martedì 16 dicembre 2008

Leggi contra personam

D'accordo, la specialità di legiferare contra personam è molto meno abusata, da noi, rispetto alla ben più nota sorella ad personam. Ed in realtà si può ben dire che anche in questo caso si tratti di un provvedimento ad ecclesiam, oltre che contra personam. Contro un'organizzazione che nega i diritti dei vivi, e vorrebbe garantirne ai morti. Per il consueto fine ultimo della politica e dei politici (quando non impegnati a legiferare pro domo sua): compiacere i poteri forti, farseli amici, ottenerne favori ed appoggio.

Non c'è che dire, proprio un bel Paese, quello in cui un ministro firma un provvedimento allo scopo di bloccare una decisione già passata attraverso tutti i gradi di giudizio e basata sulle leggi in vigore, nel rispetto di un principio di autodeterminazione dell'individuo. Ancora una volta, per liberarsi dalla morsa di uno Stato che si fa garante di una fede ormai abbandonata dalla maggioranza dei cittadini, e non si cura di andare contro l'opinione della maggioranza dei cittadini (poteri deboli, fin troppo, nei confronti dei vari tromboni in abito lungo), qualcuno dovrà andare all'estero...

1 commento:

  1. Come ho detto più volte a mia moglie; non voglio che nessun clerico posi il suo adunco becco sulla mia carcassa, viva o morta che sia, quando sarà il tempo di morire.
    Nessuno sarà autorizzato a praticare quello schifoso feticismo mortuario, tanto caro ai cattolici (cristi crocifissi, padri pii sanguinanti, lingue di santo in salamoia, madonne sanguinanti...).
    E' triste e mi fa incazzare questo bieco potere del clero sulla vita di tutti noi, anche chi, come me non ha nessun sacramento cattolico (ebbene si, i miei mi hanno dato la facoltà di decidere da grande se credere o no alle favole di qualsiasi religione).
    Spero vivamente di potermi ritrasferire nella mia terra natale (Olanda) per la vecchiaia.

    Un BeRToZ incazzato.

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