domenica 30 novembre 2008

20 mm

Dato che si avvicinano le feste tradizionalmente più consumistiche dell'anno (il Natale in fondo è per la maggior parte degli Italiani sostanzialmente marketing, anche in periodo di recessione economica), ne approfitto per suggerirvi un libro fotografico realizzato da un amico. Le fotografie sono scattate in vari luoghi del mondo e, per come la vedo io, vale davvero la pena darci un'occhiata !

Se volete avere un'idea del contenuto del libro, a questo link ne troverete una descrizione ed un'anteprima. Potete trovare altre foto di Enrico sul suo blog fotografico: buona visione !




By Enrico Donelli




sabato 29 novembre 2008

I treni a vapore

Mia moglie, ogni mattina, prende il treno per andare a lavorare a Verona. Così, da un po' di mesi a questa parte, abbiamo preso l'abitudine di segnare il ritardo che il "nostro" treno accumula prima di arrivare nella città veneta (dunque, sulla tratta MI - VR): per curiosità statistica, ma anche per verificare se abbiamo ragione di lamentarci dei disservizi di Trenitalia (in epoca di svendite ai privati delle infrastrutture pubbliche, "Ferrovie dello Stato" suona male...).

Il risultato è questo: dal 19 febbraio in qua il treno ha avuto più di 5' di ritardo nel 36% dei casi, più di 10' nel 16%. E solo 34 volte su 166 il treno è arrivato in orario od in anticipo...

[caption id="attachment_1087" align="alignnone" width="500" caption="Fasce di ritardo"]Fasce di ritardo[/caption]

Viene da pensare che, mentre il Regime è occupato a regalare Alitalia agli amici ed agli amici degli amici, le ferrovie, utilizzate quotidianamente da migliaia e migliaia di pendolari, siano invece lasciate allo sbando. In questo caso, ha ragione chi nega un confronto tra il Regime attuale e quello che precedette la II Guerra Mondiale: allora, infatti, si dice che i treni fossero sempre in orario...

venerdì 28 novembre 2008

Tortura

E' bello sapere ufficialmente che, in Italia, la polizia ha torturato dei manifestanti.

Ancor più bello sapere che, in Italia, la tortura non è prevista come reato.

Sonetto laico

Pubblico oggi una poesia di Francesco Burroni, che parla di un tema a me caro e recentemente assurto all'onore delle cronache per una decisione di un tribunale spagnolo, decisione all'insegna della laicità dello stato, che - ovviamente - ha dato origine ai soliti latrati degli intergralisti...

Il post originale è questo. Buona lettura !

Scrucifige!

Nascesti in una stanza d’ospedale
e già sul muro bianco c’era affisso
non il Gesù bambino del Natale
ma il Cristo morto sopra il crocifisso

e poi sempre lo stesso chiodo fisso
stesso simbolo lugubre e mortale
appeso lì come uno stoccafisso
a scuola, in caserma, in tribunale,

dovunque, in casa, in strada, in ufficio,
a incutere timore e a ricordare
che la vita è dolore e sacrificio

che il tuo cammino sarà aspro e duro
e perché tu non possa dimenticare
c’è questo morto attaccato al muro.

giovedì 27 novembre 2008

Semplificazione

Siamo probabilmente l'unico paese al mondo nel quale esiste un Ministero per la semplificazione, e quasi certamente l'unico nel quale le attività di semplificare la legislazione e di riorganizzare in senso federalista l'ordinamento costituzionale sono affidate ad un odontotecnico: nulla contro la categoria, ma immagino che le competenze tecniche necessarie siano altre...

Nulla da commentare, poi, su quale possa essere l'approccio "federalista" di un uomo che, con i colleghi di partito, gridava alla secessione del Nord (scena già vista: ricchi contro poveri) fino a cinque minuti fa.

E' invece interessante informarsi, di tanto in tanto, su quali siano le effettive semplificazioni che l'attuale maggioranza di sgoverno sta introducendo o tentando di introdurre nel nostro ordinamento. In realtà, il quadro che si delinea dietro alla cortina fumogena dei populistici proclami (semplificare ! avvicinare le istituzioni al cittadino ! Roma ladrona !) è a mio modo di vedere assai preoccupante: si semplifica, senza dubbio... ma che cosa ? Sembra che si semplifichino le possibilità, per la politica, di controllare la magistratura e limitarne, con l'indipendenza, l'efficacia. In perfetto stile Roma ladrona. Tra l'estrazione di un dente del giudizio ed una pulizia delle gengive...

mercoledì 26 novembre 2008

Culo e camicia

I due, si sa, sono amici: Marcello Pera e Josef Ratzinger, in arte Benedetto XVI. Se la cantano e se la suonano, scrivono insieme imperdibili testi sulle presunte radici cristiane dell'Europa.

E' noto anche che i due non mi piacciano particolarmente, e che in particolare il cosiddetto Santo Padre mi infastidisca per via dell'assolutismo delle sue posizioni su temi che io ritengo essere assolutamente personali, dunque relativi. Mi conosola il fatto che, per questo motivo, infastidisca anche molti cattolici praticanti e che - sentito con le mie orecchie - persino qualche sacerdote non gli risparmi critiche convinte.

A proposito dei suoi rapporti con Pera, ho notato un certo disagio, tra i cattolici, per la deferenza con la quale Ratzinger tratta l'ex precedente del Senato, deferenza che ad esempio emerge chiaramente in questa lettera, pubblicata qualche giorno fa dal Corriere della Sera. In effetti, si sente quasi il rumore della saliva che gocciola: imperdibile poi la frase finale, che mi fa pensare che i due siano veramente culo e camicia...

In ogni caso, la lettura è istruttiva, non fosse per il modo in cui il Santo Padre ridimensiona la presunta dignità del suo ruolo... in barba a chi crede che non abbia nulla da insegnare !

martedì 25 novembre 2008

Strategia difensiva

Non dovessero bastare immunità auto-concesse, cancellazioni di reati, eliminazione di prove (vedi rogatorie), legittimi impedimenti... dopo queste dichiarazioni, potrebbe a buon diritto invocare l'infermità mentale !!!

lunedì 24 novembre 2008

Spagna, paese laico

[caption id="attachment_1073" align="alignnone" width="377" caption="Spagna paese libero"]Spagna paese libero[/caption]

Ecco, se c'è un Paese nel quale sarei felice di vivere, questo Paese è la Spagna.

Il principio è tanto semplice quanto da noi dimenticato (volutamente.... ma, si sa, il richiamo del Potere è forte): "I minori non devono avere la sensazione che lo Stato non è neutrale rispetto alle confessioni".

D'altra parte, certe affermazioni di laicità non sono insolite, in Paesi che non siano vissuti (e non vivano ancor'oggi) sotto il giogo del potere temporale del Vaticano, che tutto controlla ed in tutto mette il naso...

domenica 23 novembre 2008

Nulla da nascondere

Si parla, si è parlato, purtroppo forse si parlerà ancora, di episodi nei quali è stata duramente criticata la correttezza delle nostre forze dell'ordine. Ci sono stati e ci saranno processi, sentenze, e la solita enorme quantità di commenti da parte dei politici che cavalcano ora il disagio della gente, ora una visione un po' fascista delle forze dell'ordine. In proposito ho letto, tra le altre cose, questo post: in effetti fa riflettere che un prassi, che altrove è la norma e rappresenta un semplice e civile modo per evitare abusi, o renderne più facile l'individuazione e la persecuzione, da noi non sia mai stata adottata... con conseguenze negative tanto per chi, vittima di abusi da parte delle forze dell'ordine, si trova spesso nell'impossibilità di avere facilmente giustizia, quanto per i membri delle forze dell'ordine, visti troppo spesso come possibili ed intoccabili autori di abusi di potere piuttosto che come figure dalla parte della gente, quali dovrebbero essere e spesso sono...

Viene il dubbio che, più che risolvere la questione, alla politica interessi più che altro cavalcarne le conseguenze, da una parte o dall'altra: la soluzione c'è, la adottano tutti, tranne noi...

Grazie Inter !

[caption id="attachment_1067" align="alignnone" width="500" caption="Inter 1 - 0 Juventus"]Inter 1 - 0 Juventus[/caption]

sabato 22 novembre 2008

Chi semina vento...

... raccoglie tempesta...

Che strano, eh ? Col clima che stanno creando nel nostro Paese...

[caption id="attachment_1064" align="alignnone" width="500" caption="Chi semina vento raccoglie tempesta"]Chi semina vento raccoglie tempesta[/caption]

venerdì 21 novembre 2008

Una risata li sconfiggerà

Vogliono controllare le nostre vite, censurare l'informazione e la satira, piegare la giustizia alle loro esigenze.

Pretendono di dirci che cosa dobbiamo mangiare, con chi possiamo fare l'amore, che libri possiamo leggere e che film possiamo guardare.

Scommettono sui nostri risparmi, speculano sui nostri mutui, mandano in malora i nostri voli, i nostri treni.

I "soliti noti", con i loro strizzatissimi doppiopetti, le loro tonache lunghe, i loro colletti bianchi. La loro invariabile arroganza.

Ma non possono impedirci di ridere di loro, della loro meschinità, del loro ripetersi come dischi rotti, dicendo sempre le stesse, vecchissime cose... ed è questo, forse, che alla fine li farà crollare, sotto le macerie di quello che non hanno voluto costruire, dell'odio che sono riusciti a generare. Del ridicolo di cui, ogni giorno un po' di più, si coprono.

Per cui... facciamoci una risata, d'accordo ? (le mie preferite sono la prima e l'ultima... )

giovedì 20 novembre 2008

Tutto il mondo è paese

Nuovo video di Al Zawahiri (Al Qaeda): "Obama è un negro americano schiavo di Israele".

Segue smentita: "Era una carineria, e chi non l'ha capita è un imbecille !"

[Grazie a Jo per l'idea]

Frattali

Per la terza volta, eccomi qui a segnalare un libro realizzato da qualcuno che conosco. Si tratta di una raccolta di immagini frattali (un frattale è un oggetto geometrico auto-similare, che cioè non cambia aspetto se osservato su scale diverse). Andrea porta avanti da anni la realizzazione di un software opensource (scritto in Java) che permette di creare immagini di oggetti di questo tipo, ed ha deciso di raccoglierne alcune in questo libro. Sarà che la matematica da sempre mi appassiona, sarà che ho visto le immagini e mi sono piaciute molto: ma non potevo certo esimermi dal segnalarlo !

mercoledì 19 novembre 2008

Versi

Lavoro, con De Gregori nelle cuffie.

E, di colpo, mi si fermano in mente due versi, che mi chiamavano da un paio di giorni, e non capivo il perché.

Improvvisamente, li associo, non senza tristezza, a tutto ciò che in questi giorni certi benpensanti sproloquiano a proposito di Eluana Englaro, senza alcun rispetto per il dolore di una famiglia, le scelte e le convinzioni di una ragazza, le sentenze della magistratura, la libertà delle persone. Di vivere, di morire. Di non voler vivere una nonvita. Di non essere, appunto, condannati a morte per la vita...

"Fuori dall'orizzonte con il muro di fronte,
risultato senza soluzione
Condannato a morte
Condannato a vita
Condannato a morte per la vita
Condannato a morte
Condannato a vita
Condannato a morte per la vita
Che silenzio che c'è qui intorno
Che paura che c'è qui intorno
Religione può essere un sentimento,
religione può essere una fuga d'amore
Religione può essere intrattenimento,
religione può essere terrore
"

[F. De Gregori, da "Condannato a morte"]

A quando il nascondino ?

Si sa, al personaggio piace scherzare, a costo di umiliare sempre più la carica che ricopre.

Canta in napoletano come un intrattenitore da crociera (la giovinezza non si scorda mai...), fa le corna nelle fotografie con ministri di tutta Europa, dà del kapò ad un europarlamentare tedesco e dell'abbronzato al primo presidente nero della storia degli USA. Carinerie, simpaticherie, si giustifica subito dopo.

Nei giorni scorsi ha aggiunto un nuovo numero al giullaresco repertorio: si nasconde al passaggio del cancelliere tedesco Angela Merkel per poi sorprenderla balzando (si fa per dire: benché immortale, ha pur sempre settantadue anni - tecnicamente, oltre che politicamente, anziano) allo scoperto.

Prossimamente ci si aspetta che organizzi un torneo di nascondino con gli illustri ospiti stranieri: specialità della casa, ovviamente, il tana libera tutti (meglio se pregiudicati)...

martedì 18 novembre 2008

Dedica

Dopo la notorietà (e gli insulti) dei giorni scorsi, una dedica.

(Alberto, mi hai battuto sul tempo... stavo per linkare il tuo post di ieri...)

lunedì 17 novembre 2008

Notorietà

L'altro giorno Netmonitor di Repubblica mi ha regalato un lampo di notorietà, recensendo un mio post. Con la notorietà sono arrivati commenti di persone che non conosco, e son cose che fanno sempre piacere.

Tra questi commenti, ne ho particolarmente apprezzato uno ad un post di qualche tempo fa, segno evidente che qualcuno, una volta "incontrato" il mio blog, ne ha spulciato qualche pagina. Il commento in questione (a nome Barbara, il cui indirizzo email per correttezza non pubblico) contiene, semplicemente, un insulto.

Mi ha fatto particolarmente piacere, dicevo, perché è una prova, per altro non necessaria ma sempre gradita, del fatto che parlare di certi argomenti è considerato fuori luogo, al punto che un certo tipo di persone - bigotti integralisti ? - nemmeno concepisce la possibilità di poterne discutere sulla base di argomentazioni razionali o di punti di vista diversi. Così diviene ovvio che un post tipo il mio non meriti altro che un insulto (per altro praticamente anonimo, della serie son buoni tutti...).

Incapacità di concepire una discussione basata sull'accettare l'esistenza di un punto di vista non fideistico, e paura di esporsi, preferendo nascondersi dietro uno pseudo-anonimato: caratteristiche fondamentali di un certo modo di pensare (si fa per dire), che preferisce la pigra, facile tranquillità dell'obbedire ad un principio di autorità alla difficoltosa, personale scelta - secondo un principio di libertà - di posizioni ed argomenti.

Ognuno - è in fondo bello che sia così, il mondo è bello perché è vario - sta poi dalla parte che preferisce: prove ne sono tanto il pericoloso relativismo di chi non pretende di imporre né di mettere a tacere, bensì semplicemente di non essere messo a tacere, mai, e di non subire, mai, imposizioni, quanto il semplice, pigro, terrorizzato insulto di Barbara... che ovviamente ringrazio.

Sei mesi

Eccoci qua: mezzo anno, ed è sembrato un volo.

Un volo bellissimo: grazie.

[caption id="attachment_1024" align="alignnone" width="420" caption="Sei mesi"]Sei emsi[/caption]

Ascoltati poco

Leggo su "il Brescia" di sabato 15 novembre che uno dei (molteplici) commenti del Vaticano attorno alla nota questione della sentenza che permette al padre di Eluana Englaro di dar seguito ai desideri della figlia, vittima di un incidente diciotto anni fa e da allora in uno stato di nonvita, sarebbe stato "Ascoltati poco". Soggetto, ovviamente, l'unico soggetto che un certo tipo di figura conosca: noi.

Gli altri, questi sconosciuti. Al di là di quest'ovvia considerazione, e dell'altrettanto ovvia considerazione che non si vede perché le convinzioni morali e personali di questi "Noi" dovrebbero influenzare scelte morali e personali di "Altri", viene da notare una cosa. I suddetti "Noi" si esprimono - spesso non richiesti - in continuazione, su qualunque aspetto della vita delle persone. Sessualità, dolore e sofferenza i temi preferiti, ma anche gastronomia e film fantasy non vanno male. Delle loro dichiarazioni sono pieni giornali, trasmissioni televisive e radiofoniche, librerie. Secondo un sondaggio, tuttavia, l'80% degli italiani la pensa diversamente, sul caso Englaro. Ed è noto che anche su tutti gli altri temi le convinzioni degli Italiani non sono quelle che ci si aspetterebbe dopo un bombardamento mediatico di tale portata. Se si trattasse dei risultati di una squadra di calcio, si concluderebbe che difficilmente l'allenatore arriverà a mangiare il panettone...

domenica 16 novembre 2008

Not in my name

Segnalo a tutti un'iniziativa interessante: un sito che si propone di raccogliere foto di comuni cittadini - ve ne sono davvero tante ! - i quali desiderino dichiarare pubblicamente come non siano rappresentati dal Nano Nazionale in versione Giullare Mondiale. Alla lettera: sono italiano, ed il primo ministro Berlusconi non sta parlando a nome mio. In realtà, come ben sanno in tutto il mondo, il primo Giullare ed i suoi servi sono usi a parlare a nome proprio, a difendere i propri interessi, a fare i propri comodi.

In ogni caso, io ho spedito la mia foto... ora aspetto che venga pubblicata...

sabato 15 novembre 2008

Fotografie triestine

Ho pubblicato alcune delle fotografie scattate nel fine settimana scorso, a Trieste... davvero una bella città... una città in cui si respira l'idea di mescolanza tra popoli diversi: una cosa - io penso bella - che nel futuro coinvolgerà un po' tutte le "nostre" città...

Le foto sono visibili qui.

venerdì 14 novembre 2008

Grazie

"Dopo aver ricostruito la volontà di Eluana grazie a numerose testimonianze e aver stabilito che il coma è irreversibile, l'autorizzazione a sospendere l'alimentazione da parte dei giudici di Milano torna quindi valido. Immediatamente e senza la possibilità di altri ricorsi."

Sarebbero molte le cose da scrivere a proposito di questa sentenza della Cassazione, e più in generale della "storia" che ad essa ha portato. Ne ho già scritto in passato, quello che penso in proposito è ben noto.

Sarebbe scontato rallegrarsi per una sentenza che non fa altro che stabilire la possibilità di decidere per la propria vita, e su che cosa considerare nonvita. Sarebbe scontato sottolineare l'ipocrisia della Chiesa Cattolica, che sino ad ieri gridava contro ogni ipotesi di testamento biologico ed oggi parla della necessità di regolamentarlo (leggi "imbavagliare la libertà che attualmente la legge riconosce").  Sarebbe scontato sottolineare la scompostezza dei commenti di certi politici, interessati ben più a blandire la Chiesa Cattolica che al destino di una ragazza, che nonvive da diciotto anni.

Penso però che sia importante, a questo punto, limitarsi a ringraziare una famiglia che ha avuto il coraggio e la forza, per tanti anni, di portare avanti una battaglia di libertà per difendere le volontà della figlia, volontà di vita e non di morte. Notando tra l'altro che l'80% degli Italiani sembra condividere le posizioni della famiglia Englaro, posizioni riconosciute definitivamente legittime dalla Cassazione (la cui sentenza, ricordiamolo, è sentenza puramente di forma: quella di merito era già stata espressa dalla Corte d'Appello di Milano nell'estate scorsa).

Grazie dunque, e possiate finalmente vivere con serenità la conclusione di una morte iniziata quasi vent'anni fa...

giovedì 13 novembre 2008

Questione di riferimenti...

E poi non venitemi a dire che il relativismo non ha senso... quando invece attorno ad esso ruota la capacità di riconoscersi ed accettarsi reciprocamente, qualunque nome si dia alle cose...

[caption id="" align="alignnone" width="501" caption="Occidente... o no ?"]Occidente... o no ?[/caption]

mercoledì 12 novembre 2008

Senza tetto vs senza cervello

C'è chi propone di schedarli, chi invece preferisce dar loro fuoco: l'eterna lotta tra i senza tetto ed i senza cervello... i primi per strada, i secondi al governo.

martedì 11 novembre 2008

Dateci Mc Cain !

Davvero, è sconsolante trovarsi d'accordo con Curzio Maltese quando conclude questo suo articolo con la frase "Non si potrebbe avere un giorno un conservatore come questo [Mc Cain, ndr] a capo della destra italiana, anche di seconda mano ?". Tanto basso è il livello culturale e democratico della destra italiana, che anche un senatore di estrema destra statunitense sarebbe un passo in avanti... ed invece, abbiamo solo un giullare razzista... invidioso evidentemente dell'altrui abbronzatura...

Come eravamo

Quello piccino sono io, quello che sembra un brigatista è il mio papà... la foto risale - a giudicare dalle mie dimensioni e dal fatto che mio papà ha le maniche corte - all'estate del 1978...

[caption id="attachment_994" align="alignnone" width="212" caption="Come eravamo"]Come eravamo[/caption]

lunedì 10 novembre 2008

Trieste

Appena tornato da Trieste, non voglio attendere nemmeno un minuto a pubblicare un paio di fotografie... in tempi di leghismi, forzitalismi e gelminismi dilaganti, una piazza che si chiama "Piazza dell'Unità d'Italia" dovrebbe essere presente in ogni città, per ribadire che l'Italia è una sola, in barba a quanti desiderano o pretendono istruzioni diverse, sanità diverse, forze dell'ordine diverse.

domenica 9 novembre 2008

Venerdì, kebab

Sono andato spesso a mangiare il kebab di venerdì: sia per semplicità nel convincere i colleghi (trattandosi dell'ultimo giorno di lavoro della settimana, pare sia più facile affrontare il pensiero di un pasto presunto più pesante della norma), sia per pacata, silenziosa  e divertita protesta nei confronti della regola cattolica che, nell'intento di controllare persino gli aspetti gastronomici della vita delle persone, impone o quantomeno consiglia di astenersi dalla carne in quel giorno. Lo impone per quanto riguarda la quaresima, e ringrazio Nicola per avermi accompagnato a mangiare kebab in occasione dell'ultimo venerdì santo, e per aver scherzato con me sul fatto che si trattasse persino di un piatto tradizionale arabo.

Parlare di questa abitudine mi ha fatto ripensare, qualche giorno fa, ad una mezza discussione - nel senso che discuteva solo lui, mentre io ero semplicemente divertito dalla situazione, e dalla concitazione con cui si esprimeva il mio interlocutore - tra me ed un compagno di università, iniziata con l'osservazione, da parte sua, che nei mercoledì di quaresima non si dovrebbe mangiare carne: l'infedele che scrive, infatti, aveva in mano un panino al salame. Con calma e tranquillità gli feci notare che, non essendo credente in generale, e non essendo cattolico in particolare, la regola non poteva valere per me. Al che l'astuto personaggio riconobbe che questo era vero, affermando tuttavia che non mi sarebbe costato niente rinunciare alla carne una volta alla settimana. Ricordo di avergli risposto che personalmente non sono un grande amante della carne, che non ne mangio certo tutti i giorni né mi costa particolarmente rinunciarvi, anche per più di un giorno alla settimana. Solo, non vedo perché debba essere lui, o qualcuno con la tonaca, a decidere quando: per cui il venerdì potrebbe essere l'unico giorno in cui ne mangio, e non sarebbero fatti suoi, né di nessun altro. Si allontanò borbottando con l'aria arrabbiata, e da allora ogni venerdì in cui pranzai con lui feci in modo di non rinunciare mai ad una fetta di salame.

Ripensando questa storiella, penso semplicemente ridicola, e comunque vera, sono giunto con un sorriso alla conclusione che, se una qualche divinità esiste, sono convinto - e spero per essa che sia così - abbia di meglio da fare che occuparsi del regime alimentare mio o di chiunque altro. E penso valga la stessa cosa per quanto riguarda la vita sessuale delle persone. Allora perché è normale costume delle organizzazioni religiose quello di accanirsi su queste tematiche ? Immagino che la risposta sia, ancora e sempre, controllo. Delle persone, della felicità e della libertà (che alla felicità è strettamente collegata...) delle persone.

A questa conclusione - e la cosa mi fa piacere - sono arrivate autonomamente un sacco di persone con le quali ho affrontato il discorso. Forse non tutte le speranze sono perdute...

sabato 8 novembre 2008

Stato confessionale

Non voglio parlare di paesi che discriminano per esplicita scelta le persone in base al credo religioso, paesi come l'Arabia Saudita o la Città del Vaticano. Voglio parlare dell'Italia, Paese che si sta dimostrando sempre più allineato su posizioni pericolosamente e disgustosamente confessionali.

Come definireste un Paese nel quale un ragazzo viene trattenuto per otto ore - sino al termine cioè della visita del capo della Chiesa Cattolica nella sua città - in una caserma della polizia in quanto reo di aver indossato una maglietta raffigurante una croce sovrastata dal simbolo di divieto ?

D'accordo, non l'hanno bruciato in piazza, e questa è la buona notizia.

Quelle cattive invece sono molte: che il discostarsi dalla massa per quanto riguarda le convinzioni filosofico-religiose è considerato alla stregua di un reato, benché non sia ovviamente previsto come tale. Che le forze di pubblica sicurezza possono trattenere un individuo in caserma pur sapendo benissimo di non potergli contestare alcun reato.

Che le forze dell'ordine di uno stato sedicente laico si premurano di evitare qualunque possibile fastidio o contestazione al capo di un'organizzazione religiosa, come fossero al suo soldo od al suo servizio.

La vittima degli abusi sopra descritti ha scritto al Presidente della Repubblica una lettera, la cui richiesta di rendere nuovamente (o forse sarebbe meglio dire finalmente) l'Italia uno stato laico mi sento ovviamente di sottoscrivere.

venerdì 7 novembre 2008

Insulti in libertà

Il Nano Nazionale non è certo abituato ai giornalisti che fanno domande scomode, frequentando normalmente solo esponenti del giornalismo in ginocchio. La reazione di oggi alla domanda che tutto il mondo si fa ne è un esempio assolutamente perfetto: il diversamente simpatico non gradisce la domanda, insulta chi l'ha posta, si alza e se ne va. Probabilmente il giornalista USA non ha ben presente come funziona da noi: Lui parla senza contraddittorio, alle domande non risponde, insulta chi disturba la sua leadership solitaria. Per qualunque spiegazione, basta cercarla sull'enciclopedia: si chiama regime.

giovedì 6 novembre 2008

Bello e abbronzato

Ok, l'ha già scritto Manfred in un commento: ma la cosa è talmente fantastica da meritare, a mio avviso, un post a sé.

Ho scritto ieri delle divertenti reazioni dei politici nostrani all'elezione del nuovo presidente degli USA, notandone alcuni aspetti ridicoli. Non mancava - non manca mai - il commento del Vaticano.

Mi viene il dubbio che il Nano Parrucchinodotato abbia letto il mio post, nel quale era chiaro che l'intervento più comico non poteva essere il suo. Così quest'oggi s'è sentito in dovere di tentare di ribaltare la classifica, ed ha definito Barack Obama "Giovane, bello ed abbronzato". Sublime, davvero.

Così l'ambasciatore non avrà solo l'uscita di Gasparri, per cui lamentarsi... Immagino che Obama abbia commentato qualcosa tipo "Italiani... cominciamo bene !".

mercoledì 5 novembre 2008

Segmentation fault

Segmentation fault, l'ha definita qualcuno. In effetti, questo video rende benissimo l'idea...

Obama

Il sogno s'è realizzato: Barack Obama è stato eletto Presidente degli Stati Uniti d'America. Al di là dell'ovvia considerazione che il mondo sarà un po' più libero e moderno di quanto non sia stato negli ultimi otto anni, con gli USA sotto la guida di un manipolo di guerrafondai ed estremisti religiosi, meritano divertita menzione alcuni titoli di giornali e commenti di politici di casa nostra.

La Repubblica: "L'America (si chiamano Stati Uniti, ndr) cambia pelle".

Gasparri: "Al Queda sarà contenta" (frase che suonerebbe preoccupante, se non si sapesse a chi è dovuta. Sapendolo, è semplicemente ridicola).

Berlusconi: "Gli posso dare dei consigli" (attesa in serata la smentita).  Come no.

Weltroni: "Complimenti al senatore McCain" (chiamate un'ambulanza).

Weltroni / 2: "Obama può salvare il mondo" (sì, e poi ?). Commento dell'ufficio marketing del Vaticano: "l'abbiamo già fatto Noi".

Ratzinger: "Dio t[']assista". Salvezza a domicilio ?

Si attendono con ansia le prime pagine dei giornali di domani. Se posso dare un suggerimento, vedrei bene "Un nero alla Casa Bianca"...

martedì 4 novembre 2008

Squadristi

Vanno nelle redazioni di chi diffonde informazione libera che a loro non garba e minacciano i giornalisti, rei di aver mostrato immagini di estremisti di destra che aggredivano manifestanti contro la "riforma" Gelmini.

Perché criticare il governo non si può, perché non si possono mostrare immagini di squadristi filo-governativi che aggrediscono chi manifesta in modo deciso ma pacifico.

Mi viene in mente Matteotti, che pagò con la vita il fatto di aver denunciato gli abusi del regime... anche se diranno che non è vero, diranno che non c'entra niente... il Regime c'è, si vede, ed ultimamente si sta esprimendo nei peggiori modi che la storia conosce...

lunedì 3 novembre 2008

Senza superstizioni

Benedetto XVI, in un attacco di comicità involontaria, parla della necessità di "affrontare il tema della morte senza mitologie e superstizioni". Un po' come se Maradona proponesse di "affrontare il tema dello sport senza riferimenti al calcio"... Maradona senza calcio, ve lo immaginate ? Ed una religione senza mitologia e superstizione ?

Se poi vogliamo parlare della Chiesa Cattolica e del tema della morte... be', dobbiamo distinguere tra morte e morte, visto che la Chiesa Cattolica respinge la possibilità di autodeterminazione di ogni individuo in proposito, ma non esclude né condanna - da un punto di vista strettamente dottrinale - la pena di morte inflitta da uno Stato...

domenica 2 novembre 2008

Quinto, non rubare

Ho scritto di ipocrisia, qualche giorno fa. Ipocrisia di certi politice e prelati.

Penavo, qualche tempo fa, all'effetto strano che mi ha sempre fatto -già da bambino - pensare che, nei dieci comandamenti su cui ila religione ebraica e quella cristiana pongono le loro radici quantomeno storiche, "Non desiderare la roba degli altri" precede "Non desiderare la donna degli altri", come se il possesso di una cosa fosse più importante del legame con una persona, e dunque rubare un oggetto fosse più grave che "rubare" l'affetto di una persona.

In realtà, ripensandoci bene - e spesso ci ripenso grazie alle parole della splendida canzone "Il testamento di Tito" di Fabrizio De Andrè - non si tratta forse dell'aspetto più ipocrita della famosissima top ten religiosa: si pensi solo al fatto che "Non rubare" precede "Non uccidere", perfettamente in linea con l'idea, a mio avviso molto poco spirituale, che il valore della "roba" sia più grande di quello delle persone. Del resto, non c'è forse da stupirsi troppo: se si crede in un'altra vita, spirituale, dopo quella fisica, non è completamente incomprensibile che si sia più attaccati a ciò che c'è solo nella seconda, le cose, che non a ciò che ci sarà anche nella prima, le persone.

Ma la cosa che a mio avviso fa più riflettere è il mettere prima di "Non uccidere" persino il mitico "Non commettere atti impuri" (alzi la mano chi non si è chiesto che cosa diavolo - lo so, nn sta bene parlar di diavolo in un contesto del genere :-) , chiedo scusa - significasse quando, da bambino, gliel'hanno raccontata per la prima volta): numero sei nel mitologico elenco, ma saldamente in testa alla classifica dei "preferiti" dalle alte sfere religiose (cattoliche senza dubbio, ma in linea di massima anche di altri culti che vanno per la maggiore, come quello musulmano). Se uno si chiede il perché di questa sinceramente un po' pruriginosa insistenza, be', la risposta facile è quella che ne parla tanto chi ha scelto di non saperne niente: come per una qualche forma di magra consolazione (e financo di masochismo)... la risposta meditata, che riguarda più in generale anche il discorso della castità e del celibato imposto ai sacerdoti (nelle religioni nelle quali ciò avviene) e che non mi ha stupito sentir enunciare anche da qualche sacerdote, sta invece nell'intento di controllo delle organizzazioni religiose, controllo sulle masse di fedeli (il piacere ma stigmatizzato perché è un momento in cui non si controllano le persone, l'idea che le persone siano libere di regolare secondo il proprio piacere la propria vita è dunque un'idea pericolosa) e controllo sulla manovalanza delle istituzioni religiose (un sacerdote libero di formare legami familiari sarebbe più difficilmente controllabile dall'organizzazione, tanto dal punto di vista economico quanto da quello "logistico"). Non c'è da stupirsi, dunque, che papi e cardinali paiano avere una sorta di ossessione per la sessualità dei loro sudditi: sotto sotto, è un modo per evitare che una persona senta di essere il centro del proprio mondo, e della propria vita...

sabato 1 novembre 2008

Re fasullo

Ho rivisto, per l'ennesima volta, il cartone animato "Robin Hood", datato 1973. Bello e divertente come sempre.

Come al solito, mi è piaciuta un sacco la canzone che definisce il Principe Giovanni "Re fasullo d'Inghilterra"... canzone il cui esordio mi ha fatto pensare al nostro attuale governo, ed a chi indegnamente (e forse nemmeno tanto legittimamente...) lo presiede.

"Tra un millennio e più di Giovanni sai ancor si parlerà,

non certo per le sue virtù, né per la sua bontà..."