mercoledì 13 febbraio 2008

Trenitalia

Ieri sera, dopo il lavoro, sono corso in stazione a prendere il treno che mi avrebbe portato a Verona, da Cristina. Corso in senso letterale. Arrivato sul marciapiede del binario, ho sentito una voce che annunciava che il mio treno era stato soppresso a causa di un guasto al treno stesso. Il tutto alla fine s'è tradotto in un'attesa di una mezz'ora, sino al passaggio del convoglio successivo. Ho avuto però l'occasione di rilevare una prassi che trovo assolutamente illogica, e che ha dato luogo ad una discussione tra un ragazzo - come me rimasto "appiedato" dal guasto al treno - ed il ferroviere dell'ufficio Relazioni col Pubblico (ovviamente all'inglese: Customer Care). La questione è questa: abbiamo perso il treno perché il treno s'è guastato, e per salire sul treno successivo, di categoria superiore, dobbiamo pagare un supplemento. Ora, il problema non è la cifra - si tratta di circa un euro - quanto il principio: per colpa di Trenitalia perdo un treno, arrivo in ritardo, e devo anche pagare la differenza !!!

2 commenti:

  1. Eh già! Quanti ricordi (rimossi) dei miei viaggi da pendolare :-)! Un abbraccio

    RispondiElimina
  2. In teoria, se trenitalia sopprime un treno, il passeggero ha diritto di salire sul primo treno utile senza dover pagare alcun supplemento. Peccato che la disinformazione sia così ampiamente diffusa anche tra i dipendenti stessi di trenitalia, da spingere noi poveri utenti a pagare il sovrapprezzo pur di non incorrere in multe o litigate coi controllori.... peccato che la teoria non corrisponda alla pratica per trenitalia :(!!!

    RispondiElimina