mi disturba che qualcuno non lo faccia...

venerdì 1 ottobre 2010

Le risate!

Sarà che, da ateo relativista fautore della laicità, tengo a mostrar rispetto per le altrui convinzioni religiose. Ma io una barzelletta del genere non la racconterei, a differenza di chi, sempre, si pone come politico strenuo e convinto difensore dei valori di Santa Madre Chiesa.

Sarei molto curioso di conoscere l'opinione, in proposito, dei vari papi e cardinaloni che a certa gente, in cambio certo di grandi ritorni economici, hanno sempre garantito il proprio appoggio. Nonché degli elettori cattolici del comico in questione...

UPDATED: perfettamente d'accordo con questo post.