martedì 25 aprile 2006

Liberazione

«Nelle montagne della guerra partigiana, nelle carceri dove furono torturati, nei campi di concentramento dove furono impiccati, nei deserti e nelle steppe dove i fratelli caddero combattendo, ovunque un italiano ha sofferto o versato il sangue per colpa del fascismo, ivi è nata la nostra Costituzione»
Piero Calamandrei, 1955

venerdì 21 aprile 2006

Ed alla fine...

Ed alla fine, eccoci qui: a rallegrarci dell'esito delle elezioni politiche, forse le più lunghe della storia dell'Italia repubblicana, quelle iniziate con gli insulti ai "coglioni" della parte avversa da parte del primo ministro uscente, proseguite con una straordinaria affluenza in due giorni di pioggia, ed ancora con accuse di brogli da parte di chi non si rassegna a lasciare il potere.
Li ho visti, quella mattina di domenica, tutti queli "coglioni" che andavano a votare, con la faccia sorridente e nel cuore la speranza di cambiare, con un voto, le cose: di cambiarle rispetto agli ultimi cinque anni di dittatura. Giravo in bicicletta, e vedevo gruppi di persone allegre, sotto un cielo grigio, andare verso le scuole adibite a seggi. Ed ho creduto, forse per la prima volta completamente, che ci saremmo liberati di Lui.
Poi gli exit poll, che davano una vittoria schiacciante del'Unione. Poi i dati veri, che gelavano un po' le aspettative (quasi come se chi vota a destra si vergognasse a "confessarlo" in un'intervista: non tutti, certo, ma parecchi sì). E poi le ultime due settimane di accuse: "brogli, errori, dimenticanze", gridavano sguaiatamente gli sconfitti. Grandi insistenze degli sconfitti sulla necessità di ricontare, al di fuori di qualunque legge, tutte le schede. Le verifiche, abituali e per nulla eccezionali, delle corti d'appello. Ed infine, dopo due settimane di clima da tentato golpe - il "caimano" sconfitto che al potere non vuole rinunciare - la pubblicazione dei risultati ufficiali da parte della Corte di Cassazione: l'Unione ha vinto, Romano Prodi sarà il prossimo presidente del consiglio.
Ce l'abbiamo fatta: governare sarà difficile, le cose da fare sono tante, i danni cui porre rimedio incalcolabili, la maggioranza al Senato risicata. Ma siamo maggioranza nel paese, ed abbiamo votato un governo di persone oneste, guidato da una persona onesta (finalmente: dopo cinque anni di berlusconismo, quasi non ci ricordavamo più cosa voglia dire essere governati con onestà !): sarà difficile, ma ce la faremo.

giovedì 6 aprile 2006

Orgoglioso di essere coglione

"Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi"... con questa frase, due giorni fa, colui che da cinque anni ci governa (con licenza parlando), colui che in mesi e mesi di campagna elettorale assicura di non aver mai superato il confine tra dibattito politico ed insulto, colui che fino a prova contraria rappresenta tutti gli Italiani, e non solo quelli che l'hanno votato, con questa frase il nano più famoso d'Italia si è felicemente espresso circa le proprie opinioni a proposito di chi la pensa diversamente da lui: gli interessi degli Italiani, ovviamente, spingerebbero a votare per lui, e se i coglioni non saranno troppi il bene ancora una volta trionferà !
Non è una novità che l'uomo più potente e ricco d'Italia mostri di non rispettare gli avversari politici, nonchè gli elettori che mai e poi mai gli daranno il loro voto. Solo qualche settimana fa aveva dato del "coglione" ad un manifestante che gli ricordava i suoi rapporti con la mafia (ma chi non ha avuto per casa, almeno una volta nella vita, uno stalliere mafioso ?).
Per fortuna sono tante, sempre di più, le persone come me, orgogliose di essere "coglione", e grazie a questo la dittatura del cavaliere Ridens sta per finire: oggi piove, ma il dieci aprile tornerà la primavera !

lunedì 3 aprile 2006

Ultime settimane...

Dal giorno del mio compleanno, da tre settimane, non scrivo più niente in questo "contenitore"... qualcuno avrà pensato che con l'età non sono più in grado di star seduto al computer, oppure che ho scordato come si scrive.
Ed invece.
Eccomi qui, finalmente !, a dare breve cronaca di queste ultime due settimane, principalmente dal punto divista ciclistico, ma non solo.
Ultimamente pare che la primavera l'abbia avuta vinta ancora una volta sull'inverno... diciamolo a bassa voce, ma da una settimana a questa parte sto uscendo in bici in pantaloncini corti, e venerdì pomeriggio addirittura ho indossato una maglietta con le maniche corte !!! Col primo caldo diventa un po' tutto più facile, e la bicicletta per quanto mi riguarda non fa eccezione: ho raddoppiato la lunghezza delle serate sul Colle di san Giuseppe (quattro salite al posto delle "canoniche" due), e la fatica è rimasta più o meno invariata. Venerdì sera ho fatto un giro di una sessantina di km mettendo in fila cinque diversi tratti in salita, di lunghezza variabile tra il chilometro ed i sei... Ieri addirittura mi sono spinto a risalire tutta la Val Trompia, fino a Collio, e sono sopravvissuto per raccontarlo... mentre non avrei scommesso nulla sulla possibilità di sfuggire al tratto più stretto e meno soleggiato della valle !
In ogni caso, negli ultimi tre giorni ho percorso circa duecento km, per cui questa sera me ne starò tranquillo tranquillo a riposare ed a guardare l'atteso dibattito televisivo tra chi da cinque anni guida la dittatura che ci opprime e chi auspicabilmente si prepara a "mandarlo a casa"...
Per il resto tutto normale, tra lavoro e corse in giro per la città per riuscire sempre a fare tutto... prendendosi ogni tanto qualche attimo di pausa per bere qualcosa con ex colleghi ed amici varii, come sabato sera in un fantastico bar "etnico" nel centro del Carmine... wow !!!