venerdì 20 novembre 2009

Natale bianco

No, non è un refuso: non avevo intenzione di scrivere "Bianco Natal", bensì esattamente quello che ho scritto: "Natale bianco". Non bianco nel senso della neve, infatti: bianco nel senso del colore della pelle.

E' la brillante idea di sindaco ed assessori di un paese del bresciano, subito imitati (non c'era dubbio: nulla è tanto facile da imitare quanto il razzismo) dai colleghi di altri comuni: per festeggiare degnamente le ricorrenze cattoliche, passare al setaccio le case del paese per individuare eventuali extracomunitari col permesso di soggiorno scaduto. Un rastrellamento, in qualche modo. "Perché per me il Natale è il simbolo della tradizione cristiana", spiega l'assessore (crociato?) alla sicurezza. Che prosegue: "Questa gente [i cittadini che protestano, ndr] dov'era, domenica scorsa? Io a Brescia, dal Papa". Più cattolico di così, si muore.

In ogni caso: la simpatica iniziativa si concluderà, trionfalmente, il giorno di Natale. Natale bianco, appunto.

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