lunedì 19 ottobre 2009

Perché voterò alle Primarie del PD

E' la notizia di attualità politica più "calda" di questa settimana: domenica 25 ottobre si vota per le Primarie del Partito Democratico, allo scopo di eleggerne il segretario. Non sono certo l'elettore tipico del Partito in questione: l'ho votato (parzialmente) nel 2008, in qualche modo avevo sperato portasse una ventata di novità nella politica italiana e ne sono rimasto (ne ho già scritto) piuttosto deluso.

Qualche giorno fa ho seguito tuttavia con interesse il confronto tra i tre candidati alla segretaria, confronto trasmesso via web sulla TV in streaming del PD. L'ho seguito perché sono convinto della bontà della scelta di recarmi alle Primarie per esprimere il mio voto: convinto nonostante la mia "storia elettorale", certo più "rossa" delle posizioni medie del "rosa" PD, convinto nonostante mio il recente (amministrative 2009) voto "di protesta" all'Italia dei Valori.

Al di là dell'interesse che sempre ha un confronto come quello andato in onda venerdì scorso, e che è possibile rivedere qui ,
trovo valga la pena spendere due parole sui motivi per i quali - ne sono convinto - vale la pena di investire mezz'ora del proprio tempo, domenica, per recarsi ai seggi allestiti dal PD.

Per prima cosa, sono convinto che avere la possibilità di scegliere i proprio rappresentanti, nelle istituzioni ma anche alla guida in un grande movimento politico, sia sempre una cosa positiva: esercitare una qualche influenza sulla scelta degli "attori" della politica del proprio Paese, in questo senso, è a mio modo di vedere un'importante occasione di democrazia, indipendentemente dalle proprie convinzioni (arrivo ad affermare che prenderei in considerazione l'idea di andare a votare anche alle Primarie del PdL, se si trattasse di un partito politico e non di un movimento padronale - se, cioè, vi fosse una qualche possibilità, per i suoi elettori ma più in generale per gli Italiani, di influire sulla scelta della sua linea politica o della sua leadership).
In secondo luogo, in una congiuntura politica nella quale qualcuno rivendica l'investitura popolare come un sacro crisma più forte di qualunque limite costituzionale, contrappeso istituzionale, decenza politica e personale, trovo sia importante dare un chiaro segnale che la società italiana, la gente comune, le persone per bene non stanno tutte e sempre con il più forte. Dare un segnale inequivocabile della voglia di reimpossessarsi di una politica negli ultimi anni sempre più schiacciata su problemi e questioni strettamente personali (personali sempre della stessa persona, tra l'altro): in questo senso, sono fermamente convinto che ogni voto in più, domenica, sarà un punto a sfavore di chi ha mostrato di intendere la politica come un contesto nel quale perseguire i propri interessi, secondo una vecchia e stantia logica di vuota retorica e pericolosi personalismi, ed un punto a favore dell'idea che le scelte, tutte le scelte, debbano arrivare dal basso.
Infine, da probabile elettore di partiti potenzialmente alleati del PD, trovo ragionevole avere una preferenza sul tipo di leadership che nel PD vorrei, nell'ottica dei rapporti tra il più grande partito di opposizione italiano e la mia "area politica" di riferimento. Preferenza che mi sento di andare, domenica, ad esprimere. Preferenza della quale parlerò, nei prossimi giorni, in un altro post...

PS: sono graditi, in questo caso più che mai, commenti...

2 commenti:

  1. Ciao Pietro.

    Detto che il PD mi sembra troppo preso a decidere la propria struttura interna invece che fare della vera opposizione (ma gli interessa per davvero, visto il voto allo Scudo Fiscale?)
    Detto che non voterò certo PD, pur votando a sinistra...
    Sono d'accordo con te sull'andare alle primarie del PD per dare il segnale che gli italiani voglio avere un ruolo più diretto nella politica.
    Purtroppo non saprei esprimere una preferenza tra i candidati del PD...

    E ti dirò di più: andrei anche alle primarie del PDL, ma solo per votare un leader più onesto, più "sano di mente" del Nano (non che ci voglia molto, eh!).
    Secondo me il presidente del consiglio, dopo le ultime vicende, ne uscirebbe fortemente ridimensionato (se non addirittura sconfitto) tra gli elettori del PDL.

    RispondiElimina
  2. [...] Amico Fragile e Giglioli ci spiegano perché domenica andranno a votare. Io vi spiego perchè andrò a farfalle, in quattro punti e una mezza promessa. [...]

    RispondiElimina