venerdì 21 dicembre 2007

Van Loon

[Francesco Guccini]

Van Loon, uomo destinato direi da sempre ad un lavoro più forte
che le sue spalle o la sua intelligenza non volevano sopportare
sembrò quasi baciato da una buona sorte
quando dovette andare;
sembra però che non sia mai entrato nella storia,
ma sono cose che si sanno sempre dopo,
d' altra parte nessuno ha mai chiesto di scegliere
neanche all' aquila o al topo;
poi un certo giorno timbra tutto un avvenire
od una guerra spacca come una sassata,
ma ho visto a volte che anche un topo sa ruggire
ed anche un' aquila precipitata...

Quanti anni, giorno per giorno, dobbiamo vivere con uno
per capire cosa gli nasca in testa o cosa voglia o chi è,
turisti del vuoto, esploratori di nessuno
che non sia io o me;
Van Loon viveva e io lo credevo morto
o, peggio, inutile, solo per la distanza
fra i suoi miti diversi e la mia giovinezza e superbia d' allora,
la mia ignoranza:
che ne sapevo quanto avesse navigato
con il coraggio di un Caboto fra le schiume
di ogni suo giorno e che uno squalo è diventato,
giorno per giorno, pesce di fiume...

Van Loon, Van Loon,
che cosa porti dentro, quando tace
la mente e la stagione si dà pace?
Insegui un' ombra o quella stessa pace l' hai in te?
Vorrei sapere
che cosa vedi quando guardi attorno,
lontani panorami o questo giorno
è già abbastanza, è come un nuovo dono per te?

Van Loon, Van Loon,
a cosa pensi in questo settembrino
nebbieggiare alto che macchia l' Appennino,
ora che hai tanto tempo per pensare, ma a chi?
Vai, vecchio, vai,
non temere, che avrà una sua ragione
ognuno ed una giustificazione,
anche se quale non sapremo mai, mai!

Ora Van Loon si sta preparando piano al suo ultimo viaggio,
i bagagli già pronti da tempo, come ogni uomo prudente,
o meglio, il bagaglio, quello consueto, di un semplice o un saggio,
cioè poco o niente
e andrà davvero in un suo luogo o una sua storia
con tutti i libri che la vita gli ha proibito,
con vecchi amici di cui ha perso la memoria,
con l'infinito,
dove anche su quei monti nostri è sempre estate,
ma se uno vuole quell' inverno senza affanni
che scricchiolava in gelo sotto le chiodate scarpe di un tempo,
dei suoi diciottanni,
dei suoi diciottanni...

Intercettazioni

E' tornato d'attualità nelle ultime settimane il tema delle intercettazioni telefoniche: d'attualità perché a cadere nella rete è stato questa volta un pesce grosso, forse il più grosso possibile... e tornato perché, periodicamente, i nostri politici si lagnano - in genere con coro quasi unanime, da destra a sinistra - delle violazioni della privacy costituite dalla pubblicazione indebita di intercettazioni (principalmente quando gli intercettati sono, a volte solo per caso, proprio loro).

Ora, a parte il fatto che pubblicare atti processuali noti alle parti non è reato (non esistendo più in Italia da decenni il segreto processuale ma solo quello istruttorio), e che pertanto si tratta di stabilire se vi sia stata fuga di notizie antecedente alla conclusione dell'istruttoria, e non se sia legittimo o no pubblicare atto conoscibili alle difese.

A parte questo. Il punto centrale credo sia un altro: nessuno dei nostri politici, il pesce grosso di cui sopra in testa, entra mai nel merito del contenuto delle telefonate intercettate. Perché ? Perché, illegali o meno, ci sono cose che, fatte da un politico, sono assolutamente inopportune. Ed io credo si abbia, come cittadini, il diritto di saperle. Anzi, ritengo che chi decide di darsi alla vita politica debba rinunciare in larga misura alla propria privacy, per una questione di trasparenza e di garanzia nei confronti degli elettori. Tanto più che mi può dare fastidio se qualcuno ascolta e pubblica una mia conversazione privata, ma nessuno ci troverebbe nulla di neanche lontanamente rilevante dal punto di vista penale ed etico.

Culodritto

[Francesco Guccini]



Ma come vorrei avere i tuoi occhi, spalancati sul mondo come carte assorbenti
e le tue risate pulite e piene, quasi senza rimorsi o pentimenti,
ma come vorrei avere da guardare ancora tutto come i libri da sfogliare
e avere ancora tutto, o quasi tutto, da provare...

Culodritto, che vai via sicura, trasformando dal vivo cromosomi corsari
di longobardi, di celti e romani dell' antica pianura, di montanari,
reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi,
di sospetto e di fede nel mondo curioso dei grandi,

anche se non avrai le mie risse terrose di campi, cortile e di strade
e non saprai che sapore ha il sapore dell' uva rubato a un filare,
presto ti accorgerai com'è facile farsi un' inutile software di scienza
e vedrai che confuso problema è adoprare la propria esperienza...
Culodritto, cosa vuoi che ti dica? Solo che costa sempre fatica
e che il vivere è sempre quello, ma è storia antica, Culodritto...

dammi ancora la mano, anche se quello stringerla è solo un pretesto
per sentire quella tua fiducia totale che nessuno mi ha dato o mi ha mai chiesto;
vola, vola tu, dov' io vorrei volare verso un mondo dove è ancora tutto da fare
e dove è ancora tutto, o quasi tutto...
vola, vola tu, dov' io vorrei volare verso un mondo dove è ancora tutto da fare
e dove è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare...

Auguri

Come ogni anno, tanti auguri a tutti... di Buon Natale a chi ci crede, di Buon Anno a chi nn teme il passare del tempo, ed a tutti di un allegro e sereno periodo di vacanza !!!

Heisenberg

Qualche giorno fa avrei voluto scrivere un post per "festeggiare" il post numero quattrocento... e mi sono sorpreso a pensare alla curiosa manifestazione del Principio di Indeterminazione che questo avrebbe costituito: più si misura e si osserva (nel caso in questione, si commenta) la realtà, più la si modifica. Heisenberg non me ne vorrà per la semplificazione del suo risultato, che si basa a quanto ricordo su proprietà delle trasformate di Fourier. Fatto sta che il post numero quattrocento è passato senza essere il commento (e dunque la causa !) di se stesso, e non corro dunque più il rischio di alterare ciò che sto osservando. Lo farei se dicessi che questo è il post numero 417, ma... be', questa è un'altra storia !

Soccorso civile

Interessante sito, in tempi abbastanza bui di confessionalismo dilagante...

Elfi danzanti...

Sto ancora ridendo... ecco qui due elfi danzanti, realizzati dalla mia fantastica futura moglie !

mercoledì 19 dicembre 2007

I bambini sono di sinistra

"…Perché i bambini, diciamoci la verità, sono di sinistra. Sì, di sinistra senza alcun dubbio, e non soltanto per via dei pugnetti stretti, in segno di precoce protesta, i bambini sono di sinistra perché amano senza preconcetti, senza distinzioni. Sono di sinistra perché si fanno fregare quasi sempre: ti guardano, cacci delle balle vergognose, e loro le bevono, tutti contenti, si fidano…la bicamerale?...sì, dai..! I bambini sono di sinistra perché stanno insieme, fanno insieme, litigano insieme…insieme però, ecco! I bambini sono di sinistra perché se gli spieghi cos' è la destra…piangono. I bambini sono di sinistra perché se gli spieghi cos è la sinistra…piangono lo stesso…ma un po’ meno ecco. I bambini sono di sinistra perché a loro non serve il superfluo, perché le scarpe sono scarpe, anche se prima o poi gli regaliamo delle belle nike, reebok, adidas…ma quelli siamo noi, per il no logo, ma di marca. I bambini sono di sinistra malgrado l’ora di religione obbligatoria, i bambini sono di sinistra grazie all’ora di religione obbligatoria. I bambini sono di sinistra perché comunque, qualsiasi cosa tu gli dica, che assomigli vagamente a un ordine, fanno resistenza…ora e sempre! I bambini sono di sinistra perché occupano tutti gli spazi della nostra vita. I bambini sono di sinistra perché fanno i girotondi da tempi non sospetti. I bambini sono di sinistra perché vanno all’asilo con bambini cinesi, africani, boliviani…e quando il papà dice –Vedi?! Quello là, è un africano!-…lo guardano, come si guarda una notizia senza significato. I bambini sono di sinistra perché quando si commuovono, piangono, mentre noi adulti teniamo duro non si sa bene perché. I bambini sono di sinistra perché se li critichiamo si offendono, sono permalosi, ma se li giudichiamo, non invocano legittimo sospetto. E se un giorno arriviamo addirittura a condannarli, aspettano sereni l’indulto, che prima o poi arriva…la mamma, Ciampi, il Papa. I bambini sono di sinistra perché si fanno un’idea del mondo che niente ha a che vedere con le regole del mondo. I bambini sono di sinistra perché se gli metti lì un maglioncino rosso…e un maglioncino nero…scelgono il rosso dai…salvo daltonismo, turbe gravi, o suggerimento di chi fa il sondaggio. I bambini sono di sinistra perché babbo natale assomiglia a Carlo Marx diciamolo…perché Cenerentola è di sinistra, Pochaontas è di sinistra, Robin Hood è di…avanguardia operaia, fa gli espropri proletari. I bambini sono di sinistra perché hanno orrore dell’orrore, perché di fronte alla violenza, alla povertà, alla sofferenza…soffrono! I bambini sono di sinistra perché crescono, cambiano, fanno autocritica se è il caso. I bambini sono di sinistra perché tra Peter Pan e Che Guevara…prima o poi troveranno un nesso. I bambini di sinistra, se ce la fanno, conservano qualcosa per dopo, per quando diventa più difficile…difficilissimo ricordare di essere stati bambini…di sinistra poi.."

martedì 18 dicembre 2007

Carta canta !

Interessante accostamento di citazioni: una sentenza del Tribunale di Palermo ed una (incauta ?) frase del coordinatore regionale siciliano di un noto partito politico... come diceva un noto motivetto politico, "E forza Mafia, che siamo tantissimi..."

Città in crisi

S'è fatto un gran parlare, la settimana scorsa, della protesta degli autotrasportatori, che ha bloccato gli approvvigionamenti di generi alimentari, materie prime e soprattutto di carburante ed ha messo in ginocchio molte città di questa nostra società che si basa sugli spostamenti e sullo spreco di energia: non c'era energia da sprecare, non siamo abituati ad evitare gli spostamenti inutili o ad organizzare le nostre giornate prescindendo da continui spostamenti, dunque molte attività risultavano rallentate o bloccate.

In giro per la città si vedevano - era forse suggestione ? Io non penso - meno macchine del solito, più alta era la percentuale di automobili che trasportavano più di una persona: gruppi di persone che si erano messe d'accordo per recarsi al lavoro insieme, consumando meno carburante ed organizzando in ultima analisi i propri spostamenti secondo modalità più sostenibili ed oculate di quelle normali (si fa per dire).

E tutti a lamentarsi, tutti a prendersela contro gli autotrasportatori, rei di avere scriteriatamente bloccato le normali (si fa per dire) attività quotidiane. Ora: non voglio entrare nel merito del diritto o meno che qualcuno può avere di mettere in piedi una protesta del genere, né del contenuto della protesta, né tanto meno della eventuale (probabile ?) strumentalizzazione politica contro il governo di quanto è successo.
Mi preme però dire una cosa che mi sono scoperto a pensare, sfrecciando (in bicicletta, naturalmente !) per le vie di una città un po' meno congestionata ed un po' più a misura d'uomo di quella alla quale sono abituato. La verità è che tutto questo mi è piaciuto. Mi sono piaciute le code ai distributori degli automobilisti a rischio appiedamento, mi è piaciuto il parziale blocco di un sistema economico basato su criteri di mobilità e costoso spostamento che io trovo folli. Mi è piaciuto che molta gente sia stata costretta a collaborare con colleghi, parenti, conoscenti per trovare un'alternativa allo spreco quotidiano di carburante. E mi piace l'idea di una società il cui stare in piedi possa liberarsi dalla necessità di continui spostamenti: spostamenti di merci, ma anche e soprattutto spostamenti di persone. Ce n'è stato in qualche modo un piccoloa ssaggio, per quanto brevissimo, per quanto forzato.

A me è piaciuto. E a voi ?

Pedalando sotto zero

La bicicletta non è solo la mia più grande passione sportiva: è anche il mezzo principale con il quale mi sposto tra casa e lavoro. Anche quando ci sono quaranta gradi, anche quando - come stamattina - il termometro sul tetto di un palazzo oscilla tra tre e due gradi sotto zero. I motivi sono tanti, ma sono bene o male i soliti: mi piace attraversare il centro della mia città mentre la città si riaccende, vedere i negozi che si aprono, i bambini che vengono accompagnati a scuola dai genitori, in un allegro vociare multietnico, mi piace che sia l'aria in faccia a svegliarmi definitivamente...

Penso poi che la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto per percorsi relativamente brevi sia una scelta intelligente dal punto di vista economico e soprattutto ecologico, e che dunque si tratti anche di una scelta altruista... ben diversa da quella di chi, la domenica mattina, per andare a comperare il giornale all'edicola a mezzo km da casa prende la macchina, o di chi, ogni mattina, percorre per recarsi al lavoro pochi km in auto da solo, senza nessun motivo (meteo, salute, trasporto di oggetti pesanti, ...) che lo costringa... forse se tutti fossero un po' più folli e prendessero ogni mattina la bicicletta, anche nel freddo di dicembre, la nostra città sarebbe - le nostre città sarebbero - un po' meno inquinate e più vivibili...

lunedì 17 dicembre 2007

Pedalando nel gelo

Ieri mattina ho percorso circa 71 km sulle strade della provincia di Brescia, raggiungendo dapprima Bedizzole e Nuvolera verso est, quindi Gardone Val Trompia ed Inzino verso nord. La giornata era fredda ma il cielo era sereno, in modo quasi incredibile. A volte ho la sensazione che molti non capiscano la mia passione per la bicicletta, non concepiscano che uno posso pensare di pedalare per due ore e mezza nel freddo di una domenica mattina di dicembre.

Io amo il senso di solitudine e di sofferente fatica che pedalare porta con sé, ancor più in condizioni ambientali sfavorevoli... amo il senso di liberazione che si prova in cima ad una salita, o al rientro a casa, amo la concentrazione che ti porta a pensare quanti km mancano all'arrivo, quanti minuti, a distogliere l'attenzione dalla fatica e dal freddo facendo assurdi calcoli mentali sulle relazioni tra strada rimasta, strada già percorsa, velocità, tempo... E' come staccare per un po' il cervello dalle sensazioni della pelle - aria, vento, gelo - e dei muscoli - sudore, acido lattico, freddo che sembra quasi bloccare le gambe... - e spostare la mente una spanna più in là, come se ci si osservasse dall'esterno...

Succede anche questo, nella testa di un ciclista in un giorno d'inverno...

-5

Meno cinque mesi alla data del matrimonio... non vedo l'ora !

giovedì 13 dicembre 2007

'sti luterani !!!

Guarda guarda che cosa capita di leggere a proposito di istituzioni religiose di paesi diversi dal nostro...

A parte il fatto che sono convinto che, come ogni altra organizzazione privata, anche un'istituzione religiosa debba poter dare ai suoi membri le regole che preferisce, trovo si tratti di una bella notizia, nell'ottica del rispetto delle diverse forme di convivenza e di legame tra le persone...

Il morale del Capo

«Come sta presidente?». «Socialmente mi sento un Papa: tutti mi amano. Politicamente mi sento uno zero...e dunque per sollevare il morale del Capo mi devi fare un favore. Vedi se puoi aiutare... E.M. mi è stata segnalata da un senatore del centrosinistra che mi può essere utile per fare cadere il governo. Saprò ricompensarla quando lei sarà un libero imprenditore come mi auguro avvenga presto... »
[Colloquio telefonico tra Silvio Berlusconi e Agostino Saccà, La Repubblica, 12 dicembre]

Questa gente ci ha governati...

mercoledì 12 dicembre 2007

Viva l'Italia

Tra due anni saranno quaranta: quarant'anni dalla strage fascista di Piazza Fontana.

Ed ancora ovviamente non si sa nulla di certo sui mandanti e sugli esecutori, nulla di certo che dica a chi sono dovuti quei 16 morti... come dice De Gregori, Viva l'Italia, del 12 dicembre...

Casa, dolce casa

Nel pdf allegato un breve assaggio di quella che sarà la nostra futura casa... su gentile concessione di Cristina che ha realizzato un disegno per fare il quale a me servirebbero dieci giorni !!!

Casa

Addio

Da bambino - come molti - ero estremamente affascinato da tutto ciò che riguardava l'astronomia: pianeti, stelle, sonde spaziale. Lo sono rimasto anche da grande, e questo forse è un po' meno comune.

Ricordo di aver guardato una trasmissione televisiva - forse era il 1989... - in cui si parlava delle immagini di Nettuno trasmesse dalla sonda Voyager 2. Leggo ora che tale sonda è uscita dal sistema solare, ed in qualche modo è come salutare un vecchio amico che se ne va...

martedì 11 dicembre 2007

Carburante

Due giorni di mancato rifornimento dei distributori di carburante a seguito di uno sciopero degli autotrasportatori, ed il Paese è in ginocchio. I prezzi dei combustibili di derivazione fossile sono alle stelle da mesi, e non accennano a diminuire.

Tutto questo dovrebbe far riflettere, sulle occasioni perse (il referendum sul nucleare del novembre '87 sarebbe potuta essere una spinta verso la ricerca nel campo delle energie alternative, ad oggi saremmo il leader europei, se non mondiali, in materia: l'Italia ha invece preferito passare vent'anni a bruciare fonti non rinnovabili, nel tipico costume nostrano di pensare solo al presente...) e sulla necessità di spostare le basi della nostra economia e del nostro stile di vita verso un utilizzo più assennato delle risorse che il nostro pianeta ci mette a disposizione.

Questa è una petizione per proporre un emendamento alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici relativo all'utilizzo di tecnologie di combustione ad idrogeno... se vi interessa, la potete firmare con due clic !

lunedì 10 dicembre 2007

Comportamenti e società

«Mai come in questi ultimi tempi i comportamenti umani, segnati dal profondo individualismo, feriscono la vita sociale: non pagare le tasse, farsene un vanto, frodare nel commercio, guidare ubriachi o drogati, non rispettare gli elementari diritti dei lavoratori per ottenere profitti sempre maggiori, non sono solo comportamenti di singoli da censurare, sono dei veri e propri attentati alla società nel suo insieme»
[Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano - Discorso ai Milanesi per la festa di sant’Ambrogio, Ansa 6 dicembre]

La "Cosa" e la neve

Ultimamente, capita ogni tanto che qualcuno mi chieda che cosa pensi del Partito Democratico, se sia andato a votare alle relative primarie, e se sì per chi. Per chi mi conosce bene, le prime due risposte sono scontate e la terza è (di conseguenza) inutile: non ho mai votato i partiti che nel PD sono confluiti, né probabilmente per esso voterò, per cui non sono andato a votare a tali elezioni, che comunque ritengo uno splendido quanto (per l'Italia) innovativo segno di democrazia.

Sono invece parecchio interessato alla confluenza dei partiti italiani di sinistra vera in un unico soggetto, indicato prima come Cosa Rossa ed ora, forse definitivamente, denominato La Sinistra e l'Arcobaleno.

Ora, a parte il fatto che l'ultimo nome evoca in me reminescenze benigniane (La tigre e la neve) o "narniane" (Il leone, la strega e l'armadio), trovo che sia importante questo tentativo di riunificazione di quattro realtà politiche che, in fondo in fondo, condividono o dovrebbero condividere alcuni valori fondamentali (quello che in sostanza si cerca in un partito di sinistra):

  • difesa dei lavoratori

  • difesa dell'ambiente (possibilmente una difesa senza pregiudizi, aperta al compromesso nella convinzione che davvero l'ottimo può essere, a volte ed io credo in questo caso, nemico del bene)

  • difesa dello stato sociale e promozione di un modello di società incentrato sulle persone più che sugli indicatori economici

  • promozione di un modello di società laica e non disposto a compromessi sull'indipendenza dello stato dalle organizzazioni religiose


Credo che questi valori possano ragionevolmente costituire una base solida sulla quale costruire un unico soggetto politico di un certo peso e di una certa forza. Allo stesso modo, mi rendo conto che le radici ideologiche forti dei partiti di sinistra possono costituire un problema quando ci sia di mezzo la necessità di trovare una linea comune su argomenti controversi: il bello dell'idealismo e della passione per i propri ideali, che distinguono a mio modo di vedere la sinistra vera da movimenti più vicini all'idea di una politica come moderazione e compromesso, sta anche nella poca disponibilità a compromessi quando questi ideali sembrano in discussione...

Penso tuttavia che una scelta unitaria sia necessaria, e per una volta ho voluto scrivere qualche cosa di quello che desidero e penso di una fase politica ancora tutta in divenire, più che limitarmi a riportare commenti e critiche a comportamenti, frasi e scelte ormai definite...
PS: a proposito: "La Sinistra" fa il verso in modo un po' troppo evidente al nome della nuova formazione quasifascista di Storace... quella per dire alla cui assemblea Costituente Berlusconi è stato acclamato al grido di "Duce ! Duce !" senza prendere le distanze dal tipo di tributo ricevuto...

Cvesto è Zfizzero !

Ieri ho trascorso una splendida giornata sulle Alpi Retiche, con Cristina ed una coppia di amici.

Abbiamo preso, a Tirano, il trenino che, arrampicandosi fino ad oltre 2200 metri di altitudine, conduce (in due ore e mezza, necessarie per coprire circa 60 km alla ragguardevole velocità media di 24 km/h) a Saint Moritz, in Svizzera (la regione credo si chiami Engadina, e mi riporta alla mente una poesia studiata alle elementari... ma questa è un'altra storia !).

Luoghi splendidi, anche alla luce grigia di una nuvolosa giornata di dicembre. Splendido passare tra i ghiacciai ammirandone le lingue, splendido ammirare il trenino rosso arrampicarsi lungo stretti tornanti per scollinare nei pressi del Passo Bernina.

E fantastico, in qualche modo, scoprire una falla nella nota organizzazione svizzera: qualche decina di minuti prima dell'orario al quale avevamo in programma di salire sul treno del ritorno ci siamo ritrovati, con una quarantina di persone, sulla banchina della stazione di St. Moritz. Ed abbiamo avuto una sorpresa: il treno non sarebbe arrivato sino a Tirano, bensì solo sino a Pontresina, ad una decina di km da St. Moritz...

La cosa divertente era che nessuno dei passeggeri lo sapeva: sia chi - come noi - si era informato su internet, sia chi aveva telefonato all'ufficio informazioni, sia chi in mattinata aveva chiesto alla stazione di Tirano, era certo che avrebbe potuto prendere quel treno. Stampe ed orari ufficiali confermavano la nostra convinzione.

Altro problema non indifferente, il treno successivo non garantiva di riuscire a trasportare tutti i passeggeri in attesa... Dopo una decina di minuti di vibranti proteste con un terrorizzato impiegato della biglietteria, ci è stata proposta una soluzione: né ripristino del tragitto completo né aggiunta di vagoni (impossibile per motivi fisici: la locomotiva non sarebbe riuscita a trainarli fino al passo !!!), bensì semplicemente la possibilità di salire in prima classe senza sovrapprezzo alcuno... e la soddisfazione, per una volta, di quaranta Italiani più efficienti di una società svizzera, contro qualunque luogo comune !!!

Nebbia

Questa mattina, pedalando verso l'ufficio nella prima giornata realmente nebbiosa di questo inverno (tecnicamente ancora autunno...), m'è tornata in mente una poesia di Giovanni Pascoli studiata alle elementari, la quale s'intitola, appunto, "Nebbia":
Nascondi le cose lontane,
tu nebbia impalpabile e scialba,
tu fumo che ancora rampolli,
su l'alba,
da' lampi notturni e da' crolli
d'aeree frane!
Nascondi le cose lontane,
nascondimi quello ch'è morto!
Ch'io veda soltanto la siepe
dell'orto,
la mura ch'ha piene le crepe
di valeriane.
Nascondi le cose lontane:
le cose son ebbre di pianto!
Ch'io veda i due peschi, i due meli,
soltanto,
che dànno i soavi lor mieli
pel nero mio pane.
Nascondi le cose lontane
che vogliono ch'ami e che vada!
Ch'io veda là solo quel bianco
di strada,
che un giorno ho da fare tra stanco
don don di campane...
Nascondi le cose lontane,
nascondile, involale al volo
del cuore! Ch'io veda il cipresso
là, solo,
qui, solo quest'orto, cui presso
sonnecchia il mio cane.

CV


  • Curricumun vitae

  • I vostri curricula...

giovedì 6 dicembre 2007

Ah, l'efficienza !

"Ci vogliamo efficientare..."

La luce !

Quante volte ci capita di pensare "Se non esistesse una certa categoria di persone, il mondo sarebbe un posto più bello ?".

Tante. A me, almeno, capita spesso.

Vorrei dunque fare una panoramica delle categorie di persone che, per tipi di comportamento o di modo di ragionare, rendono a mio avviso il mondo un po' peggiore... cercando ovviamente di chiarire anche i motivi del mio fastidio (i quali, lo anticipo subito, in genere sono motivi legati alla logica, al rispetto per gli altri, al rispetto per la diversità, al rispetto per l'ambiente che in un mondo perfetto - nel mio mondo perfetto - governerebbero il modo di vivere delle persone).
Cominciamo con una categoria purtroppo ampiamente rappresentata nei luoghi di lavoro: quelli che vanno in bagno e non spengono la luce quando se ne vanno.

Motivi di questa mia avversione ? Eccoli:

  1. Spegnere la luce non costa fatica, e permette di risparmiare energia, inquinando meno

  2. Limitare l'inquinamento ed il dispendio energetico è una forma di rispetto per l'ambiente che ci circonda, e dunque per le persone che ci circondano

  3. Si tratta spesso delle stesse persone che si lamentano dei costi delle bollette elettriche, quando li riguardano

  4. Si tratta spesso di persone che si uniscono al coro di lamenti riguardanti le crisi energetiche, in estate per rinfrescare, in inverno per riscaldare

  5. Una luce accesa in una stanza vuota è una luce inutile

  6. Soprattutto: nessuna di queste persone lascia mai le luci accese a casa propria...

mercoledì 5 dicembre 2007

Obbligatorio !

"Avremo un attributo per decidere se è mandatorio..."

Liberare gli archivi RAI

La BBC, TV pubblica inglese, in fondo lo fa già da tempo...

Qui potete firmare una petizione online perché la RAI renda accessibili gratuitamente, via Internet, i suoi archivi...

martedì 4 dicembre 2007

Secondi Fini

Periodo di "seconde possibilità" per l'onorevole (con licenza parlando) Fini: seconda vita sentimentale, seconda vita da padre (messa in cantiere fuori dal matrimonio in pieno periodo family day, la bimba si potrebbe chiamare, secondo l'ormai nota battuta di un famoso comico, Coerenza), seconda (ma sarebbe meglio dire ennesima: fascista (si può dire fascista ?) prima, poi di destra aziendalista, ora nelle intenzioni liberale quasidicentro) vita politica...

Certo tutto questo poco contribuisce all'idea dell'uomo politico tutto valori ed integrità... più di tutto a mio avviso disgusta il tuonare contro le leggi vergogna della passata legislatura e contro lo spirito che ad esse ha portato, tentando di rinfacciarle al solo Berlusconi: "Ora che la CdL è finita", ha minacciato il leader tutto d'un pezzo, "AN avrà le mani libere e su giustizia e televisioni voterà secondo coscienza e non secondo convinzioni di coalizione". Come dire che in cinque anni di governo della CdL, delle due l'una: o l'onorevole (si fa per dire) Fini non ha votato secondo coscienza, o aveva convinzioni radicalmente diverse da quelle maturate negli ultimi giorni. C'è invero anche una terza possibilità, che cioè lo statista didestraanzinonpiù sia stato impegnato in altre faccende, in questi anni. Nell'organizzare il family day, ad esempio, per una difesa dei valori della vera famiglia...

Nuove SS

La storia non insegna niente, il razzismo e la xenofobia (letteralmente: la paura, il terrore di quanto è altro... il razzismo è paura, non c'è coraggio né forza nel razzismo) sono vivi e sono tra noi...

Leggere qui per credere...

Morale ed etica

"Un uomo etico sa che non dovrebbe tradire la moglie, un uomo morale non la tradisce".

Frase ascoltata una volta in un noto telefilm [NCIS, ndr], che riassume in poche parole secoli di disquisizioni filosofiche...

lunedì 3 dicembre 2007

Dante a mente

Una sera della settimana scorsa ho assistito, come parecchi milioni di Italiani, allo spettacolo nel corso del quale Roberto Benigni, dopo aver parlato di attualità e politica, ha spiegato, ed infine recitato, il Canto V dell'Inferno di Dante.

Il mio amore per la Divina Commedia è cosa vecchia, risale alle superiori ed al periodo subito successivo. In particolare, tra tutti i Canti che ho avuto modo di leggere, il V dell'Inferno è certo quello che, sempre, mi ha emozionato di più.

Sentirlo recitare da un famoso ed espressivo attore mi ha messo i brividi... in particolare quando è stata la volta delle terzine che seguono:
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.


Il mio insegnante di lettere, quando quattordici anni fa mi fece incontrare per la prima volta questo Canto, insistette sulla grandezza di Dante che dice e non dice, con quel verso finale che richiama i manzoniani "la sciagurata rispose" ed "e fu monaca per sempre"...
Io personalmente ho sempre trovato infinitamente bello, ed emozionante, e grande, il verso in cui Francesca spiega a Dante che lei e Paolo non saranno mai più separati, tremendo castigo e meraviglioso destino...

Penso a questo quando penso all'amore...

A Dante, ancora una volta, grazie.

Pedalando d'inverno

Sabato mattina ho ripreso la bicicletta dopo un mese lontano da asfalto e vento...

Solita meravigliosa sensazione di libertà, accentuata dalla prolungata astinenza e dalla dimensione quasi eroica creata dalle condizioni climatiche di una nuvolosa mattina di dicembre. In totale poco più di sessanta km, tra Brescia ed il lago di Garda.

Splendido. E già ho voglia di salite...

Ieri mattina rulli, stasera si pedala in acqua: piccoli passi verso i giri "veri", verso l'estate...

La Scienza non redime

Seconda enciclica di Benedetto XVI, e vai !

Argomento principale: rapporti tra libertà, ragione, politica, scienza e religione. Niente male, no ?

A parte la singolare posizione secondo cui "la vittoria della ragione sull'irrazionalità è anche uno scopo della fede cristiana" (singolare essendo noto che credere è questione fondamentalmente di razionalità...), mi ha molto colpito l'affermazione secondo cui "La Scienza non è sufficiente a redimere l'uomo". Mi ha colpito perché, come miliardi di altre persone, non mi ero mai fatto l'idea che redimere l'uomo fosse uno degli scopi della Scienza...

Mi permetto dunque di chiosare con il commento espresso dalla persona con la quale ho letto la notizia, l'insegnante ai cui corsi collaboro in Università: "La Scienza non redime... è un po' come dire che la bicicletta non si mangia !".

Il mondo non era pronto

Viene da pensare: che cosa faremmo senza di loro...
E' cosa risaputa che l'ultimo parto - per altro di una certa difficoltà... - di mamma Micro$oft, Windows Vista, non ha riscosso un gran successo. Eufemismo per dire che, in realtà, non se lo fila nessuno, ha numerosi problemi di sicurezza e compatibilità hardware e software nonché prestazioni non all'altezza del "vecchio" predecessore: predecessore che molti acquirenti di nuovi PC preferiscono scegliere al posto del rutilante ed ultra-pubblicizzato ultimo arrivato.

La situazione di Vista è resa anche più problematica dal boom di sistemi operativi alternativi, da quelli di casa Apple a quelli del mondo libero.

Qualche giorno fa il vice-presidente di M$, per commentare il disastro (annunciato ??) dell'ultimo Finestre, se n'è uscito con una perla davvero imperdibile: "Evidentemente, il mondo non era ancora pronto". E poi qualcuno dice che il mondo sarebbe migliore senza M$...

Fallirò meglio

"Ho provato. Ho fallito. Non importa. Riproverò. Fallirò meglio."

Samuel Beckett