sabato 31 gennaio 2009

Ecco

Ecco, ed io che stavo quasi per cascarci.

Ho ammirato il suo ritorno dopo la malattia, non l'ho amato da cow boy vincente, non ho capito la sua decisione di tornare, ma in qualche modo la cosa mi incuriosiva.

Ora si rincorrono voci di possibili retroscena come questo: si tratti di fanta-sport o meno, dicono molto della personalità del ciclista in questione. In fondo, la sua rincorsa a Simeoni ad un Tour di qualche anno fa la ricordiamo tutti, ed è forse la scena più vigliacca cui abbiamo assistito in una gara...

Non tiferò per lui: su questo non avevo dubbi già prima. Ora so anche che tiferò contro.

mercoledì 28 gennaio 2009

Trenta

Mesi fa - erano le ultime settimane "ciclistiche" della stagione 2008 - avevo pensato di intitolare un post "Trenta", e di raccontare come avessi tenuti i 30 km/h di media su un giro "a saliscendi" che percorro spesso. Il post è un po' superato dall'uscita di domenica, anche se il tipo di percorso è abbastanza diverso come diverso è il fatto di aver percorso quell'itinerario senza alcuna "scia" da sfruttare...

In ogni caso, qualche volta è emozionante - e di soddisfazione - anche provare ad essere un mezzo cronoman, più che il "solito" scalatore...

martedì 27 gennaio 2009

Come volando

Domenica mattina ho ripreso la bici con l'intenzione, dopo due settimane, di tornare a sentire l'aria in faccia, anziché limitarmi a qualche timida pedalata sui rulli, in casa. Quasi quasi sarei uscito anche se il tempo fosse stato meno bello. In verità, quando sono partito il sole era parzialmente oscurato da nubi, ma pian piano il cielo s'è rischiarato ed al mio rientro, tre ore dopo, era luminoso e quasi completamente sereno: una meraviglia, insomma !

Approfittando anche del "passaggio" di un agonista che ho incontrato, e della cui "scia" decisamente rapida ho approfittato per una quindicina di km, sono riuscito nella - a dir poco rara, per uno della mia stazza (si fa per dire) - impresa di percorrere 91 km in due ore e cinquantanove minuti, meno una manciata di secondi. 30,6 km/h di media, diceva il contachilometri: quasi come se avessi volato, per tre ore, e non semplicemente pedalato. Tutta pianura, ovviamente, ma affrontata come si affronta una salita: il più in fretta possibile, per mettere la fatica, e la sofferenza, alle spalle...

lunedì 26 gennaio 2009

Chi l'ha detto ?

"L'essenziale è saper ascoltare tutte le istanze del Paese, senza rinchiudersi in visioni ideologiche con l'arroganza di chi, avendo il potere, pensa di poter decidere della vita e della morte."

Vediamo se qualcuno indovina...

domenica 25 gennaio 2009

Colpa dei pendolari

Davvero, questa è fra le migliori che ho sentito di recente.

A metà dicembre (e già la scelta di una data a mese iniziato è a dir poco delirante, se si pensa che per qualcuno è stato necessario sottoscrivere due diversi abbonamenti...) Trenitalia fa entrare in vigore un nuovo orario ed una nuova classificazione dei treni (in poche parole, spariscono gli Intercity e gli Intercity Plus per lasciare spazio ai cosiddetti Eurostar City, in genere senza cambiare nemmeno le carrozze, ma semplicemente le tariffe). Da allora, quasi tutti i treni e quasi ogni giorno, per quanto riguarda la linea Milano - Venezia, viaggiano in ritardo (cioè: più in ritardo di prima, che già non era male...).

Le associazioni di pendolari protestano, in particolar modo (per quel che leggo io sui giornali locali) per quanto riguarda la tratta Brescia - Milano. L'assessore regionale alla mobilità, tra i più ferventi sostenitori delle modifiche introdotte da Trenitalia, sale sul carro (bestiame) dei pendolari e si schiera con le suddette associazioni.

Trenitalia risponde alle critiche chiarendo le proprie posizioni, che in parte sbugiardano l'amministrazione regionale.

Già sin qui ce ne sarebbe abbastanza per riflettere su quante manovre politiche ed economiche si costruiscono sulle spalle di chi, ogni giorno, è costretto a viaggiare per lavorare.

La perla - tuttavia - è a mio gusto una delle giustificazioni che Trenitalia porta - secondo il verbale di un incontro pubblicato da un'associazione pendolari - per spiegare gli inauditi ritardi: i tempi “rallentati” di salita e discesa dai treni degli utenti nelle stazioni. In pratica: colpa dei passeggeri, che non salgono e scendono abbastanza in fretta dalle carrozze... Non mi è chiaro se si tratti, semplicemente, di una presa in giro, o se davvero nello stilare i nuovi orari ci si sia scordati di tener conto del fatto che, nelle stazioni, la gente scende dai treni, e vi sale... qualunque sia la realtà, direi che una simile uscita si commenta da sé...

sabato 24 gennaio 2009

Undici

Undici anni fa ho conosciuto una ragazza. Un po' meno di tre anni fa ci siamo messi insieme. Otto mesi fa ci siamo sposati...

Troppo facile...

... lo so, a volte è quasi come sparare sulla croce rossa.

Complimenti comunque. Accettare una persona antisemita che nega l'olocausto: non c'è che dire, un bel colpo, dal punto di vista del dialogo con le altre religioni. Probabilmente ha pensato: erano sei milioni, ma erano solo ebrei.

venerdì 23 gennaio 2009

Infatti

Dice il Giullare del Consiglio che una previsione di PIL al -2% non è un dramma, che significa semplicemente tornare indietro di due anni e che due anni fa, in fondo, non stavamo male. Infatti, al governo c'era Prodi...

giovedì 22 gennaio 2009

Ecco

"Non siamo in una regione dove il diritto religioso fa premio sul diritto civile"

[Mercedes Bresso, Presidente della regione Piemonte]

Ecco, evidentemente nel PD c'è anche qualcuno cui stanno a cuore principi di laicità e garanzia delle libertà personali. Non è poi così difficile, no ?, dire qualcosa di sinistra, ogni tanto... anzi, dire semplicemente qualcosa, perché le regole e le garanzie non dovrebbero essere di sinistra, bensì di tutti...

mercoledì 21 gennaio 2009

Geniale !

No ai minareti perché i battezzati sono la maggioranza.

A parte che "battezzato" in genere non corrisponde a "credente cattolico", trattandosi di un'imposizione ricevuta quando ancora non si è in grado di decidere.

Ma sarebbe un po' come dire "No alle partite del Milan, perché gli Juventini sono la maggioranza"... o "No ai gatti, perché i cani sono la maggioranza"...

Come sempre, "coltivando tranquilla l'orribile varietà delle proprie superbie la maggioranza sta..." [Fabrizio De Andrè, "Smisurata preghiera"]

martedì 20 gennaio 2009

Differenze

Un'associazione di atei ed agnostici intende promuovere una campagna pubblicitaria in cui sostiene che dio non esiste, ne fa richiesta ad una concessionaria di pubblicità e riceve un rifiuto.

Un'associazione di cattolici promuove una campagna pubblicitaria in cui sostiene che dio esiste ed attribuisce agli atei convinzioni che essi non hanno. Lo fa senza chiedere autorizzazioni, abusivamente.

La differenza è evidente, no ? Ed è evidente chi rispetti le regole e chi alle regole si ritenga superiore.

lunedì 19 gennaio 2009

Idolatri :-)

Da sempre, il potere - soprattutto quello assoluto - tende a negare a chi gli si oppone qualunque dignità, qualunque riconoscimento.

Esemplare, in questo senso, mi pare un articolo pubblicato qualche giorno fa su "L'Avvenire" (non che in genere segua letture tanto amene, ma che volete, di tanto in tanto c'è bisogno di sorridere, e l'umorismo involontario di certa gente aiuta): in esso, l'astuto Rondoni afferma, ad un certo punto, che "Del re­sto la Bibbia insegna che non esistono gli atei: li chiama idolatri". A me pare che la cosa abbia del sublime: ora, mentre nessuno non credente penserebbe mai di affermare, che so, che i cattolici non esistono, frenato probabilmente da una sorta di pudore, o di dignità, lo stesso non si può dire del giornale ufficiale dei Vescovi Cattolici, che afferma - senza paura di apparire ridicolo - che gli atei non esistono. E' un bel modo di discutere, in effetti: procedere affermando che il diverso non esiste, che se anche si crede tale in realtà sotto sotto sbaglia. Ti definisci ateo ? Suvvia, non preoccuparti, in fondo anche tu sei un credente.

Seguendo questa scuola di pensiero, potrei argomentare argutamente, parlando di calcio, che gli Juventini non esistono, parlando del tempo, che la pioggia non esiste. Ciò che dà fastidio - perché non è allineato ai nostri desideri, ai nostri "gusti" - non esiste. Facile, no ?

Benedetto XVI non esiste. Berlusconi non esiste. E... voila, il mondo è un po' meno oscurantista...

PS: imperdibile anche uno dei passaggi finali: Non è un caso che proprio grandi regimi che hanno professato l’ateismo – come il co­munismo e il nazismo – hanno provoca­to le più gravi violenze sull’uomo. E' noto invece che il potere temporale della Chiesa Cattolica, le sue campagne di conversione in Sud America (giusto per fare un esempio), non hanno mietuto alcuna vittima... al punto che Stalin ed Hitler, messi insieme, appaiono dei dilettanti...

domenica 18 gennaio 2009

Indisponibile

Il termine indisponibile significa, letteralmente, di cui non si può disporre liberamente. I soliti noti lo utilizzano a proposito della vita umana, negando la libertà di ogni individuo di disporre (nel senso di decidere se, come e quando porvi fine) della propria, in nome di una presunta derivazione divina della vita stessa.

Indisponibilità e sacralità della vita: quante volte abbiamo sentito ripetere queste parole, ridotte ormai a poco più che un noioso ed usurato slogan ?

Volendo entrare nel merito della questione, slogan di questo genere non stanno evidentemente in piedi: "perché da Dio deriva e solo Dio può disporne" è una motivazione che solo un demente potrebbe pensare di opporre in una discussione con chi non creda nell'esistenza non dico di Dio, ma nemmeno di un qualche dio.

Ma nemmeno dal punto di vista formale la questione, posta in questi termini, ha molto senso: anche accettando l'idea di un qualche dio, si tratta di stabilire in che termini tale dio si ponga nei confronti della libertà di un singolo individuo di decidere per la e della propria vita. E questo, non essendo sino a prova contraria dio un'entità né un'istituzione ufficiale e definita, si traduce nella necessità di interpretarne i - diciamo - pensieri, la - diciamo - volontà. Si tratta, in tutto e per tutto, di un processo di decisione: qualcuno decide (qui sta la chiave) che la posizione di dio (a seguito di testi, che vanno analizzati ed interpretati, di rivelazioni, che vanno riconosciute ed accettate, di un qualche insano principio di infallibilità, che va sancita) è una piuttosto che un'altra, e da questo segue la disponibilità o meno della propria vita per un individuo. In pratica, si è spostato il problema: non sono più io, individuo, a disporre della mia vita, poiché ne dispone qualcun altro, dicendosi interprete ed unico referente delle posizioni di un qualche dio (non per nulla, persino all'interno della fede cristiana esistono posizioni diametralmente opposte, come quelle della Chiesa Cattolica e della Chiesa Valdese).

Personalmente, che dio (in qualche forma) esista o meno, penso sia più ragionevole che ognuno disponga per sé, e non pochi per tutti...

sabato 17 gennaio 2009

Disgustoso ricatto

Una sentenza definitiva permette ad un padre di dare seguito ai desideri della figlia, un ministro (il governo) minaccia rappresaglie nei confronti di strutture sanitarie che dovessero permettergli di dare seguito alla sentenza. Ovviamente - almeno per ora... - riuscendo nel suo intento, dato che il potere del regime si basa - com'è ovvio e normale - sulla paura, e sulle relazioni con i poteri forti (in questo caso la Chiesa Cattolica Apostolica Romana) che si tenta di blandire.

In italiano, una situazione di questo genere si chiama eversione.

venerdì 16 gennaio 2009

Tre link

Tre articoli che vale (a mio giudizio) la pena di leggere:

UPGRADE: lo so, avevo scritto tre... ma anche quello che segue dice molto della fin troppo diffusa ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto...

giovedì 15 gennaio 2009

Campagna

Penso che parteciperò a questa campagna: in fondo, se certa gente l'ha definita una carnevalata (ed è gente che se ne intende: basta guardare come si veste !) e se il "tg" di Studio Aperto si mobilità presentando la cosa con palesi falsità, penso non abbia senso starsene zitti...

mercoledì 14 gennaio 2009

La maggioranza

Scontro alla Camera tra la maggioranza di "governo", ed il presidente della Camera stessa, che di quella maggioranza è espressione. Ridicola la motivazione con la quale il "governo" pone l'ennesima fiducia su un provvedimento: per rispetto del Parlamento. Un po' come se uno viaggiasse a duecento all'ora su una strada urbana e si giustificasse dicendo che lo fa per rispetto dei passanti.

Sarà che da sempre sono dell'idea che "maggioranza" non significhi necessariamente "ragione", sarà che in questi giorni De Andrè è sempre nelle mie orecchie... ma tutto questo mi ricorda alcuni versi di Smisurata preghiera...

Sullo scandalo metallico / di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna / di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta / la maggioranza sta
recitando un rosario / di ambizioni meschine
di millenarie paure / di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla  / l'orribile varietà
delle proprie superbie / la maggioranza sta
come una malattia / come una sfortuna
come un'anestesia / come un'abitudine

martedì 13 gennaio 2009

L'unione fa la forza

Evidentemente a volte essere in tanti e dire che cosa si pensa porta ad ottenere qualche risultato. In questo caso pare sia stato così (la cosa divertente è che il post di maggior successo comparso sul mio blog non è stato scritto da me...).

lunedì 12 gennaio 2009

Chi si deve vergognare ?

Il ministrino Brunetta sostiene che i dipendenti pubblici si vergognano di dire ai figli quale sia il loro lavoro... ora, dato che conosco parecchi insegnanti, giovani e meno giovani, assolutamente orgogliosi e contenti del lavoro che fanno (e che fanno bene), mi viene il dubbio che il discorso si riferisse ai dipendenti pubblici per eccellenza, parlamentari e ministri: in questo caso - e nel caso di questo parlamento e di questo "governo" in particolare - in effetti l'affermazione è più che giustificata... e Brunetta lo sa bene, essendo uno di quei dipendenti pubblici che, evidentemente, si vergognano di dire ai figli ciò che fanno...

Fabrizio De Andrè, eversivo

Curioso: uno legge la cronaca di fatti di più di trent'anni fa, e finisce per chiedersi che cosa sia cambiato, da allora.

Più che su De André, questi rapporti segnaletici ci informano sulla mentalità dei loro estensori: inadeguati sul piano professionale, disponibili a dare ombra a fantasmi, secondo i desideri dei loro superiori, in un pauroso deficit di cultura democratica.

Appunto: che cosa è cambiato ?

Oggi, un giudice come me,
lo chiede al potere se può giudicare.
Tu sei il potere.
Vuoi essere giudicato ?
Vuoi essere assolto o condannato ?


[Fabrizio De Andrè, da "Sogno numero due", in "Storia di un impiegato" (1973)]


D'accordo, ora la chiamano riforma della giustizia. Ma il succo è sempre quello...

domenica 11 gennaio 2009

Evaporato in una nuvola rossa

Dieci anni dopo la sua morte, eccoci ancora qui a chiederci che mondo sia, un mondo in cui un Berlusconi qualunque rimane, ed un De Andrè se ne va...

In ogni caso, come sempre, grazie, per quella distanza dalle stelle di cui hai cantato, scritto, alla quale hai dedicato la tua vita... per rendere (e rendendo) migliore la nostra.

sabato 10 gennaio 2009

Priorità

E' vero, la vita è fatta di priorità, di scelte. Alcune paiono più irragionevoli delle altre...

[caption id="attachment_1258" align="alignnone" width="420" caption="Priorità..."]Priorità...[/caption]

PS: grazie ad Enrico per la segnalazione...

Contro

Da un po' volevo linkare questa citazione, letta sul blog cui collabora un collega. Non essendo disponibile un link all'articolo specifico, la trascrivo. Ringraziando Alberto perché, ogni tanto, dà l'idea che non sia io il più estremista di tutti (solo ogni tanto, però !)...

"L'essere contro, in linea generale, è un fenomeno che non esige tante spiegazioni. La disobbedienza all'autorità è uno degli atti più naturali e salutari. Ci pare del tutto ovvio che coloro che vengono sfruttati resistano e - se si presentano le condizioni - si ribellino. Ma oggi tutto questo non pare così ovvio.
Una lunga tradizione della scienza politica ha sostenuto che il problema non è tanto quello di sapere perchè il popolo si ribella, quanto, piuttosto, perchè non lo fa. A questo proposito Deleuze e Guattari ci dicono Il problema fondamentale della filosofia politica resta quello che Spinoza seppe porre (e che il Reich ha riscoperto): " perchè gli uomini combattono per la loro servitù come se si trattasse della loro salvezza? ". Il problema fondamentale della filosofia politica, oggi, non è quello di sapere se e perchè ci sarà resistenza e ribellione, quanto, piuttosto, quello di identificare il nemico contro cui ribellarsi."

[da Impero di Toni Negri e Micheal Hardt]

venerdì 9 gennaio 2009

Deformazione terminale

Articolo interessante e, per come la vedo io, condivisibile. In fondo, il discorso è il solito: dato che una scelta ci dev'essere sempre, perché dev'essere qualcun altro a scegliere per me ?

Nemici dello Stato

Istruttiva, questa intervista a Giuliano Vassalli. Perché dice molto del tentativo, in atto da parecchi anni, di legittimare qualcosa che, per la nostra storia e per la storia delle nostre Istituzioni, non è e non deve essere legittimabile. Perché dice molto della singolarità della situazione italiana rispetto a quella degli altri Paesi europei. E perché leggere le parole di qualcuno che ha subito sulla sua pelle le persecuzioni di fascismo e nazismo è una cosa, ora più che mai, importante.

"Ma cosa vogliono ancora? Hanno avuto tutto, l'amnistia di Togliatti, la legittimazione democratica immediata, l'Msi in Parlamento, adesso sono al potere. Eppure vanno avanti, incuranti del fatto che non esiste paese in Europa dove i collaborazionisti del nazismo sono premiati".

Cittadino ?

"Il cristiano non può essere un buon cittadino. Se lo è, lo è di fatto, ma non di principio, perché la patria del cristiano non è di questo mondo"


[Jean-Jacques Rousseau]

giovedì 8 gennaio 2009

Quale volontà ?

Vorrei proporre la lettura di questo articolo di Paolo Flores D'Arcais, che ben inquadra i termini della discussione circa il caso di Eluana Englaro e, più in generale, a proposito di testamento biologico e di tutto ciò che ad esso è correlato: volontà del cittadino o volontà di dio ?

Scrive Flores D'Arcais: Qui si tratta semplicemente di decidere tra libertà democratiche e pretese di teocrazia. Il nudo fatto che se ne debba discutere dimostra già l’incredibile abisso di arretramento storico e civile che sta vivendo il nostro paese. Come non concordare ?

Accoglienza

Bell'esempio di accoglienza e di carità cristiana... "come un cane in chiesa che tutti prendono a calci", direbbe Guccini...

mercoledì 7 gennaio 2009

Compañero

Dopo quasi due anni, nei quali è periodicamente ritornato sul mio comodino, tra un romanzo ed un saggio, tra un fumetto ed un manuale, ho concluso la lettura del bel libro "Compañero - Vita e morte di Ernesto Guevara", biografia di Ernesto "Che" Guevara. Il racconto si snoda lungo tutta la vita del "Che", dall'infanzia in Argentina alla morte in Bolivia, nell'ottobre del 1967, passando per la rivoluzione cubana, gli incarichi di governo, l'idealismo che l'ha portato a combattere in Congo ed a morire in America Latina, diventando in tal modo immortale...

Una lettura emozionante, a tratti avvincente, certo interessante per quanto riguarda l'analisi delle posizioni politiche del "Che" cosi come si sono evolute nell'arco della sua vita, muovendosi attorno al punto centrale della lotta dalla parte degli ultimi, per una società più giusta.

Ancora una volta, voglio citare uno dei ringraziamenti del primo album di Daniele Silvestri, ripreso poi in quelli della mia tesi di laurea: grazie ad Ernesto Guevara, per la sua vita e non solo.

martedì 6 gennaio 2009

Epifania

Ma se il 25 dicembre il Papa, abbandonando la tradizionale maschera da pupazzo di neve, ha indossato quella da babbo natale... oggi ci dobbiamo aspettare di vederlo sfrecciare su una scopa, travestito da vecchietta ?

lunedì 5 gennaio 2009

Neve, bici e gelo !

Le due uscite in bicicletta con le quali ho inaugurato il 2009 sportivo hanno una cosa in comune: il freddo.

Venerdì mattina mi sono alzato, con l'idea di pedalare per un centinaio di km. Vista la nebbia che avvolgeva la città, ho pensato di ripiegare su una quarantina di km in Valtrompia, valle a nord di Brescia che in genere rimane completamente sgombra dalla nebbia. Ero incerto se uscire o meno, poi mi sono fidato delle previsioni del tempo, che davano sole da Concesio in su, e sono partito. Sono rientrato dopo un'ora e venticinque e quarantun km per almeno due terzi percorsi in mezzo ad un fitto nebbione, in barba a qualunque previsione. Per tutto il ritorno verso la città, in leggera discesa, ho pensato che sarei morto da un momento all'altro per il freddo e per le fitte a mani e piedi... i quali si erano quasi completamente bagnati per via dell'acqua che la neve in via di scioglimento lasciava andare sull'asfalto...

Questa mattina, invece, c'era il sole: viste le temperature di questi giorni, ho pensato ad un giro non troppo lungo, di una quarantina di km, tra le colline della Franciacorta. In questo caso niente nebbia, ma una temperatura probabilmente più bassa rispetto a quella dei giorni scorsi: prova ne siano le fotografie che seguono, nelle quali si vede come sull'esterno della borraccia si siano congelate alcune gocce d'acqua...

Verranno tempi migliori, per pedalare. Se non altro, più caldi !

domenica 4 gennaio 2009

La parola all'esperto

"Il rifiuto del dialogo porta a sofferenze indicibili".

Se lo dice lui... quello di "L'unica vera fede è la nostra"... è il caso di credergli: in fondo, è uno dei massimi esperti mondiali di rifiuto del dialogo !!!

sabato 3 gennaio 2009

Montalcini

Se avete cinque minuti da dedicare alla lettura di un'intervista ad una persona davvero speciale, cliccate qui...

venerdì 2 gennaio 2009

Alitalia o Forzitalia ?

Breve riassunto: nel marzo 2008 (sotto il governo Prodi) Air France si offriva di acquistare Alitalia, debiti compresi, con la disponibilità ad investire nel progetto di risanamento una cifra complessiva di circa due miliardi di euro.

Levata di scudi dell'opposizione (allora) di centrodestra, della Regione Lombardia (centrodestra), dei sindacati (che giudicavano troppo elevato il numero di esuberi previsti dal piano industriale stilato da Air France). Il giullare nazionale, in particolare, tuonava contro un'operazione che, a suo dire, svendeva la compagnia di bandiera italiana (così ben gestita dagli Italiani negli ultimi decenni) all'estero, ed avrebbe dovuto far nascere in industriali nostrani il patriottico desiderio di impegnarsi per mantenerne la proprietà in Italia. L'accordo non andò in porto, principalmente per questo tipo di posizione contraria: il governo Prodi, in vista di elezioni (dalle quali il centrodestra sarebbe uscito vincitore) si sentì in obbligo di tenere conto delle posizioni degli avversari, in nome di un qualche tentativo di unità nazionale sulla vicenda. Da tali posizioni Air France fu spaventata e respinta, ed il centrodestra cantò vittoria.

Ora, meno di nove mesi dopo, con un governo di centrodestra, Alitalia è stata regalata (per poco più di un miliardo di euro) ad un gruppo di imprenditori italiani, amici degli amici in buona tradizione italica. Ovviamente, senza debiti: i quali rimangono dello Stato, ovvero di tutti noi. Il manipolo di coraggiosissimi imprenditori in questione sta chiudendo in questi giorni un accordo con Air France: cederà alla compagnia francese il 25% della nuova Alitalia, in cambio di circa 300 milioni di euro.

Se è evidente quali siano i vantaggi per il giullare nazionale e per i suoi amici, nonché per Air France, che paga 300 il 25% di una compagnia sana anziché investire 2000 per il 100% di una compagnia indebitata, non è chiaro che vantaggio dovrebbero aver tratto dalla conclusione della vicenda i cittadini italiani od i dipendenti di Alitalia: a proposito... ovviamente nessuno che dica chiaramente quanti saranno gli esuberi, in perfetto stile regime, con la stampa completamente allineata sui comunicati ufficiali (nei quali si parla ovviamente solo del numero di assunti, e non di quello di chi rimane per strada...). Ed il PD, ovviamente, su tutto questo, dorme.

Non che ci sia da stupirsi... ma che qualcuno s'indignasse sarebbe anche ora...

giovedì 1 gennaio 2009

2009

Ed eccoci qui, dopo una notte passata a mangiare ed a fare a palle di neve: buon anno, a tutti... con l'auspicio che sia - per quanto riguarda il nostro Paese - più democratico e più laico di quello passato... il quale non è che si sia particolarmente distinto, da quel punto di vista !